Anime & Manga > Naruto
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Autore: _K_    29/12/2014    1 recensioni
Sono ormai passati mesi dalla sconfitta di Madara e tutto sembra tornare alla normalità, ma un nuovo pericolo, pare essere alle porte.
Riusciranno Naruto e i suoi amici a sconfiggere il male un'altra volta?
Dal Capitolo 1: "Nonostante avesse battuto Madara, sentiva di valere meno di zero. Aveva fallito, non aveva riportato il suo migliore amico a casa. Al termine del conflitto, Sasuke se n'era andato senza dire niente a nessuno e non sapeva neanche se fosse ancora vivo."
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Shikamaru Nara, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Jiraya/Tsunade, Neji/TenTen, Sasuke/Sakura, Shikamaru/Ino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
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La casa sulla collina


Erano le tre di notte del giorno in cui avevano messo piede sull'isola. Ten Ten e Hinata avevano attraversato tutta la collina, giungendo finalmente alla vetta, davanti la famosa casetta in legno di cui aveva raccontato la ragazza.
Alla castana tremavano le gambe. Cosa avrebbe fatto se avesse scoperto che quell'anziana signora le avesse mentito? Dal momento in cui si erano parlate lei non aveva pensato ad altro. Ogni giorno si affacciava alla finestra nella speranza di scorgere la figura di Neji che l'aspettava sul vialetto davanti casa sua, proprio come faceva una volta. Ma Neji non c'era mai e lei si sentiva sola ogni secondo di più.
-Andrà bene.. Vedrai.- Fece Hinata, accortasi del turbamento dell'amica.
-Non so come tu possa dire una cosa simile, però grazie.- Rispose Ten Ten, rimanendo seria.
-Sai, me lo diceva sempre la maestra Kurenai. Io.. Non ero una genin promettente agli occhi di nessuno all'infuori dei suoi. Ci mettevo mesi per imparare una tecnica di base e la cosa mi demoralizzava ogni giorno, anche perchè per Kiba e Shino non era affatto così. E-e vedi Ten Ten, ho imparato che tutto nella vita finisce, compresa la vita stessa. Chiaramente, noi facciamo più caso al termine delle cose belle, perchè ci fanno soffrire.. Ma posso garantirti, che anche le cose brutte.. Quelle che ci fanno sembrare di vivere nel girone più basso dell'inferno.. Finiscono. M-ma non fraintendermi! A-anche io spero di rivedere Neji con tutto il mio cuore! P-però ecco.. Vorrei solo che tu smettessi di avere paura. La tua malinconia svanirà e ritroverai la felicità.. Indipendentemente da ciò che ti attende oltre la soglia di quella porta.-
Le parole che la corvina pronunciò a fatica diedero una notevole spinta a Ten Ten che, dopo averle sorriso, bussò alla porta con decisione. Forse Hinata aveva ragione. Da quando aveva perso Neji il coraggio e la gioia l'avevano abbandonata, ma era ora di finirla. Era rimasta per lunghi mesi intrappolata nella tela del ragno della depressione e doveva andare avanti. Quella casa, sarebbe stata il suo nuovo punto di partenza.
La porta si aprì da sola lentamente, cigolando, e le due ragazze entrarono. Il luogo era buio, polveroso. Al centro della piccola stanza c'era una scrivania piena di vecchi libri, illuminata dalla traballante piccola fiamma di una candela semi consumata. Le pareti ammuffite erano quasi interamente coperte da mobili pieni di libri, fascicoli e scartoffie logore. Ma una piccola finestra con una sola persiana aperta, faceva penetrare all'interno un fioco raggio di luna.
Le due ninja si guardarono attorno. Sembrava non esserci nessuno.
-Forse non è stata una buona idea passare a quest'ora di notte.- Rise piano Ten Ten.
L'assenza di rumori di ogni tipo, fece udire alle ragazze dei passi lenti provenire da un'altra stanza. Si facevano sempre più vicini e il pavimento di legno scricchiolava ogni volta. Una piccola porticina cigolò, rivelando un'ombra nera.
-So perchè sei quì..-
La voce dell'anziana signora era simile ad un gracchiare. Piano piano, la donna rivelò il suo volto avvicinandosi alla candela e le kuonichi salutarono cordialemente.
Aveva dei lunghissimi e crespi capelli grigi. Indossava un lungo vestito in pesante lana bianca e dei ciondoli in ferro al collo. Gli occhietti piccoli e gialli erano pacati e seri. La pelle rugosa pareva fatta di cera e sembrava potesse colare da un momento all'altro. Appoggiava il peso del suo corpo su un solido bastone in ferro al cui vertice c'era inciso il disegno di un drago.
Si accomodò sulla Sedia dietro alla scrivania.
-Sa, sono spiacente per l'ora, ma io volevo sapere...- Iniziò la castana.
-Oh.. L'amore ti sta consumando.- La interruppe. Sembrava che parlare l'affaticasse molto.
-So già cosa vuoi chiedermi. Quando l'ho visto.. Dove l'ho visto.. Se sono sicura di averlo visto..-
Ten Ten rabbrividì. Trovava quella vecchina inquietante. Lei la ricordava, sembrava le leggesse i pensieri. Si limitò dunque ad annuire.
-L'uomo di cui mi hai mostrato il ritratto settimane fa, è stato su quest'isola circa quattro mesi addietro. Lo vidi con i miei occhi togliersi il cappuccio del mantello che indossava e che gli copriva il volto. Era accanto ad altre due figure, di cui però non conosco l'identità. Scruto ogni cosa dalla cima di questa collina, purchè non sia provenente dal Villaggio delle Ombre.. Quello è un luogo oscuro come la sua fama. Il "villaggio fantasma" lo chiamano. Alcuni sostengono di averlo visto sparire davanti ai propri occhi.-
Le due giovani sussultarono.
-Può provare ciò che dice?-Chiese Ten Ten, ansiosa.
La vecchia ghignò ridacchiando stridulamente.
-No, ma io ci ho parlato.-
Le ragazze sbarrarono gli occhi.
Ten Ten sbattè i pugni sulla scrivania, in preda all'ansia.
-Cosa le ha detto?!-
La donna rise ancora.
-Informazioni e.. Cose che già sapevo.- Rispose semplicemente.
-Ovvero?!- Insistè la ninja.
La vecchina fece tintinnare i suoi tre ciondoli, facendo posare gli occhi delle due ospiti su di loro.
-Immagino sappiate chi siano..-
Indicò i tre draghi incisi sui pendenti.
Ten Ten e Hinata annuirono confuse, non afferrando cosa legasse quei gioielli a Neji.
-Neji Hyuga è un ragazzo sveglio, lui sa cosa cerca il nemico. La vostra imprudente mossa di giungere su queste terre è stata fin troppo azzardata. Fareste meglio a tornare al vostro villaggio e a rinchiudervi dentro casa, a meno che voi non siate in grado di sopraffare le forze mistiche dei misteriosi spiriti della terra.- Disse.
-Ma cosa diavolo vuol dire?! Cosa c'entra questo con Neji?!- Sbraitò Ten Ten, iniziando ad innervosirsi sul serio.
-Il ninja dell'immortalità sta per tornare più potente che mai. Dopo aver imprigionato Tsuchi, spirito della terra, e Sora, spirito del cielo, gli manca solo Mizu, lo spirito dell'acqua, per poter evocare Tenki, creatore e custode dell'intero universo, e controllare finalmente quast'ultimo. Neji venne da solo a parlarmi. Mi chiese informazioni sul Villaggio fantasma, ma io non seppi rispondere. Non volgo mai gli occhi in quella direzione poichè il male è troppo per essere sopportato da una vecchina come me.-
Sembrava una presa in giro, eppure quell'anziana, nonostante non fosse totalmente normale, di certo non sembrava  pazza. Pareva esser certa ciò che diceva, in più, il fatto che conoscesse persino il cognome di Neji, era un'ulteriore prova del fatto che fosse ancora vivo. Le due ragazze erano rimaste sbigottite. Il mito del Tempo era dunque vero? Potevano fidarsi realmente di quelle parole? Ad ogni modo, Ten Ten e Hinata duqnue non avevano più niente da fare lì. Dovevano correre ad avvertire i loro compagni prima che gli accadesse qualcosa di sgradevole, perchè l'unica cosa certa, era che quel luogo non era tutt'altro che sicuro.
-C-credo sia ora di andare.- Fece la corvina.
-Tu somigli molto a Neji, siete parenti?- Le chiese l'anziana signora.
-Bhe.. Siamo cugini.-
La donna osservò ogni dettaglio della giovane Hyuga.
-C'è qualcosa di insolito in te..- Fece poi, mettendo ulteriormente in confusione le due ragazze.
-Emani una strana aura..-
Prese a guardarla fissa negli occhi con notevole interesse, concludendo poi con -.. Ma d'altro canto, i miei sensi potrebbero anche ingannarmi..-.
-C-come, scusi?- Chiese Hinata preoccupata.
Ma il volto della donna cambiò nuovamente espressione, tornando serio.
-Non importa. Immagino ci siano cose più importanti di cui dovete occuparvi ora.- Ricordò poi.
Le due annuirono e fecero per andarsene, ma Ten Ten si girò per l'ultima volta.
-Qual è il suo nome, signora?- Domandò.
La donna sorrise, questa volta con più serenità.
-Mi chiamo Fumie.-
-Fumie, quale pericolo costituisce il villaggio fantasma per noi?-
La vecchina si mosse di qualche centimetro, allontanando gradualmente il suo volto dalla luce.
-L'unico pericolo da cui di può fuggire per merito  dell'ignoranza.-
Confuse, la salutarono cordialmente prima di uscire da casa sua. Erano le quattro del mattino e non avevano chiuso occhio, ma ne era valsa la pena. Neji sembrava essere vivo e avevano appreso parte dei piani del nemico. Ogni loro sospetto era fondato. Il chakra perfetto esisteva e c'era davvero un ninja che viveva da settecento anni in grado di controllarlo.
Si scambiarono un'occhiata d'intesa.
-Andiamo.- Fece poi Ten Ten, con decisione.

Corsero veloce, attraversando la grande valle  fra le due montagne. Quella su cui era stato costruito il Villaggio delle Ombre era molto più alta rispetto all'altra, che in realtà, poteva benissimo essere considerata una collina. La vetta, sulla quale si intravedevano a stento poche case, era ricoperta da una fitta nebbia grigia. Ma nessuna delle due si fece intimorire da essa, nè dalle informazioni e dagli avvertimenti ricevuti. Giunsero al villaggio verso le otto e mezza del mattino. Sembrava un posto ordinario, con una grande piazza su cui vi era un modesto mercato di contadini. Le abitazioni parevano molto piccole viste dall'esterno, le strade erano ricoperte da insolite rocce bianche ed erano inoltre molto strette. Le persone tuttavia sembravano allegre e solari e l'aria che si respirava era davvero pulita, ma c'era qualcosa di estremamente sinistro nell'atmosfera che regnava in quel luogo. Accorgendosene, ad Hinata tornò alla mente che qualcuno le aveva detto che, non appena avesse messo piede in quel luogo, avrebbe dovuto fare una cosa ben precisa. Peccato che non ricordasse nè la cosa da fare, nè chi le aveva detto di farla. Iniziò a pensarci ossessivamente, ma nulla, la sua testa aveva un blocco e non sembrava propensa ad occuparsene. Il che era anche plausibile visto che da quando aveva messo piede in quell'isola non aveva chiuso occhio e che il viaggio in barca, nonostante avesse compreso diverse ore di riposo, fosse stato comunque logorante, in particolare per lei.
-Ten Ten, cosa faresti in questo momento se fossi in me?- Domandò pensante.
La castana sbadigliò.
-Me ne andrei a dormire.- Biascicò poi.
-Peccato che dobbiamo andare a cercare gli altri, che in teoria, avrebbero dovuto essere già arrivati.- Aggiunse sbuffando.
-Hai ragione.. Ma è anche vero che non ci abbiamo messo molto.- Le fece notare la corvina.
-Già e sicuramente quelli si sono persino concessi il lusso di dormire questa notte.-
Mentre Ten Ten cercava di nascondere frustrazione e stanchezza lamentandosi, da dietro l'angolo sbucarono proprio i loro amici.
-Ma dai, siete già quì?- Domandò Naruto sbigottito.
-In realtà siete voi che avreste già dovuto esserci da un bel pezzo, ma a quanto pare ve la siete presa comoda.- Li rimproverò Ten Ten.
Il biondo sembrò non curarsi però della critica, prendendo a sorridere con gioia.
-Sono felice che stiate bene!- Esclamò poi, volgendo gli occhi verso la corvina, che ricambiò il sorriso arrossendo.
Ten Ten inarcò un sopracciglio.
-Sbaglio o non si è filato di striscio ciò che gli ho detto?- Sospirò poi.
Shikamaru intervenne prontamente, punzecchiando Naruto con l'allusione: -Lui si fila solo ciò che gli interessa.- e aggiunse poi -Per questo è meglio lasciarlo perdere quando fa così. Piuttosto, immagino abbiate qualcosa da dirci, giusto?-.
Le due kuonichi si scambiarono un'occhiata d'intesa.
-Spostiamoci da quì, ma senza dare nell'occhio.- Suggerì Sakura.
Si accomodarono sulle panchine di un vialetto deserto, che trovarono dopo una ventina di minuti che giravano a vuoto. Si guardarono intorno e, non appena ebbero la certezza che nessuno li stesse ascoltando, Ten Ten raccontò per filo e per segno ogni cosa che l'anziana Fumie gli aveva riferito. Parlò di Neji, del nemico e del mito del Tempo, stanto molto attenta a non tralasciare nulla.
Ad ogni parola, tutti i presenti sembravano sempre più turbati e increduli, non a caso, appena la ragazza ebbe finito, Ino scoppiò in una risata nervosa.
-Questo è senza dubbio uno scherzo, io non ci credo! Andiamo.. Spiriti, uomini immortali.. E' assurdo! E poi da quale pericolo si potrebbe scappare grazie all'ignoranza? Fidati che quella vecchia si era fumata qualcosa prima del vostro arrivo. Senza contare che non ci ha detto praticamente nulla riguardo Neji.- Rise poi.
In realtà, non è che non ci credesse. Si fidava ciecamente delle capacità dei suoi compagni di riconoscere le bugie. Era una cosa che ogni ninja doveva imparare a fare, e loro ne avevano passate tante nonostante la loro giovane età. Ma era più forte di lei cercare un pretesto per ridimensionare il problema. Non voleva che scoppiasse un'altra guerra, nessuno era pronto per questo.
-Ti sembra il momento di dire cose che non pensi?- Sbuffò Shikamaru annoiato, accorgendosi immediatamente di ciò che provava la ninja.
-Non mi seccare, io dico ciò che voglio.- S'imbruttì la biondina, fulminandolo con lo sguardo.
Un gesto che lasciò tutti i presenti stupiti, all'infuori di Naruto, il quale, cercando di cambiare discorso, s'impossessò prontamente della parola.
-Che ne dite di procedere con il piano di Sakura? A me sembra il momento giusto! Quì non c'è nessuno che ci guarda, siamo tranquilli.-
Sakura annuì, alzandosi fulmineamente in piedi.
-Pronta, Ino?- Domandò, mentre iniziava ad evocare il chakra e a concentrarlo nelle mani.
-Sì, ma aspetta!- La interruppe l'altra. -Ho notato una cosa stranissima durante il nostro tragitto!- Esclamò, schizzando anche lei in piedi come una molla, facendo sobbalzare la ragazza dai capelli rosa confetto.
-..Ovvero?- Fece, abbozzando un sorriso per cercare di nascondere lo spavento.
-Mentre percorrevamo quell'incantevole viale in mezzo al verde, ho notato che quelle che crescevano lì, non erano affatto piante invernali, anzi! Quei fiori crescono solo nelle stagioni calde! Come se non bastasse non emanavano alcun profumo!- Esclamò agitandosi.
Tutti la guardavano perplessi, la cosa era molto sospetta.
-Dove vuoi arrivare?- Le chiese Sakura.
-Bhe, camminando mi è tornato in mente il volto di Shino che ripeteva assiduamente una frase, ma non ricordo quale!-
Si portò rapidamente le mani fra i capelli, cercando disperatamente di ricordare.
Gli occhi di Hinata s'illuminarono.
-Hai.. Detto "Shino"?- Fece poi.
Ino annuì.
Hinata si diede mentalmetne dell'idiota, maledicendosi innumerevoli volte. Prima di partire alla ricerca di Ino e Ten Ten, Shino le disse chiaramente "Non appena arriviamo nell'estremo nord, attiva il byakugan". Come aveva potuto dimenticarsene?
-Sono una stupida..- Mormorò, prima di richiamare il potere dei suoi occhi.
Ma si pentì immediatamente di averlo fatto, o per lo meno, di averlo fatto così in fretta. Ogni singola cosa: piante, muri, case, persino le cose più piccole, erano interamente fatte di chakra. Ma non solo esteriormente. Era un lavoro fatto nel modo più minuzioso. Posando gli occhi su un ciuffetto d'erba cresciuto selvaggiamente al margine del marciapiede, notò che era stato riprodotto tale e quale anche l'interno della pianta. Sentì il cuore perdere il battito e il respiro affannarsi. Di corsa si affacciò su di una stradina. Le persone, di cui riusciva a distinguere vene, arterie, organi, e ogni singolo particolare di quel luogo, non erano altro che la creazione di qualcuno. Shino l'aveva capito, ma non aveva avuto modo di confermare i suoi timori.
-Hinata!- La chiamò Naruto preoccupato, mentre le si avvicinava a passo svelto seguito dagli altri.
-Ehy, che hai?- Domandò poi, poggiandole delicatamente una mano sulla spalla, facendola sobbalzare.
-D-dobbiamo andarcene da quì.- Li avvertì la corvina. -A quanto pare, c'è un motivo per cui questo posto viene chiamato "villaggio fantasma".- Aggiunse seria.
-Che vuoi dire?!- Esclamò il biondo, in ansia.
-Che ogni cosa intorno a noi è fatta unicamente di chakra! Lo stesso chakra di cui erano costituiti i due ninja che abbiamo affrontato io e Sakura tempo fa! Ecco perchè di tanto in tanto scompare!-
Nessuno riuscì più a proferire parola, erano come bloccati. Naruto sentiva le gambe molli e prive di forze, non si sarebbe stupido se da un momento all'altro si fosse accasciato a terra.
Ogni cosa era una finzione.
Ma non ebbero il tempo neanche di metabolizzare la notizia, poichè la terra sotto di loro prese a tremare.
-Ma che succede?! E' un terremoto!!- Urlò Sakura allarmata.
Sotto i loro piedi si aprì un immenso varco che li fece sprofondare giù, in un precipizio buio e infinito.

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Uhuh salve giovani lettori. Forse oggi non vi annoierò con molte chiacchiere inutili, in questo oscuro angolo della pagina. Anche se non credo che qualcuno lo legga, quindi potrei tranquillamente scriverci tutte le birbonate che ho fatto senza farmi tanti problemi. Ma non lo farò perchè ho ancora uno straccio di dignità C: !
Ringrazio tutti quelli che seguono, recensiscono, aggiungono alle storie da ricordare, alle preferite e anche quelli che leggono solamente. Ripeto che siete bellissimi, fuori e dentro, e vi regalerei sacchi pieni di merendine se potessi. Prima che pensiate male: no, non sto cercando di corrompere nessuno, sono semplicemente molto buona (e modesta ah-eh!).
Vi saluto tutti con un ampio movimento semicircolare del braccio.
A presto!
  
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