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Autore: 4ever_young    11/01/2015    1 recensioni
Cosa succede se tutto d'un tratto perdi i tuoi genitori e la migliore amica di tua madre ti prende sotto la sua ala protettrice? E cosa succede se questa ha un figlio poco più grande di te col quale sei cresciuta ma, per via del suo cambiamento di carattere hai deciso di allontanare? E se nelle nuova scuola tutto fosse diverso? perché in fondo da New York a Los Angeles ci sono parecchi chilometri di distanza. Riuscirà Samantha a iniziare di nuovo dopo la scomparsa dei suoi genitori?
P.S è la prima storia che pubblico perciò accetto qualsiasi tipo di consiglio per migliorare la mia scrittura.
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Arrivò la sera e Samantha era in ansia.

«Pronta Puffetta?» chiese Ethan entrando nella stanza della ragazza senza nemmeno bussare.

«ma sei impazzito? Mi hai fatto prendere un colpo!!!!» disse la giovane.

«ti spaventi per poco Puffetta, e dire che non ti ricordavo così fifona.»la schernì Ethan.

Lei di risposta gli fece la linguaccia e tornò a truccarsi sotto lo sguardo attento di Ethan.

Quando finì si voltò verso il giovane e disse:«allora sono presentabile?» fissando le sue iridi nere in quelle azzurre di lui che rimase ammaliato dalla bellezza della giovane.

«sei bellissima» disse ancora in trans, Samantha arrossì e i due continuarono a fissarsi in un silenzio imbarazzante fino a quando il piccolo James fece il suo ingresso.

«Wow Semmy sembri una principessa» disse il piccolino.

«grazie cucciolo» rispose lei prima di scompigliarli i capelli.

Ethan intanto era ancora assorto nei suoi pensieri e guardandola ridere in quel modo con il suo fratellino gli tornò in mente quando la vide per la prima volta

 

*Flashback*

Ethan stava giocando tranquillamente da solo con il suo pallone da calcio quando vide una macchina fermarsi di fronte alla casa dei suoi vicini; sua madre gli aveva detto che in quella casa sarebbe venuta ad abitare un altra famiglia al posto dei Stones che a dirla tutta gli stavano parecchio antipatici.

Forse la nuova famiglia aveva un figlio più o meno della sua età con cui avrebbe potuto giocare a pallone pensò ma il suo entusiasmo si spense quando vide una bambina scendere dall'auto; la cosa che lo colpì all'istante fu che la bambina invece di stringere tra le braccia una bambola di stoffa o qualsiasi altro tipo di gioco da femmine stringeva avidamente un pallone da calcio.

La bambina si accorse dello sguardo curioso di Ethan e quando gli fu abbastanza vicina gli disse «ehi tu che cosa hai da guardare?» con quella sua faccina imbronciata che con il tempo Ethan aveva imparato ad amare.

«assolutamente niente» rispose il bambino.

«Samantha! Perché invece di spaventare questo bel bimbo non ci fai amicizia?» disse la madre della bambina riprendendo la figlia e il suo carattere burbero.

«uffa, va bene come ti chiami?» chiese la bambina scocciata.

«Ethan tu?» rispose il bimbo dagli occhi azzurri.

«Samantha, ti piace il calcio?» chiese la bimba.

«si tantissimo, che squadra tifi?» chiese allora Ethan.

«una squadra lontana, forse non la conosci» disse la bimba.

«provaci magari la conosco» rispose il bimbo facendo un sorriso dolce alla bambina

«Juve, è una squadra italiana» rispose allora Samantha sicura che il piccolo bambino difronte a lei non conoscesse la sua amata squadra dato che giocava dall'altra parte del mondo ma Ethan si illuminò a sentire quel nome.

«davvero? Anche io!!! pensavo di essere l'unico americano a tifare una squadra così lontana» rispose eccitato il bambino. Ama i colori bianconeri davvero tanto e non aveva nessuno con cui condividere quell'amore ma ora l'aveva trovata.

«ma è fantastico! Come fai a conoscerla?» chiese la bambina animandosi e iniziando a prendere in simpatia quel bambino dagli occhi azzurri.

«i miei viaggiano molto e quando avevo 4 anni siamo andati a Torino e mio papà mi ha portato a vedere una partita allo stadio ed è stato amore a prima vista tu?» rispose il bimbo.

«mio nonno è italiano e mi ha sempre fatto vedere le partite della Juve mi ha raccontato di tutte le leggende che ci hanno giocato e mi sono innamorata» rispose la bimba e Ethan era sicuro di aver visto i suoi occhi diventare a cuoricino.

*Fine flashback*

Da quel giorno Ethan e Samantha erano diventati inseparabili si vedevano tutti i giorni in cortile per giocare a pallone e quando si faceva tardi si mettevano a parlare della loro Juventus con i suoi campioni, erano inseparabili fino a quando la famiglia Delgado si trasferì a Los Angeles e la loro amicizia si interruppe.

 

«siete pronti ragazzi?» chiese Molly entrando in camera di Samantha; erano tutti lì mancava solo Albert.

«dai ragazzi sapete come la nonna odi i ritardi» come non detto, Albert fece il suo ingresso nella stanza.

Uscirono tutti e si avviarono in macchina verso casa della nonna.

«siete pronti ragazzi?» chiese Molly preoccupata.

«forse è la volta buona che non li vedremo litigare ahaha» scherzò Albert e tutti risero.

«forse, finalmente» rispose tra sé e sé Ethan ma Samantha che gli era accanto lo sentì e lo guardò; le era sembrato che nella sua voce ci fosse una nota di malinconia, nostalgia e le venne in mente la loro prima litigata.

 

*Flashback*

erano a scuola Samantha era in terza e Ethan in quinta, stavano andando in cortile per l'intervallo e come al solito Samantha si avvicinò a Ethan per giocare insieme a pallone ma il moro la respinse.

«perché non vuoi giocare con me?» chiese triste Samantha.

«perché voglio giocare con loro e loro dicono che le femmine non possono giocare a calcio» rispose duro Ethan indicando i suoi amichetti.

Samantha a quel punto se ne andò arrabbiata in bagno per piangere.

Quando tornarono a casa Ethan corse dalla mamma in lacrime.

«mammina Samantha non mi vuole più parlare» disse tirando su con il naso.

«ehi amore come mai? Che cosa è successo?» chiese dolce Molly al figlio

«oggi alla ricreazione le ho detto che le femmine non giocano a calcio» disse colpevole il bambino.

«e perché glielo hai detto?» chiese paziente la madre.

«perché i miei amichetti dicono così ma io so che non è vero »rispose Ethan rendendosi conto dell'errore e di quanto gli mancasse la sua amichetta.

«perché non le chiedi scusa?» chiese la mamma.

«si, adesso vado» disse il bimbo sempre più determinato.

«c'è Samantha?» chiese Ethan alla mamma della giovane quando questa gli aprì

Ethan seguì le indicazioni dategli e si precipitò nella camretta di Samantha.

«mi dispiace per oggi» esordì facendo sobbalzare Samantha che lo guardò imbronciata per poi girarsi dall'altra parte senza nemmeno rispondergli.

«dai Puffetta, ho sbagliato i miei amichetti sono degli stupidi e tu sei la mia migliore amica» disse Ethan e Samantha gli saltò al collo abbracciandolo.

«non farlo mai più se no ti picchio» disse minacciosa la piccola e Ethan sapeva che lo avrebbe fatto.

*fine Flashback*

 

Samantha fu riportata alla realtà da Ethan che faceva intrecciare le loro dita e la giovane si ritrasse subito.

«ma che fai?»

«ti prendo per mano come fanno le coppiette ricordi? Per mia nonna tu sei la mia ragazza.» gli rispose Ethan prima di far riallacciare le loro dita, brividi percorsero le braccia di entrambi che cercarono di nasconderlo il più possibile.

«ciao nonna» disse Ethan salutando l'arzilla vecchietta di fronte a lui.

«Ethan caro, e tu devi essere Samantha» disse la nonna salutando i due.

«è un piacere conoscerla» disse educata Samantha.

«oh chiamami pure nonna, da quanto tempo state inseme?» chiese la nonna.

I due si fissarono per alcuni istanti non si erano preparati nessuna scusa ma poi Ethan disse «5 mesi, quasi sei».

«oh ma che bello nipotino caro, hai una fidanzata per più di una settimana» lo prese in giro per poi allontanarsi.

«non so se riuscirò a resistere tutta la sera » dice esasperata Samantha a bassa voce in modo che possa sentirla solo Ethan.

«beh siamo d'accordo su una cosa» disse Ethan fissando le sui iridi blu in quelle nere della sua amica.

«Ethan cugino mioooooo, ullalà chi è quasta bella fanciulla?» Ethan imprecò silenziosamente, poteva sopportare tutto ma lui no!


NdA: ecco l'altro capitolo, vi avverto nel prossimo ne vedremo delle belle ahaha, e poi chi è questo cugino che Ethan non vuole proprio vedere? Boh tutto nel prossimo capitolo, intanto vi lascio questo, lo so sono cattima (muahahaha) no vabbe a parte gli scherzi il prossimo capitolo sarà più movimentato e forse più lungo intanto in questo abbiamo scoperto cose nuove sui nostri protagonisti e sulla loro amicizia giovanile. Abbiamo scomperto anche che squadra tifano, ahahah scusate ma la mia Juve c'entra sempre sorry, va bene vi lascio, vado a vedere la partita :D alla prossima e mi raccomando recensite ;)

  
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