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Autore: Denny_Volturi    30/12/2014    0 recensioni
Siamo sicuri che i Volturi non hanno un cuore? Sono passati quasi dei secoli da quando si son rinchiusi a palazzo ma qualcuno ha voglia di cambiamento....
Inoltrandosi in questo paese all'insaputa di tutti accade qualcosa, poi arriva la scuola anche per alcuni dei Volturi a causa dei Quileute, cosa sarà mai? Amore, passione, gelosia, rabbia e odio potranno mai avere un'armonia?
Questa è la mia prima FF spero vi piaccia, commentate mi raccomando ;P
Genere: Mistero, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alec, Demetri, Nuovo personaggio, Quileute, Volturi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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capitolo 35 Autrice: Lo so, lo so... Mi starete odiando per la mia lunghiiisssimissima assenza! E so che molti di voi ormai mi avranno smesso di seguire e leggere proprio per questo >_< Ma purtroppo la vita mi aveva allontanato fortemente dalla scrittura e dal pc, però finalmente eccomi qui con l'ultimissimo capitolo! Spero che vi piaccia e vi lasci soddisfatti u-u Bacioni e ci si vede in giro!!

Quando tutto finisce, tutto inizia
La nostra chiacchierata venne infine interrotta dall'arrivo di Carlisle che dandomi in braccio anche il secondo bambino e spedendo me e Felix nell'altra stanza, iniziò a visitare Denny.
"Sei preoccupato che possa trovare qualcosa che non vada in lei?" mi domandò ad un tratto Felix siccome non smettevo di camminare per tutta la stanza in completo silenzio.
"Non mi dire che ho sentito solo io che il suo odore è diverso. Per non parlare della sua temperatura corporea, è più bassa rispetto a prima. Non vorrei che partorendo le sia successo qualcosa o che abbia dolore e non lo dica." dissi preoccupato e prendendo un profondo respiro, voltandomi di scatto quando sentii Carlisle entrare.
"Demetri puoi stare tranquillo. La temperatura e l'odore è solo una fase momentanea. Perdendo una quantità elevata di sangue stava finendo con l'avere uno squilibrio tra i due veleni, rischiando questa volta di espellerli entrambi per poter sopravvivere ma evidentemente è riuscita a salvaguardare almeno una piccola percentuale di entrambi in modo che qualsiasi cosa i bambini rompessero, il suo corpo, riuscisse a risistemarlo anche se sempre più lentamente. Ora, grazie alla trasfusione, sta riacquistando forza e qualsiasi ferita avesse, gli si sta rimarginando completamente. Comunque volevo parlarti dei bambini." disse diventando sempre più serio e guardando per un lieve istante le piccole creature che avevo tra le braccia, rannicchiate su loro stesse.
"Hanno qualcosa che non va? Anzi, prima comincia col dirmi cos'è successo al secondo bambino che non aveva il battito." dissi con serietà vedendolo annuire.
"Come hai detto tu non aveva battito, ma non appena li ho portati nell'altra stanza per vedere come mai, cosa avesse di diverso dal fratello, il suo cuore ha iniziato a battere lentamente per poi aumentare sempre di più e notavo la sua costituzione mutare lievemente.... Non so dirti bene come, ma credo che il secondo bambino stava per nascere vampiro completo, o quasi, solo che per non andare ad uccidere la propria madre e far si che sopravvivesse, l'ha morsa. Per questo ci ho messo più tempo nel farlo uscire. Era attaccato con la bocca a Denny, ma credo che questa mossa abbia fatto si che entrambi vivessero. A lei serviva il nostro veleno per poter risistemare il suo corpo mentre, a lui, per vivere, gli serviva la stessa dose dell'altro. Se non avesse morso, avrebbe avuto una lotta interna che l'avrebbe portato alla morte. Comunque ora stanno bene tutti quanti e non devi assolutamente preoccuparti su che cosa mangiano. Come Nessie dovrebbero necessitare solo di cibo umano e a volte di sangue, va bene anche quello animale. Avendo la stessa natura di Denny non so dirti quanto impiegheranno a crescere. Nessie in una settimana era cresciuta notevolmente ed ha continuato a crescere velocemente all'inizio, tanto che da un'ora all'altra notavamo la differenza ma con il passare dei giorni la sua crescita cominciò a rallentare." mi spiegò con tranquillità, lasciandomi completamente incredulo.
"Quindi dovrò prepararmi a vederli crescere di ora in ora? Fantastico! Comunque l'importante è che siano tutti e tre fuori pericolo." ammisi guardando per un'ultima volta i due bambini e poi volgendo uno sguardo verso Felix che mi posò una mano sulla spalla come segno di conforto.
"Amico, non preoccuparti. Io vi starò accanto, anche quando Aro arriverà." mi disse Felix con un sorriso, al quale tentai di ricambiare. Affrontare Aro sarebbe stato un vero e proprio problema. L'avevo servito per secoli ed ora invece mi stavo ritrovando a nascondermi da lui per proteggere quella che era la mia famiglia.
Infine i giorni passarono ed i bambini crebbero veramente a vista d'occhio, avevano già iniziato a parlare e correre per tutta La Push, dove ormai ci eravamo stabiliti in attesa del grande arrivo di Aro, sicuri che sarebbero arrivati a giorni poiché fummo informati anche da Alice di tale arrivo. Quel posto sembrava diventato più rumoroso con la loro presenza, Denise addirittura aveva riacquistato le forze in maniera strabiliante, aveva di nuovo il suo odore e mostrava sempre il sorriso. Io, Felix e Benjamin passavamo spesso il tempo ad allenarci, o almeno, ci provavamo, perché il più delle volte mi ritrovavo a terra a causa dei bambini che arrivavano a tutta velocità, lanciandosi tra le mie braccia nel momento in cui ero più distratto e dovevo passare il tempo con loro. Le prime volte provai un moto di fastidio nell'essere interrotto durante l'allenamento, ma poi si trasformò in abitudine e piacere. Mi volevano bene e giustamente volevano passare del tempo anche con me oltre che con la madre e la sfilza di zii e zie che si erano ritrovati improvvisamente a dover conoscere.
"Papà, tu la ami la mamma?" mi domandò Ethan improvvisamente. Eravamo tutti e quattro seduti sul divano, Denny sotto braccio con affianco Alan ed Ethan affianco a me che continuava a guardarmi con occhi verdi e curiosi, così come gli occhi di tutti, in realtà mi stavano fissando con fare curioso.
"Certo che la amo." risposi con una nota di imbarazzo, sentendo Denny ridersela fra sé e sé mentre Alan si sporse per guardarmi intensamente.
"E allora sarà meglio che la proteggi." disse Alan dopo poco.
"Sappiamo che ci sono dei vampiri che ci stanno cercando. Io li ho visti." aggiunse dopo poco e cominciando a descrivere Aro, Marcus, Caius e l'intera guardia. Istintivamente volsi uno sguardo a Edward, l'unico che potesse comprendere qualcosa di più potendo leggere nella mente anche dei miei figli.
"Sì Demetri, come Nessie, anche loro hanno dei poteri. All'inizio non ve ne ho parlato perché pensavo di sbagliarmi, ma Alan in realtà vede in anticipo chi lo cerca e la prova tangibile lo è adesso. Prima pensavo fosse una coincidenza che accadesse con Ethan." mi spiegò brevemente. Ma se Alan aveva quel potere, Ethan quale aveva? Volsi uno sguardo al ragazzino che ancora mi guardava con i suoi occhioni verdi ed i capelli a spazzola dello stesso colore di Denny.
I giorni si susseguirono l'uno dopo l'altro senza che me ne rendessi conto. Ogni minuto era impegato ad allenarsi e a cercare di scoprire il potere di Ethan, ma nessuno sembrava riuscirci. L'unico era Eleazar, ma era stato chiaro già in passato con i Cullen, non avrebbe partecipato ad un'altra guerra contro i Volturi. E poi, quel giorno arrivò.
"Ecco i traditori." sentii dire da Jane. Aveva lo sguardo più agguerrito che mai, anche Felix sembrava preoccupato da quel suo sguardo, ma né io, né lui volevamo combattere veramente.
"Traditori per cosa? Né io, né Denise, né Felix, ha voluto colpire alle spalle dei signori o ha tentato di ucciderli. Non vedo come possiamo essere definiti traditori." risposi con fare sicuro, notando l'irritazione di Jane aumentare ed in procinto di scattare verso di me, ma venendo fermata da un cenno della mano di Aro.
"Sai benissimo per cosa. Voi due avete dato alla luce qualcosa che non può rimanere in vita." disse Caius improvvisamente, facendo arrabbiare Denny che si portò per qualche istante affianco a me.
"Provate veramente ad ucciderli e vi troverete in mille pezzi." minacciò a denti stretti, notando un lieve tremore da parte sua.
"Aro... Signore. Nessuno di noi in realtà vorrebbe combattere contro di voi, né ha mai voluto cospirare alle vostre spalle. Posso assicurarvi che sono come Denise, non minacciano il nostro segreto, né la nostra razza." spiegai con fare tranquillo, per quanto in realtà fossi agitato, arrabbiato e sperassi di non dover combattere, ma le mie speranze sfumarono in men che non si dica. Jane iniziò ad utilizzare il suo potere su di me, Felix corse contro Jane ma venne fermato da Alec e Bella? Bella doveva avere lo scudo attivo su tutti noi ed invece Jane era riuscita ad usare il potere. Dopo poco lo notai, Afton era andato a distrarre Bella attaccandola. Potei notare Denny correre via coi bambini e a quella visione sorrisi. Stava facendo come le avevo imposto di fare in caso di pericolo.
Poi però accadde qualcosa. Durante tutta quella confusione, mentre stavo per rischiare di ritrovarmi senza testa, un lupo, dal manto color terra e dalle striature arancioni, arrivò a liberarmi da quei vampiri che mi tenevano fermo, ma quel lupo non aveva la stessa statura degli altri Quileute, né lo stesso odore e quando incrociai lo sguardo, la riconobbi.
"Denny...?" pronunciai il nome con fare incredulo, vedendo che metà dei vampiri che ci avevano attaccato si ritrovavano a terra senza testa, che Jane ed Alec sembravano non poter usare il loro potere per un inspiegabile motivo ed affianco a Denny scorsi Alan ed Ethan, il quale continuava a fissare i due gemelli vampiri. Che fosse lui ad impedire tutto ciò?
"Nessuno fa del male a papà e mamma senza che la passino liscia, giusto Alan?" domandò ad un tratto Ethan con un sorriso diabolico che riconobbi all'istante. Aveva preso molto da me, eppure lo teneva mascherato da una dolcezza incredibile ed Alan, lui si mostrava più serio, risoluto molto simile a me per certi versi, ma in realtà assomigliavano di più a Denny.
"No ragazzi, nessuno farà loro del male." dissi avvicinandomi a Denny e sorridendole lievemente, voltandomi dopo poco ad osservare Aro.
"Non ho mai disobbedito a nessun vostro ordine, mi sono avvicinato a lei come era stato richiesto per rimediare ai danni di Alec, ma nel farlo mi sono innamorato di lei e per quanto non possa sembrarlo, ho comunque adempito al compito di farla sentire a casa e di proteggerla." spiegai avvicinandomi ad Aro e porgendogli la mano, un gesto che avevo smesso di fare da tempo proprio per proteggere quei sentimenti che provavo per Denny e per proteggere in parte anche me stesso.
"Innamorato è davvero una parola microscopica in confronto a quello che in realtà provi davvero." sentii dire da  Edward e aveva ragione, perché sapevo benissimo che cosa stava leggendo Aro e di conseguenza anche lui. I miei desideri nei confronti di Denny soffocati costantemente sin dal primo giorno in cui feci le mie scuse, come appariva ogni volta ai miei occhi, l'eccitazione di ogni attimo passato di nascosto con lei, la rabbia che provai nel vederla piangere per il nanerottolo, la paura che ebbi di perderla durante il parto, la mia lealtà verso di Aro nonostante l'amore che provavo per lei, ma che se avesse chiesto di fuggire lontani, l'avrei accontentata, le miei confessioni su di lei con Felix. Ogni microscopico pensiero ora era nelle loro menti e per quanto detestassi dare a vedere quel lato di me, forse in quel momento fu l'unica cosa che salvò quella che ora era la mia famiglia.
I vampiri che avevano avuto la testa staccata, ritornarono in vita. Fu stato stretto un patto tra me ed Aro per permettermi di vivere lontano da palazzo senza però privarlo dei miei servigi, venendo concesso a Felix di venire a trovarmi ogni qual volta lo desiderasse e tutto questo grazie ad un semplice intervento di Marcus privo di parole. Solo Edward, Aro e Marcus sapevano di che si trattava e quel lettore di pensieri non lo volle rivelare mai, ma ho il sospetto che si trattasse di una rivolta all'interno della guardia perché troppi vampiri erano stati mandati da noi per un motivo rivelatosi inesistente per l'ennesima volta.
Ora abito tra i boschi, sul terreno dove un tempo c'era la casa di Amun, con Denise e i due marmocchi. Sto scrivendo una lettera che avrei dovuto scrivere tempo addietro, ma che mai avevo avuto il coraggio di scrivere....
Caro Amun,
sono passati anni da quando ricevetti quella tua lettera... Se l'avessi nascosta meglio, probabilmente, ora saresti qui, ma non so se sarebbe andata allo stesso modo, e quindi, mi sarei innamorato di tua figlia.
Sai, ora è una donna ed anche una mamma di due gemelli, Ethan e Alan. Chi l'avrebbe detto, vero? Io che divento padre e mi creo una famiglia...
Però, posso dirti che avevi ragione, a quel tempo, nel dirmi che crearsi una famiglia ci fa sentire nuovamente umani. Peccato che quel sentirmi umano e vivo, è stata una sensazione che provai fin dal primo momento in cui il suo sguardo si incrociò col mio.
È vero, all'inizio la detestavo, non riuscivo ad andarci d'accordo. D'altronde ha la tua stessa testardaggine e determinazione, ma poi, proprio quei comportamenti mi hanno colpito così forte da non riuscire a dimenticarla ed innamorandomene ogni giorno di più e sono felice che le cose siano andate così, anche se la tua assenza mi manca ed il rimorso del non averti detto quanto le mie parole, dette quel giorno quando me ne andai da El Cairo, fossero in realtà una tremenda bugia. A volte ne parlo con lei e proprio come facevi tu, non fa che ripetermi che ormai è passato, cercando di farmi tornare il buon umore e poi aggiunge che se fossi qui, sicuramente, saresti fiero di tutto questo nonostante gli errori che ho commesso anche per arrivare a lei. Ci sono retrovie che mai le racconterò. Come ad esempio il potermi trovare sempre nell'esatto posto in cui si trovava lei, il come Heidi ed Alec sono finiti con il farsi compagnia. Certo, quei due già si cercavano da molto prima ed io semplicemente ho organizzato i loro incontri senza che lo sapessero, ma non volevo che una ragazza come lei stesse con un bambino che aveva sempre ottenuto tutto con neanche un minimo di difficoltà.
So che tutto questo rimarrà un segreto fra me e te, così come quello che farò dopo averti consegnato questa lettera. Devi sapere che ho intenzione di chiedere la mano a tua figlia, so che mi benedirai anche da lassù o ovunque tu ti trova, dato che forse, il paradiso per i vampiri non esiste, se non sulla Terra stessa quando trovano la loro eterna compagna. Ora ti saluto Amun e per la prima volta, ti ringrazio per l'eternità che mi hai donato e sappi che ora tua figlia è in ottime mani.
Mai più soffrirà e mai più piangerà, te lo prometto.
Cordialmente,
                          Demetri, il disobbediente


Demetri richiuse la lettera ed andò a riporla sotto una piccola roccia situata sotto un salice piangete, correndo subito dopo verso quella che sarebbe stata ben presto sua moglie, rafforzando ancora una volta quel loro indissolubile ed eterno legame d'amore, chiamatosi anche imprinting.
Ed ora vi starete chiedendo come andò a finire tra Felix e Jane. Beh, quei due ebbero una grossa litigata proprio a causa dello schieramento di Felix, venendo a scoprire che Jane in realtà, per un breve periodo aveva provato dell'interesse verso Demetri e per questo era così incattivita nei suoi confronti, ma che quando comprese di amare veramente Felix, non lo ritrovò più a palazzo poiché accorso dal suo migliore amico. Oh, non preoccupatevi però, dopo quella litigata, tutto venne risolto ed i due si fidanzarono ufficialmente davanti a tutta la guardia.
Per quanto riguarda Alec? Anche per lui alla fine c'è stato un lieto fine. La nuova segretaria ora sta per diventare una del nostro clan, anche se i signori non sanno ancora quale potere abbia, ma per non perdere la fiducia e la lealtà da parte nostra, hanno deciso di essere più clementi con tutto ciò che concerne l'amore poiché, come già sapevo a mie spese, l'amore vero è un legame così forte da non poter essere spezzato nemmeno con il mio potere.
  
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