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Autore: _K_    02/01/2015    1 recensioni
Sono ormai passati mesi dalla sconfitta di Madara e tutto sembra tornare alla normalità, ma un nuovo pericolo, pare essere alle porte.
Riusciranno Naruto e i suoi amici a sconfiggere il male un'altra volta?
Dal Capitolo 1: "Nonostante avesse battuto Madara, sentiva di valere meno di zero. Aveva fallito, non aveva riportato il suo migliore amico a casa. Al termine del conflitto, Sasuke se n'era andato senza dire niente a nessuno e non sapeva neanche se fosse ancora vivo."
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Shikamaru Nara, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Jiraya/Tsunade, Neji/TenTen, Sasuke/Sakura, Shikamaru/Ino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Sotto terra

Quella notte il vento soffiava talmente forte da far vibrare persino i vetri dell'ufficio dell'Hokage. Tsunade sedeva alla sua solita scrivania, con la testa poggiata su un braccio, pensando alle misteriose e malvage cose che stavano accadendo. Come avrebbero potuto contrastare una potenza tanto grande? A detta dei jonin, quasi ogni ragazzo stava dando il meglio di sè in allenamento, ma questo non sarebbe di certo bastato. Fra migliorare le capacità dei giovani non era affato sufficiente, dovevano prepararsi un asso nella manica, anzi, più di uno. Si scervellava ormai da ore, finchè una delle finestre non si spalancò, e da essa, Sasuke Uchiha penetrò all'interno dell'edificio come una furia, ringhiando -Come ha potuto lasciarli andare?!-.
La donna alzò gli occhi con tutta calma.
Il ragazzo respirava affannosamente, gli occhi erano sgranati e allarmati, i capelli spettinati dal vento e il naso rosso per il freddo.
-Buonasera a te, Sasuke Uchiha. Qual buon vento ti porta di nuovo quì, nel mio ufficio?- Domandò poi, con calma glaciale.
Sasuke era agitatissimo, a malapena riusciva a parlare.
-Lei non capisce! Dopo tutto ciò di cui le ho parlato, come ha potuto mandarli proprio nel Villaggio delle Ombre?! Li ho visti, giorni fa hanno preso il traghetto in riva al mare!!- Sbraitò in preda all'ansia.
Ma Tsunade parve confusa a riguardo.
-Ma di che parli?- Chiese dunque.
Il moro per un attimo si sentì disorientato. Possibile che la donna non capisse a cosa si stesse riferendo? Dopotutto era stata lei a farli partire.. O forse no?
-Ten Ten, Ino, Shikamaru, Naruto, Hinata e Sakura stanno andando nel Villaggio delle Ombre, questo perchè lei gli ha detto di...- Iniziò, ma la furia e lo sgomento dell'Hokage gli impedirono di continuare.
-Cosa?!- Sbraitò la donna, scattando in piedi.
-Non mi dica che non lo sapeva!- Esclamò Sasuke, sempre più sconvolto.
Tsunade prese a camminare avanti e indietro per il suo studio.
-Quei piccoli bastardi me l'hanno fatta..- Farfugliò a bassa voce, iniziando poi a riflettere. Il senso di colpa l'avvolse, soffocandola come due forti braccia che le cingevano il ventre talmente forte da asfissiarla. Con la sua perspicacia le ci vollero pochi istanti per smascherare il piano che i giovani ninja avevano messo in atto. Ed era colpa sua. Se solo lei li avesse ascoltati, in particolare Sakura, tutto ciò non sarebbe mai accaduto. Si passò una mano fra i capelli, sospirando rumorosamente. Pian piano diveniva sempre più disperata e in ansia. Chissà se stavano bene. Li stava mandando incontro alla morte senza accorgersene. Un Hokage dovrebbe fare tutto il contrario.
-Merda! E adesso?- Domandò poi ad alta voce.
Sasuke nel frattempo si era ricomposto, con le braccia conserte e l'aria pensante.
-Ci penserò io..- Fece poi, avvicinandosi alla finestra.
Tsunade sbuffò sonoramente.
-E come pensi di fare? Sei da solo!- Gli ricordò.
Sasuke ghignò.
-Non badi a questo, so quello che dico e che faccio.-
Sparì nuovamente nelle tenebre, lasciando la donna a fissare la finestra da cui era appena uscito, con in testa altre mille domande da fargli.

Sasuke sfrecciava come un lampo silenzioso nella tetra notte e raggiunse  i confini di Konoha in pochi minuti. Seduto ai piedi di un albero lo attendeva colui che lo aveva accompagnato negli ultimi mesi, il ninja che tutti credevano morto. Neji Hyuga aveva una postura composta, il byakugan attivo, intento ad osservare ogni movimento attorno a lui. Da quando tutti lo credevano deceduto, non si era mai avvicinato più del dovuto al villaggio. Nonostante le sue iridi scrutassero minuziosamente qualsiasi particolare nel raggio di decine e decine di metri, aveva il volto rilassato. Era un ninja fiero, che credeva nelle sue capacità e sapeva, che nonostante tutto, nessuno lo avrebbe scoperto quella notte. Si mosse solamente quando Sasuke entrò nel suo campo visivo, alzandosi in piedi.
-Noto che non ci hai messo molto.- Gli disse.
L'Uchiha aveva un'espressione disturbata. In parte scocciata.
-Quei pazzi sono scappati, Tsunade non sapeva nemmeno che non fossero più a Konoha. A quanto pare gli altri li hanno coperti.- Spiegò di fretta.
Neji riflettè per pochi istanti, aggrottando le sopracciglia.
-Accidenti.. Ten Ten si sarà sicuramente recata dalla vecchia Fumie e lei le avrà detto di avermi visto..- Farfugliò pensante.
L'altro abbozzò un sorriso.
-E pensare che quel giorno te l'avevamo detto di non andarci di persona.- Fece poi.
-Non cercare di farmi la predica, cosa potevo saperne io?- Si giustificò lo Hyuga, visibilmente stanco di tutto.
-In ogni caso dobbiamo riportarli indietro, prima che Eien li catturi.- Aggiunse, preparandosi a partire immediatamente.
-Già e come pensi di fare? Ti ricordo che tu per loro sei morto e io sono chissà dove a compiere chissà quali malefatte.- Fece Sasuke.
-Un modo lo troveremo, non li lasceremo nelle mani del nemico. Ovviamente ti occuperai tu di riportarli a casa. Io non devo assolutamente essere visto prima del dovuto, specialmente da Ten Ten.- Spiegò Neji.
L'altro s'irrigidì di colpo.
-E come credi che potrei sbucare dal nulla davanti a loro? in particolare agli occhi di Naruto e Sakura!- Esclamò turbato.
-Non credo che Naruto ce l'abbia con te e Sakura, dopo che ti avrà massacrato di pugni come si deve diverse volte, potrebbe perdonarti nel giro di qualche decennio.-
-Non sei incoraggiante.- Sospirò Sasuke, passandosi una mano fra la chioma color pece.
-In realzione a come ti sei comportato, direi di esserlo fin troppo.-
-Ti ringrazio..- Disse l'Uchiha, con palese e scostante ironia.
I due erano entrambi ninja molto seri, con un orgoglio infrangibile. Discussero infinite volte i primi mesi, per ogni minima cosa, ma col tempo e con le difficoltà, impararono a comprendersi a vicenda, formando anche un'ottima squadra.
-Risparmia il tuo sarcasmo, sono semplicemente realista.- Scherzò lo Hyuga.
L'altro ghignò ed infine evocò il chakra. Enunciò -Tecnica del richiamo!- prima di poggiare la salda mano a terra e provocare diverse nubi di fumo giallo. Disolvendosi, esse rivelarono l'imponente sagoma di un gigantesco corvo nero. Le piume erano lucenti e riflettevano la luce della luna. Le zampe rugose avevano tre lunghissime dita prensili, sormontate da affilatissimi artigli del colore della notte. Sull'immensa testa c'era un appuntito e minaccioso becco e gli occhi sarebbero stati interamente neri, se non fosse stato per le piccole pupille color zaffiro luccicante che vi erano all'interno. Sembrava riemerso dal girone più basso dell'inferno, ma ciò non disturbava affatto i ninja.
-Buonasera, Kurohane.- Salutò l'Uchiha.
I due vi salirono sulla schiena ricoperta dal ruvido manto piumato.
-Vola fino al Villaggio delle Ombre più veloce del vento!-fece poi.
Il gigantesco corvo emise un lamento grottesco e, nel giro di un istante, spiccò un fulmineo volo.

* * *

Dopo essere sprofondati per decine e decine di metri, i sei ninja iniziarono ad intravedere una luce fioca che si avvicinava sempre più.
-Ci schianteremo!- Urlò Sakura nel panico. Richiamò il chakra e, dopo essere riuscita ad avvicinarsi ad una parete, evocò una grossa e molle lumaca verdastra. Ci atterrarono sopra, affondando con tutto il peso nel suo corpo gelatinoso e unto da una poco invitante sostanza oleosa color petrolio.
Dopo essere scivolato giù da quell'essere e dopo averlo ringraziato, egli scomparve in una nube di fumo.
-Tutto questo è disgustoso.- Sbuffò Ino, guardandosi i vestiti inzuppati di quella strana miscela viscida.
-E non lamentarti sempre per ogni cosa, sei asfissiante.- La rimproverò Sakura mentre cercava di pulirsi.
-Dio, ma come siamo acide..- La punzecchiò l'altra.
-Sei tu che sei troppo tranquilla!- Disse la rosa in tono severo.
Naruto si guardava intorno. Non si vedeva molto, ma sembrava una specie di stanza circolare, con il pavimento ricoperto da pietre ben levigate. Ad illuminare quel poco che si riusciva a scorgere, c'era una fiaccola in ferro situata proprio al centro della sala. O almeno, quello che sembrava essere il centro. Il bastone che si ergeva da terra aveva degli strani disegni incisi sopra, avvicinandovisi, Naruto riuscì a distringuere chiaramente una serie di tanti piccoli orologi. Ognuno segnava un'ora diversa e aveva una forma unica. In sottofondo, sentiva solo le urla di Sakura e Ino che discutevano. Shikamaru provò a farle smettere, ma non fece altro che ritrovarsi immischiato nella conversazione. Il biondo però non ci fece molto caso. La fiamma, grande come due pugni uniti attirava la sua attenzione più di qualsiasi altra cosa. Sembrava avvolta da una misteriosa magia magnetica, che non permetteva ai suoi occhi di vagare altrove. Si rimboccò le maniche e afferrò saldamente il bastone, iniziando a tirare verso l'alto con tutta la sua forza. L'oggetto però non si mosse di un millimetro. Ritentò diverse volte, ma senza ottenere nessun riusltato, dunque si fermò a pensare. Concentrò più chakra possibile nelle mani e tirando sempre più forte, riuscì a strappare dalla terra quella grande torcia. Tuttavia nel terreno si formò una spessa crepa di dieci metri che fece un frastuono insopportabile.
-Ti ha per caso dato di volta il cervello?!- Ringhiò Sakura indispettita.
-Bhe, almeno ora possiamo andare in esplorazione.- Spiegò Naruto con un sorriso, senza togliere gli occhi dal fuoco.
-Sì ma non c'era bisogno di fare quel frastuono, non sappiamo nemmeno dove siamo!- Continuò a rimproverarlo.
-E allora? Non credo abbia importanza dal momento che il nemico sa precisamente dove siamo. E anche se non lo avesse saputo, glielo avreste suggerito voi con le vostre grida isteriche.- Fece il ragazzo annuendo, mentre cercava di sollevare il pesantissimo oggetto da terra.
Sakura scosse il capo rassegnata.
-Shikamaru, vieni a darmi una mano?- Gli chiese Naruto, che con immenso stupore notò che la grande torcia diventava sempre più pesante ogni volta che scorreva il tempo.
-E ti pareva..- Mugugnò l'altro mentre si avvicinava. -Ma si può sapere che ti è preso? Hai una faccia..- Domandò poi a Naruto, vedendo la sua espressione sognante.
L'altro non rispose, limitandosi a sorridere, finchè osservando bene il bastone, non si accorse che gli orologi segnavano un'ora differente da quella di prima e che in lontananza, si sentiva un lievissimo ticchettio di lancette.
-Ma che diavolo..?- Fece poi, come se di colpo qualcosa lo avesse svegliato.
Non appena lo udì anche Shikamaru, il ninja schizzò all'indietro sbarrando gli occhi.
-Allontaniamoci da quì, questo coso sta per esplodere!!!- Urlò, iniziando a correre seguito dagli altri.
-Ma dove andiamo?! Non si vede niente!- Disse Ten Ten, notando che il ticchettare diveniva sempre più forte.
-Non importa, allontaniamoci il più possibile!-
Un minuto dopo il rumore di lancette cessò. Ci fu l'ultimo istante di silenzio in cui si videro i volti dei ninja inorridire, ed infine, una gigantesca esplosione blu e rossa illuminò interamente l'immenso cortile sotterraneo in cui stavano correndo, inghiottendoli come un nonnulla.
Chiaramente, quel mistorioso oggetto era stato stregato con una chissà quale arte illusoria di cui nessuno conosceva l'esistenza.

La prima a riaprire gli occhi fu Sakura. Aveva la vista offuscata e riuscì a stento a comprendere di non trovarsi più nel luogo di prima. Respirava a fatica e sentiva la bocca piena di sangue. Ogni centimetro del corpo le faceva terribilmente male, a tal punto da impedirle di compiere qualsiasi movimento. Scorse accanto a lei i corpi dei suoi amici ancora privi di sensi. Non erano messi bene nemmeno loro. C'era sangue ovunque e molto sembrava provenire dalla voragine che aveva da un lato dello stomaco. Provò ad evocare il chakra per curarsi, ma niente, era troppo debole. Sentiva la rabbia crescerle dentro. Non aveva intenzione di morire in quel luogo.
-S..Sakura..- Si sentì chiamare da un sussurro smorzato.
Girò lentamente la testa.
Naruto era a circa un metro da lei girato sul fianco sinistro, mentre con una mano si stringeva la parte destra del petto lacerato.
Sakura sussultò.
-Merda.. Stai bene?- Gli chiese preoccupata.
Il biondo annuì abbozzando un sorriso.
-S-sono vivi gli altri? T-te lo chiedo.. Perchè so che ti basta uno sguardo per capirlo..- Farfuglio, sentendo l'aria che gli mancava sempre più.
Sakura annuì e, non appena fece per parlare, il rumore di una porta che sbatte li fece sobbalzare.
-Dunque vi siete già svegliati.. Sorprendente, davvero sorprendente.- Disse una voce ovattata mentre l'illuminazione all'interno della stanza aumentava.
-Credevo sareste morti, ma dopotutto, i ninja di Konoha sono sempre stati vaolorosi e resistenti sin dall'alba dei tempi.-.
I due ragazzi posarono goffamente lo sguardo su di lui.
Una figura molto alta coperta interamente da un mantello bianco vagava a piedi nudi per l'intera stanza. Al collo portava un orologio di bronzo con ben otto lancette. Il volto era coperto da una maschera in ferro dall'aria minacciosa, con un lungo naso a punta curvato verso il basso e con due occhi dipinti sugli zigomi sporgenti.
-E tu chi diavolo sei?- Fece a fatica Naruto, sentendo la rabbia dilaniare nel suo corpo.
Vide la maschera girarsi verso di lui.
L'uomo battè un piede a terra, provocando una lieve scossa di terremoto.
-Sei un ragazzo coraggioso, devo ammetterlo,  ma al contempo molto poco rispettoso.- Lo criticò, mentre si avvicinava a lui. -Inizieremo da te.- Concluse, afferrandolo per il colletto della felpa e sollevandolo da terra. Naruto, per quanto debole fosse cercò disperatamente di liberarsi, finchè non venne lanciato su una sedia fatta in pietra e ferro scuro. L'impatto con la superficie rigida gli strappò un lamento di dolore, ma poi si mise subito il più composto possibile.
-Bastardo..- Sfiatò poi, non curandosi di poer essere sentito.
L'uomo gli si fermò davanti e, ignorando tutto il resto, domandò -Dove riposa il mare?-.
Naruto s'innervosì ancora di più.
-Guarda che stai vaneggiando!- Ringhiò.
Ma Eien , dal nulla, fece comparire una pesante spanda bianca che gli puntò alla gola con un gesto fulmineo del braccio. Sakura urlò, intimandolo poi di lasciarlo stare, ma lui non ci badò.
-Dove-riposa-il-mare?!- Sibilò scandendo bene ogni parola.
Naruto digrignò i denti, mentre sentiva coem una presenza insinuarsi violentemente nel suo cervello. Che razza di tecnica era quella? Non aveva mai visto o provato niente di simile. Era come se la sua mente fosse un cesto e due mani vi frugavano all'interno.
-Non-lo-so!- Sbottò poi.
Dunque l'incappucciato lo afferrò nuovamente, scaraventandolo lontano dagli altri con brutalità.
-Naruto!!- Lo chiamò la rosa, seriamente preoccupata.
La spada che il nemico aveva forgiato dal nulla, venne lanciata su Naruto, trafiggendogli il braccio e ancorandolo a terra.
-Basta! Nessuno di noi conosce la risposta alla tua domanda! Lasciaci in pace!- Urlò Sakura, mentre gli occhi le si bagnavano di lacrime di rabbia.
Eien rivolse su di lei la sua attenzione.
-Quindi nemmeno tu sai dove riposa il mare?- Le chiese serio, riservando anche a lei lo stesso trattamento del biondo.
-Smettila!!- Gridò, portandosi una mano fra i capelli. -Certo che non lo so! Ciò che dici non ha alcun senso!-
Pronunciò quelle parole così forte e con talmente tanta disperazione, da far svegliare Ino. Non capì subito cosa stesse accadendo, ma non appena vide l'uomo afferrare la rosa per i capelli e scaraventarla affianco a Naruto, che giaceva a terra privo di sensi, il suo cuore prese a battere impetuosamente. Doveva fare qualcosa, man non sapeva da dove iniziare, poichè a stento riusciva a muoversi. Si guardò attorno silenziosamente, respirando con affanno. Accanto a lei, Shikamaru giaceva svenuto con un'immensa ferita alla tempia destra. Sussultò. Provò a scuoterlo, cercando di svegliarlo, ma niente.
Eien si diresse proprio verso quest'ultimo, spostandogli il viso con il piede. Notando la sua ferita ridacchiò.
-Con quel metodo inefficace, non riuscirai mai a svegliare uno conciato così male.- Spiegò, rivolto ad Ino.
Detto ciò afferrò il braccio destro di Shikamaru e fece per alzarlo, ma la ragazza, scostandogli bruscamente la mano glielo impedì.
-Non toccarlo!- Ringhiò minacciosa.
Li rimase in silenzio, come se la stesse osservando per bene.
-Io ti conosco..-Iniziò. -..Sei già stata quì, non è vero?-
Ino sobbalzò. Dunque era lui che le aveva fatto perdere la memoria! Si sentiva una stupida, i suoi amici erano finiti in quel guaio per colpa sua.
Eien non sembrava affatto felice di rivederla. La terra iniziò a tremare, sassi e polvere si staccavano dal soffitto e la luce diminuiva sempre più. L'unica cosa che si distingueva chiaramente in quel caos, fu il bagliore giallo proveniente dal buco degli occhi della maschera del malvagio. Egli evocò il chakra, dopodichè formò un burrascoso vortice di vento tagliente che ferì la ragazza.
Urlò dal dolore, perdendo i sensi un attimo dopo.
Ogni cosa sembrava perduta, finchè un'esplosione, seguita da una valanga di fiamme roventi, non colpirono Eien, scaraventandolo decine di metri più giù.
L'unica a vedere la scena fu Sakura, prima svenire nuovamente. E lei fu anche la sola  a riaprire gli occhi per un'istante, ore dopo, ma l'unica cosa che riuscì a distinguere, fu un forte vento che le sfiorava bruscamente la pelle e un manto di piume nere su cui era adagiata.


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Bfwha! Oggi passerò direttamente ai ringraziamenti per chi ha recensito, aggiunto alle storie da ricordare, alle preferite e a quelle seguite. Un grazie va anche a chi legge. E scusate, solo che vado un po' di fretta.
Al prossimo capitolo, giovanotti!!
Ricordate che nei momenti bui, io sarò sempre con voi, per tutta la vita..
Oh andiamo! Sto scherzando!! 





  
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