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Autore: lukespj    04/01/2015    3 recensioni
“Haz, mi vuoi sp-”
“Ti prego, so che sono un emerito coglione, un cretino, uno stronzo, tutto quello che vuoi. E mi dispiace, giuro. Ma non posso starmene con le mani in mano. Ti amo, cazzo, e non posso lasciarti andare, anche se probabilmente sarebbe la cosa migliore, ma non posso. Sarò anche egoista, ma non mi importa. Ti voglio con me e per me, e non mi interessa niente e nessuno. Che vadano tutti a farsi fottere. Sei la cosa migliore che mi sia capitata, ho sempre avuto bisogno di te, e tu ci sei sempre stata. E so che ci sarai ancora, perché anche tu hai bisogno di me, anche se io non ci sono stato molto per te, ma ti prometto che cercherò di migliorare. Te lo prometto. Ma ti prego, ti scongiuro.. Non lasciarmi” dico tutto d’un fiato, interrompendola e porgendole le rose.
[questa ff è nata in seguito alle tre OS che ho scritto su Harry, ma racconta quello che sarebbe successo se le cose fossero andate diversamente da quanto avevo scritto]
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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(Giulia POV)

Dicembre. Mese delle feste, delle corse pazze nei negozi alla ricerca dei regali più giusti per ogni parente o amico che sia. Mese delle vacanze, tanti che si radunano nelle grandi città per vedere le varie bellezze che vengono esaltate dalle illuminazioni e decorazioni natalizie. E tutto questo significa più turisti, quindi più clienti, e di conseguenza, doppi e tripli turni come se niente fosse.
Mancano si e no due settimane a Natale, ma qui è già un pandemonio e in questo appartamento si sente eccome tutto questo – soprattutto da parte mia e di El, dato che siamo commesse.
Infatti,  El è appena corsa via per il suo turno e io sto correndo dalla cucina alla camera cercando di fare il più in fretta possibile a prepararmi e fare colazione.  Ad un certo punto suona il campanello, e giuro potrei  scorticare vivo chiunque sia, dato che sono in ritardo e anche l’unica che può rispondere, dato che Mar ha fatto il turno di notte e dorme che è una meraviglia- come la invidio. Mi precipito alla porta, dove trovo un Zayn fin troppo calmo. Aspetta.. Zayn? Qui? Ora?

“Ma che..?”
“Sono venuto qui con mia mamma e le mie sorelle, ma probabilmente non le vedrò di striscio, dato che devono comprare non so quante diavolo di cose per Natale, quindi.. Eccomi qui” dice, piazzandosi un sorriso sulle labbra.
“Davvero? Wow, insomma.. Sono felice che tu sia qui, ma..”
“Devi lavorare.. Lo so, Niall mi ha detto tutto sui vostri turni di questi giorni.. Quindi, finisci di prepararti che ti porto fuori a fare colazione e poi ti accompagno io al negozio”

Rimango un attimo spiazzata, poi corro a mettermi le scarpe e a recuperare la borsa, per poi tornare alla porta e mettermi la mia sciarpona e il piumino.

“Non si dice mai di no a una colazione” dico, mentre chiamiamo l’ascensore.

Zayn scoppia a ridere.

“Sempre lo stomaco bucato, eh?”

Gli faccio una linguaccia, facendolo ridere di nuovo.

“Hai schiarito i capelli?” mi chiede, prendendo una ciocca tra le dita.
“Sì.. Avevo voglia di cambiare un po’, così sono andata dalla parrucchiera e mi ha schiarito le punte, riprendendo le mie sfumature naturali”
“Stai bene”
“Grazie” dico, sorridendo.
“Non ci sono ricci in programma?” chiede, appena saliamo sull’ascensore.

Scuoto la testa.

“Viene per Natale insieme ai miei e ai suoi.. Se venisse troppo spesso, capirebbero subito che tra di noi è cambiato qualcosa..”
“Ancora non glielo avete detto?”
“No.. Haz dice che è meglio se glielo diciamo insieme.. E in effetti non voglio perdermi nessuna delle loro reazioni”
“Sì, ma da quanto state insieme?”
“Poco più di un mese”  dico, sorridendo come un’idiota.
“Terra chiama Giuls” dice Zayn, scuotendomi un po’ e indicandomi che siamo arrivata al piano terra.
“Scusa” dico, alzando le spalle.

Scuote la testa sorridendo. Appena usciamo dalla porta, una bella ondata di freddo mi colpisce, penetrandomi nelle ossa.

“Odio il freddo, porca puzzola”
“Pensavo ti mettessi quello che una volta era il mio beanie..” dice Zayn, scherzando.
“Quale.. Questo?” dico, frugando nella borsa e tirando fuori il cappellino grigio, per poi mettermelo in testa.
“Giuro che me la legherò al dito per sempre questa cosa”
“Oh suvvia Zay.. Uno in più uno in meno non ti fa la differenza”
“Scema” dice Zayn, stringendomi poi in un abbraccio.
“Non dovevi portarmi a fare colazione?” dico, rovinando il momento di tenerezza.

Scoppia a ridere, scuotendo la testa.

“Andiamo, piccolo vermetto solitario”

Gli tiro un pugno sulla spalla, poi lo supero dirigendomi verso la metro per poter andare a fare sta benedetta colazione.

***

Una bella doccia calda è tutto ciò che serve dopo una giornata snervante al lavoro. Pure da qui riesco a sentire la risata assurda di Niall. Chissà cosa stanno combinando quei due, non avrei dovuto fidarmi a lasciarli da soli nella cucina del mio appartamento. Quando mi sento a posto, mi metto una comodissima tuta e lego i capelli in una treccia veloce, giusto per non averli in mezzo ai piedi. Prima di raggiungere i due rimbambiti, prendo il telefono dal mio comodino e controllo se ci sono messaggi da Haz. Mi rattristo un po’ quando non ne vedo, così decido che tra non molto proverò a chiamarlo io. So che è insieme ai suoi amici e magari non ci pensa perché si diverte, ma ho davvero voglia di sentirlo. Quindi metto il telefono in tasca e vado di la, dove trovo Niall e Zayn che giocano con le patatine fritte prese da quella che dovrebbe essere la nostra – non salutare- cena.

“Sembrate due bambini” dico, sedendomi tra di loro.
“Ma cosa dice signorina! Non vede i miei baffi? Le sembro un bambino?” dice Niall, mentre si tiene una patatina sopra al labbro.

Scoppio a ridere, scuotendo la testa.

“Per te forse può anche funzionare, ma quel pirla ce l’ha già la barba ed ora è stra unta” dico, prendendo un tovagliolo di carta e passandolo a Zay, che si ripulisce ben bene.
“Volevo provare a vedere che effetto mi fa il biondo” dice Zay, mettendosi una patatina vicino alla guancia.
“Di sicuro non buono” dico, girandomi verso Niall, che scoppia a ridere.
“Respira, Ni” dice Zay.

Scuoto la testa, poi controllo ancora il telefono. Niente, il nulla più totale.

“Vi dispiace se chiamo un attimo Harry?” chiedo,facendo già partire la chiamata.
“Puoi anche evitare di chiederlo allora, eh” dice Zay, guadagnandosi una linguaccia.
“Pronto?” risponde una voce femminile.

Rimango come paralizzata. Sposto il telefono dall’orecchio per controllare di aver fatto il numero giusto e mi crolla il mondo addosso quando vedo che è così. Zayn e Niall mi fanno segno di mettere il vivavoce.

“Emmh.. Chi parla?” chiedo, mentre faccio come mi hanno detto i due e facendogli segno di stare zitti se vogliono la vita salva.
“Beh, hai chiamato tu, dovresti dirlo tu chi parla”

Tiro un respiro profondo, mentre posso giurare che mi stanno uscendo i fumi dalle orecchie.

“Sono Giulia la rag…” – aspetta, non credo che lui l’abbia detto a qualcuno… -“.. la migliore amica di Harry”
“OOH, Ciao! Io sono Lucy!” dice con voce troppo squillante.

Mi sta facendo saltare i nervi.

“Emmh.. Sì, ciao.. Dov’è Harry?”
“Si sta facendo una doccia.. Sai, dopo tutto quello che abbiamo fatto ne aveva davvero bisogno”

Niall sgrana gli occhi e spalanca la bocca, mentre Zayn si ingozza con una patatina e sta cercando di tossire silenziosamente. Io? Oh, io ho smesso di respirare da un po’.

“Ehy, tu dall’altra parte ci sei ancora? Devo farti richiamare?”
“N-n-no.. Non.. Non dirgli niente, va bene così” dico, chiudendo la chiamata.

Quindi Harry.. Insomma.. Lui.. No, non ci credo. Deve essere stato un malinteso. Per forza. Cazzo.
Mi ritrovo in pochissimo tempo in una stretta fin troppo famigliare.

“Giuls..”
“Non dire niente ti prego.. Non è successo niente, io non ho fatto nessuna chiamata, non mi ha risposto nessuna troietta e non ho sentito niente”  lo interrompo, togliendomi bruscamente dall’abbraccia e andando velocemente in camera mia, sbattendo la porta dietro di me.

(Harry POV)

Da quando ho messo piede in questa fottutissima casa sono riusciti a farmi incazzare già non so che numero di volte. E come se non bastasse, non riesco a trovare il mio cellulare, maledizione. Lo sto cercando da non so quanto in questa villa enorme del cazzo di quel coglione di Josh, ma ovviamente dato che la famiglia Devine è una delle più ricche qui, devono avere una casa stra grande e stra piena di cose che se cerchi qualcosa non lo trovi manco a farlo apposta.

“Prestami il telefono” dico a Steve in malo modo, prendendoglielo di mano.
“Oh, amico,calmati!”
“Lo farò quando avrò trovato il mio telefono” gli urlo, per poi iniziare a comporre il mio numero a raffica.

Finalmente, sento la mia suoneria risuonare, così mi dirigo di fretta verso di essa e lo trovo in mano a Lucy, seduta in un modo non molto carino per una ragazza sulla poltrona della camera di Josh.

“Si può sapere che diamine stai facendo con il mio telefono?” urlo, strappandoglielo praticamente di mano.
“Abbassa la cresta, Styles” dice Lucy alzandosi e cercando di mettermi sotto il naso il suo seno poco coperto senza grandi risultati.

Dio, quando la strozzerei. Come tutte le altre galline qui dentro.

“Ha chiamato una tipa.. Non è molto simpatica..”

A quell’affermazione sgrano gli occhi. Sblocco il telefono e vado immediatamente sul registro chiamate.

M.E.R.D.A.

“COSA LE HAI DETTO?”
“Niente di che.. Solo che ci siamo divertiti un po’” dice, alzando le spalle come se nulla fosse.

Porca troia, adesso l’ammazzo.

“Ascoltami bene, puttanella.. Perché non torni ad essere quella sfigata che eri al liceo e a farti i cazzi tuoi? Ho già i miei problemi senza che ti ci metti in mezzo tu, cazzo!”
“Styles, sta calmo” dice Josh, che mi ha raggiunto insieme a Steve e a James.
“Non dirmi di stare calmo, cazzo!”
“Oh, tutto sto macello perché ho risposto a una delle tue puttane che ti scopi” dice Lucy.
“NON TI AZZARDARE MAI Più A DIRE UNA COSA DEL GENERE SULLA MIA RAGAZZA, HAI CAPITO!”

Tutti mi guardano con gli occhi sgranati e solo ora mi rendo conto di aver detto davvero che Giuls è la mia ragazza. Ma è giusto così, lo avrebbero dovuto sapere prima o poi.

“La tua cosa?” chiede James, scoppiando a ridere.
“Ora capisco perché nessuna è più riuscita a portarselo a letto!” commenta Steve.
“Styles, da quando sei diventato un rammollito?” dice Josh, con un sorriso di scherno stampato in faccia.
“Sarò anche diventato un rammollito, ma non me ne frega un cazzo.. Preferisco essere un rammollito, piuttosto che un lurido bastardo come voi” dico, girando i tacchi e dirigendomi a grandi passi verso la porta.

Salgo in macchina e mi precipito a casa, dove preparo un borsone con le prime cose che trovo per poi fiondarmi in stazione.
Aspettami, Giuls. Sto arrivando a sistemare tutto.
 
 
   
 
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