Angolo
autrice:
Questo
capitolo è Rating verde si basa sull' episodio 49
è
un capitolo normale: cioè non è centrale sulla
trama pero' ne fa parte in una piccola quantità.
riguardo la storia di Conan e su quella di Kaito.
Avremo due nuovi personaggi.
uno che fa parte dell' anime: Heiji Hattori
E un' altro estrapolato da un anime che mi piacque molto...
Noterete che sui nomi dei due personaggi nuovi ci saranno dei link,
se non sono visibili sotto nelle note autrice, vi lascio il link.
Ci sarà anche in viola un testo di una canzone, non metto il
link ma s'intitola.
Lo so che
finirà.
Di Anna tattangelo.
Ecco la canzone.
https://www.youtube.com/watch?v=TrU7HuSqzXQ
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GENERE
CAPITOLO:
normale.
Sentimentale,malinconico,sospance, giallo.filosofico
RATING
Verde
PROTAGONISTI
DEL CAPITOLO:
Primari.
Kaito,
Conan, Ehiji
Secondari.
Ran,
Lisa, Sonoko. Syo
Comparse:
Goro,
Aoko, Rina, Sana, Akito, Cliente, Vittima,
Haruka, Mitsuiko,
Genta, Ayumi, Megure, Chikage, datore di lavoro del bar.
Cambiamenti inaspettati
Giornate no.
Lisa
Dopo aver parlato con Ichigo se ne va dritta a casa senza
più badare
a nessuno.
- Ma cosa devo fare per farli separare? Non posso
scordare cosa ho sentito... - Strizza gli occhi ed apre la
porta
di casa, la chiude lasciandola alle sue spalle mentre tiene ancora il
pomello.
Abbassa la testa e mormora a malincuore « Stupido, sei
davvero un BaKaito... »
Le scivola una inesorabile lacrima che
cade sul tappetino color ambra.
Con una manica si asciuga il
viso, e dopo aver raggiunto sua madre per salutarla mentre legge
delle buste probabilmente con i suoi esami, si dirige in camera.
Chiude a chiave la serratura, comincia a disegnare per poi
prendere quello spartito musicale che quel ragazzo biondo dagli occhi
azzurri intensi gli diede. «Se sapessi suonare uno strumento
anche
apprezzerei il suo gesto... »
Sospira rassegnata, prende il
flauto dolce, lo mette sulle labbra e comincia a solfeggiare note
stonate: non riesce a seguire i tempi, le pause e la
velocità nel
fare le note. - Inutile, non sono tagliata per la musica. - pensa
scoraggiata.
Deposita il foglio in un cassettino, dove là trova
i suoi schizzi disegnati per lavorare con Kaito. Li osserva con un
lieve incurvamento di labbra nostalgico.
- Che bei tempi
erano... - Bei tempi no, ma almeno era contenta e felice.
Chiude
gli occhi e ricorda i suoi momenti con Kaito: il quando si sono
salvati a vicenda, i loro battibecchi a scuola, ed è
così che lei
comincia a rivolere quei momenti, ma come può dopo quel
giorno?
Flash
Back.
Dopo che si era ristabilita dalla febbre,
decise di farsi forza e di uscire di casa per vedere come stava
Kaito.
Raggiunse la casa di Ran dato che la madre del ragazzo le
aveva detto che si era trasferito da lei; all' inizio non
capì il
motivo, ma non fece domande.
Non le disse chi era, pero' si
soffermò solo a specificare che era una persona che lui
conosceva
molto bene; non voleva rivelarle più del dovuto in assenza
del
figlio.
Corse verso la casa di Ran e le aprì Goro . « Oh,
ciao
Lisa, Ran è fuori a comprarmi le sigarette. »
Delucidò lui per poi
farla accomodare.
Lisa entrò e vide che il detective aveva dei
clienti che parlavano con Conan, non si fermò ad ascoltare
perché
non gli interessavano quei discorsi.
Salì le scale e non appena
raggiunse la porta udì delle voci.
« Come ti senti? » Domandò
quella voce che per le era insopportabile.
« Sto bene, ma perché
mi stai ancora appresso dopo ciò che ti dissi? »
Lisa a sentire
quella voce così calda si sentì piccola.
Si mise dietro il
muretto, e cominciò ad origliare.
« Che domande sono, ti sono
amica! » Rispose la voce dentro la stanza.
« Anche dopo averti
detto che hai problemi mentali? Non ti sei offesa? »
Domandò con
tono un po' dispiaciut.
« Offesa? » Iniziò a ridere mentre Lisa
sentì l'impulso di aprire la porta e di vedere cosa stava
accadendo.
« Dovrei offendermi per una cosa vera? Mica sono
così infantile
eh... »
« Capisco... forse ti ho giudicata male, ho saputo che
sei venuta da me ogni giorno per vedere se stavo meglio... Ecco...
grazie! » La prestigiatrice tremava perché Kaito
si stava
addolcendo con lei.
Aprì leggermente la porte e con una pupilla
osservò la scena.
« Davvero, perché non esci con me per vedere
se sono adatta ad uno come te? » Domandò la
fanciulla dai capelli
magenta che accarezzava dolcemente la guancia del ragazzo.
Lisa
rimase scioccata, da come lui rispose. « Sì, va
bene, te lo devo. »
Ella Indietreggiò, avvertendo ancora una volta il mondo
piombarle addosso. - Kaito... - Pensa
lei con il cuore a metà.
Non resse più alla conversazione
e se ne andò.
Conan la vide scappare e così la fermò.
« Che ti
prende? »
Lei non ce la faceva a rispondere che farfugliò con
occhi fissi senza luce. « Kaito e Ichigo... nulla.. ciao!
» Corse
via lasciando quel bambino senza spiegazione mentre lei pianse
lacrime amare – Perchè lei,
perché questo alle mie spalle? Non
hai capito nulla...-
Proprio mentre corse ad occhi chiusi,
s'imbatte contro una moto.
Il veicolo sbandò mentre si sentì un
urlo. « ah! » Ella non ci fece
caso finché non lo sentì
dire. « Per tutte le muse di questo mondo... Il mio
gioiellino!! Era
appena nuovo...» Si rimise in piedi e andò verso
Lisa, la prese per
mano mentre teneva ancora il suo casco in testa color argento ed
esclamò « Stai bene? Ti sei fatta male, hai
rischiato grosso, ero
in piena corsa... »
A lei non gli importava, poteva anche finire
in coma, sarebbe stato uguale perché pensava che senza Kaito
non
valeva la sua vita.
« Scusami, non era mia intenzione...»
Spiegò
e tornò a piangere.
Lui rimase a bocca asciutta, si sentì per un
attimo il responsabile di quelle lacrime.« Ma...»
Si riprese e
domandò. « Oh cavolo, dove ti fa male? »
Esclamò lei con voce
strozzata.« Il cuore...»
Il ragazzo si tolse il casco, prese il
cellulare e chiamò l'ambulanza. « Pronto qui
c'è una che potrebbe
avere...»
La ragazza gli soffiò il cellulare per poi chiudere la
chiamata . « Non in quel senso! »
Il ragazzo la osservò con
curiosità. « Allora in che senso? »
Lisa spazientita rispose a
tono insistente. « L'amore! Lascia stare, senti mi dispiace
per la
tua moto... » Disse indicando la moto rossa che era a terra
graffiata.
Il ragazzo poi decise di togliersi i guanti protettivi
e domandò. « Delusione amorosa? » Non
voleva essere troppo
invadente ma voleva aiutarla.
« Una specie...» Affermò
guardando le sue scarpette marroncine.
Il ragazzo si passò una
mano fra i capelli per toglierseli dagli occhi e prese un foglio di
carta appallottolato e glielo diede.« Ora scappo, ciao.
» e rialzò
la moto.
Lisa rimase senza parole da tale gesto.
Prese quel
foglio di carta appallottolato, lo aprì con
curiosità e vide uno
spartito musicale. « Ma... io non so...» Non
finì la frase che
quel ragazzo se ne andò via salutandola. « Ciao, e
riprenditi eh!
»
Lei non controllò il suo viso, né i suoi capelli
perché per
lei era uno senza importanza.
Mise il foglio in tasca e tornò a
casa.
I giorni seguenti quando lei vide che Kaito non era
andato a scuola nonostante si fosse ripreso, andò nel
pomeriggio da
Sonoko e nel mentre passeggiava guardò per un attimo il
cielo e notò
un deltaplano. Pensò che fosse Kaito ma poi si era distratta
perché
l'ereditiera Suzuki le aprì la porta. « Lisa,
ciao; non sapevo che
venissi. » Domandò sorpresa ma contenta anche
perché si
annoiava.
« Ciao disturbo? » Chiewe la castana usando una
voce
docile e un po' timida.
La casa di Sonoko era un enorme palazzo e
Lisa si sentiva così poverella, ma la bionda vestita con una
maglione verde e pantaloncini neri, la fece accomodare senza
problemi. « Sei dolcissima, mi vieni a fare visita di
sorpresa, che
bel regalo. Vieni, mamma è al lavoro, mentre mio padre
è in grossi
affari. Vuoi una tazza di tè? »
Senza pensarci, l'amica si
sedette su una sedia vicina ad un tavolo di legno raffinato ed
accettò « Volentieri, hai uno che faccia calmare i
nervi? » Non
voleva approfittare troppo, ma aveva bisogno di un calmante.
«
Oh sì, io sono una patita di tè inglese, ma posso
darti quello
particolare che mia madre usa per rilassarsi, credimi è un
toccasana. » Si avviò e alla credenza e prese una
scatolina con
dentro delle bustine color arancio. Procedette verso i fornelli,
riempì la teiera d'acqua e poi la mise sul fuoco.
« Sonoko, tu
mi avevi detto tempo fa che... si beh, che se Kaito mi avesse fatto
soffrire sarei dovuta andare da te, giusto? »
Lei mentre tinse il
contenuto della bustina di thè nell' acqua. «
Sì, certo... è
successo qualcosa vero? »
La castana con le mani sulla ginocchia
stette seduta composta. « Sì, Kaito non ha capito
nulla di ciò che
volevo che comprendesse. »
Sonoko gli passò un cucchiaino e
mormorò con un po' di indifferenza. « Ah,se
è così non perderci
tempo.... » Giocò con lo zucchero mescolandolo con
il cucchiaino il
contenuto, e si confidò « Sai, io Makoto non lo
vedo da tempo e
credo proprio che non mi voglia bene, quindi ora esco con altri.
Sai
ho trovato un gruppo di ragazzi molto belli, ti va d'incontrarli?
»
Si sentì l'acqua bollire e così Sonoko spense la
fiamma e nel
frattempo l'amica rispose. « Non lo so... Io amo Kaito, pero'
vuole
uscire con Ichigo... e...» Non smise di parlare che Sonoko
sbraitò
indignata.
« Ho sentito bene, Ichigo! La mia nemica, Lei!?
Quella che ti ha quasi annegata, che ti ha fatto avere la fobia dell'
acqua!? Parliamo di lei?!»
Lisa sentendo la rabbia della
bionda. « Già, lei... cosa dovrei fare, lasciare
correre
o...»
Sonoko riempì una tazza di te spiegandole. «No,
questo è
troppo! »
Lisa non capì come mai in quei occhi c'erano luccichi
pericolosi. « Che hai intenzione di fare? » Chiese
con timore della
risposta.
La ragazza sorseggiò il suo tè e subito divenne
agguerrita. « Combattere! Lisa, devi fargli capire che non
sei la
sua cagnolina! Lo sai cosa fa? Si approfitta della tua
clemenza!»
La
castana rimase sempre più stralunata, controllò
l'odore del tè e
pensò. - Ma questo è davvero
tè o un energy drink? -
«
Pero' io gli ho messo una pausa di riflessione, quindi forse
è un
modo suo per non pensarmi. »Bevve un sorso e subito si
rilassò.
Sonoko esclamò. « Senti Lisa, smettila di fare la
puritana e di giustificarlo! Vuoi tirare fuori la donna che
c'è in
te?! Sei bellissima e grazie a me tu avrai una vendetta dolce ma
lenta, vuoi portare Kaito ai tuoi piedi?! »
Lisa si elettrizzò
a quelle parole così maligne ma veritiere. «
Sì... ma...»
La
bionda bevve altri sorsi piccoli e ordinò « Non
giustificarlo!
Merita una lezione! »
« S-Sonoko, ma poi potrebbe odiarmi »
Si
mise a ridacchiare beffeggiante. « Odiarti?! Dimmi tu lo odi
dopo
ciò?.»
« Non potrei mai... »
La indicò e continuò a
bere. «Lisa, vuoi fidarti di me, e ascoltarmi? Ti assicuro
che se
non andrà come spero, dirò personalmente a Kaito
che è stata una
mia idea, me ne assumerò io la
responsabilità,adesso ti ho
convinta? » Lei era preoccupata voleva solo aiutarla come l'
aiutò
con Makoto.
A Lisa gli scappò un sorriso. « Kaito è
tremendo,
d'accordo raccontami il tuo piano! »
Sonoko iniziò a
gesticolare, narrare, illustrare e l'interessata ascoltò
tutto e
nonostante non le piacesse, le strinse la mano dopo che la bionda
domandò « Affare fatto? »
Lei accettò e così Sonoko esclamò
« Kaito Kuroba si pentirà vedrai! »
Lisa aveva mille dubbi, e
ripensamenti ma non disse nulla. Mise le mani in tasca e
sentì un
pezzo di carta, lo prese e lo diede Sonoko. « Senti, puoi
suonare
questa melodia? »
La ragazza prese lo spartito e poi chiamò il
suo cameriere per farglielo suonare con il violino.
Si sentirono
delle note belle, armoniose, che trasmettevano nostalgia ma con il
divertimento.
Lisa chiuse gli occhi e pensò solo ai suoi trucchi
magici, ai furti, non esistevano Kid o Kaito, solo lei, il suo modo
di giocare ed i i momenti felici spensierati di quando era bambina.
Le spuntò un sorriso e poi quando quella sinfonia
finì, tornò
con i piedi per terra, smise di fantasticare e così anche
Sonoko che
fece un applauso. « Wow un pezzo davvero unico, Lisa, non
sapevo
potessi comporre sinfonie così particolari! »
l'amica specificò
arrossita '. « Non è mio, me lo diede un ragazzo
in moto che per
poco m'investì dato che ero passata con il rosso. »
Sonoko rise.
« Beh, chiunque sia quel ragazzo ha un futuro nella musica! E
dimmi
come era, bello o solo un tipo insulso? »
« In verità non ho
guardato il viso, ero più presa a vedere la strada che lui.
»
Sonoko
cade a terra per poi alzarsi. « Ah, sei proprio sciocca certe
volte,
se era uno bello dovevi vederlo, sono rari i carini come Kaito o
Shinichi! »
« Sai che io non bado all' aspetto? »
« ovvio
stavi dietro ad Alan...»
« Non è male, cioè è
carino!»
«
Mah, a me non piace, capelli verdi, occhi verdi, caratteri somatici
troppo uguali, gusti miei, e poi non m'intriga, non ci parlo ma non
mi sembra molto sveglio...»
« Beh, lo ammetto Alan è tonto, un
po' come Aoko... pero' è un bravo ragazzo; comunque sei
superficiale. »
« Lo so, ma non m'importa!
Adesso vai da
Kaito e dai questo a Ran specificando che sono gli appunti che gli
devi, se ti fa domande digli che ti ho mandato io. »
« Ma io non
….»
« hai stretto un patto con me! »
« E va bene.» Si
alzò a malavoglia ed uscì salutando Sonoko per
poi andare a casa di
Ran.
Appena arrivata a destinazione vide un' auto parcheggiata
con con all' interno un uomo, lei non si soffermò molto.
Salì le
scale dell' agenzia di Goro Mori e sentì un vociferare.
« A
proposito, mi raccomando signorina Ran, curi molto questo bambino le
è particolarmente affezionato. » Disse una donna
robusta.
Ran
esclamò. « Wow, mi vuole così bene!
»
Lisa invece guardò
Kaito e distolse subito tale sguardo mentre lui la salutò
« L-Lisa?
»
Lei si sentì mancare, erano settimane che non sentiva la sua
voce così particolare. « Ciao, Kaito, che
c'è? » fece di tutto
per essere staccata, per non dargli la soddisfazione di vedere
l'amore che riserbava per lui.
« C-Come stai? » Domandò
trattenendo anche lui le sue vere emozioni.
Lisa chiuse gli occhi
e decantò con indifferenza come se avesse fretta.
« Bene, mi sono
appena scontrata con un ragazzo è stato gentile mi ha
aiutato a
riordinare i fogli, ah, scusami devo lavorare adesso, sai ho avuto la
febbre a quaranta e devo riprendermi... »
Superò tutti ed uscì
per andarsene di corsa pensando -Perdonami... -
Nel
cammino vide Ichigo vestita con felpa, collant pesanti e gonna corta.
Ella gli passò accanto e Lisa le disse « Hai vinto
dopo quella
scena ho capito molto, sono contenta che tu e lui vi vogliate bene...
Pero' ho un nuovo amico, e vedremo se Kaito sceglierà me o
te! »
Lei
rimase frastornata, poi fece un ghigno « Va bene, fai come ti
pare!
» e aggiunse « E sentiamo cosa avrei fatto a Kaito?
Pare che lo hai
colto in un tradimento? Non nego che sia dolce e carino con me, ma...
rinunci così a lui? »Lei la sfidò, ed a
Lisa assalì il desiderio
di ferirla. Tremò stringendo le mani in pugnetti stretti.
«
Arrendermi?! No, non mi arrendo, non mi sono arresa con Aoko,
figuriamoci con te che sei l'ultima arrivata! Complimenti per come
stai riuscendo ad entrare nei suoi interessi, prima ti rendi
insopportabile e poi lo curi quando sai che io sono ammalata, lo fai
apposta no? »
« Apposta? Veramente io lo tratto come merita, mi
ha detto che ho dei problemi mentali, all' inizio mi sono offesa ma
poi, beh, l'amore passa tutto no? »
« Cosa diavolo ami di lui se
non sai nulla di lui!? Posso capire Aoko, ma tu che sai di lui?
»
«Beh, sua madre mi conosce e pare che le sto simpatica, e per
me è molto, so che tu non l'hai mai conosciuta...il che mi
avvantaggia. »
« Mmm...» Si ricordò poi di una frase
detta da
Sonoko qualche ora prima. “ Non mostrarti gelosa, fai
l'indifferente... solo così non ti capiranno più.
“ - E va
bene, ci provo... -
Chiuse gli occhi e fece il suo sorriso
sinistro. « E credi che m'importi? Io so molto di Kaito...
beh
ichigo, non ho tempo per te, mi aspetta un incontro importante mi
capisci vero? Ah scusa, dimenticavo che tu non puoi in quanto non hai
amici, se non Kaito... ciao! »
Ichigo rimase a bocca spalancata
e se ne andò con una smorfia maledicendola a distanza.
Fine
Flash Back.
Kaito entra in bagno, si risciacqua
la faccia mentre si sente per l'ennesima volta mancare il fiato. Per
ciò che ho sentito da Lisa.
Si guarda allo specchio e poi tocca
la sua immagine patetica di ragazzo che ha perso forse la persona
più
importante della sua vita.
« Mentiva... non ci credo, lei non è
così...» Si convince dicendo che quelle frasi
della sua ragazza
sono state sollo un modo per farlo ammattire. Dopo qualche minuto se
ne convince così si rasserena anche perché pensa
che a lei nessun
ragazzo potrebbe interessargli poiché è buona e
non ha quella
cattiveria, almeno questo crede peccato che conosca anche Seya e se
non ricorda male lei è malvagia, ma Seya è un
personaggio della
psiche di Lisa e non potrebbe' tirarla fuori di giorno così
con gli
altri ragazzi eccetto a lavoro ma là sarebbe controllata da
lui. E
così Kaito trova mille teorie per non accettare forse una
realtà
vicina.
Comincia a respirare ed inspirare tornando con la mente
lucida fuori dalla rabbia se non con una forte nostalgia che gli
pizzica la bocca dello stomaco corrodendo la mante facendogli
desiderare di tornare ai momenti felici con lei, ma lo sa che
è
tutta colpa sua.
Dalla porta sul retro si sente bussare. «
Kaito, ti senti bene? » Di tutte le voci proprio quella di
Conan ha
udito.
Esprime con voce forte, grave e si accorge di avere le note
balbuzienti. « Sto benissimo! »
Conan entra e domanda
guardandolo con la testa in alto.« Devi andare a lavoro oggi?
»
Lui
socchiude gli occhi deluso, forse perché spera che Conan
s'importasse di lui. « Sì...»
Non vuole lavorare, ed incontrare
nessuno pero' deve, almeno i suoi doveri da ladro e da lavoratore li
deve svolgere.
Prende la giacca, si mette un capellino nero ne
abbassa la visiera nascondendo bene i suoi occhi blu cobalto quando
saluta tutti.
La madre del castano lo ferma con un tocco di spalla
« Kai-chan stai bene? »
-
Quanto
vorrei
informarla per una volta nella mia vita, ma sono adulto cosa mai
potrebbe dire lei che già non so?
-Pensa il giovane senza
voltarsi.
Sospira e con tutta la sua forza usa il poker face. «
Sto bene, devo andare a lavorare ho fatto troppa assenza... ciao!
»
Corre giù dalle scale e poi mette le mani in tasca
camminando verso
il bar a passo molto lento.
Il vento per il suo freddo riesce a
distrarlo, ed è forse ciò a ricordargli che
giorni fa ha baciato
Lisa sotto la pioggia e non scorderà mai che cosa le voleva
fare...
- Forse è furiosa per quello? Non saprei cosa
altro fare se
non dirgli un scusa ma ho paura che stavolta non servirà. -Medita
lui dopo un attenta ricostruzione dei fatti.
Arriva al bar
e vede Ichigo che lo saluta per poi spiegargli le nuove ricette e il
come si creino. Forse per quella allegria dipinta negli occhi di lei,
lui un po' sorride. Non può negare che non ci stia bene, le
vuole
bene ma non c'è molto. Nonostante ella s'impegni non riesce
a
corrisponderla specie ora che è confuso anche se una parte
di lui
vorrebbe conoscerla meglio.
Inizia il turno e con le clienti non
riesce più a sorridere e questo è male
perché subito le fanciulle
informano la direzione che lui è senza un vero sorriso.
Il datore
dopo quaranta segnalazioni decide di convocare Kaito.
« Siediti,
Kuroba. » Ordina lui indicando una sedia posta davanti al
tavolo che
li divide.
Lui si siede e domanda facendo finta di non essersi
accorto di nulla. « È successo qualcosa?
»
L'uomo lo scruta
attentamente con una mano sul mento. « Ho sentito che hai
perso il
sorriso... »
Kaito guarda a destra e non parla e lui lo esclama
con autorità. « Se ti parlo esigo che mi guardi
negli
occhi!»
Rassegnato esaudisce quel volere e per un attimo gli
assale la paura che possa licenziarlo.
L'uomo dai capelli castano
corto ed occhi neri, si alza e gira intorno al posto del giovane.
«
Hai un talento eccezionale, sai convincere le clienti ma sai
perché
ci riuscivi? »
Kaito sa dove vuole parare, ma non può dirglielo.
« Perché sembro KaitouKid? »
L'uomo scuote la testa e lo
indica. « Perché eri sorridente! Il sorriso
benché sia una teoria
stupida ha un grande potere specie se gli occhi lo sono altrettanto!
Se tu perdessi ciò e il tuo carisma; sarò
schietto, non mi saresti
più utile!
Hai saltato quasi due settimane di lavoro e ti ho
coperto per malattia, e adesso mi torni in queste condizioni?!
O
torni come prima o sei fuori! »
Kaito sente per un attimo lo
stress del lavoro. - Come posso sorridere se Lisa mi tratta
così?
Non riesco, mi sento male, e questo non lo vede... - Si
arrabbia
non sopporta tale arroganza senza nemmeno sentire la sua e
così lo
sfida. « Lo faccia, crede che io non sappia avere altri
lavori?! Lei
ci perde non io! »
- Accidenti, non dovevo dirlo! -
L'uomo fa un sorriso sinistro « Molto bene, ho ben un altro
ragazzo che aspetta la mia risposta e lui è sorridente.
»
Kaito
domanda alzandosi dalla sedia sbattendo i palmi della mano sulla
cattedra. « Mi sta davvero licenziando!? »
« Oh sì, » Gli dà
la busta con la rata mensile del suo lavoro. « Ora siamo
apposto, ci
sono gli extra che ti ho promesso, ed il pagamento. »
Kaito
digrigna i denti e stringe le mani in pugnetti, chiude gli occhi e si
rassegna al suo errore stupido. Prende la busta, la mette in tasca,
si volta e afferma cercando di fargli cambiare idea. « Ma qui
c'è
la mia ragazza! Non posso lasciarla sola...»
L'uomo lo guarda con
freddezza che gli fa quasi attanagliare le vene. « Lisa
è un caso a
parte, lei è mia parente! Anche se sbagliasse non la
toglierei da
questo lavoro dato che l'ho promesso a suo padre e sua madre! Ed io
sono un uomo di parola. »
Kaito contesta, « Ed io sono il
ragazzo di Lisa, non può' davvero separarmici
così! »
L'uomo
seccato esclama « Non ci sei sposato, non ha il tuo cognome
ed
inoltre ho sentito che siete in pausa di riflessione! Quindi sei come
tutti gli altri per me! Credi che ti tenessi per stare con Lisa?
Io
scelgo chi ha talento, ma non ho mai sopportato l'arroganza! Voglio
vedere proprio se trovi un lavoro migliore di questo, ti stavo dando
una possibilità, ma l'hai persa con quella frase! Quindi ora
non
lamentarti! E ti assicuro che non ci perderò nulla senza di
te.
»
Kaito si corregge. « Non volevo dire ciò e che mi
sono
espresso male...»
« Risparmiami le giustificazioni, sarò
sincero dato che tu dici la tua senza pensarci,
;
c'è l'ho con te da un po' di settimane... Ma non ho mai
pensato di
arrivare a questo punto! »
« Cosa!? Dopo averle portato Rina e
le mie fan, lei mi detesta?! » Domanda allibito sempre
più furente
dalla rabbia.
« Sì, posso capire il lavoro, ma occorre fare
piangere Lisa, anzi ammalarla sotto la pioggia?!
Ti ho visto, a
distanza che l'hai portata sotto la pioggia con questo freddo! Ma che
avevi in mente?!
« Volevo parlarle, non lo so che pensavo in quel
momento! »
« E poi Lisa si amala e così sua madre deve
affaticarsi, lo sai che non sta bene ? »
« Cosa? Che ha? »
Domanda con voce agitata.
« Fattelo dire da Lisa... » Semplifica
con tono acido.
« ma lei non mi parla » Contesta insistendo.
«
E fa bene, nemmeno io parlerei alla mia ragazza se la vedessi
flirtare con altri...»
« Flirtare? Io non ho toccato Ichigo
nemmeno una volta, nonostante sia carina io non... la bado, e forse
sbaglio! »
« Ichigo pero' non è di questo avviso, lei ha
detto
alle sue colleghe che l'hai vista in bagno in reggiseno confermi?
»
«
Confermo, ma è stato perché...»
« Poi ha detto che tu giochi
con lei, confermi? »
« Beh non lo nego, ma in verità non
è...»
«in più abita da te, confermi?! »
« Sì, questo è
vero ma è stata costretta e poi Lisa...»
« Ed è vero che
conosce tua madre mentre Lisa non ne sa nulla? »
« Non posso
negarlo pero' Lisa mi sta...»
« Bene, non ho altro da dirti, ora
puoi andare. »
« Mi lasci spiegarle! »
« No, ho da fare
diverse cose ora, quindi esci! »
« Tsk... va bene, me ne vado!
Arrivederci! » Apre la porta e va a cambiarsi.
Ichigo lo vede e
lo ferma. « Hei, dove vai? »
« Ho perso il lavoro...ciao»
Lascia la fanciulla sorpresa e la vede andare verso l'ufficio per
protestare.
Lui cerca di fermarla, la prende per mano e le dice.
«Non immischiarti!»
Lei cerca di liberarsi dalla presa
esclamando a voce alta. «Non m'importa, non posso
lasciarglielo
fare! »
Lui apprezza quel gesto ma la trattiene ancora e la
trascina via. « Senti stanne fuori, ho chiesto io di essere
licenziato! Va bene? » S'inventa per tranquillizzarla.
« Ma
perché? Non ti piace? »
« In questo momento non ho la testa e
voglia per fare due lav...ehm un lavoro! »
« Ma tu hai bisogno
di soldi, no? »
« Questi sono affari miei, non nego che il
pagamento è più di quello che pensavo, pero' oggi
mia madre mi ha
ricordato un fattore che non ho pensato... Quindi non preoccuparti,
ok? »
« Io voglio stare con te! »
« Se vuoi ci vediamo in
altri posti, ma non torno più qui, almeno fino a che non
risolvo
tutto! »
« Senti Kaito, a me addolora dirtelo ma Lisa pare che
abbia nuovi amici, e non si cura di te, perché non esci con
me? »
Arrossisce, prende un biglietto, glielo mostra e continua «
C'è un
concerto domani sera ed io voglio andarci, mi ci accompagni?
»
Kaito rassegnato risponde. « Te lo devo, ok almeno che gruppo
è?»
« S-T-A-R-I-S-H!»
« Quel gruppo Idol di ragazzi che
fanno andare in visibilio le ragazze?»
« Sì, cantano e ballano,
sono bravi! Allora vuoi? »
« E va bene, te l'ho detto un' uscita
con te l'avrei accettata. »
Ichigo lo abbraccia forte. « Grazie
Kaito! »
Il ragazzo rimane immobile. « Mmh, sì, ora vado
ciao!
»
Va a casa Di Ran, entra e vede gli amici di Conan giocare
insieme.
« Ciao, che combinate marmocchi? » Domanda Kaito
che
si siede vicino a loro.
Genta esclama. « Memory, ci sai giocare?
»
Conan alza una carta. « Sinceramente questo gioco mi
annoia...»
Ayumi si avvicina a Conan ed esclama sbalordita. «
Conan hai una grande memoria, come fai a ricordarti tutto, sei
fantastico! »
Mitsuiko un po' geloso. « Ayumi, anche io ho fatto
nove coppie! »
Genta mormora deluso « Io solo tre, non ricordo
molto uffa, Hei Kaito che ne dici di fare una sfida con Conan?
»
Kaito risponde. « Se vuole perdere... comunque non mi va
tanto...»
Conan continua il gioco domandando. « Io non sono
competitivo su un gioco simile, e comunque non dovevi lavorare?
»
«
Lascia stare, non mi va di parlarne...»
« Comunque tua madre mi
ha detto che se hai bisogno di parlarle lei ci sarà, ma
sbrigati
rimane solo due settimane poi tornerà al suo lavoro.
»
Il
ragazzo si appoggia al divano con le mani incrociate dietro la testa.
« Si ok.... Comunque adesso mi avrai quasi tutto il giorno a
casa.»
I bambini domandano. «Perché? »
« Ho perso il
lavoro dei miei sogni, ah beh c'è sempre il prestigio...
Anche se
non mi riesce più...forse ho perso il talento. »
Conan a vederlo
così triste prende il gioco e da le figurine a Kaito mentre
Ayumi
mormora con curiosità. « Conan, non è
finita la partita! »
Esclama
Mitsuiko sfidando Conan. « Guarda che potevo batterti
benissimo! »
Conan non ci bada che dà le figurine raggruppate a forma di
torre in mano a Kaito. « Coraggio mescola. »
Kaito con occhi
sorpresi domanda. « Mescolare? Perché? »
« Fallo e basta! »
Ordina il bimbo.
« Ma non mi va di giocare con voi, voglio
restare in pace...»
« Oh fai come ti dico o dico a tutti ciò
che so di te! »
« Mmm, tu fallo e racconto io di te a tutti! »
«
Non ti crederanno mai!Non hai prove io sì! »
« Ricattatore come
sempre! »
« Vuoi mescolare quelle carte o no?!»
Kaito
furioso inizia a mescolare pensando. - Maledetto,
questo è sleale, ecco perché non volevo Shinichi
come amico, … é
insopportabile! -
Le mescola trattandole come carte da poker per poi giocare con esse,
un lieve sorriso gli spunta perché si accorge che non ha
perso la
sua mano, ed intanto distribuisce le carte. « Fatto.
»
« Dai
Kaito adesso gioca con noi! » Esclama Conan divertito.
« Tsk...
dopo come mi tratti no....»
Ayumi esclama. « Conan, ma cosa
inviti un ragazzo, lo sanno tutti che i bambini hanno la mente
elastica mentre gli adulti no. »
« Scusa, per adulti intendi me?
»
Mitsuiko ridacchia. « Già, ti pare che qui ci
siano altri
adulti? »
Conan sogghigna pensando. - Kaito
preso in giro da dei marmocchi, ora si che perderà le staffe.
-
Kaito fa un ghigno. « Mente elastica, ve la faccio vedere io!
Ora gioco! »
Tutti iniziano a giocare e dopo che le figure sono
state viste, non appena inizia il turno di Kaito inizia a prendere
coppie su coppie lasciando Ayumi, Mitsuiko e Genta sbalorditi.
«
Ma cosa? » Domanda Genta incredulo mentre sente Kaito dire.
« le
montagne erano qui, poi l'altra se non sbaglio era la seconda a
destra, poi la torre stava qui....»
Ayumi mormora sbalordita. «
sta rubando tutte le coppie, ma come ci riesce?! »
Conan
sbadiglia pensando. - Ma
quanto è scemo, lo fa apposta? -Ferma
Kaito con un colpo di tosse e così 'amico fa un errore e
Conan
prende le altre carte pensando. - Esibizionista
come sempre... -
Mitsuiko esclama. « Ci sono centocinquanta coppie in questo
gioco, e tu ne hai trovate cento! Mi spieghi come fai? »
Ayumi
con occhi a stelline. « Kaito sei un genio! »
Genta esclama. «
Forse ha avuto fortuna...»
Conan termina le sue venti coppie e
sbaglia per far giocare gli altri. « Se fosse fortuna allora
potrebbe giocare d'azzardo no? »
Kaito ridacchia un po' divertito
da come quei quattro riescano a farlo tornare un bambino dentro.
«
Mi avete provocato e così mi sono impegnato, comunque Memory
non è
un gioco di fortuna, se uno è bravo o meno lo si capisce...
ah, come
mai non siete fuori a giocare? »
Genta risponde prendendo le sue
coppie « Ieri siamo usciti, abbiamo giocato a
calcio»
Ayumi
esclama guardando Conan. « Già, e Conan
è bravissimo, un giorno
sarà un calciatore, vero? »
Conan esprime. « Non credo, ho
avuto richieste di squadre quando avevo quattordici anni, ma
rifiutai, io voglio essere un detective privato! »
Mitsuiko
domanda. « Quattordici anni? Scusa ma come è
possibile se ne hai
sette? »
Conan si corregge. « C-Cosa? Ah, ma no dico che se
avessi quattordici anni e mi inviassero inviti per entrare nelle
squadre, io rifiuterei perché voglio diventare un detective
privato!
» Pensa. - Ma
perché non sto mai attento a ciò che dico. -
Kaito
con disinteresse esprime.« Un vero peccato, magari sei
più portato
per il calcio e così anche tuo cugino no?.»
« Tsk, lo vorresti
che lasciasse in pace Kid eh... »
« Eh, eh, ma cosa vuoi che
m'importi. »
Ayumi domanda a Kaito. « Sai, mi sono informata sul
conto di quel ladro, e lo sai che ti assomiglia tanto di
viso?»
Esprime guardandolo negli occhi.
« Quello mi ha preso come presta
volto. » Spiega a tono serio con la prima scusa in mente.
«
Pero' è strano, perché mai prendere il volto di
uno studente? »
Domanda Mitsuiko con le mani sul mento.
« Forse perché gli
serviva uno carino! » Esclama Ayumi.
Conan cerca di sviarli. «
Ragazzi, che vi importa di lui, torniamo a giocare? »
I tre
bambini si guardano ed esclamano. « Conan, noi scopriremo
l'identità
di Kid! »
Kaito rimane a fissarli incredulo mentre Conan
esasperato afferma acidamente.. « Illusi, non lo acchiappa
mio
cugino e volete voi... Comunque non ci entro in questo gioco.»
Ayumi
tira il bimbo scuotendolo. « Dai, tu sei della nostra
squadra, non
puoi piantarci così!»
Kaito pensa. - Questi
bambini sono matti, pensano di potermi prendere seriamente? Tsk...
ora mi diverto io -
« Che bel gioco, avete un piano? »
Conan lo guarda. « Ma
gli dai pure retta? »
« Sai il detto tieni gli amici più vicini
e i nemici ancora più vicini?» Domanda con
esuberanza.
Genta
risponde. « Non abbiamo piani, vuoi unirti a noi? »
Kaito con
occhi interessati. « Sì, m'interessa! »
Ayumi esclama. « Pero'
lui è più grande di noi, non può'
entrare! »
Conan le dà
corda. « Esatto! È poi non reggerebbe la mente di
Kid, non è così
intelligente...»
Kaito socchiude gli occhi e prende in disparte
Conan. « Mmm, sono già furioso per le mie cose,
non ti ci mettere
anche tu, io sono intelligente! »
« Vuoi che ti scoprano?! Non
dovresti nemmeno parlarci con loro, sono tipetti che s'intrufolano
ovunque, non sottovalutarli! »
« Ma figurati se dei bambini
possano mettermi in difficoltà! »
« Questo perché tu non li
conosci, mi portano su ogni caso dove io devo risolverlo... Sono
intelligenti anche se molto ingenui! Ma fai come vuoi, io volevo solo
proteggerti! »
« Mmm... Senti scusami per come ti parlo, ma sono
furioso, vorrei spaccare e trattenermi allo stesso tempo... Non
riesco a controllarmi oggi, e tutto per cosa mi ha detto prima
Lisa.»
« Mi spieghi che è successo con lei? »
« Lisa è
strana prima mi evita, poi se le parlo piange, mi dà un
schiaffo ed
ora pare che abbia nuovi amici e il mio ex capo del lavoro mi ha
licenziato perché ho fatto ammalare Lisa, più la
mia lingua che non
sta mai zitta... Insomma me ne stanno capitando di tutti i colori!
»
« beh, devi indagare su cosa ha fatto scattare tutto.
»
«
Ma non ne ho idea! È successo tutto da quando Ichigo
è venuta a
casa mia, ma ora io sto qui, e non credo che lei sia gelosa dato che
è amica stretta di Ran! Quindi non capisco...»
« Mmm... Non è
che Lisa è stata ingannata? »
« E da chi da Ichigo? A me non
sembra che ce l'abbia con lei. »
« Non so cosa pensare, pensa
che nemmeno Ran sa tutto e se lo sa non me lo viene di certo a dire,
quindi non ho indizi, ti dovrai arrangiare. »
« E chi ti ha
chiesto nulla, pero' lo dico fermamente senza Lisa io non rubo! Non
ci riesco proprio, è male? »
« Vuoi un consiglio da amico o da
detective? »
« Detective!»
« Se smetti di rubare è un
bene, così non devo più inseguirti e posso
risolvere le mie
questioni...»
« E da amico? »
« Sei troppo dipendente da
Lisa, voglio dire prima non agivi solo? Adesso invece non fai nulla
senza lei, ti sei rammollito o cosa? »
« Ma tu sai cosa è ciò
che provo, è un male che non immagini! Non mi permette di
essere
spensierato, ci sono passato già un mese fa con Henry e
Caroline
quando tentarono di separarmi da Lisa; non puoi
capire...»
«egocentrico... Lo so bene cosa passi, Ran ed io lo
patiamo da quasi un mese, quindi smettila di fare la vittima e
reagisci, vuoi Lisa dimostraglielo, »
« Ma lei ha nuovi amici e
non so che altro combina me l'ha detto Ichigo e Lisa pare abbia
incontrato chissà chi e non mentiva almeno credo, ormai non
capisco
più quando mi mente o meno, è come se fosse
avvolta da un alone di
mistero che mi inquiete paura ma mi affascina...»
« Sarai geloso
probabilmente.»
« No, perché lo so che non amerebbe altri,
è
troppo legata a me...»
« Sbagli a pensarla così, io con Ran ho
seria paura che un giorno incontri un altro e puff lo ami
dimenticandosi di me... Non dovresti essere così sicuro.
»
«
Pero' io so che Lisa non mi lascerà mai con il cuore, lo so
perché
Akako... Ehm, intendo lo so e basta...»
« Akako? Magari ora
vieni a dirmi che ti ha mostrato il futuro. »
« Spiritoso...» -
Esatto
ci ha azzeccato. -
«
Non so da dove viene questa certezza, ma non sempre tutto va secondo
la propria immaginazione. Tu ora fai ciò che
vuoi...»
I due poi
tornano dai bambini che domandano. « Che vi siete
detti?»
Conan
e Kaito rispondono. « Affari tra noi.»
I bambini si zittiscono e
cambiano argomento all' istante per paura di farli arrabbiare.
♦♦♦♦
« Akito siamo i migliori! » Esclama con
felicità Sana mentre abbraccia l'amico dopo che hanno
terminato di
incidere la canzone.
Afferma Akito con una nota divertita mentre
corrisponde quel abbraccio che per lui fa battere il cuore a
mille.«
Merito del mio talento nel mixaggio! »
« Vinceremo noi! Adesso
dobbiamo solo presentarci all' audizione... Credi che
canterò bene?
»
L'audizione secondo il calendario scritto si svolgerà verso
la
fine di maggio, e i due hanno solo due mesi di tempo per prepararsi
al meglio.
« Sì andrà bene...» Ci spera
perché dal vivo
quella ragazza non trasmette molto, ma non vuole dirglielo
perché
non vuole vederla triste.
« Tu ed io siamo una squadra perfetta!
» Esclama Sana tenendo stretto l'abbraccio stando con gli
occhi
chiusi.
Akito si stacca dall' abbraccio e tenta di distrarla con
altro. « Sana a proposito di musica, mio padre al lavoro ha
ricevuto
dei biglietti da un suo amico, e siccome Nelly ne ha già
comprati
giorni fa, li ha dati a me, e quindi vorresti, ecco... venire con me
ad assistere? » Poi usa come giustificazione«
Potresti imparare
molto dalle canzoni, magari capisci anche come muoverti in un palco,
vuoi? »
Sana arrossisce lievemente e risponde con un caloroso
sorriso. « Volentieri, quando sarà? »
« È suddiviso per
cinque giorni, pero' il biglietto vale per l'ultimo, va bene?
»
«
Perfetto, allora ci andremo! » Sospira rasserenata.
« Sempre ti
preoccupi per me, lo sai potrei un giorno amarti per questo.
»
Ammette distogliendo lo sguardo lasciando così Akito con
dentro una
speranza che gli fa spuntare un sorriso. « Anche
io...»
Sana
incrocia il suo sguardo domandando. « Cosa vorresti dire?
»
Il
ragazzo risponde con imbarazzo mentre si sfrega i capelli color
cenere. « Anche io potrei finire con l'amarti un giorno,
perché sei
così... originale! »
Sana si mette a ridere di gusto. «
Originale? Non mi dici che sono un pixel grigio? »
« No, perché
tu non te ne accorgi ma trasparici molto di te con i tuoi sorrisi ed
occhi, per me ormai sei un libro! Ti conosco da tre anni e mi sono
affezionato a te più di quanto credessi. »
« Sì lo so, sono la
tua migliore amica, beh dai ora devo tornare a casa per cena sono le
19.00, ci sentiamo.» Gli dà un bacio a guancia e
poi corre via
mentre Akito pensa. - Sfuggente
come sempre... non sono riuscito a dirglielo, va beh pazienza. Almeno
era contenta, mi chiedo se vincerà, purtroppo se non si
sblocca, non
potrebbe mai vincere, nessuno l'ha sentita in Live, solo io...
accidenti, se solo fossi più carino troverei un lavoro
così avrei
dei soldi almeno per il viaggio a Saint' tail. - Esce
da casa e va un attimo al locale Nye Nya Neko a mangiare qualcosa
notando che manca il suo amico Kaito.
♦♦♦♦
La
mattina seguente un ragazzo biondo dai capelli corti arruffati, si
trova all' accademia di musica, indossa una cravatta rossa con righe
blu abbinata alla camicia bianca dove sopra c'è la divisa
scolastica
che è di color blu scuro a righe oro. I pantaloni sono
lunghi color
marroncino scuro un po' stretti a vita bassa.
Entra in classe e si
guarda attorno come sempre vede i suoi amici che sono anche del
gruppo musicale di cui fa parte. Loro diversamente da lui sono eredi
e già piazzati bene nel mondo del business, mentre lui ha
dovuto dar
sfoggio a tutto se stesso per essere dentro nel gruppo.
Questo
ragazzo si chiama Syo
Kurusu è di statura media ma molto snello, ha
sempre un sorriso
sulle labbra e la sua mente è molto liberistica pero'
è ugualmente
accettato dal suo gruppo perché dicono che lui abbia delle
idee
originali.
« Hei Syo, oggi suoniamo quel pezzo che hai composto!
Mi dai lo spartito che ci scrivo le parole? »
Domanda Haruka
Nanami, che è la compositrice di canzoni del suo
gruppo, pero'
stavolta lei gli ha detto di comporre una tutta sua almeno la parte
strumentale e così ha fatto.
Haruka Nanami ha i capelli castano
dalla tinta simile all' arancio, il suo viso è carino molto
tenero
con degli occhioni grandi verdi talmente chiaro che con la luce
paiono gialli.
« Sì certo. » Apre la cartella, toglie i
quaderni, libri, ma non trova lo spartito. « Ma dove
è
finito?»
Haruka domanda fissandolo con curiosità « L'hai
perso?
»
Lui con mille goccioline in testa inventa. « Ma no,
è nel
dormitorio, sì molto probabilmente. » si alza e
corre verso la sua
stanza.
Non c'è nessuno e così si mette a cercare tra i
cassetti – Dove
l'ho messo, sono sicuro che ieri l'avevo... -
Inizia poi a ricostruire i fatti. - Allora..
io sono sicuro di averlo avuto ieri, era in tasca poi sono andato in
moto e ho scontrato quella ragazza, e poi gli diedi lo spartito che
non mi piaceva, ma un momento e se avessi... -
Va
al suo giubbotto e controlla le tasche. « Oh no! Lo ha
quella! E
adesso che faccio, non ricordo le note erano la Si, Do Fa? Ah devo
ritrovarlo! Ma non so chi era quella... mmm, devo trovarla! »
Va in
classe e poi vede un suo compagno leggere il giornale e borbottare.
«
Ma i furti di Seya non arrivano più? Uffa...»
Poi appare un
altra ragazza che esprime. « Chi se ne importa, io voglio
Kid, lo
amo tanto! »
Syo Domanda a loro. « Scusatemi, ma chi sono Seya e
Kid? Non li ho mai sentiti. »
Uno di loro gli passa le loro foto.
« Come fai a non conoscerli, sono due ladri di gioielli
prestigiatori, Seya è bellissima non trovi? »
Appena vede la
ragazza pensa con il cuore tornato alla normalità- Eccola!!
Ma
allora è famosa! Bene, dopo la andrò a trovare- Si
rivolge agli altri. « Sapete dove abita? »
Un po' tutti e due
ridacchiano ed lui socchiude gli occhi gonfiando le guance. «
Che ho
detto di buffo? »
« Nessuno sa chi è Seya ! »
« Ma se l'ho
vista ieri in strada con i capelli lunghi, andiamo è una
ragazzina,
avrà sicuramente quattordici anni. »
« Senza offesa Syo ma Seya
ha diciassette anni proprio come Kid! »
« Ah allora anche lei è
nana! Comunque posso tenere la foto? »
« Tienila pure. »
Mette
la foto sul banco e poi comincia a porsi l'obbiettivo di trovare
quella ragazza.
♦♦♦♦
Nei giorni seguenti Lisa
inizia a parlare solo con le sue amiche ignorando Kaito che non
smette di fissarla con occhi curiosi pero' lui preso dalla sua
sicurezza che ella mai amerà altri, non s'ingelosisce e
così fa
passare le ore nella totale indifferenza lasciandole fare
ciò che
vuole.
Sana e Akito accorgendosi di questo distacco tra quei
due iniziano a bisbigliare se intromettersi o meno pero' decidono di
non farlo perché sarebbe solo inutile così i due
fanno solo gli
amici con loro e cercano con i discorsi di farli parlare, ma tra Lisa
e Kaito o si crea un litigio o chiudono il discorso come niente con
una frase fatta.
Rina invece si approfitta di quel distacco
tra loro per parlare con Kaito e lui nonostante non ci stia le
dà
corda anche se certe volte controlla i movimenti di Lisa che sono
sempre uguali: parlare con Sana, uscire di classe. Solo quando va al
banco dopo la quarta ora la vede aprire uno spartito per sentirla
sospirare e vedere che scrive un testo per poi infine
canticchiarlo.
Kaito l'ascolta un po' meravigliato da quanto
quella melodia potesse riscuotere in lui un sentimento misto tra la
tristezza e il divertimento, ciò che gli ricorda non
è Lisa o Seya
bensì il sé stesso amante dei giochi di
prestigio.
Intanto
Ran nonostante ci siano verifiche ed altro ancora, non smette di
preoccuparsi di Shinichi e di che fine abbia fatto, tuttavia viene
distratta dalla scuola e dagli eventi spiacevoli che nelle giornate
ha passato tra assassini eccetera.
Sonoko non smette di
flirtare con i ragazzi più carini pur di scordarsi di Makoto
pero'
non ci riesce.
[
Episodio 49 seconda stagione,
il diplomatico prima parte clicca
QUI]
Conan dopo essersi divertito con i suoi amici, decide
di chiamare Ran usando la voce di Shinichi per farsi un po' sentire.
« A-A-Actiu! » Starnutisce e così Ran
che è appena tornata
dall' allenamento di Karate sbraita contro. « Ma che razza di
modi,
sono secoli che non ci parliamo e la prima cosa che fai è
starnutirmi nelle orecchie?
Insomma dove sei, cosa aspetti a
tornare a casa?»
Intanto che Conan spiega che non può', Kaito
ascolta la conversazione mentre legge un giornalino.
- Ma
che noia, Ichigo ora lavora, Lisa pure ed io devo stare qui a non
fare nulla... Quasi quasi, dormo pure io come fa Goro, almeno il
tempo passerebbe subito.
-
Si
sente il suono di un campanello e così Kaito si volta mentre
Ran
chiede a Kaito. « Kaito, hanno suonato, apri tu? »
Il mago si
alza e va ad aprire mentre Ran esprime a Shinchi « Senti,
curati il
raffreddore, adesso forse papà ha dei clienti quindi ci
sentiamo, a
presto. » Chiude il telefono lasciando Conan assai deluso e
borbotta. « Le donne... prima si lamenta perché
Shinichi non la
chiama mai e poi quando lo fa gli attacca il telefono in faccia, ma
chissà se mi ama davvero o è tutto una
finta!» Apre la portiera
della cabina telefonica ed esclama. « Tanto è
inutile io le donne
non riesco a capirle. »
A Casa di Ran si presenta un ragazzo
dalla pelle abbronzata che chiede di Shinichi Kudo e non appena vede
Kaito domanda. « Sei tu Shinichi? »
« No, non sono lui. »
«
Non è che cerchi di fregarmi? Sei identico a lui, mica mi
faccio
prendere in giro dalla capigliatura eh...»
« Ma cosa vuoi la
carta d'identità per farti capire che non sono quello
stupido
detective!? »
« Mmm... avanti mostrami la carta d'identità!
»
«
Ma cosa sei della polizia!? »
« Un detective... coraggio, o devo
pensare che non puoi? »
« mmm... mi ricordi Hakuba! » Prende la
carta d'identità e gliela dà. «
Soddisfatto?! »
Il ragazzo
sbarra gli occhi. « Oh, a quanto pare ho sbagliato, scusami
non
volevo esserti antipatico eh eh...» Poi si rivolge a Ran.
« Dove è
Shinichi Kudo? »
Ran risponde. « Non lo so, è fuori
città, non
lo vedo mai e...»
« Senti bella non raccontarmi frottole, lo so
che Shinichi Kudo è qui! »
Conan entra all' agenzia e
starnutisce facendosi vedere da tutti.
Ran si abbassa e gli
asciuga il naso. « Anche tu hai preso il raffreddore? Una
coincidenza incredibile, ah, mi spiace piccolino, prima Shinichi e
adesso tu, evidentemente gira un brutto virus. »
Kaito si
allontana dicendo. « Ci manca che mi dia il raffreddore ora!
»
Il
ragazzo con il capellino e giacca verde domanda a Ran. «
Aspetta un
attimo,scusami hai appena detto che non sai dov'è, come fai
a sapere
che è raffreddato? Non capisco.»
Ran risponde che esiste il
telefono e che qualche volta lo chiama, così il ragazzo
misterioso
esprime. « Bene allora le voci messe in giro sono vere, tu
sei la
sua ragazza. »
Ran arrossisce e così pure Conan che urla. « Chi
ha messo in giro questa voce!?»
Kaito
sogghigna divertito mormorando. « E dai si vede che siete una
coppia, è ovvio che si scopriva no? »
Ran si giustifica. « Ma
questo doveva essere un segreto tra me, Shinichi, te, Lisa, Sonoko e
Conan! »
Conan pensa. - Ma
come lo sa? E poi chi è questo tizio?
-
Kaito tossisce. « Dimentichi Ayumi, Mitsuiko, Genta, Agasa, E
i
genitori di Shinichi, uno di loro ha fatto trapelare la notizia ed
ecco la voce, facile no?»
Il ragazzo nuovo cambia argomento. «
Io non c'entro dillo con la tua amica Sonoko! Dice che Shinichi non
frequenta più la scuola e sostiene anche che molto
probabilmente
l'hai nascosto a casa tua.»
Kaito fissa il ragazzo con la coda
dell' occhio pensando. - Mi
ricorda qualcosa nel passato, quelle domande pertinenti, ma da chi? -
Il
ragazzo con il capellino domanda a Ran. « Di cosa avete
parlato tu e
il tuo ragazzo? »
« E va bene, è il mio ragazzo lo ammetto,
pero non si comporta come tale...» Conan la guarda con una
tristezza
improvvisa piombargli addosso e la sente dire. « Se ci tieni,
lui mi
dice sempre le solite cose: legge un giallo entusiasmante che gioca a
calcio tutte le sere, che i suoi nuovi amici sono simpatici, che
frequenta un club di giovani detective e altre sciocchezze.»
«
Non avete parlato di te? »
Kaito rimane senza parole, così sia
Conan e Ran che ammette. « No, in effetti hai ragione. Quando
mi
telefona parla sempre solo di sé, non chiede mai mie notizie
né che
cosa faccia e nemmeno se stia bene.»
Il ragazzo con il capello si
mette a correre, apre la finestra svegliando così Goro.
Ran lo
raggiunge. « Hei, insomma, che cosa ti prende? »
Lui controlla
sotto l'edificio e mormora. « Non ti sembra piuttosto
strano?»
«
Cosa? »
Intanto che quel ragazzo delucida i suoi sospetti a Ran,
Kaito va da Conan a bisbigliargli. « MA chi è
quello, ne trovi
tutti te che ti cercano eh. »
« Veramente non lo so...»
Poi
lo sente dire « C'è un solo motivo per cui
Shinichi non chiede
notizie, lui è da queste parti e può' osservarti
come e quando
vuole. Scommettiamo che non è lontano? »
Kaito entra in
discussione.« Andiamo, come potrebbe Shinichi controllare Ran
se non
si fa mai vedere, ehm è impossibile...»
« No di certo,
basterebbero delle telecamere, microfoni, cose che lui potrebbe anche
avere... oppure si nasconde sotto i nostri occhi... »
« Vorresti
dirmi che quel detective sa travestirsi? È assurdo, mica
è Kid, o
un mago trasformista...»
« Interessante deduzione, sei sveglio
ragazzino.»
« coincidenza! »
« Eppure mi sembra di averti
visto da qualche parte, sei conosciuto? »
« I-Io? Ma ti pare, ti
ricordo solo Shinichi...»
« Può darsi...»
Goro domanda al
ragazzo scurito. « Si può' sapere chi sei?
»
« Ah, si è vero,
scusatemi non mi sono ancora presentato. » Si mette una mano
sul
capellino e se lo toglie. « Mi chiamo Heiji Hattori e sono un
giovane investigatore privato proprio come Shinichi!»
« Un
investigatore privato!? »
Kaito domanda. « Cosa, ne esiste un
altro?! » - Ecco
cosa mi ricordava un detective... Meglio che stia zitto, non mi piace
-
Conan
farfuglia. « Che bel gruppetto...» poi starnutisce
e così Heiji da
una medicina presa da una bottiglia, nel frattempo spiega che la sua
famiglia è composta da investigatori e che lui è
da sempre
paragonato a Shinichi Kudo e delucida che è venuto qui per
conoscerlo e per sfidarlo
Conan beve la sostanza e subito diventa
rosso in viso barcollando. Kaito lo prende e domanda. « Hei
ma che
ti prende? »
Ran va da Kaito e domanda. « Conan, ti senti male?
»
Kaito sente odore di alcol e domanda ad Heiji « Hei, non gli
avrai dato alcolici spero! »
Ran si arrabbia. « Vergognati che
cosa gli hai fatto bere?! »
Heiji risponde. « Un toccasana un
Paikal molto forte. È un regalo per voi visto che
sarò un vostro
ospite finché non riuscirò a conoscere
Shinichi»
Kaito guarda
come Conan si sia ubriacato e Ran contesta. « Non mi sembra
di
averti invitato. E poi qui abbiamo già Kaito, non ci serve
un altro
ragazzo, cosa pensate che sia un albergo!?»
« Oh, che
permalosa... Avrei pagato Goro, ma se non mi volete allora spera che
Shinichi si faccia vivo oggi...»
Kaito poi sente il campanello e
va ad aprire e fa entrare una donna di mezza età che spiega
che
vorrebbe che il detective Goro raccolga informazioni sulla fidanzata
di suo figlio, lui legge le cartelle che la riguardano e nota che
è
perfetta così Ehiji mormora seduto sulla sedia della
cattedra di
Goro.. « La fanciulla è assolutamente perfetta, e
la perfezione è
una caratteristica pericolosa. Gli esseri umani sono diffidenti ed
invidiosi e non accettano che qualcuno possa essere migliore di loro.
Così cercano ogni possibile difetto.»
Kaito a sentirlo pensa. -
Diffidenti?
Lisa forse lo è, pero' non so... si fida di me, e mi ama ma
allora
perché non fa che snobbarmi, non lo sopporto... -
Sente
che tutti escono e dopo aver convito Ran e Conan a seguirli lui va da
Kaito. « Vieni anche tu dai, »
« E che vuoi che faccia là? »
«
Più siamo meglio è, per non creare sospetto,
andiamo vieni? »
«
Mmm... solo perché ci va Conan che sta male. »
« Sei
affezionato a quel piccoletto eh, per caso è tuo
fratello?»
«
Beh, me lo hai ubriacato, mica posso starmene con il rischio che stia
male seriamente! »
« Già, ma pare che per te quel bimbo sia
più
un amico che uno da badare. »
« Oh ma ti vuoi fare gli affari
tuoi!? »
« Ah, perdonami, non era mia intenzione toccare un
tasto delicato. »
« Tsk... Conan è solo uno a cui bado per non
dare troppo disturbo a Goro o Ran, non c'è altro! »
Intanto
Kaito esce ed entra in auto.
Intanto Syo comincia a
perlustrare le strade e domanda se hanno visto Seya, alcuni ridono
altri invece dicono che non conoscono la sua identità.
Nel
frattempo Conan, Ran, Goro, Heiji, Kaito e la cliente,arrivano a
destinazione, fanno conoscenza dei membri della famiglia.
Salgono
le scale e Kaito vede un signore anziano che mostra la foto di un
pesce, lui subito indietreggia cadendo dalle scale e si rialza.
«
Non anche qui! »
L'uomo domanda « Giovanotto cosa hai visto di
così spaventoso? »
« Il suo disegno...»
« ah ah ah ah, sì
è mostruosamente bello, » Poi se ne va in
soggiorno mentre Heiji
domanda a Kaito. « Tu hai la fobia dei pesci? »
« No,
semplicemente era nero e... le squame gli occhi...brr.. » Si
rialza.
« Ma sto bene eh.»
« Mai visto un più codardo di te con i
pesci! »
« Hei, non provocarmi! »
« Tsk... che infantile.
Dovresti crescere... »
Kaito segue di malavoglia il gruppo
mentre pensa a Lisa, pero' non appena entrano nella stanza del marito
della cliente, smette di pensarci perché assiste ad una
scena
sconvolgente: Un uomo apparentemente dormiente si accascia a terra
dopo che la moglie tenta di svegliarlo e tutti lo trovano privo di
vita
Kaito rimane senza parole, e all' istante si ricorda di
quando Lisa perse la vita a casa di Emily nel giorno di S. Valentino
grazie ad un incantesimo di Akako.
Conan lo vede e lo scuote. «
Kaito riprenditi! »
« Ma... è morto? » Indica l'uomo a
terra.
« Sì, non paralizzarti, dai resisti...»
« O-Ok...» Si
zittisce tentando di non pensarci.
Ran va a chiamare la polizia e
nel frattempo Conan controlla il corpo e tutti gli elementi: nota che
il corpo è caldo e che le labbra stanno diventando violacee
e poi
sul collo avvede un puntino fatto con un ago, lo cerca e lo trova
sotto la cattedra. Per prenderlo si scontra con la testa di Heiji.
«
Ahia che male!» il ragazzo prende Conan e lo lancia a Ran e
sbraita
che non deve intralciare il suo lavoro e che non è giusto
che alla
sua età veda certe cose.
Kaito per lasciare spazio a Conan va da
Ran e gli chiede. « Mi passi a me Conan? »
Ran glielo cede. «
Tieni, ma sta attento è un vero terremoto se ci si mette.
»
«
Non preoccuparti»
Intanto Lisa dopo aver fatto la spesa
cammina per i marciapiedi ma una di quelle borse si rompe e
così
tutto cade a terra.
« Oh, Dio no! »
Nella borsa ci sono
stati diversi barattoli di fagioli, piselli ed altro ancora, una di
esse rotola e finisce accanto alle scarpe di qualcuno, lei nemmeno ci
bada, la prende e torna alla sua borsa rotta.
« Maledizione, qui
ci vuole un trucco! » si alza da terra prese il suo capello
magico e
fece apparire una borsa. « Wualà » SI
accuccia e raccoglie ciò
che è caduto a terra; per fortuna erano tutti protetti da
scatole e
pellicole.
Sente un applauso. « Great! »
Lei si volta un
attimo e vide un ragazzo dai capelli biondi, corti ed occhi di un
azzurro cielo, il suo viso è così mascolino ma
con allineamenti
dolci, quasi perfetti, i suoi occhi mostrano una gioia che ella ha
perso da giorni.
« Grazie » Mormora per poi avanzare, e lui
domanda. « Sei una maga, come hai fatto a fare quella magia?
Me ne
mostri altre, ne sono appassionato! »
Lei in difesa. « Io non
sono brava come Kaito e... nulla... cosa vuoi vedere? »
Il
ragazzo prende un cellulare e gli mostra un video di You tube che
raffigura Kid, e lei a vederlo si sente mancare i battiti –
Perché
anche in strada devo sentirlo e vederlo? Mi manca...
-
Le bruciano gli occhi e il ragazzo se ne accorge e così
cambia
argomento. « Tu hai qualcosa che mi appartiene, me lo
ritorni?»
Lisa
prende dalla tasca lo spartito e glielo ridà.«
Sì, ti cercavo per
ridartelo.» e aggiunge dato che lei di musica io non ci
capisce
nulla « Io non so leggere la musica pero' ho scritto una
canzone.»
Il ragazzo sbatte le palpebre più volte ordinandole.
«
Mostra, voglio sentirla!»
Lisa prende il foglio e glielo dà,
lui lo legge e fa un sorriso. « È bellissima!
Parole piene di
sentimento, di amarezza ma con dentro la voglia di crederci!
»
rilegge lo spartito e comincia a grattarsi la fronte così
facendo
mostra ancora meglio i suoi occhi. « Ah, vediamo hai uno
strumento
musicale? »
Curiosa da questo strano tipetto gli passa il suo
flauto. « Vuoi un flauto dolce? »
Il ragazzo lo prende domanda.
« Volentieri, ti dispiace se lo uso? »
Lei arrossisce perché ci
avevo appunto suonato oggi a scuola mentre Kaito mancava per
chissà
che motivi. Decide di non dirglielo. « Ma sì certo
tanto è
nuovo...» Non pensava che avrebbe visto poi un sospiro di
sollievo
da parte di quel ragazzo, forse era fidanzato?
« Va bene, per
favore cantaci questa canzone. »
« Cosa io non sono brava...»
«
Non importa segui ciò che ti dice il cuore. »
Lisa rimane
colpita dentro, rare volte qualcuno poteva farla sentire
così se non
lo stesso Kaito. - Ma
questo ragazzo è strano, eppure mi sembra di essere capita
come mai?
-
Il
biondo prende un respiro ed inizia a suonare una melodia che le
trasmette molto. Sono note dolci, dalle pause che fanno venire la
voglia di sentire il resto. La tonalità è bassa e
l'armonizzazione
tra le note del Do e del Sì diesis combaciano come se
fossero state
fatte apposta. La melodia non è né triste
né allegra: trasmette un
onda di solitudine, ma anche di speranza accompagnata dal
divertimento. Se dovesse dire cosa le fa e pensare direbbe la mia
magia, il suo divertimento.
E lei comincia a cantare.
Lo
so che finirà
Di anna tatangelo.
Lo so
che finirà
Ho sempre un chiodo fisso nella testa
Si lo so che tutto questo non è giusto
Ma prima o poi succederà
E ci saranno giorni senza sole
Senza più parole
Lo So che finirà
e sarà forte il mio dolore per questo grande amore
Lo so che finirà
Il tuo sorriso e questo mi farà impazzire
E quando poi mi mancheranno gli occhi tuoi
Proverò a cercarli e poi fuggire
Non ci saranno notti per amare
Nemmeno per sognare
Ma un vento forte il tempo e tutto quanto cancellerà
Sarai un vecchio amore
Per me non finiranno mai
quegli anni amari
Ci sono giorni dentro te da ricordare
Ci sarà sempre il tuo passato nel futuro
Che non potrò capire
Se a te quel vecchio amore non ti fa più male
A me mi fa soffrire
Lo so che finirà
Ma resterà per sempre una canzone
Sarà un ricordo per stampare il nostro amore per non avere
fine
Ma se dovrà finire
E a chi dirò ti amo tanto da morire
poi lo dovrà sapere
Che questa vecchia storia è stata scritta con dolore
Dal principe del cuore
Per me non finiranno mai
quegli anni amari
Ci sono giorni dentro te da ricordare
Ci sarà sempre il tuo passato nel futuro
Che non potrò capire
Se a te quel vecchio amore non ti fa più male
A me mi fa soffrire
Ci sarà sempre il tuo passato nel futuro
Che non potrò capire
Se a te quel vecchio amore non ti fa più male
A me mi fa soffrire
Mentre
canta chiude gli occhi e si lascia avvolgere da quella melodia che la
incanta.
Appena termina il ragazzo le dice. « Sei bravissima! Mi
hai toccato il cuore, e se te lo dico io credici dato che non tutto
mi piace! »
« Io non so se questa canzone è la
verità, forse è
solo paura...»
« Ma la canzone è quello che noi teniamo dentro,
forse tu non ci credi a quelle parole,ma hai paura che accada e
quindi lo hai scritto sotto forma di poesia. Non sottovalutare le tue
capacità!
Comunque come ti è sembrato? »
le spunta un
sorriso d'ammirazione. « Mai sentita una melodia
così divertente e
allo stesso tempo nostalgica... cosa volevi trasmettere? »
Il
ragazzo si tocca l'orecchio e specifica. « In
verità, volevo
dimostrare che la musica può' essere triste ma allo stesso
tempo
divertente! Ma con il tuo testo l'hai trasformata in una canzone
molto triste... »
« Ieri l'ho sentita da una mia amica e
l'effetto che mi ha dato è ciò che volevi tu!
»
« Cosa
immaginavi? »
Ci pensa su e non sa se dirglielo oppure no. «
Non si fanno domande simili ad una ragazza. »
Il ragazzo senza
pensarci. « Ho capito, hai pensato al ragazzo che ti piace,
beh del
resto è normale se sei innamorata. »
Il suo sguardo diviene di
nuovo opaco e perde la luce che ha ricevuto prima mentre cantava.
«
No, pensavo alla mia magia.... Ah, lascia stare. » Torna ai
suoi
passi ma il ragazzo la insegue e lei domanda. « Oh ma fai
come Kaito
o Henry che m'inseguivano?! »
Il ragazzo la indica con un sorriso
a denti splendenti. « Scusami ma volevo ridarti il flauto, me
lo
stavi per regalare per caso? »
la castana arrossisce da come ha
frainteso la situazione. « Grazie... »
Il ragazzo domanda. « Se
studi il flauto significa che ti piace la musica? Sai io la amo, tu?
»
« L'ascolto, ma non la studio. »
« E che cosa studi? Ho
notato le dita e sarebbero perfette per suonare la chitarra! »
Lei
prende le sue carte afferma con orgoglio. « Prestigio!
»
Il
ragazzo fa un sorriso divertito e le propone. « Wow, l'abbini
con la
mia musica? Sono sicuro che sarebbe bellissimo! »
Lisa inizia a
ridere per le sue idee senza senso. « ma sei matto, come puoi
mescolare la musica con la magia? »
Il ragazzo esprimette alzando
la testa in alto. « La magia è la musica, e il
prestigio è la
musica, chiaro?! »
Lo guarda con occhi confusi. « Cosa è un
codice? O un rebus? Oppure cerchi di fare il romantico? »
Il
ragazzo incrociale braccia e tiene il broncio. « Ma quante
domande
che ti fai, sai prendere la vita senza domandarti le cose? Apri la
mente, la musica è ciò non lo sai. »
Sbarra gli occhi e torna a
ridere. « ah ah ah ah ah ah... ma tu sei tutto strano, ah ah
ah
ah... »
Il ragazzo inizia a ridere con lei. « Sì, forse
hai
ragione, pero' io credo che la musica si possa mescolare alla tua
“magia” »
Per un attimo torna serena, dimenticandosi cosa le
ha afflitto, ed esclama. « E se si potesse come potresti
fare?
Il
ragazzo gesticola indicando lei e lui. « Tu fai le magie ed
io
suono! Rendi i tuoi trucchi a tempo di sinfonia! Hai capito, una
musica che travolge il cuore di tutti! »
Smette di ridere e
comincia a sorridere. « Sei proprio originale, e chi ti dice
che
accetterò? »
« ma quante domande, pensa a divertirti! »
«
Divertirmi? »
« Sì, a che serve essere tristi? Per me basta un
po' di musica e si sfoga ci che si ha dentro? Hai visto con il canto
quanto doni? Anche se di tecnica non sai nulla, a me hai quasi
commosso! »
« Non esagerare io non so cantare, al massimo a
livello scolastico. »
« Ma canti per te stessa non per gli
altri, senti che ne dici di venire con me al karaoke, così
vedrai
come poi starai meglio dopo qualche canzone.»
« Ma io devo
tornare a casa! »
« Dai, io oggi ho un concerto con il mio
gruppo... su non farti desiderare, mi sei simpatica! »
« Ma non
sai nulla di me e...»
« Ma quante domande! Vuoi seguire la voce
del divertimento?! Dai vieni, ti diverti con me, fidati. »
« Ma
io... »
« Aspetta, forse ho capito cosa c'è che non va.
»
La
ragazza pensa. -
Adesso
mi dirà che sono fidanzata -
« E cosa? »
le prende la mano e la stringe dicendo. « Mi
presento, mi chiamo Syo! Tu? »
Lei rimane senza parole per poi
scoppiare a ridere perché lui è comico e
trasmette positività. «
Lisa! »
« Adesso verrai? » Si mette poi un capellino e
degli
occhiali da sole e quel gesto gli fa ricordare una scena di un film
comico. « Cosa c'è sei una star che ti camuffi?
»
Il ragazzo le
appoggia un dito sulle labbra. « Shh, silenzio sono in
incognito, se
mi vedono le mie ammiratrici mi inseguono e poi non saprei come
scappare, ed io voglio divertirmi! »
« E come mai vuoi
coinvolgere anche me? »
« Ma non l'hai capito? »
« Ah certo
che sei come Henry che s'innamora di me no? »
« Sai che non ti
comprendo? L'amore per me è la musica e la magia, allora
vieni? »
«
Seriamente non ci stai provando con me? » Domando piena di
diffidenza dopo le ultime storie avute con Henry e Alan.
« Uffa,
che noiosa... quasi quasi ritiro l'invito, sei come le altre...
» Si
volta e la saluta. « Ciao, diffidente. »
Rimane ferma
controllando se veramente se ne sta andando senza più
badarla.
«
mmm...» Pulisce il flauto e poi iniziai a suonare e ne usce
un suono
sgradevole. - Figuriamoci
se io ho il talento nella musica, quello è tutto fuori di
testa, ma
anche se lo fosse, mi ha distratto...
-
Prende le borse e cammina verso di lui.
« Fermati! »
Il
ragazzo si volta per poi appoggiarsi al palo del semaforo incrociando
le gambe. « Ah, ciao, che cosa c'è? »
« Scusami se sono stata
diffidente ma cerca di capire non ti conosco. »
« Eh? » Si
mette a ridere. « E tu mi cerchi per chiedermi scusa? Ma lo
sai che
avevo scordato già tutto? » Esclama tirandosi su
gli occhiali
mostrandole chiaramente i suoi occhi spensierati senza un briciolo di
cattiveria.
« Ma cosa hai l'amnesia che scordi le cose? »
Domanda sentendosi una sciocca.
« E tu mi credi pure, quanto sei
ingenua; comunque ora, ci sentiamo lunatica. »
Abbassa lo sguardo
imbarazzata per poi dire indicandolo. « Non sono lunatica! Tu
lo
sei! »
Il ragazzo la saluta con un sorriso ad occhi chiusi. «
Non credo, io non sono prima triste e poi felice per poi diventare
arrabbiato e tornare triste solo per un nome detto... presumo che era
il tuo ragazzo... Sai io che faccio con ciò che mi fa male?
Lo
rimuovo, non ci penso più e mi distraggo, cerco cosa mi
dà
felicità, e mi accontento con quel poco che ho! »
Lei da una
parte prova invidia verso di lui, dall' altra curiosità.
« Tu non
sei mai stato innamorato, non puoi capire... » Guarda un
attimo quel
ragazzo.
Lui per un attimo si morde un labbro, abbassa le pupille
azzurrine , fa un battito di mano. « Già...
infatti mai ho avuto
una ragazza! E non la cerco nemmeno, perché le ragazze sono
solo
fonte di guai! »
« Se sono fonte di guai perché mi parli?
»
«
Indovina? »
« Perché sono sotto la magia di un ciondolo che fa
innamorare di me i ragazzi più impensabili poiché
è diventato
nero? »
« Oh... ah ah ah ah... Questa è una strofa di una
canzone fantasy? »
« Una specie... allora mi spieghi? »
«
Perché dovrei? Le tue tesi sono ispirazioni per
me.» Prende un
quaderno ed inizia a scrivere la frase. « Sai sarebbe forte
se
esistesse un ciondolo simile, magari che unisse due anime gemelle
così non litigherebbero mai! »
« Ti sbagli...»
« Come? »
«
Ah, nulla, non badarci...» mormora frettolosamente lasciando
il
ragazzo confuso.
Lui la guarda con estraneità. « Forse ho
sbagliato...»
« A fare cosa? »
« Lo so io... beh, ora devo
andare, è stato un piacere incontrarti, ciao! » Le
lascia un
biglietto sul palmo della mano. « Fatti trovare in prima
fila! »
«
No aspetta, cosa è questo biglietto? »
« Il mio concerto, mi
piacerebbe che venissi così scorderai per un attimo i tuoi
problemi
e tornerai allegra. »
« ma io non ci vado con nessuno, non ho
più Kaito e...» si blocca per poi tornare triste.
Il ragazzo le
alza il mento. « Visto, quel nome per te è fonte
di dolore, perché
devi pronunciarlo? Se ti distraessi non sarebbe un bene? »
«
Dovrei distrarmi? »
« Ovvio, io sono pieno d'impegni eppure mi
distraggo, faccio tutto senza darci peso, parlo con le ragazze senza
prenderle seriamente, insomma sto bene così,
perché non lo fai pure
tu? »
« Non potrei mai scordare Kaito, insomma lui è
tutto per
me... la mia stessa felicità!»
« Mmm, beh, la vita è tua
vivila come ti pare, il mio era un aiuto ma dato che vuoi soffrire,
resta pure nel tuo male... » Controlla l'orologio.
« Ah devo
andare... ciao Seya! » Si mette a correre per a
velocità pensando.
- Accidenti
per parlare con quella depressa sono in ritardo alle prove!
-
Lisa fa un sospiro pensando. - Seya? Come puo' avermi scoperto?
Ah, ma che importa tanto è tutto matto... anche se sono
stata bene,
è strano, pero' forse ha ragione dovrei distrarmi... Kaito,
devo
scordarti seriamente? -
Intanto nella casa dove è avvenuto
il delitto, si viene a scoprire grazie ad Heiji che il colpevole
è
un componetene della famiglia della vittima.
Ran pensa che lui sia
strano e che assomigli a Shinichi, mentre Kaito si tiene alla larga
da quel detective perché non lo vorrebbe mai come nemico
anche se
non gli sta molto simpatico.
Megure rielabora i fatti.« tutte le
finestre erano chiuse dall' interno, quindi il colpevole doveva
essere nella villa. A questo punto l'unico modo per introdursi all'
interno della stanza era la porta che pero' era chiusa a chiave.
»
Perciò l'ispettore domanda alla moglie della vittima quante
coppie
di chiavi esistono.
La signora risponde che ce ne sono solo due
identiche alla serratura della stanza una della moglie l'altra del
marito. Dopo una perquisizione si vede che la seconda chiave
c'è
l'ha il marito e quindi Heiji afferma che è un delitto
impossibile.
Goro mormora. « Un fantasma? »
Ehiji da quell'
affermazione inizia a pensare che Goro si faccia aiutare da Shinichi
di nascosto.
Kaito invece anche se non del tutto preso inizia a
pensare a come lui farebbe un trucco simile e gli sale alla mente lo
scenario pero' non parla per non volersi mostrare troppo capace e
deduttivo, così si sofferma a guardare Conan che peggiora di
minuto
in minuto.
Il bambino con il moccio al naso pensa. - Oh
no mi sento malissimo, comincia a salirmi anche la febbre, devo
risolvere il caso in fretta se voglio tornare a casa. -
Megure
inizia a interrogare i sospettati per vedere se hanno un alibi
A
Conan gli si appanna la vista e Kaito gli domanda. « Piccolo,
che
hai non vorrai farti battere da quel detective nuovo
spero...»
Improvvisamente Conan si dirige per vedere il portachiavi che
è
divisa dallo scotch, ma poi sente una fitta al cuore e Ran
accorgendosi domanda. « Che cosa ti prende? »
Kaito sentendo
tutto va alla porta e controlla per vedere se c'è una
fessura e
pensa. - Eh,
un trucco di magia facile... ma perché Conan non si muove a
risolverlo? Io non voglio che lui gli soffi il caso, mi sta
antipatico, e poi Shinichi è molto più bravo
oltreché mio amico
segreto...
-
Guarda Conan e si accorge che è pallido, subito va da lui e
domanda.
« Hei, ma che hai? »
Heiji e Conan dopo un po' scoprono chi è
il colpevole e di come ha attuato il misfatto.
Il bimbo sviene a
terra e Ran si preoccupa che esclama. « Conan, che cosa hai,
avanti
parla!»
Kaito mette me mani sulla fronte di Conan. « Ha la
febbre altissima quasi quanto l'avevo io giorni fa... »
Intanto
Ehiji va nell' altro studio per cercare le prove che gli servono e lo
trova dentro un cestino dei rifiuti.
Ran prende in braccio il
bambino e domanda ai proprietari della casa dove può'
portarlo a
riposare e uno dei sospettati risponde che può' portarlo
nella sua
stanza così lei si avvia e vede Heiji che afferma che ha
trovato la
soluzione e sa chi è il colpevole. »
Kaito digrigna i denti per
poi guardare Conan e nel frattempo vede Heiji che tiene alla tasca
dei fili di nailon. Il ragazzo per poco vuole rubarglieli ma
preoccupato per Conan decide di seguirlo e di lasciarlo stare
pensando. - Che
nervi, quel detective se ne aprofitta perché manca Shinichi,
io non
posso, non potrei fare lui, non ho la sua mente anche se ho compreso
il trucco usato pero' non me la sento, so la teoria, ma non ho una
minima prova a mio carico,
mentre
Ehiji sì, ed inoltre potrebbe scoprirmi Ran... E non voglio
più
vederla furiosa con me... -
Arrivano
nella camera e Conan comincia ad avere il respiro pesante mentre
pensa. - Che
sfortuna, come si fa a stare a letto con l'influenza in un momento
come questo?- Il
sintomo peggiora e comincia a tossire e Ran lo assicura che il
dottore sta per arrivare.
Kaito domanda. « Ma Ran, sei sicuro che
sia raffreddore? A me sembra molto peggio...» e pensa. - Mi
ricorda quel
giorno al luna park quando Shinichi diventò bambino, ma non
può'
accadere, non ha ingerito medicinali o capsule eccetto un alcol, ma
non può'... o forse sì?
No è troppo azzardato pensarlo. -
Intanto
che Ehiji termina di spiegare il cosa accade per uccidere la vittima,
si sente il suonare di un campanello così Ran va ad aprire e
Kaito
rimane a sorvegliare il piccolo che si sente con il cuore
scoppiare.
Kaito
si avvicina. « Dai resisti, è solo un raffreddore.
»
Il bambino
comincia ad urlare e Kaito per precauzione chiude a chiave la porta.
« Stai calmo, cerca di fare dei respiri profondi...»
« K-Kaito,
mi scoppia il cuore, che ho? »
« Non lo so, forse è l'alcol?
»
Il bambino urla di nuovo pero' ciò lo soffoca con un cuscino
mentre Kaito assiste a ciò che mai ha creduto che potesse
rivedere.
Heiji
nel frattempo spiega che dopo che il colpevole ha eliminato la
vittima, lui le ha sottratto la chiave dalla tasca dei pantaloni, poi
ha preso del filo di nailon, ha infilato un estremità nella
cruna
dell' ago l'altra l'ha fissata sotto il pezzetto di scotch applicato
all' interno del portachiavi .
Ha preso l'ago con il filo e lo ha
fatto passare attraverso la stoffa dei pantaloni verso l'esterno.
Dopo di che ha sistemato la vittima seduta sulla sedia con la testa
appoggiata alla mano destra.
Con l'estremità del filo fissato, il
colpevole è potuto uscire, chiudere la porta a chiave grazie
alle
fessure della porta che permettono lo scorrimento del filo
così poi
da tirarlo verso la fine della porta in modo da portare la chiave
legata al filo dentro la tasca dei pantaloni.
Heiji sorprende
tutti con questa deduzione e pensa.-
La sfida è
ancora aperta Shinichi, che cosa ne pensi delle mie deduzioni?Se vuoi
farti vedere ti conviene fare in fretta o risolverò il caso
da solo.
-
Angolo
autrice.
vi lascio i link delle immagini dei ragazzi
Syo Kurusu:
Haruka
Nanami
:
Salve a tutti, spero che questo capitolo vi sia piaciuto, come dissi
su Facebook abbiamo ora Ehiji, spero di aver spiegato bene le parti
del caso ma dubito perché non sono molto brava a spiegare le
cose.
Come sempre ho stravolto le cose dell' episodio, io l'ho sempre
detto che Kaito e Conan insieme possono fare molto!
Parliamo di
Kaito spero che vi piaccia come sta venendo, questo capitolo
è
l'inizio di una serie di eventi che colpirano il ragazzo tutto per
fare un favoruccio ad una mia amica lettrice MusicaTiamo, e poi
quanto volevano che Lisa si svegliasse.
Delucido sul fatto del
capitolo precedente: Lisa non aveva ancora incontrato nessuno ma era
Sonoko a dirle di farlo, poi incontra qualcuno, e spero che questo
personaggio vi piaccia, perché è molto
particolare, ed è uno dei
miei preferiti dell' anime Uta no Princess.
Non è una crossover
con quel anime, alcune cose le ho inventate, è solo
ispirato.
Fatemi sapere che ne pensate.
A presto^^