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Autore: Heart    05/01/2015    3 recensioni
"La vita è dolore. La vita è gioia. La vita è la speranza di un sereno futuro. La vita è ... "
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ripensamenti-furia

 

La stanza era in penombra, la poca luce che entrava era abbastanza per svegliare quella piccola sagoma che si lamentava sul letto. Il corpo tremava come una foglia, il sudore colava dalla tempia e i capelli appiccicati sulla fronte.

La ragazza stava avendo uno dei suoi incubi, quando le sue speranze venivano spezzate e buttate al fuoco, anni di sacrifici e alla fine per cosa?

Era immersa a canticchiare la solita melodia sul prato, quello che l'avevano vista felice e spensierata nel periodo più bello della sua vita. Era tranquillo a e senza problemi, il cielo limpido e radioso con quel sole forte e caldo come i suoi occhi. All'improvviso un tuono irrompe in quella calma atmosfera, distruggendo tutto quello che incontra come un uragano. La ragazza si alza di scatto ma cade per lo scarso equilibro, dal cielo sereno si trasforma in cupo, dove pioggia e grandine si precipita su quel luogo. La ragazza urla aiuto, ma nessuno le viene di soccorso fino a che un fulmine la colpisce e tutto diventa buio.

Si risveglia in lacrime, mentre si rannicchia ancor di più su se stessa, fino che dalla porta non spunta un viso familiare e l'abbraccia.

<< Tesoro è stato solo un brutto sogno, stai tranquilla >> disse la voce con calma, accarezzando la lunga chioma della ragazza.

<< Oh mamma non riesco più a vivere così, io … snif... snif >> iniziò un pianto, dove la madre della ragazza l'abbracciò con amore, l'amore di una madre è sempre così rassicurante.

Quando poi la ragazza si sistemò nel letto si accorse di essere in ospedale, si chiese che cosa ci facesse, non era il giorno delle visite.

<< Tesoro, Sango ha chiamato l'ambulanza poiché non ti svegliavi, ma per fortuna nulla di grave. Gli esami arriveranno tra breve >> comunicò la madre facendole un dolce sorriso.

<< Hai fame? >> Chiese.

<< No. Sango dov'è? >> Domandò.

<< E' tornata a casa a prendere una cosa, dovrebbe essere di ritorno >> infatti in quel momento dalla porta sbucò una ragazza dai lunghi capelli castani.

<< Ben svegliata Kagome. Accidenti a te! >> cambiando tono di voce per poi indicarla con un dito, la paura e rabbia si unirono formando un miscuglio esplosivo.

<< Scusa non era mia intenzione farti preoccupare >> disse Kagome, mentre abbassava la testa. La madre e l'amica accorgendosi del suo cambiamento si fecero più serie.

<< Alla fine gli hai detto quello che presumo, giusto? >> La prima a parlare fu Sango che si sedette accanto a lei, mentre la madre si sedette sul letto.

<< Si. Era l'unica cosa che potevo fare, lui non si merita tutta questa sofferenza, anche se sto da cani deve andare così. La battaglia è solo mia, già ci siete voi in mezzo >> concluse, mentre le lacrime scendevano dagli occhi.

<< Tesoro non lo dire mai più, ciò che stai affrontando non è una cosa da pochi. Io e credo anche Sango staremo con te, fino a che questa storia si concluderà . Anche se non sono d'accordo con questa tua decisione, se lui ti ama come dice, non ti avrebbe abbandonato e che tu mia cara hai poca fiducia in tutti anche su te stessa. >> la signora aveva detto ciò che pensava e Kagome sapeva che la madre aveva ragione, ma era tutto inutile alla fine il danno era stato fatto.

 

 

 

***

 

Il terreno sembra di essere stato bruciato, sul pavimento c'erano l'inferno tra libri e ceramiche distrutte. Le sedie invece di trovarsi accanto al tavolo erano gettate sui mobili causando ancor più danno. I cuscini non erano più cuscini rimaneva solo la copertura, infatti nell'aria si sentiva l'odore delle piume. Quel salone antico era rimasto solo un ricordo. Inuyasha era raggomitolato in un angolo a controllare la sua furia, ma più cercava di mantenersi calmo più la bestia dentro di se cercava una via di uscita, alla fine giunse l'urlo di vittoria e uscii come un demone.

La sua vita fu breve poiché un colpo in testa lo tramortì facendogli perdere i sensi.

<< Dannato mezzo sangue, sei inutile! >> poi rivolse lo sguardo alla casa che cadeva a pezzi. << Questo la pagherai caro >> disse una figura imponente dallo sguardo di ghiaccio.

Lo prese da un braccio e lo trascino vicino alla colonna e lo legò come un salame, per poi prendere un bel secchio d'acqua gelata e buttandogliela addosso, il risultato fu un ringhio.

<< Maledetto che cazzo volevi fare? >> urlò come un pazzo.

<< Stattene zitto feccia, guarda il casino che hai combinato. Sei un essere inutile, perdi il controllo facilmente e dimmi chi è questa volta? >> Chiese suo fratello Sesshomaru.

<< E a te chi cazzo te ne frega, adesso slegami così vedremo di farla la finita una volta per tutti! >> buttò giù Inuyasha già mezzo trasformato.

<< Fhe! Feccia schifosa tu non mi dai nessun ordine, per me, puoi startene li fino a che non mi stanco di te. Sei un pericolo e non vorrei avere altri problemi >> disse, mentre con una strana autorità lo faceva stare zitto << bravo, adesso chi ti ha ridotto in questa maniera? Credevo che la tua donna ti avesse domato >> rise di scherno, invece di ritrovarlo più calmo lo ritrovò furioso, così prima che accadeva l'immaginabile lo stordi e buona notte Inuyasha.

 

***

 

 

Kagome guardava fuori dalla finestra il cielo era cupo e il sole di prima era solo un ricordo, quell'attesa era snervante. Bussarono alla porta ed entrò Sango.

<< Ciao ti disturbo? >> Chiese.

<< Tu non disturbi mai. Alla fine mi rimani solo tu amica mia, sarò più sola che mai da adesso in poi >> parlò con voce incolore.

<< Kagome credi di aver fatto la scelta giusta? >> domandò.

<< Non lo so più, dalla sua reazione mi ha fatto più male delle punture. >> Confessò con le lacrime agli occhi.

<< Ti prego non piangere, la vita è ingiusta. Invece di colpire la gente cattiva si fa in strada in quelle gentili e dal cuore nobile. Amica mia ti voglio bene. >>

<< Anch'io >> si abbracciarono.

<< Kagome! >> dalla porta sbucò la madre con la faccia sconvolta seguita da due infermiere e il dottore... << oh piccola mia >> s'inginocchio e pianse, Sango si avvicinò, ma nel momento in cui lo fece le infermiere presero il letto di Kagome e lo portarono fuori dalla stanza.

Kagome non capiva più nulla.

<< Signorina dobbiamo andare subito in sala operatoria >> a quella frase Kagome come Sango non capirono il motivo, ma la giovane non ebbe il tempo di dire altro che le medicine stavano facendo il suo effetto portandola ad dormire.

 

 

  
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