- Haruhi, tu
lo sapevi?
Lo sguardo
allucinato di Hikaru avrebbe dissuaso chiunque dall’annuire, ma ovviamente,
Haruhi non era chiunque.
- Era
abbastanza ovvio: lui è sensibile, altruista, dolce, sempre disponibile; sono
doti praticamente impossibili da trovare in un uomo.
Gli altri
quattro membri dell’Host Club, momentaneamente
presenti, si sentirono trafiggere da un dardo infuocato alle spalle e
sopraggiunse sulle loro pettinate testoline (a parte quella di Hikaru si
intende) una tonnellata di mattoni.
- Il gioco
di oggi sarà: troviamo il ragazzo ideale per Kaoru!
Il primo a
riprendersi dallo shock fu ovviamente Tamaki che, come sempre, trovava qualcosa
di positivo anche nelle situazioni più assurde.
Hikaru,
intanto, seduto a terra, continuava a scuotere la testa in un movimento
continuo ed anche un tantino stereotipato che cominciava a preoccupare non poco
Haruhi e Honey.
- Hika – chan, stai bene?
Honey,
all’altezza dell’amico, lo guardava con apprensione.
- A me e
Kaoru sono sempre piaciute le stesse cose…
- Tama – chan, per favore, puoi
baciare Hika – chan così la
smette?
Haruhi
osservò la scena come se fosse in una bolla di sapone, ma prima che i due
potessero anche solo prendere in considerazione l’ipotesi disse: - Scusate, ma
se a Hikaru piacessero i ragazzi forse sarebbe meglio se fosse un vero uomo a
baciarlo.
Tamaki si
voltò verso Haruhi con sguardo ferito e poi si accucciò in un angolo a
coltivare funghi.
- Hai
ragione Haruhi. Magari Mori, vuoi provare tu?
Il gigante
silenzioso si avvicinò a Hikaru, ma prima che potesse anche solo accostarsi a
lui, l’altro si allontanò come se fosse stato scottato.
- Veramente,
io preferirei fare una prova con una ragazza, per sapere se ho le stesse
reazioni di Kaoru. Haruhi,
saresti disposta ad aiutarmi?
Tamaki
intervenne: - Scordatelo! Non ti azzardare a toccare la mia bambina.
Gli altri
osservarono con sospetto le scintille che si stavano scambiando i due ragazzi,
poi Honey intervenne: - Allora, questo gioco?
Haruhi colse
la palla al balzo: - Dai, fra tutti i ragazzi che conosciamo vediamo quale
potrebbe essere quello più adatto a Kaoru.
***********
Kaoru
accompagnò a casa Mei e poi ritornò a casa sua.
- Arrivi
tardi, dove sei stato?
La voce di
Hikaru non era preoccupata né tantomeno interessata.
- Sono
uscito con Mei.
- Ti sei
divertito?
- Direi che
è stato illuminante.
Kaoru si
stava dirigendo verso il bagno per farsi una bella doccia ristoratrice, ne
aveva bisogno con tutte le novità avvenute quel giorno, ma il suo fratellino
sembrava strano.
- C’è
qualcosa che ti turba fratello?
- Tu sei
gay.
Kaoru
boccheggiò per dieci minuti buoni. Se lui l’aveva scoperto da poco meno di due
ore come era possibile che suo fratello, Mister
ho gli occhi foderati di salame quando si parla di sentimenti, ci fosse
arrivato prima di lui?
- Scusa, ma
tu…
- Ti abbiamo
seguito, ero preoccupato perché eri strano. Ah, Honey
non era molto felice di sapere che il tuo ideale di uomo è Mori.
Kaoru
arrossì violentemente; poi, sorridendo si rivolse al fratello:- Scusa, ma cos’è
esattamente che ti preoccupa?
- Semplice,
a noi sono sempre piaciute le stesse cose e non vorrei che…
- Hikaru,
prestami attenzione perché te lo dirò una volta soltanto: noi due non siamo
assolutamente uguali, non lo siamo mai stati e non lo saremo mai; i assomigliamo
molto fisicamente, ma abbiamo sogni e desideri completamente diversi. Il fatto
che a me piacciano i ragazzi e a te le ragazze ne è un esempio, ma in realtà
credo che se ci penserai un po’ troverai molte altre cose che ci
contraddistinguono. Ora scusa, ma ho proprio bisogno di una doccia.
Mentre
Hikaru coricato sul letto studiava il soffitto, Kaoru si infilò sotto la doccia
a pensare, perché a dire il vero, ora gli si precludevano un sacco di
possibilità…