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Autore: marcella92    31/12/2014    1 recensioni
E se Lori tornasse a Honolulu? E se i Five-0 avessero messo su famiglia e, oltre ai casi, dovessero districarsi anche con i problemi di casa? Cosa succederebbe se Steve si innamorasse davvero?
Genere: Azione, Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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16 maggio, ore 03.30, casa di Kono

 

“Lori Weston, se non ti metti subito a dormire giuro che ti riempio di sonniferi!” disse Kono, infuriata, facendo irruzione nel salotto buio, illuminato solo dalla luce della luna che filtrava attraverso le leggere tende.

“Non urlare, sveglierai tua figlia!” rispose la donna, sistemandosi più comodamente sul divano, rallentata dalla pancia già evidente.

“Al momento non mi interessa lei, mi interessate tu e il tuo viso! Domani mattina ti devo truccare, come credi che rimedierò a quelle occhiaie da zombie se non dormi almeno qualche ora?”

“Lo so, ma non ci riesco, sono troppo agitata! E se domani non arrivasse? Se qualcuno avesse bisogno dei Five-0? Se...”

“Smettila, con i se non si può fare nulla...se succederà, sapremo come affrontare il tutto. Ti ricordi il matrimonio di Chin? A momenti non si ricordavano degli smoking, e hanno rischiato di non fare in tempo...tranquilla, a tutto c'è rimedio! Ora fila a letto!” concluse Kono, con una voce che non ammetteva repliche.

“Sì, mamma, corro!” rispose Lori, e, mentre si infilava sotto le lenzuola e poggiava le mani sul ventre gonfio con fare protettivo, non potè fare altro che pensare a Steve, che l'aspettava sorridente all'altare.

 

16 maggio, ore 06.00, casa di Steve

 

Steve non ce la faceva più: aveva provato tutto, ma non c'era verso di far smettere Danny di russare come una motosega, decise quindi di alzarsi e di andare a fare la sua nuotata quotidiana. Era riuscito a scendere le scale in silenzio e ad infilarsi il costume senza che nessuno degli ospiti avesse dato cenno di averlo sentito, quando improvvisamente qualcuno gli toccò la spalla.

“Pensavi di svignartela, eh?” disse Danny ridacchiando.

“Stavi russando e non ti sopportavo più, le opzioni erano due: o ti soffocavo con un cuscino, oppure me ne andavo, e siccome Lori vuole un giorno perfetto, ho optato per la seconda.”

“Certo, certo. E dove pensavi di andare, in costume, alle sei di mattina? Volevi aiutare Aquaman a sconfiggere i pesci cattivi?”

“Senti Danny, ti prego: sono le mie ultime ore da sigle, poi comincerò una vita completamente diversa, fammi fare quello che voglio, almeno per oggi!”

“Oh mio dio, ci stai ripensando? No, avvisami, così prendo il primo volo per l'Alaska, Lori furiosa e incinta lasciata all'altare è uno spettacolo che perdo con piacere!”

“Sei pazzo? Amo quella donna più della mia vita come amo già quella creatura che devo ancora conoscere, non li lascerei mai! Ma ho bisogno di un'ora per me. Poi, giuro, mi metto lo smoking e sorrido a tutti per tutto il giorno: affare fatto?” disse l'uomo, tendendo la mano all'amico.

Danny lo guardò a lungo, soppesando le parole appena udite, prima con sospetto, poi con comprensione; capì che per Steve quella era una giornata importante, passava dalla qualifica di lupo solitario e pazzo a quella di uomo sposato e padre innamorato della sua famiglia. Così strinse la mano all'amico, sorridendogli, e si voltò per tornare ancora a dormire. Steve, notando che ormai per la sua nuotata era tardi, decise per una corsa: indossò così le scarpe e uscì sulla strada semi deserta.

 

16 maggio, ore 11.45, casa di Kono

 

“Lori, mi spieghi cosa devo fare con te? Stamattina ti ho costretta a dormire, e ora ti devo costringere a svegliarti!!!” disse Kono, entrando velocemente in camera sua.

“Kono, non preoccuparti, sono solo le nove e mezzo, abbiamo ancora un...oh mio dio!!! E' quasi mezzogiorno!!! Siamo in ritardo apocalittico!!!” disse Lori, alzandosi di scatto, per poi sbilanciarsi e cadere sul letto con un tonfo. Kono corse subito a controllare che non fosse successo niente, e ritrovò l'amica che rideva come una pazza tra i cuscini. Contagiata, anche Kono cominciò a ridere di gusto.

“Ehm, devo aver sbagliato casa, visto che mancano tre ore al matrimonio e la sposa è ancora in pigiama...” disse Malia, appena arrivata.

“Ciao...scusa, ma c'è stata un po' di confusione qui...ora ci riprendiamo. Ehi, sembri un capo indiano...sei arrivata così da casa tua?” chiese Kono, notando la testa di Malia decorata da bigodini giganti.

“Sì, e non vi azzardate a ridere...forza signore, abbiamo molto da fare.” rispose la donna con un cipiglio simil - severo, poi, notando l'espressione di Lori, che a stento tratteneva il riso, scoppiò anche lei in una risata liberatoria.

“Forza però, adesso dobbiamo davvero darci da fare, altrimenti arriverai a casa di Steve in pigiama.”

“Credi che non sarei abbastanza sexy vestita così?” chiese Lori, indicando la t-shirt della marine che aveva rubato a Steve e che usava per dormire. Notando le espressioni delle amiche decise che sarebbe stato meglio cominciare a prepararsi, così si diresse in bagno e cominciò a indossare l'intimo preso per l'occasione, poi infilò una leggera sottoveste e tornò in camera, rimanendo abbagliata: nei venti minuti in cui si era assentata, un reparto trucco e parrucco si era materializzato al posto della semplice toeletta di Kono, e, mentre la padrona di casa e Malia la fissavano con sguardi spiritati, Lori si chiese cosa stesse facendo Steve.

 

16 maggio, ore 13.15, casa di Steve

 

“DOVE DIAVOLO E' FINITO QUEL CRETINO???”

Queste furono le parole che accolsero l'arrivo di Doris McGarrett, di ritorno dal parrucchiere assieme alla figlia e alla nipotina.

“Danny, per quale ragione giri per casa in camicia e boxer strepitando come un folle? Non mi sembra che sia tu a doverti sposare.” disse Mary, dopo aver mandato la figlia in giardino.

“Steve. Steve è sparito e Lori mi ucciderà. Anzi, non ucciderà me, perchè io, tra qualche ora, sarò al freddo, in Alaska, a caccia di alci.”

“Smettila, non sai nemmeno come è fatto un alce. Vai ad infilarti i pantaloni e poi spiegami tutto.” intervenne Doris. Danny tornò subito e cominciò a spiegare che quella mattina Steve era uscito per la solita maratona mattutina e non si era più fatto vedere; l'uomo aveva aspettato fino alle dieci, poi aveva cominciato a pensare che Steve avesse cambiato idea, così aveva cominciato a bombardarlo di telefonate, sempre senza risposta.

“Figuratevi che ho chiamato anche a casa di Kono per vedere se sapevano qualcosa, ma qualcuno, Malia credo, ha minacciato di smembrarmi e darmi in pasto agli squali se Steve non si presenta all'altare tra esattamente due ore e mezzo, quindi comincio ad avere un certo timore.” concluse il racconto, accasciandosi sul divano.

“Perfetto. Ora, tu e Chin andate al Five-0 e controllate lì, io farò qualche telefonata...forza, scattare!”

Chin, che era appena entrato, non aveva ancora appoggiato la sacca con lo smoking che già era stato trascinato via da un furente Danny.

“Puoi spiegarmi che succede?” chiese Chin, sorpreso.

“Steve è un imbecille, ecco che succede. È sparito il giorno delle sue nozze, e il bello è che non è lui la sposa! Capirei Lori, che si rende conto del fatto che è notoriamente uno psicopatico, ma lui, che motivo ha per scappare?” rispose Danny, mentre il tachimetro segnava il doppio della velocità consentita.

“Ok, ora calmati. Andiamo in ufficio, poi passiamo da Kamekona. Ora telefono a Joe per vedere se sa qualcosa.”

“Ehi, Joe, ciao. Senti, hai sentito Steve? No? ok...no, niente, ci vediamo alle tre.”

I due arrivarono in ufficio, ma non trovarono traccia di Steve, e neanche da Kamekona, che per l'occasione aveva assunto una ragazza che lo sostituisse durante il matrimonio. I due, risalendo in macchina, si guardarono sconsolati.

“E ora?”

 

 

16 maggio, ore 14.00, casa di Kono

 

“Allora? Avete chiamato i ragazzi per sentire se è tutto in ordine?” chiese Lori, mentre Malia, con mano abile, le intrecciava i capelli con dei profumatissimi fiori di frangipane.

“Non lo so, Kono era scesa per controllare...stai ferma, altrimenti ti pungo con lo spillo.” la avvertì Malia.

“Sì,ma è passata quasi mezz'ora!”

“Magari l'avranno trattenuta i bambini, sai come sono.”

“Già...”

Kono entrò in quel momento, tenendo il cellulare in una mano e un piatto con degli stuzzichini nell'altra.

“Lori, mangia qualcosa, non hai fatto colazione...” la donna mangiò qualche boccone, poi, notando l'espressione dell'amica, si fermò con il cibo a metà strada tra il piatto e la bocca.

“Kono, che cosa è successo? E non dirmi niente, perchè so leggere le bugie in faccia alla gente, lo sai.”

“Ecco...ehm...beh, c'è stato un piccolo contrattempo...”

“Quanto piccolo?”

“Ehm...lo sposo è...come dire...sparito...”

“Piccolo contrattempo...avrei usato un'altra espressione ma...va bene. Sentite, credo di sapere dov'è il fuggitivo, solo che dovete smetterla di prepararmi, recuperarmi un paio di pantaloni e una t-shirt e darmi le chiavi della macchina.”

Le due donne, colpite dalla calma dell'amica, rimasero bloccate, finchè Lori non lanciò loro uno sguardo.

“Allora? Siete ancora lì?”

 

In dieci minuti, la donna raggiunse la sua destinazione. Scese dalla macchina e compose il numero del fidanzato, che rispose al primo squillo.

“Amore, sei pronta? Io non sto nella pelle...”

“Steve, scendi per favore, così ne parliamo.”

“Da dove devo scendere?”

“Forza! Devo ancora finire di prepararmi, e credo che anche tu non abbia fatto mille scalini con lo smoking.”

Lori fissò lo sguardo sulle vecchie traversine che creavano la scalinata di Koko Head e vide una figura ingrandirsi man mano che scendeva. Arrivato alla fine del percorso, Steve si aspettava una Lori furente e sputa fuoco, invece trovò il solito sguardo dolce e innamorato.

“Non sei arrabbiata?” le chiese.

“No, perchè sapevo che avresti fatto qualche pazzia, e stavo solo aspettando che mi chiamassero.”

L'uomo le andò vicino e la strinse in un forte abbraccio, che gli permise di sentire bene il ventre di Lori premere contro i suoi addominali.

“Come state?” volle sapere.

“Bene. Credo che qualcuno, qui dentro, abbia capito che è un giorno speciale, perchè non fa che agitarsi...è proprio figlia tua!” Lori gli sorrise “E tu?”

“Io sto benissimo, mi sento addosso un'energia pazzesca...avevo solo bisogno di un po' di tempo per riflettere, tutto qui.”

“Forza allora, torniamo alla base e ci vediamo tra un'ora.” disse Lori, avvicinandosi per baciarlo; Steve, ritraendosi, sorrise.

“Sai che porta sfortuna, vero?” la donna gli si avvicinò, afferrandolo per la t-shirt.

“Sai che non m'importa?” rispose, per poi baciarlo “Ci vediamo tra poco...ah, controlla che a Danny non venga un infarto, credo che sia preoccupato da morire.”

Steve sorrise guardandola andare via, capendo che non avrebbe potuto trovare una compagna migliore.

 

Eccomi! Sono in ritardo, lo so, ma non per colpa mia. Il computer si è fritto del tutto, per cui ho dovuto trovarne uno nuovo e, complice anche una punta d'influenza, non ho potuto postare in tempo. Comunque eccomi con il primo capitolo riguardante il matrimonio Lori&Steve, che, come detto, è il primo di una coppia. Spero come sempre che vi piaccia, e ringrazio tutti quanti quelli che mi leggono. Approfitto per augurarvi un felice 2015, visto che questo è l'ultimo capitolo dell'anno! A presto!

 

 

  
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