Fanfic su artisti musicali > Mika
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Autore: RainAndFire    24/12/2014    2 recensioni
-Angie ed il fratello John vanno ad una festa dove incontrano molte celebrità.
Qui fanno amicizia con alcune di loro e potrebbe nascere qualcosa di più.-
So che detto così non ispira molto, comunque vi prego di leggere il primo capitolo e poi decidere se andare avanti. ;)
Genere: Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Morgan
Note: Cross-over, Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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Il tavolo con gli aperitivi era così pieno di bottiglie che non si vedeva la tovaglia.

Fortunè prese due bicchieri di cristallo e versò del buon vino francese, porgendone uno ad Angie.

"Comunque anche mio fratello è un imbecille." disse lei.

Il ragazzo rise.

"I fratelli maggiori sono sempre degli imbecilli. Pensano di poter comandare solo perché sono più grandi."

Angie annuì, assaporando il vino.

"Buono, cos'è?  Non ci capisco molto di vino."

"Un ..."

"Niente, nulla da fare, se n'è andato." piagnucolò una voce alle loro spalle.

"Non pensarci e prendi un bel bicchiere di vino per dimenticare! Sai quanto è stronzo." disse Fortunè al fratello.

Il riccio più alto si girò verso Angie.

"Ti presento mio fratello Michael, per gli amici ed i fan, Mika."

Angie gli porse la mano e, vedendo i suoi occhioni lucidi di lacrime, lo abbracciò di getto. Lui, sorpreso, dapprima non rispose all'abbraccio, poi si abbandonò completamente nelle braccia di Angie, singhiozzando con il viso spalmato contro la sua spalla.

La ragazza gli accarezzò i capelli, sussurrandogli di ricomporsi, perché erano ad un evento pubblico.

"Hai ragione, Fort." disse il ragazzo, dopo un po'.

"Andy è un grande stronzo."

"Te lo detto io, che dovresti provare a trovarti una ragazza. Ultimamente hai degli atteggiamenti molto etero."

Mika deglutì, sorridendo debolmente. Era proprio questo il suo pregio principale: sorrideva anche quando era triste, contagiando gli altri.

"Forse è proprio per questo che Andreas mi ha lasciato. Ha paura che mi metta con una ragazza."

Fortunè si avvicinò al fratello e gli mise le mani sulle spalle.

"Sei un ragazzo fantastico, Michael. Se non fossi tuo fratello e fossi gay mi sarei già innamorato perdutamente di te. Però a volte la tua autostima va a farsi un giro molto lontano. Soprattutto se si tratta di Andy."

Michael deglutì di nuovo a fatica, guardando il fratello negli occhi, attento.

"E questo ti penalizza. L'umiltà è un pregio, ma questa non è umiltà. Dovresti farti valere di più. La tua vita non dipende da Andy. Dipende solo da te stesso."

E dopo questo, Mika era sul punto di piangere di nuovo. Il fratello allargò le braccia, in un tacito invito a nascondersi sotto la sua ala protettrice. Mika vi si fiondò, riprendendo a singhiozzare.

"Ti voglio bene, Fort."

"Ti voglio bene anch'io, Michael."

Angie era sul punto di piangere dalla commozione, quando sentì una mano appoggiarsi sulla sua spalla.

"A volte mi chiedo come io abbia fatto a generare dei bimbi così fantastici."

"Non siamo più bambini, mamma." disse Mika, asciugandosi le ultime lacrime con i pugni.

La madre dei due fratelli li abbracciò, quasi stritolando il piu piccolo.

"Voi sarete sempre i miei bambini."

I due erano arrossiti come due peperoni.

"Mamma, per carità, siamo in pubblico." disse Fortunè, paonazzo.

Angie si mise a ridere.

"Dovreste solo ringraziare Iddio per avere una madre che vi vuole così bene." disse.

Mika le sorrise, scoprendo di nuovo i dentoni.

Angie sorrise di risposta.

"Oh, ecco mio fratello con la sua ragazza."

Prese per mano i due ragazzi e si avviò verso John, seguita dalla madre dei due, Joannie.

"John!" lo chiamò.

Lui si guardò intorno confuso, cercando di capire chi lo chiamasse. Quando vide la sorella si illuminò.

"Oh, ti stavo giusto cercando!"

Il ragazzo le si avvicinò, con un'espressione da pazzo.

"Ho incontrato Paul McCartney e Mick Jagger, insieme!"

"Oddio, davvero? E che hai fatto?"

"Beh, gli un po' parlato della mia band, di me..."

"Solo di te? Che egocentrico."

"...ed ho detto a Mick che ho una sorella di nome Angie per via della canzone."

"E lui che ha fatto?"

"Si è messo a ridere ed ha detto che vuole conoscerti."

"Non ci credo. Non sei divertente"

"Per una volta tuo fratello sta dicendo il vero." disse Amber.

"Infatti, eccolo che viene verso di noi!"

E, in effetti, c'era un Mick Jagger sorridente che camminava nella loro direzione. E di fianco a lui c'era un Paul McCartney altrettanto sorridente.

"I vostri genitori devono essere piuttosto fissati con la musica degli anni '60" disse Paul, facendo il baciamano ad Angie, mentre lei arrossiva e tentava di non svenire, sostenuta da Fortuné.

"SÌ, infatti, ma anche Angie. Dovete sapere che ha chiamato il suo cane Syd, in onore di Barrett, ovviamente."

Dopo quest'affermazione, la ragazza arrossì ancora più violentemente.

"E John ha un gatto che si chiama Freddie." ribatté lei.

"Pensavo che quella fissata con i Queen fosse lei." disse Amber.

"Infatti è più fissata di me... Immagina come potrebbe essere..."

Paul rise e anche Mick, che poi fece il baciamano alla ragazza, che questa volta rischiò veramente di svenire.

I Rolling Stones avevano avuto un'importanza particolare nella vita della ragazza. Glielo disse.

"Infatti, lei è la ragazza che alla tenera età di un anno e mezzo saltava sul letto con un microfono multicolore e cantava Pain It, Black, Sympathy For The Devil e cose del genere." intervenne il fratello.

Angie avrebbe voluto ucciderlo, ma la reazione di Mick le fece cambiare idea.

Si mise a ridere a disse: "È una scena buffa, ma al contempo tenera. È strano immaginare  una bambina con i riccioli biondi e lo sguardo angelico come il nome, che canta canzoni demoniache e saltella in giro per la casa."

Tutti ridacchiarono alla battuta di Mick e la ragazza arrossì, mentre Mick la squadrava da capo a piedi.

"Ed oggi direi che quella bambina è proprio una bella ragazza." disse lui, facendo finta di essersene accorto solo allora.

"Mick, non puoi portarti a letto una bambina." disse una voce alle loro spalle.

E ragazzi, quella voce apparteneva a nientepopodimeno che Keith Richards.

 

NOTA DELL’AUTRICE:

Buona Vigilia a tutti! Ho deciso di regalarvi il primo capitolo della storia, perché sono buona.

In questo chapter ho messo un po’ della musica che adoro e anche il prossimo dovrebbe essere simile, poi l’ambientazione cambierà un po’.

Come al solito ditemi se trovate errori grammaticali o di battitura, io mi impegno con tutte le mie forze per fare al meglio :P

Beh, che altro dire? Buon Natale e buon anno nuovo se non dovessi farmi sentire (forse alcuni di voi sapranno che non sono molto puntuale :D ehm).

Ciao ciao, recensite, mi raccomando ;)

  
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