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Autore: Hachico91    17/11/2008    2 recensioni
E se Nana fosse all'ospedale? come reagirebbero Hachi e tutti gli alri? ficy un pò triste...Sul mio Manga preferito
Genere: Triste, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Nana Komatsui, Nana Osaki
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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-“Nana

-“Nana?!”-

-“Sono sveglia Nobu”-

-“Ah…si, senti tua madre è già arrivata. Guarderà lei la bambina mentre…”-

-“Non dirlo…ti prego non dirlo!”- il ragazzo capì ed uscì dalla stanza.

La camera era buia, illuminata solo da qualche spiraglio di luce che entrava dalla finestra. Hachico distesa sul letto, guardava il soffitto. Le coperte la coprivano fino al mento. Le faceva freddo, enormemente freddo. Tremava. Non voleva per nulla al mondo alzarsi da quel letto.

“Rimarrò qui…Sono sicura che Ren capirà…” pensava che quella sarebbe stata la scelta giusta, ma alla fine con una forza che credeva di aver perso, si rese conto che sarebbe dovuta andare, lo doveva fare per lei. Si scoprì velocemente ed un’aria gelida la invase facendola rabbrividire. Accese la piccola luce del comodino e prese i vestiti già preparati da Nobu e sistemati ben bene sulla sedia.  Li indossò con una calma che fece spavento anche a lei stessa. Era estremamente stanca, non perché non avesse dormito ma per la semplice situazione, tutti i pesi che aveva sulle spalle, tutti i dolori, era stanca. Ma più di tutti era stanco il suo cuore. Avrebbe voluto andarsene, tornare nella loro casa e stare con lei come avevano sempre fatto. Loro due nell’appartamento 707. Quei giorni le sembravano lontani. Certe volte non voleva credere a tutto quello che era successo.

“Ti prego fa che sia solo un brutto incubo…”  com’è difficile alzarsi al mattino quando hai perso una persona cara, e trovare la forza di andare a vederla per l’ultima volta. Ti sembra che tutto e tutti siano contro di te, che nessuno capisca quello che provi e il dolore immenso che hai dentro. Ti sembra di non avere il fiato ed ansimi come quando hai un’ attacco d’asma. Ti svegli nel pieno della notte iniziando a piangere senza nessun motivo e senti di nuovo quel freddo, che riesce a ghiacciarti anima e cuore. Lo stesso freddo che sentiva Hachi…il suo dolore…

 

-“Andiamo”- disse quella uscendo dalla stanza. La bimba vide la madre e fece un sorriso enorme. Troppo ingenua per capire. Troppo piccola. Nobu le prese il cappotto ed uscirono.

-“Perché mamma tritte”-

-“Non è tristezza tesoro…solo un po’ giù di morale.”-

-“E quand’è che torni su..?!”- la donna sorrise dolcemente alla piccola, sapendo che non aveva capito. Le diede un grosso bacio e le disse.

-“Presto…o almeno spero”-

I due uscirono velocemente di casa, lasciando nonna e nipote ai loro giochi. Da quando erano montati in macchina, Hachi non aveva detto una parola. Quel tragitto in macchina le sembrava non finire mai. Il suo volto non esprimeva alcuna emozione, tanto era scossa. Era vuota…vuota dentro.

-“Hachi…tutto bene?!”- si senti chiamare da Nobu. Da quando si erano conosciuti il ragazzo non aveva mai visto tanto tristezza nei suoi occhi, erano spenti della vitalità. Lei gli sorrise, sperando che potesse preoccuparsi meno. Ma entrambi sapevano che quello era un sorriso di circostanza. Un sorriso finto. Di quelli che si fanno quando si sta male ma si vuol fare vedere che si sta bene. E i suoi occhi in quel momento dicevano solo quello.

Dopo poco, arrivarono. Il sole che poco prima aveva illuminato tutta Tokyo, adesso si era nascosto dietro un gruppo di nuvole che poteva significare una cosa sola: temporale.

Hachi scese dalla macchina, mentre Nobu la sorreggeva. I due si presero per mano e cominciarono a camminare. Non avevano neanche fatto tre metri che la ragazza si fermò di scatto.

-“Nana che c’è?!”-

-“Niente andrà bene Nobu…andrà tutto da schifo!”- il suo volto prese a sgorgare di lacrime e le si erano arrossati gli occhi. Non riusciva più a trattenersi ormai. Voleva urlare, fino a perdere la voce. Il dolore, che fino a quel punto era riuscita a controllare, adesso era esploso. Nobu le si avvicinò, vederla così era troppo anche per lui..

-“Nana…alzati da terra, finirai per sporcarti il vestito…ti prego…non riesco a vederti così”-

Quella si rialzò da terra, aiutata da Nobu. Intanto Ren aveva visto tutta la scena e si era avvicinato a lei per aiutarla. I due ragazzi la stavano sorreggendo quando lei disse.

-“Ren...scusa, dovrei essere io ad aiutarti in questo momento”- il ragazzo non rispose. C’erano tutti quel giorno, perfino Takumi che non aveva più osato rivolgere parola a Ren dopo quel giorno. Si sedette accanto a Misato che istintivamente l’abbracciò. Nessuno disse o fece qualcosa durante tutta la cerimonia, che non durò tanto. Un fulmine squarciò il cielo, e interruppe il silenzio. Ormai era tutto finito, adesso la sua “casa” era quella. Per Hachi era tutto come in un sogno, quasi hai limiti della realtà. Non poteva ma soprattutto non voleva muoversi da quel posto. Ormai tutti erano andati  alle macchine, ma lei era l’unica che ancora stava accanto alla tomba di Nana.

-“Hachi…andiamo!”-

-“No vai te…ti raggiungo dopo”-

-“Ma…”

-“Ho detto che ti raggiungo dopo…ed ora vai”- Nana non aveva mai risposto in quel modo a Nobu, ma la disperazione può far fare anche cose strane. Le prime goccioline di pioggia cominciarono a cadere, ma a lei non poteva importare. Era come assorta nei suoi pensieri. Come se fosse entrata in un altro mondo. Nessuno potrà mai sapere cosa passò per la testa di Nana in quei momenti, possiamo solo immaginare il grandissimo dolore che provava. Nobu e gli altri alla fine avevano deciso di aspettarla alle macchine, senza lasciarla lì da sola.

-“Andate pure a casa…l’aspetterò io!”- esordì Nobu.

-“No”- gli rispose Junko -“ L’aspetteremo tutti, lasciamola sfogare”-

-“Va bene…grazie”-

Adesso pioveva veramente forte, le gocce cadevano su Nana e sembravano pese come macigni. Non riuscì a stare in piedi e cade in ginocchio sull’erba e sul fango, proprio accanto alla rosa, che dolcemente aveva posto sulla sua bara. Poi ormai sfinita, si distese in terra, abbracciando quel mucchio di sabbia come se stesse abbracciando lei.

-“Per sempre Nana…per sempre amiche”-

 

Anche qui come nell’altra storia vi chiedo di scusarmi per l’immenso ritardo (GOMENASAIIIIII!!!><) promettendovi che aggiornerò presto, spero che vi sia piaciuto anche questo capitolo..^^

Bacini la vostra

Hachico91

  
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