<< ciao piccolo... vieni, non ti farò del male.  >>
Il bambino dai capelli verde chiaro sorrise dolcemente al piccolo pokèmon mutevolpe, allundando una mano. Lui l'annusò un pò emettendo mugolii sospettosi, poi spinse la testolina contro il palmo aperto del verde, cominciando a fare le fusa. 
Il bambino, contento di essersi guadagnato la fiducia della volpicina dal pelo grigio scuro, quasi violaceo, attirò a sè il corpicino dell'animale in un abbraccio. Lo Zorua cominciò ad emettere versi strazianti, raggomitolato contro il corpo del ragazzino.
<< gli umani sono davvero delle creature orribili... mi dispiace. Per qualsiasi cosa ti abbiano fatto.  >>
"Parli come se non fossi uno di loro."
L'affermazione sprezzante del pokèmon lo spiazzò. Non tanto perchè lo aveva sentito parlare, lui capiva il linguaggio dei pokemon. Ma perchè nessuno, umano o Pokèmon, gli aveva mai fatto dubitare della sua natura.
Si guardarono un pò negli occhi. Un paio di iridi furbe, azzurre,  dalla pupilla bianca, contro occhi verdissimi, dolci e tristi di un bambino che aveva passato la sua vita chiuso in una stanza.
Allora, cosa era lui? A furia di vivere coi pokèmon, era diventato uno di loro?
Poi, dopo qualche secondo, capì.
<< No, io non sono uno di loro. Io posso capirti, posso alscoltarti, loro no. Io sono Natural Harmonia Gropius, figlio di Ghechis Harmonia e vi salverò! >>
Zorua parve soddisfatto dalla risposta, e si schiacciò contro il petto del ragazzino dai capelli verdi, fusando a tutto spiano.
"Posso chiamarti N? Perchè, sai Natural non mi piace troppo "
<< Penso di non avere scelta.  >> mormorò lui << Sì, puoi chiamarmi N.  >>


********* note dell'autrice *****
Andate a guardare su Bulbapedia. Si chiama Natural. NATURAL.
*cofff. Cofff.*
Grazie per aver letto questa storia! Si accettano suggerimenti sul prossimo personaggio!
Le Critiche sono benvenute pure loro!


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NATURAL.
*prende un bazooka*