Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: ___Darkrose___    24/12/2014    2 recensioni
Cosa sarebbe successo se Inuyasha e i suoi compagni un giorno si fossero ritrovati nel presente? Cosa sarebbe successo se al posto di Kagome avessero incontrato un'altra ragazza?
Ci saranno nuove sconvolgenti sorprese, una nuova avventura piena di colpi di scena e di nuovi personaggi che si uniranno al gruppo dei nostri amati eroi!
La mia prima FF, sono emozionata! *.*
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Miroku, Nuovo personaggio, Sango, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Solo uno spirito'
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Sentivo il cuore che mi batteva a mille, le vertigini farsi sempre più forti e il vento che mi sferzava il viso. Provavo una paura pronfoda e mi passò tutta la mia vita davanti. Io non volevo ancora morire, nella vita avevo ancora troppo da fare, ancora tanto da vedere e tanti bei momenti da trascorrere.
Nonostante avessi la mente offuscata da mille pensieri riuscii ad evocare dei rami che uscirono dalla roccia, prendendomi prima che cadessi di sotto e senza rendermene conto salvarono anche Callie. Ci feci adagiare su una sporgenza lì vicino.
Lei era svenuta, mentre il mio cuore batteva all’impazzata. Mi avvinai e in quel momento riuscii a riconoscere finalmente la mia amica, in quel momento mi sembrava di rivederci di nuovo nella mia stanza quando dormiva da me e aveva paura del buio. Avrei voluto poter tornare a quei momenti, quando la mia vita era ancora normale.
Si svegliò improvvisamente e sbarrò gli occhi, così mi allontanai spaventata.
Si tirò in piedi squadrondomi sconvolta. – Mi hai salvata? – domandò.
Annuii, sperando che recuperasse un barlume di umanità e che tornasse ad essere quella che era. – Sì – mormorai. – Tu sei la mia migliore amica Callie, io vorrei che tornassimo amiche, non voglio perdere anche te. Ti prego non è troppo tardi. Alleati con noi e sconfiggeremo Naraku -.
Mi avvicinai a lei per prenderle la mano, sembrava quasi che l’avessi convinta e mi lasciai sfuggire un sorriso. – Ti prego -.
Solo in quel momento mi resi conto che lei si era fatta avvicinare, solo per strapparmi il frammento dalla spalla. Mi buttai a terra, rendendomi conto che era come se mi avessero appena strappato un  braccio.
Callie cominciò a ridere di gusto. – Sei sempre la solita ingenua, credevi bastassero le tue belle parole per farmi rinunciare al mio intento? Non sono uno dei tuoi stupidi amici e tra poco ucciderò il tuo bel mezzodemone -.
Fu in quel momento che una furia cieca mi invase, mi scagliai contro di lei e ripresi il frammento. Nel farlo, però, l’avevo spinta più vicina al bordo. Provai ad avvicinarmi per salvarla, ma lei scivolò e rimase sospesa poco più giù su una delle sporgenze.
Mi sporsi per prenderle la mano, mentre le lacrime mi rigavano il viso. – Callie ti prego dammi la mano -.
Si voltò verso di me e il suo sguardo mi colpì come una stilletata al cuore. Era carico di odio e rancore nei miei confronti e le mie lacrime scesero ancora più copiose.
- Spero che mi avrai sulla coscienza per sempre -.
Si lasciò cadere nel vuoto, seguita dal mio urlo. Il suo corpo scomparve nella nebbia sottostanze e io mi lasciai andare ad un pianto disperato, continuando a gridare il suo nome.
Mi ritirai più indietro e fu in quel momento che vidi i miei frammenti a terra. Averli persi mi aveva resa quasi pazza. Avrei voluto poter tornare indietro nel tempo per impedirmi di colpirla.
Rimasi attaccata al bordo per un sacco di tempo, piangendo e disperandomi per la perdita della mia migliore amica. Non mi importava se si era alleata con Naraku e aveva cercato di uccidermi, lei era l’unica persona che conoscevo da così tanto che mi rimaneva.
Strinsi le ginocchia al petto e affondai il viso in esse, lasciandomi andare ad un pianto disperato. Ero così presa nel mio singhiozzare che non mi resi conto dell’arrivo di Inuyasha vicino a me.
Mi toccò la spalla e io lo guardai con gli occhi gonfi per le lacrime. – Callie è morta Inuyasha, è morta -.
Per tutto il tempo mi mossi come in una specie di trance. Mi aveva riportato dagli altri e Koga mi aveva consegnato i suoi frammenti, ma io non riuscivo a parlare, tanto che fu Inuyasha a ringraziarlo per me. Mi riportarono al villaggio e nessuno provò a parlarmi, ero ancora sconvolta.
Continuavo a darmi la colpa per non averla salvata e non mangiai neanche. Passarono due giorni e ancora non avevo ripreso a parlare. Shippo si accoccolava a me nel tentativo di consolarmi, ma io lo accarezzavo meccanicamente, come se non fossi veramente lì. La notte Inuyasha mi stringeva, ma io non riuscivo a rispondere alle sue carezze.
Due giorni dopo gli altri stavano mangiando e io ero in un angolo della stanza che fissavo il vuoto.
A quel punto Inuyasha esplose e batte i pugni a terra adirato. – Adesso basta! – gridò.
Tutti lo guardarono esterrefatti, ma io non riuscii quasi a reagire, neanche quando mi arrivò addosso e cominciò a scrollarmi violentemente.
- Riprenditi dannazione! – cominciò a gridare.
Sango gli arrivò addosso e lo allontanò da me. – Sei impazzito? Lasciala stare! -.
- Sango ha ragione, ti stai comportando da folle! – esclamò Miroku.
Inuyasha si voltò verso di loro furioso. –Non sono impazzito, ormai Naraku è debole, ha appena perso l’unico alleato che poteva sconfiggere Samantha, dobbiamo attaccarlo ora finchè è debole! -.
Dopo tutto quel tempo riuscii a pronunciare finalmente qualche sillaba. – Ha ragione – bisbigliai.
Tutti si voltarono verso di me esterrefatti. Dopo tutti quei giorni avevo finalmente parlato e quasi nessuno riusciva a crederci. Continuavano a guardarmi come se fossi un fantasma.
- Domani studieremo un piano, ora però vado al fiume. Per favore non seguitemi – dissi, allontanandomi dagli altri.
Uscii dalla capanna della vecchia Kaede e andai al fiume.
Davanti alla mia mente continuava a passarmi l’immagine dello sguardo di Callie e nelle mie orecchie continuavano a risuonare le sue parole contro di me. Avrei voluto salvarla e riportarla a casa con me.
Guardai a terra e mi resi conto che mi trovavo nel punto in cui io e Rin avevamo giocato non molto tempo fa, c’erano ancora alcuni fiori di quelli che avevo fatto crescere e in quel momento capii.
Il mio più grande desiderio era creare un mondo adatto a lei, adatto a tutti i figli che un giorno avrei voluto avere e che fosse giusto per me e Inuyasha, un luogo dove avremmo potuto avere una casa e stare insieme per sempre. Callie in quel futuro non poteva esserci, il suo rancore non le avrebbe permesso di vivere in pace con gli altri e non avrebbe neanche voluto. Lo leggevo nei suoi occhi e anche se ci avessi provato con tutte le mie forze lei non avrebbe cambiato idea.
Non avrei potuto cambiare le sue decisioni, ci avevo provato e dovevo smetterla di incolparmi. Ci era voluto tantissimo a capirlo e la sfuriata di Inuyasha mi aveva risvegliata.
Guardai il sole tra gli alberi e finalmente riuscii a dormire sonni tranquilla.

Venni svegliata da un caldo bacio che si posava sulla mia fronte. Aprii gli occhi e davanti a me trovai Inuyasha. Il sole ormai stava per tramontare e lui era venuto a cercarmi per vedere come stavo.
Lo guardai e sorrisi e questo sembrò scaldargli il cuore, ero finalmente tornata in me dopo quel brutto momento.
Mi prese tra le braccia e mi strinse fino a farmi perdere il fiato. – Mi dispiace Sam, mi dispiace davvero -.
Gli accarezzai una guancia. – Non è stata colpa tua, non volevo comportarmi in quel modo, ma ero sconvolta -.
Mi baciò senza darmi il tempo di parlare. Lo strinsi tra le braccia e mi lasciai cullare dalla sua dolcezza. Ero tornata finalmente viva e avevo smesso di darmi la colpa per quello che era successo. Ora vedevo la luce in fondo al tunnel. Naraku aveva perso il suo alleato più potente e ora saremmo riusciti a sconfiggerlo, c’era di nuovo speranza per il nostro futuro e ora potevo guardare più avanti di qualche giorno. Potevo guardare avanti negli anni e vedermi ancora insieme al mio Inuyasha.
Il sole tramontò e Inuyasha tornò nella sua forma umana, quella notte era la sua notte di debolezza. Lo guardai e per me era sempre il mio mezzodemone, quello che amavo alla follia e per il quale avrei sacrificato qualsiasi cosa.
Lui mi sorrise e mi spostò i capelli da davanti al viso. – Voglio passare il resto della mia vita con te Sam, voglio che tu rimanga al mio fianco per sempre – mi disse a fior di labbra.
Gli sorrisi. – Non me ne andrò mai da te, sarò sempre con te -.
Fu in quel momento che mi resi conto di quello che stava per accadere tra noi e questa volta non avrei fatto nulla per impedirlo. Mi ero resa conto che dovevo smetterla di precludermi delle gioie solo per delle colpe che non erano mie. Tutti avevano provato a farmelo capire in qualsiasi modo, ma avevo dovuto vivere un’esperienza come la morte di Callie per rendermene conto e ora avevo intenzione di godermi quello che la vita mi stava offrendo. Ora esisteva la vera possibilità che il mio futuro potesse essere più roseo di quanto pensassi.
Mi lasciai andare e mi stesi a terra e Inuyasha non perse tempo e cominciò a baciarmi. Avrei voluto che quel momento durasse per tutta l’eternità. Mi resi conto che non solo il mio desiderio stava aumentando, ma anche il suo.
Inuyasha si fermò e mi guardò serio. – Sei sicura di voler andare avanti? – mi sussurrò. – Mi ricordo cosa hai detto l’ultima volta -.
Gli baciai il naso e sorrisi. – Le cose sono cambiate, hai detto tu stesso che ormai riusciremo a sconfiggere Naraku e io con te voglio una famiglia, perché sei l’unico che vorrò per sempre nella mia vita -.
Mi diede un casto baciò sulle labbra. – Tu sei unica amore mio -.
I suoi baci ripresero più profondi e sensuali, tanto che cominciai a boccheggiare per il desiderio. Le sue mani cominciarono a esplorare il mio corpo e io feci lo stesso. Lo desideravo come non avevo mai desiderato nessuno.
Fu la notte più bella della mia vita. I nostri respiri e i nostri battiti si fusero in uno solo e raggiugemmo il piacere più volte quella notte.
Guardavo nei suoi occhi e vedevo riflessa la stessa felicità che provavo anche io in quel momento, lo amavo. Non potevo ancora credere di avere avuto la fortuna di avere incontrato una persona come lui nella mia vita e non potevo desiderare nulla di più.
Il nostro amore era ciò che mi aveva dato la forza per superare le difficoltà che avevo incontrato in quel periodo e mi resi conto che non mi importava di quello che era successo, perché ogni difficoltà e ogni dolore mi avevano portata a lui, a ricevere il dono più bello che avrei mai potuto desiderare.
Come un flash mi ricordai della stella cadente che avevo visto la notte in cui sbucò fuori dal pozzo. Avevo chiesto di incontrare una persona che mi amasse davvero e il mio desiderio era stato esaudito.
Quella notte piansi, ma di felicità e lui asciugò le mie lacrime con i suoi baci.
Nel cielo passò una nuova stella cadente, ma questa volta non avevo altro da chiedere. Il mio mondo ora era perfetto.

Durante la notte mi svegliai, Inuyasha era accanto me e io dormivo sul suo petto nudo. Mi accarezzava il viso e le labbra e mi guardava con occhi pieni d’amore.
Gli accarezzai il viso e sorrisi. – Tutto bene? -, non sapevo bene cosa dire, perché era stato tutto così bello che non c’erano parole per descriverlo.
- Non potrei stare meglio – mi sussurrò.
Mi coprii il corpo con la sua veste per evitare che prendessi freddo e a quel punto mi ricordai del fatto che dovevamo tornare presto o gli sarebbero potuti venirci a cercare.
Inuyasha sembrò capire il mio discorso e cominciammo a rivestirci. Sentivo il suo sguardo che mi scrutava e arrossi.
Quando ormai eravamo di nuovo vestiti mi abbracciò da dietro la schiena, affondando il suo viso nei miei capelli. – Dobbiamo proprio tornare? – mi domandò ironicamente.
Sorrisi divertita. – Sì se non vogliamo che Miroku venga a cercarci e cominci a fare i suoi commenti -.
Inuyasha sbuffò. – Non vedo l’ora di avere una casa tutta per noi, lì non potranno venirci a disturbare – disse.
Lo guardai con gli occhi luccicanti di emozione. – Davvero un giorno avremo una casa? – chiesi.
Mi guardò come se fossi impazzita – E’ ovvio, cosa c’è di strano? -.
Gli buttai le braccia al collo rischiando di farlo cadere a terra. – Ah non vedo l’ora! -.
Improvvisamente Inuyasha si irrigidì e sbarrò gli occhi. Lo guardai stranita e poi lui cadde a terra. Vidi un insetto di Naraku volare via da lui e nella sua schiena c’era piantato uno dei suoi pungiglioni.
- Oh no! -, ero disperata, sapevo che erano velenosi, ma io non avevo idea di cosa fare. Inuyasha era umano e se non agivo in fretta sarebbe morto, ma non sapevo come aiutarlo. Cercai di levare il pungiglione, ma questo si era già infilato sotto la sua pelle ed era impossibile estrarlo.
Inuyasha cominciò a tremare per il dolore, mentre i suoi occhi erano sbarrati.
- Ti prego non morire – mormorai tra le lacrime. – Cosa posso fare? Cosa posso fare? -.
- Lo so io -.
Non potevo credere di sentire di nuovo quella voce e il sangue mi si gelò nelle vene, mentre Inuyasha cercava a fatica di tenere la mia mano.
Callie era dietro di me ed era viva. – Sorpresa? – mi domandò divertita. – Naraku aveva ragione, bastava farvi credere che ci volesse così poco a sconfiggermi e vi sareste distratti. Devo ammettere che è davvero un genio -.
Mi lanciai contro di lei furiosa, questa non gliela avrei mai perdonata. – Maledetta bastarda! -, lei mi respinse buttandomi a terra.
- Piantala di fare la melodrammatica, ho un patto da proporti, io posso salvarlo – disse.
Alzai lo sguardo verso di lei e cominciai a respirare affannosamente. Ero disperata e Naraku sapeva che avrei accettato qualsiasi cosa pur di salvarlo e in quel momento lo odiai dal profondo del mio cuore.
Callie mi mostrò un mazzo di erbe curative che teneva nel palmo della mano. Mi lanciai contro di lei per prenderle, ma mi scansò facendomi lo sgambetto e facendomi cadere di nuovo a terra.
Sbuffò innervosita. – Piantala con le sciocchezze e vediamo di essere veloci o tra poco quello sarà morto e ciao, ciao patto -, la sua voce era sprezzante e non so cosa avrei dato per levarle quel sorrisetto dalla faccia. – Vieni con noi, e ti darò le erbe per curare il tuo tesoruccio -.
Mi avvicinai di nuovo ad Inuyasha, tenendogli la testa sulle mie gambe. – N-non f-farlo – balbettò scosso dai tremori della malattia.
Non dovetti neanche rifletterci. – Lo farò -, lo avevo detto tutto d’un fiato, non lo avrei lasciato morire in quel modo per colpa di una stupida distrazione. Nessun’altro sarebbe morto per causa mia.
Callie sorrise. – Sapevo che avresti fatto la scelta giusta -.
Inuyasha mi tirò la mano. – Io, io non ti lascerò andare via, non ti m-muoverai da q-qui -.
Più lo sentivo parlare più il mio cuore mi gridava di salvarlo. Con le lacrime agli occhi lo baciai e mi allontanai dalla presa della sua mano.
La ragazza mi consegnò le erbe che mi servivano e lo aiutai a masticarle. Dopo averlo fatto svenne e io cominciai a temere il peggio.
- Stai tranquilla, senti il suo battito. Tra meno di mezz’ora sarà di nuovo in piedi – disse Callie.
Ascoltai il battito del suo cuore e notai che stavano tornando regolari e calmi. Tirai un sospiro di sollievo, lui era salvo.
Non mi accorsi del colpo che mi raggiunse alla nuca e le cose lentamente cominciarono a farsi sfocate.
- Scusa Sammy, solo una piccola precauzione -.

Quando mi svegliai ero in una stanza buia ed ero legata per i polsi e per le caviglie, i frammenti erano spariti dalla mia spalla. Ero di nuovo impotente e imrpigionata.
Pensai ad Inuyasha e tornò quella preoccupazione che mi aveva attanagliato il cuore. Speravo che fosse guarito e che stesse di nuovo bene. Non mi interessava di aver rischiato la vita o di essere nelle mani di Naraku, se lui era salvo quello era un sacrificio che ero ben felice di aver fatto.
Su di me sentivo ancora il suo profumo e mi si strinse un nodo alla gola. Avevamo cantato vittoria troppo presto e avevo cominciato a sognare prima del tempo, ero stata una stupida. Mi maledissi per non essermi accorta di quell’insetto maledetto che lo aveva colpito e mi sentii terribilmente sola. Volevo rivedere il mio Inuyasha e mi mancava terribilmente quel senso di protezione che mi dava stare tra le sue braccia.
In quella disperazione, però, sentivo un senso di felicità infinita per averlo salvato. Sapevo che almeno lui avrebbe continuato a vivere e in quel momento provai un senso di pace e serenità.
Callie entrò nella stanza e mi prese in malo modo, portandomi fuori. Ci trovavamo in una grandissima villa padronale dell’epoca e c’erano milioni di stanze e la ragazza mi scortò fino ad una di esse, aprendo la porta scorrevole.
Davanti a me trovai Naraku.
Era dal giorno in cui eravamo arrivati nell’epoca Sengoku che non lo vedevo più. Mi sentii il sangue gelarmisi nelle vene.
Non appena mi vide sorrise e fece cenno a Callie di farmi sedere di fronte a lui. Non potevo evocare la barriera e mi sentivo inerme di fronte a quel demone.
Tra le sue mani c’era la Sfera intera e mi immobilizzai a fissare l’oggetto. Cominciai a sentirmi in trappola e priva di via di fuga, una sensazione che avevo provato in quei secoli imprigionata in quel dannato oggetto.
Provai a divincolarmi dalle corde che mi stringevano i polsi, ormai presa dal panico che mi stava invadendo sempre di più.
Naraku mi guardava divertito, come un gatto che gioca con il topo che ha appena catturato. – Samantha, sono felice che tu sia venuta qui di tua spontanea volontà, mi hai reso la cosa molto meno difficile -.
Ero disgustata e come ultimo segno di ribellione sputai sul viso del demone, quello era ormai l’ultimo gesto che avrei potuto fare da viva e lo sapevo.
Si pulì il viso con la mano e subito dopo mi afferrò per i capelli sollevandomi da terra.
- Tu adesso esaudirai il mio desiderio e non c’è nulla che tu potrai fare per rifiutarti – sibilò a pochi centimetri dal mio viso.
Lo guardai con profondo disprezzo. – Io non lo farò mai -.
Il suo ghignò mi paralizzò e fece risvegliare tutte le paure che avevo avuto da quando ero stata creata. – Non hai scelta – sussurrò. – Desidero che la tua coscienza torni nella Sfera, adesso! -.
Fu come se fossi strappata dal mio corpo e, anche se cercavo di ribellarmi, non potevo scapparare.
Il buio mi avvolse e da quel momento fui circondata dalle tenebre che mi avevano cullata per tutti quei secoli, smettendo di esistere.

 

 

Eh già.
Naraku è riuscito ad intrappolare di nuovo Samantha dentro la Sfera. Come farà Inuyasha a liberarla? Riusciranno ad arrivare in tempo?
Comunque auguro a tutti quanti uno splendido Natale e spero che lo passiata nel migliore dei modi ^^
A presto!

   
 
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