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Autore: naruhinaxxx    05/01/2015    2 recensioni
Cosa succederebbe se Hinata dovesse difendere un reietto Naruto dall’ essere condannatto a morte? Konoha ne ha avuto abbastanza del ragazzo demone, mentre lei deve difendere qualcuno che non conosce.
Riuscirà a difenderlo sebbene le differenze tra di loro o saranno queste a dimostrasi rovinose per entrambi?
Intanto una minaccia sta insorgendo dall'ombra, riuscirà Naruto a fronteggiarla, vincere la sua vita in dietro e colmare il vuoto che lo ha portato a farsi catturare?
Genere: Avventura, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Neji Hyuuga, Nuovo Personaggio | Coppie: Hinata/Naruto, Neji/Hinata
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Una lampo arancione rompe il silenzio che si era creato nella valle dell’epilogo. Una figura femminile avvolta in un mantello nero cade sul pelo dell’acqua del lago. D’innanzi a lei vi è un uomo con le mani conserte, sguardo feroce di una tigre ed una lunga katana lungo il fianco.
I due si guardano negli occhi per un breve periodo di tempo. La donna si pulisce la giacca mentre annaspa sotto la maschera che porta per celare la propria identità. L’uomo non si scompone mentre il vento gli fa svolazzare i lembi del suo copri fronte e la giacca bianca a motivi di fiamma.
 
“Parla, che intenzioni avevi per attaccare me e la gente che mi sta cuore?” tuona il biondo senza scomporsi sebbene i suoi occhi brucino con ancora più intensità di prima. “Ahahahahahahahah. Sei veramente uno sciocco. Secondo te? Vendetta. Vendetta per quello che hai fatto contro il nostro clan e vendetta per quello che hai fatto a mio zio nonché tuo padre.” Rise sprezzante mentre si rialzava felice. “Che avrei fatto di male al nostro clan? Gli Uzumaki sono morti nella terza guerra ninja ed il Quarto è morto quando ero appena nato! Dammi una ragione più valida. Queste mi fanno soltanto venir voglia di ridere.” Le rispose pacato ma con un certo accenno d’ostilità nella voce. “Adoravo mio zio, non lo ho mai conosciuto ma lo adoravo come se fosse il mio dio e tu, tu sei stato la cause della sua morte. Per anni ho viaggiato in cerca di te. Affilando ile mie capacità ho sempre continuato a viaggiare cercandoti cosicché potessi ucciderti. Ti ho incontrato agli esami da Gennin ma sono stata battuta da te. Solo il tuo addestramento ANBU ti ha salvato alle mie grinfie. La sconfitta mi ha fatto cambiare idea, non ti dovevo attaccare frontalmente ma invece ti dovevo spingere in un angolo tagliandoti tutti le vie di fuga. Ma siccome non ci sono riuscita sono andata a ricercare la vecchia Akatsuki per spingerti ad uscire fuori dal buco in cui ti eri  rifugiato.” Disse con un sorriso sadico sotto la maschera. “Allora hai fallito in principio. Il Kurama è nato quando io ho riunito tutti i membri migliori di questo posto. Nessuno è inutile e tutti sono più che capaci di gestire la situazione che tu chi hai proposto. L’Akatsuki è stata spazzata via e sono bastato io soltanto a completare l’opera. Se hai così tanta voglia di morire esaudirò il tuo desiderio ma non ti aspettare di venire seppellita assieme a mio padre e mia madre.” Controbatte il biondo spazientito.
 
 
Senza preavviso la rossa scatta verso il biondo mentre con un fugace movimento si togli la giacca nera scoprendosi con un pantalone nero in fibra D.FENS®, scarponi neri e maglia dello stesso materiale aderente senza maniche che rivela le sue invitanti forme sebbene la sua faccia rimanga celata sotto la maschera. Naruto non si scompone alla vista dell’attacco mentre la ragazza lo carica a pugno chiuso, immediatamente la prende di sorpresa calciando l’acqua con una tale potenza che si forma un muro fra di loro. La ragazza prosegue la traiettoria del suo pugno in direzione di dove si trovava prima Naruto attraverso il muro ma appena attraversatolo il pugno viene fermato. Appena il muro si compone la ragazza si torva d’innanzi ad un Naruto inespressivo ma con occhi ardenti da tigre. “Prima regola, conosci l’ambiente che ti circonda.” Le dice battendo le dita sull’elsa della katana al suo fianco mentre la ragazza rimane strabiliata dal fatto che il suo pugno sia stato fermato da un solo dito del ragazzo. “seconda regola, per combattere un tuo superiore devi essere certa di possedere un vantaggio significativo.” Le raccomanda mentre con una veloce flessione del dito le fa volare in dietro il dito, subito accorcia le distanze per poi colpirla sotto la trachea e sul cuore paralizzandola mentre lei cade in acqua.
Naruto la rialza prendendola per il colletto della maglietta dietro la nuca, “Sai cugina, non mi sarei mai aspettato che un giorno mi sarei ritrovato a combattere contro una famigliare. Ti potrei tagliare la cola con solo un dito ma oggi sono in vena di più misericordia. Mi piaci, davvero cuginetta, hai fegato da vendere, come tutti noi Uzumaki e Namizake d'altronde. Però…” Dice tirandole un gancio abbastanza veloce e potente da spaccarle la maschera senza però intaccarle il viso, “Questo è per Hinata. Riotterrai la mobilità fra mezz’ora ed allora faremo a modo mio. Quattro round: Arti marziali, jutsu, armi e poi libero.
Sai manchi solo tu, tutti gli altri dell’Akatsuki sono stai sigillati. Puoi decidere, o ti arrendi a me o muori. Sai hai un bellissimo corpo, mi dispiacerebbe martoriarlo,” le rammenta mentre le tocca il seno, “Però, hanno la stessa solidità di quelle di Hinata.” Conclude baciandola prima di sdraiarla sulla riva del lago priva di sensi.
La ragazza si riprende mezz’ora subito dopo. Dinanzi a lei vi è un Naruto che medita sul pelo dell’acqua. Subito si lancia su di lui mentre produce un coltello da sotto la suola degli scarponi per poi posizionarglielo sotto il mento con l’intento di recidergli la gola. “Ti ho sempre adorato, eri il mio eroe prima che tu diventassi un assassino. Non ti posso perdonare, non posso perdonare che ti abbia ricevuto tutto ciò che mi spettava di diritto.” Gli singhiozza addosso baciandogli la guancia prima di affondargli il coltello nella nuca. “Questo è per avermi toccato il seno, e questo è perché accetto la sfida.” Dichiara decisa mentre lancia il coltello contro il biondo sebbene egli lo blocchi fra due dita nello stesso momento in cui la copia scompare in una nube di fumo.
 
 
I due piegaini le proprie giacche e posano le proprie armi al bordo del lago per poi posizionarsi in centro al lago.
“Le regole sono semplici. Se io vinco ho diritto sulla tua vita e lo stesso vale se tu vinca. Vale tutto, scorrettezze comprese in base alla categoria del round.” Le spiega Naruto girano in tondo. Yuriho cerca di non notare come corpo di Naruto sia cambiato così tanto dal loro ultimo incontro. Sotto i medesimi vestiti vede in solidi muscoli, prova degli allenamenti suicidi a cui si sottopone.
Yuriho parte subito l’attacco cominciando con una serie di pugni diretti a viso, torso ed addome accompagnati da calci laterali e frontali diretti al colle ed alle costole sebbene vengano tutti parati da Naruto senza troppa enfasi nell’utilizzare un braccio solo. La ragazza parte per un affondo di mano che viene subito spinto in basso ma questo le da abbastanza spinta per cercare di compiere un calcio a ghigliottina. Il colpo andando a segno spinge Naruto a colpire con la faccia il pelo dell’acqua con una tale forza comparabile solo ad un maglio. Naruto si rialza come se nulla fosse guardandola senza traspirare alcuna emozione. Immediatamente scatta comparendo sotto Yuriho in meno di un secondo compiendo una ginocchiata volante da manuale al suo mento facendola volare in dietro di una ventina di metri. La ragazza si rialza sbigottita prima di cominciare a compiere piroette per portare a segno una serie di calci verticali però che vengono tutti elusi dal ragazzo. Con l’ultimo attacco riesce a colpirlo in pieno viso ma questa volta esso è l’unica parte che si muove. “Bel calcio. Che ne dici del mio” ridacchia mentre compie una capriola copiando la ragazza. Il colpo la prende sulla spalla spedendola sott’acqua in un buco largo cinque metri.
“Devo dare il massimo se voglio avere la meglio su di lui. È più forte di quanto mi aspettassi Maledizione.” Pensa la ragazza risale boccheggiando per un po’ d’aria.
“Abbiamo finito con l’allenamento? So che puoi fare di meglio quindi dimostramelo” la sbeffeggia il ragazzo prendendola per le spalle mentre lei è ancora intenta a cercare di riprendere conoscenza. Naruto la lancia un poco in aria preparandosi a colpirla, dalla sua posizione sembra che stia per utilizzare la technica delle 361 ma invece comincia a scaricarle addosso una serie di pugni a velocità tale che sembra che le sue mani non si muovano. Prima del colpo finale indietreggia con un piede per usarlo come base d’appoggio mentre slancia in dietro in due pugni in modo che siano paralleli l’uno all’altro. La ragazza viene subito investita dalla potenza distruttiva del Matsubuyoshi* il quale ma lancia contro la statua del primo Hokage. La ragazza vomita un connotato di sangue prima che Naruto le arrivi addosso per immobilizzarla contro la statua di pietra mettendole un braccio contro il collo. “Vinco io il primo round! Mettici più impegno, è troppo facile!” le dice beffardo mentre con le dite le indurisce i capezzoli come forma di punizione.
 
“Secondo round. Come vuoi che combatta?” le chiede con un sorriso innocente sebbene sul suo viso ricordo quello di un pazzo sadico. “Che intendi dire?” gli chiede la ragazza mentre si tiene il seno in segno di difesa cercando di nascondere l’eccitazione provata. Il ragazzo evoca altre quattro copie prima di sorriderle beffardo. “Potrei combattere così normale come sono o…” dice mentre le copie si trasformano, “In modalità eremitica, manto da volpe incompleto, manto da volpe completo o manto da volpe mischiato alla modalità eremitica?”. La ragazza deglutisce pesantemente difronte ad una tale dimostrazione di potenza. Sapeva che Naruto era potente, però non si aspettava fino a questo livello. “Ti prego, combattimi senza alcuna modalità!” lo implora la ragazza piangendo finte lacrime. Naruto fa svanire le precedenti copie, “E va bene. Ti lascio la libertà di spizzare i primi tre colpi. Fa si che siano vincenti.”
Yuriho non se lo fa ripetere due volte e scatta immediatamente usando la technica della palla di fuoco suprema per mascherare i suoi movimenti mente crea delle lance di roccia. Appena Naruto schiva la palla solo per ritrovarsi di fronte ad una pioggia di lance mentre dietro ad esse la ragazza si appresta ad eseguire un Raikiri.
Volando in picchiata la ragazza si appresta a colpire il suo bersaglio, a quella velocità non può sbagliare. Naruto lascia che lei gli arrechi un taglio sul petto prima di calciarla in dietro con un calcio potenziato da un Rasengan. La ragazza da mezz’aria comincia a bombardarlo con proiettili d’aria che però vengono inglobati nella technica delle fiamme del drago d’oro rendendo la technica ancora più potente che però viene fermata dalla technica del drago proiettile. “Dai fai di meglio maledizione!” le intima Naruto mentre la bombarda col pavone del mattino.  La ragazza schiva tutti i colpi al pelo ma nonostante tutto non è ancora riuscita ad ottenere il sopravvento su Naruto, è lui che domina il combattimento quando dovrebbe possederlo lei. Naruto termina il suo bombardamento prima di riatterrare sull’acqua colpendola con un pugno. “Sei diventata talmente cieca di vendetta e rimorso che non vedi più la luce. E sia, ti priverò della vista e ti renderò il mio pupazzo per le torture.” Yuriho cerca di allontanarsi mentre del fumo nero esce dal punto d’impatto del pugno, il fumo l’avvolge come una coperta di lino. Veloce e dolce ma allo stesso tempo letale e silenziosa.
La ragazza si ritrova nell’oscurità più completa, non riesce a produrre luce con nessuna technica. È cieca. È alla mercé di Naruto.
“Hai mezz’ora per uscire da questo genjutsu. Se non ce la farai resterai cieca per il resto della tua vita e diventerai la mia schiava personale. Buona fortuna!” la risata profonda e sadica di Naruto le rimbomba nelle orecchie, come può fare a liberarsi? Nulla di ciò che può fare è servito a qualcosa. Si lascia cadere a terra, tutti i suoi sensi sono diventati inservibili. Non c’è gusto nell’aria, non c’è aroma, né temperatura o luce intorno a lei. Tutto ciò che può sentire è la voce di Naruto quando parla. Chiude gli occhi e pensa. Il pensiero è l’anticamera del successo per uscire da un’illusione. Pensa, pensa ad eventi vecchi di anni. Pensa a tutto ciò che ha imparato su di Naruto. Tutto ciò che ha fatto e come lo ha fatto. Non si capisce ancora come abbia fatto a portare il suo giudizio universale su di Orochimaru e Hanzo ma si conoscono che atroci torture che gli ha applicato prima di ucciderli. Pensa alla prima volta che lo ha incontrato, l’unico genin che sia mai diventato Chuunin solo con l’ausilio di una katana e bendato. Ma si! Bendato! Aveva passato tutto l’anno coi sensi soppressi a zero. La ragazza si alza di scatto mentre si porta le mani al viso, “Se ho fallito solo un dio mi potrà ridare ciò di cui mi sto per privare.” Pensa mentre con un veloce movimento si asporta gli occhi. 
 
“Brava, hai imparato la lezione. Mai affidarsi ai propri sensi quando si riescono a sviluppare modi migliori.” Si congratula Naruto mentre batte le mani, “Apri gli occhi e passiamo al terzo round. Al momento siamo pari.” Yuriho apre gli occhi giusto in tempo per prendere al volo la lancia che Naruto gli ha passato.
“Prima di combattere ti posso fare due domande?” gli chiede mentre lo ammira nel sistemarsi la katana al fianco ed i guanti senza dita. “Dimmi, sarei felicissimo di risolvere i tuoi quesiti cuginetta!” le risponde sfoderando un sorriso innocente che spazza nella mente di Yuriho l’immagine del suo viso sadico per un secondo.
“Come hai fatto a battere Orochimaru e Hanzo in un tempo record?”
“Facile, non sono il genio della famiglia Uzumaki?”
“Si, ma che centra questo?”
“Semplicemente che il Rinnegan ti rende un dio!” Le dice mentre si passa una mano sopra gli occhi. Riaprendoli la ragazza sussulta nel vedere che i suoi occhi azzurro cielo si sono trasformati in dei occhi rosso sangue con le pupille nere contornati da cerchi concentrici e tomoe. Ad un secondo passaggio gli occhi tornano normali. “È l’abilità che mi richiede più chakra per essere mantenuta. Ai tempi mi divertivo a sentirmi onnipotente grazie ad esso ma adesso sono più cosciente del fatto che è una carta da giocarmi solo in casi estremi. Non osare dire a qualcuno il mio segreto!” Le intima con un sorriso sincero che però allo stesso tempo emana una forte aura omicida.
“Va-va bene. Ma cosa hai fatto dopo che sei scappato da Konoha?” dice mentre cerca di riprendere confidenza. la sensazione che aveva di conoscere il proprio cugino non era altro che una bugia. Lui è un dio e lei una formica.
“Beh semplice. Ho viaggiato ed appreso moltissimo!”
“Se tu vincessi cosa ne faresti di me?” gli chiede nervosa
“Dipende da come combatterai. Potresti diventare la mia bambola come potresti diventare la mia amante. Siamo cugini di lontano grado, non sarebbe una cosa immonda e poi devo pur sempre salvaguardare la tua bellezza.” Le dice con un inchino. “E se. e dico SE vincessi tu, cosa faresti?”
“Beh, grazie per il complimento. Uhmm. Ti prenderei per far rinascere il clan Uzumaki.”
“Hahahahahahah. Mi fai morire dalle risate. Va bene, ora si combatte” le dice mettendosi in posa da combattimento a mani aperte.
“Solo un’ultima domanda. Perché vuoi presenziare in tribunale? Sei talmente forte da poter fronteggiare il mondo sbadigliando. Ti devo ricordare con quale facilità hai sconfitto i Kage?” gli chiede mentre anche lei si mette in posa.
“Voglio sposare Hinata. Prima che ci sposiamo però le ho voluto regalare il regalo migliore al mondo: aver vinto la causa legale del millennio.” Ammette grattandosi la nuca fra i capelli color pulcino mentre la ragazza sbuffa. “Non è cambiato. È rimasto mezzo sadico e mezzo bambino come sempre! Vincerò io intanto!” pensa la ragazza mentre lo attacca con la lancia.
Il combattimento è veloce e brutale, ad ogni arma che la ragazza usa Naruto si difende con la sua katana. La sua padronanza dell’arma è ineguagliabile mentre non lascia neanche un buco scoperto per l’attacco. La ragazza continua a combattere ed attaccare ma tutte le armi vengono tagliate come se fossero burro.
“Sai, un giorno dovrei portarti da Ten Ten. Come fa lei le armi non le fa nessuno.” Le dice mentre rinfodera la katana. La ragazza si ferma a boccheggiare, lui le scatta contro con mano sul manico pronto a compiere un laido*. La ragazza mette le braccia in avanti per proteggersi ma Naruto colpisce senza troppi problemi, il suo fulmineo attacco colpisce senza incontrare alcun tipo si difesa.
“Hai sbagliato. Non sei riuscito a colpirmi!” lo schermisce la ragazza mentre evoca sei borse piene di shuriken.
“Ah davvero? Controlla il tuo intimo!” le dice mentre la ragazza si accorge della mancanza degli slip e del reggiseno. “Però, reggiseno per una quinta e tanga  tutto in pizzo nero e. Sei proprio come Hinata sebbene tu abbia i capelli rossi e gli occhi verdi.” Le sorride divertito.
“Brutto stupido! Non è educato fare questo ad una donna! Maledetto Jiraia per averti reso un tale pervertito!” Appena la ragazza ha finito di parlare si accorge del suo errore. Naruto la guarda con occhi di fuoco mentre il suo viso si contorce fra un’espressione sadica e d omicida, non doveva toccargli il padrino. L’incredibile aura di istinto omicida rende l’aria irrespirabile ma dura per poco. Subito il ragazzo si calma, “Non menzionare Jiraia se vuoi indebolirmi. Mi fa solo diventare più violento” le dice mentre il viso gli ritorna sorridente ed innocente. Yuriho ha imparato una seconda lezione vitale, mai far arrabbiare Naruto con cose che gli stanno a cuore.
Yuriho attinge alle sue ultime forza mentre comincia a lanciare tutti gli shuriken a sua disposizione i seicento miliardi di Shuriken vengono tutti intercettati e tagliati da qualcosa mentre le braccia di Naruto rimangono conserte. “Il jutsu non valgono però!” si lamenta la ragazza con un filo di voce. “Ma i fili di metallo si. Ringrazia Ten.” Le fa l’occhiolino mentre con un movimento del dito le toglie tutto il sudore che ha sul corpo.
 
La ragazza cade sulle ginocchia, tutti i suoi muscoli sono morti dallo stress subito e non ha più forze in corpo. Naruto si avvicina e le punta la katana al collo.
“Yuriho Namizake, ti definisci sconfitta e pronta a diventare mia amante?” le chiede freddo mentre la guarda negli occhi. “E se rifiuto?” chiede lei sprezzante con un sorriso ironico mentre sente che fra non molto sverrà. “Non lo vuoi scoprire.” Le dice mentre rinfodera la katana prendendosela fra le braccia. “Dormi per un po’ mentre io mi occuperò del caso giudiziario” pensa mentre la bacia per curarla.
 
 
Naruto arriva a casa di Hinata una mezz’ora dopo.
 
“Ciao, ti dispiace se la metto da qualche parte?” le chiede con un sorriso innocente stampato sul viso quando lei gli apre la porta. Hinata lo guarda con fare gelido. Non professa una parola mentre lo conduce in camera sua. Appena Naruto appoggia la cugina sul letto della ragazza Hinata lo prende per la maglia e lo trascina fuori dalla stanza. Lui la guarda perso prima di ricevere un pugno in pieno stomaco che lo lascia strabiliato.
“Questo è per non avermi detto tutto e per aver portato lei qua.” Gli grida contro con le lacrime al viso prima di tirarselo addosso. “E questo per tutto l’impegno che hai impiegato per proteggermi e portarmi al sicuro.” Gli dice prima che le loro labbra si incontrino in un bellissimo bacio. “Ti amo Naruto, non lasciarmi più.” Gli dice dopo un abbraccio durato mezz’ora. “Non lo ho mai pensato.” Le dice mentre le alza il viso che si era nascosto fra i suoi pettorali. “Non ti lascerò mai.” “E lei?” gli chiede indicando la rossa riportandolo coi piedi  a terra. “Ehm. Ti va se ne parliamo dopo il processo?” le chiede grattandosi la nuca con fare da bambino innocente. “Va bene. Un’ora. Fra un’ora d’avanti al cancello.” Gli dice mentre se ne va cominciando a slacciarsi il kimono azzurro a fantasia di rondini d’oro.
 
 
 
Cara Yuriho
Sono alla corte per il processo.
Se vuoi venire cambia le tue caratteristiche.
Per le otto dovremmo aver finito.
Baci Naruto.
 
Questo è il biglietto che lascia Naruto sul comodino vicino alla cugina.
 
 
 
Naruto aspetta appoggiato sulle mura esterne della villa vestito con il suo assetto da combattimento con la giacca da Hokage e la sua fidata katana al fianco e le mani in tasca. Hinata arriva poco dopo vestita con un vestito formale di seta bianco dallo scollo provocante e strafottente, scarpe col tacco a spillo bianco e occhiali a montatura nera. Sotto il braccio il fascicolo con le prove per il caso.
 
Non parlano ma sanno di capirsi. Sono pronti. Cominciano a camminare verso il tribunale.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
* Matsubuyoshi: technica del Karate che richiede di colpire il nemico con due pugni simultaneamente per poter eludere le difese. Il colpo può essere data su qualsiasi parte del corpo purché i pugni siano paralleli fra di loro ed uno punti verso la parte alta del corpo, (testa, collo, petto o spalle), mentre l’altro alla parte bassa, (inguine, addome, intestino, genitali etc.)
* Laido/iaido: technica del Kenjutsu e iaijutsu, (tecniche sulla padronanza della katana). Consiste nello sfoderare la katana complendo il bersaglio con un movimento unico. Vastamente utilizzato nei duelli fra samurai e dalle guardie del corpo dei signori feudali per terminare combattimenti col minor numero di scambi possibile.




Ciao. A tutti coloro che hanno sopportato la mia lentezza nel concludere questa storia li ringrazio dal profondo del mio cuore. Mi siete mancati un casinooooooo.
La conclusione arriverà presto e poi vi consiglio di leggere Wasteland quando raggiunderà una lunghezza minima di tre capitoli. Ciao a tutti ed alla prossima ^_^
  
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