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Autore: lukespj    11/01/2015    4 recensioni
“Haz, mi vuoi sp-”
“Ti prego, so che sono un emerito coglione, un cretino, uno stronzo, tutto quello che vuoi. E mi dispiace, giuro. Ma non posso starmene con le mani in mano. Ti amo, cazzo, e non posso lasciarti andare, anche se probabilmente sarebbe la cosa migliore, ma non posso. Sarò anche egoista, ma non mi importa. Ti voglio con me e per me, e non mi interessa niente e nessuno. Che vadano tutti a farsi fottere. Sei la cosa migliore che mi sia capitata, ho sempre avuto bisogno di te, e tu ci sei sempre stata. E so che ci sarai ancora, perché anche tu hai bisogno di me, anche se io non ci sono stato molto per te, ma ti prometto che cercherò di migliorare. Te lo prometto. Ma ti prego, ti scongiuro.. Non lasciarmi” dico tutto d’un fiato, interrompendola e porgendole le rose.
[questa ff è nata in seguito alle tre OS che ho scritto su Harry, ma racconta quello che sarebbe successo se le cose fossero andate diversamente da quanto avevo scritto]
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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(Harry POV)

Quando arrivo a Londra sono ormai le dieci e mezza, ovviamente il treno doveva essere in ritardo. Mi precipito fuori dalla stazione correndo verso la prima metropolitana, ma quando scendo, questa mi parte sotto il naso. Guardo il monitor per vedere quando passa la prossima e, mi sembra giusto, devo aspettare sette minuti. Continuo a sbuffare e a battere un piede mentre aspetto. Questi fottuti sette minuti non hanno nessunissima intenzione di passare. Quando – finalmente- arriva, salgo in fretta e furia, spintonando anche un po’ di persone. Questa scatola di ferro sembra andare dannatamente lenta che mi verrebbe voglia di scendere subito e andare a piedi. Mi stanno fissando tutti in malo modo per quanto sono ansioso di scendere da qua, ma onestamente non mi interessa. Quando si ferma alla fermata giusta, mi catapulto fuori e salgo i gradini a due a due verso l’uscita, per poi correre fino al condominio di Giulia, dove trovo un cartello che mi invita a fare sei fottuti piani di scale dato che l’ascensore è fuori servizio. Gli ultimi gradini li faccio in modalità lumaca, ma ormai le mie forze si sono esaurite. Appena arrivato al piano, mi appoggio un attimo alla porta per riprendere fiato. Quando torno a sembrare una persona normale, suono il campanello. Non passa molto prima che la porta si apra, ma al posto che trovarmi davanti Giulia, mi trovo Niall. Ok, manteniamo la calma, deve esserci una spiegazione logica alla sua presenza qui.

“Ma guarda un po’, prima combina i casini e poi torna con la coda tra le gambe” dice una voce altamente irritante che conosco fin troppo bene.

Sposto l’attenzione dal biondo a Malik, che è seduto al tavolo e mi guarda, continuando a scuotere la testa. Cerco di guardarmi intorno per non far salire la mia voglia di spaccargli la faccia e noto che la tavola è ancora apparecchiata. Sono ancora sulla porta quando sento dei passi avvicinarsi.

“Chi è alla porta?” chiede Giuls, comparendo dal corridoio.

Quando alza lo sguardo e i nostri occhi si incontrano, la sua espressione cambia radicalmente, come se fosse appena stata colpita in pieno petto. Niall guarda verso di lei, che annuisce e così lui si sposta, permettendomi di entrare in casa e di chiudere la porta dietro di me. Sento lo sguardo di Malik puntato addosso mentre vado verso Giuls, che non si è ancora mossa da quando mi ha visto.

“Mi vuoi spiegare che ci fanno Niall e Malik a casa tua?” chiedo, il tono di voce un po’ troppo alto.

Giulia alza lo sguardo e scoppia a ridere.

“Stai scherzando, spero”
“Ti sembro uno che sta scherzando?” chiedo, incrociando le braccia al petto.

Sbuffa, poi mi supera andando verso il tavolo. Si versa un bicchiere d’acqua e ne beve un po’.

“Premettendo che non ti devo nessun tipo di spiegazione, Zay è venuto qui per accompagnare Trisha  e le sue sorelle per le compere di Natale e dato che lui non ne aveva voglia di andare in un sacco di negozi è venuto qui, e abbiamo deciso di passare la serata insieme, anche con Niall dato che sono a casa da sola perché Mar è a Brighton con Liam, El passa il fine settimana da Lou e i ragazzi stanno andando di pub in pub per vedere di riuscire a fare delle serate prima di Natale..”
“Beh, avresti dovuto dirmelo che lui era qui” dico, indicando il diretto interessato, che mi lancia un’occhiataccia.
“Mmh.. Si è quando? Magari quando mi ha risposto quella?” dice, alzando notevolmente il tono di voce.
“Giuls, non è come pensi..” dico, andando verso di lei per abbracciarla, ma lei si sposta.
“E allora com’è?” chiede, stavolta quasi in un sussurro, cercando di trattenere le lacrime.
“Non è successo  niente di quello che lei ti ha fatto intendere.. Non so come ha fatto ad avere il mio telefono, e mi dispiace se ti ha detto qualche cazzata, ma ti giuro, non abbiamo fatto niente di quel tipo”
“Come? Vuoi dire che qualcosa è successo?” chiede, gli occhi sgranati e la voce distante.

Mi sono fregato da solo, merda. E adesso che cosa faccio? Mi ero ripromesso che non glielo avrei detto.

“Harry.. Che è successo?”
“Ci siamo baciati.. Cioè, lei ha baciato me, ma non ti devi preoccupare.. E’ stato solo un bacio, niente di che”

Giulia abbassa lo sguardo, mentre alcune delle lacrime che stava disperatamente cercando di cacciare iniziano a correre sulle sue guance.  Sento una sedia strisciare e in un nano secondo, Malik le si è piazzato davanti, incenerendomi con lo sguardo.

“E lo dici così come se niente fosse?! Ma ti rendi conto che hai una ragazza? Non puoi mica andare in giro e baciare la prima che ti capita davanti dicendo poi che è soltanto un bacio!” mi dice Malik con un tono di voce quasi troppo calmo.

Ma non lo ascolto, tutto il mio essere è concentrato sulla ragazza alle sue spalle che continua a guardare il pavimento, distrutta.

“Giuls..”

Alza lo sguardo al suono della mia voce e riesco a vedere dai suoi occhi che brillano a causa delle lacrime che è ferita. Ma c’è anche qualcos’altro in quei bellissimi occhi verdi. C’è speranza. Speranza che io dica o faccia qualcosa per dimostrare quanto la amo. Ma non ce la faccio. Non riesco a dire ne’ fare niente. Mi guardo semplicemente intorno, spostando lo sguardo da Giulia a Malik e a Niall. Respiro profondamente, prima di andare verso la porta e aprirla. Prima di uscire, guardo ancora verso Giuls, e nel suo sguardo non c’è più speranza ma delusione. Chiudo la porta dietro di me, sedendomi poi sul primo gradino delle scale. Non ce la faccio, non riesco ad urlare al mondo quanto quella ragazza sia importante per me, riesco solo a distruggerla sempre di più.

Bastava che le dicevi che hai detto tutto a Josh.

Che poi, non gli ho detto proprio tutto, mi è semplicemente uscito che è la mia ragazza. Ma lui non sa, loro non sanno che è tutto ciò che di meglio potesse capitarmi nella vita, ma che la sto lasciando andare perché ho paura di tutto questo. Ho paura di questo fottutissimo grande amore che provo per lei. Ed è semplicemente questo il motivo per cui non ho voluto nemmeno che i nostri lo sapessero. E’ come se a dirlo, tutto svanisca. Ma l’unico che lo sta facendo svanire sono io, con la mia paura.
Sento da dentro l’appartamento una porta sbattere e poi un rumore secco, come se si fosse rotto qualcosa.
E, in effetti, qualcosa  si è rotto, frantumato in mille pezzi.
E, questa volta, non sarà semplice ripararlo.

(Niall POV)

Non ci posso credere. Non se ne è andato davvero così.

“Adesso mi spieghi come hai fatto ad innamorarti di quel coglione” sbotta Zayn, dopo un po’ di minuti di silenzio.
“Io.. Non lo so..” dice Giuls, abbassando lo sguardo.
“Avresti dovuto saperlo che non avrebbe fatto altro che farti del male e-”
“Hai ragione, hai fottutamente ragione, ok? Sono un fottuto disastro, non faccio altro che fare cazzate e scelte sbagliate.. E sai una cosa? Sono stanca, non ne posso più..” dice Giulia, interrompendo Zayn.
“Giuls, sei forte, hai superato situazioni peggiori, riuscirai a-”               
“Al diavolo tutto e tutti.. Non voglio ascoltarti” lo interrompe di nuovo, per poi andare a chiudersi in camera.

Zayn tira un calcio alla sedia, che cade provocando un tonfo secco. Guarda le sedia sul pavimento, poi si lascia cadere sul divano, prendendosi la testa tra le mani. Mi avvicino e gli metto una mano sulla spalla.

“Lascia che ci provi io a parlarle”

Zay alza lo sguardo e mi guarda con gli occhi sgranati, come se avessi detto chissà che cosa.

“Ni, non so quanto ti convenga entrare in quella camera.. Quando è così è davvero intrattabile e potrebbe mandartici anche se stai zitto”
“Correrò il rischio” dico, sorridendogli.

Lui ricambia il sorriso, poi si leva le scarpe e si sdraia sul divano. Si vede che questa situazione ha distrutto anche lui, hanno un rapporto davvero meraviglioso, si difenderebbero sempre e comunque, anche nelle condizioni più difficili. E non è da tutti, considerando anche che hanno avuto una storia. Arrivato davanti alla camera di Giuls, busso un paio di volte, ma non ricevo nessuna risposta. Apro leggermente la porta e la vedo distesa sul letto che cerca di mascherare i singhiozzi. Mi avvicino, sedendomi sul bordo del letto senza dire niente. Non passa molto prima che lei si sieda vicino a me, tirando sul col naso e perdendosi a guardare fuori dalla finestra.

“Com’è iniziato tutto questo?” le chiedo, guardando anche io fuori dalla finestra.

Lei sorride, poi inizia a giocare con il ciondolo della collana che porta sempre.

“Chi può dirlo.. So solo che il giorno prima era il mio migliore amico e il giorno dopo non era più come prima.. Dicono che è normale che si cambi andando al liceo, ma il fatto è che lui sì, è cambiato, ma non con me.. O almeno, con me a volte è ancora quell’Harry che era una volta.. E credo che sia per questo che qualcosa in me è cambiato nei suoi confronti.. Non so come, non so perché, non so quando, ma è successo..”

Si blocca per asciugarsi alcune lacrime che le corrono sulle guance mentre ricorda cose che custodisce nel suo cuore.

“Questa collana.. E’ sua.. Quando avevamo sette, o forse otto anni, l’ha data a me perché continuavo a dirgli che mi piaceva e allora mi disse che era giusto che la tenevo io, così era come se lui fosse sempre stato con me anche quando non c’era..”

Rincomincia a singhiozzare, così metto un braccio intorno alle sue spalle e la stringo a me. Rimane nella mia stretta finche non si calma, poi si sposta leggermente, appoggiando la testa sulla mia spalla.

“Sono cambiate così tante cose da quel giorno che quasi mi chiedo se è successo davvero o se è stato solo un sogno.. Non dico che dovevamo stare nello stesso gruppo di amici, ma è stato come se io per lui a scuola e in giro non esistessi.. Poi capitavano i rari momenti in cui c’eravamo io e lui e il resto del mondo non c’era, ma anche questi sono andati sfumando quando ho iniziato a stare con Zay.. Non l’ha mai accettato, non so spiegarmi il perché, e ancora adesso si vede.. Quando lo vede diventa uno stronzo tale che non lo sopporto nemmeno io.. Eppure, dovrebbe essergli riconoscente per tutte quelle volte che mi ha difeso da Josh e gli altri..”

Guarda un punto fisso davanti a se, come se stesse rivivendo un momento che non avrebbe voluto vivere, e posso giurarlo per i brividi che le percorrono la schiena.

“Devo andare a scusarmi con lui” dice alzandosi di scatto.

Quando arriva alla porta della camera si blocca, torna indietro verso di me e mi lascia un bacio sulla guancia.

“Grazie, Niall” dice, per poi abbracciarmi.
“Non devi ringraziarmi, non ho fatto niente” dico, contraccambiando l’abbraccio.
“Stai facendo molto più di quanto credi” sussurra, talmente piano che faccio fatica a sentirla, ma la sento e sorrido istintivamente.

Si scioglie dall’abbraccio e recupera una coperta, per poi andare di là. La seguo, appoggiandomi poi al muro, mentre lei si ferma a guardare Zayn  che si è addormentato sul divano. Si avvicina, appoggia la coperta su un bracciolo e poi si inginocchia dove lui ha appoggiato la testa e gli passa la mano tra i capelli. Zayn grunisce e Giulia scoppia a ridere.

“Giuls..?” chiede, la voce impastata dal sonno.
“Mi dispiace, Zay”

Come risposta, lui si mette a sedere e la tira per un braccio, stringendola poi tra le sue braccia.

“Ti voglio bene” le sussurra, prima di lasciarle un bacio tra i capelli.

Lei lo stringe di più, poi si toglie e guarda verso di me.

“Perché non ti unisci all’abbraccio?”

Sorrido, avvicinandomi al divano.

“Con piacere”

***

Mi sveglio sentendo una gamba informicata. Mi stiracchio un po’ e apro gli occhi di scatto quando tocco qualcuno.  Mi giro e vedo Giulia che arriccia il naso e poi apre lentamente gli occhi. Mi ero dimenticato di essere venuto qui con lei quando stanotte l’ho sentita urlare a causa di un incubo.

“Scusa, non volevo svegliarti”
“Non ti preoccupare, avrei comunque dovuto alzarmi tra poco” dice, stiracchiandosi.

Mi sollevo, tirando fuori dalla tasca dei miei jeans il telefono per controllare le ore. Le undici e mezza, wow.

“Per fortuna oggi abbiamo il turno tardi, altrimenti eravamo fritti” commento.

Giulia scoppia a ridere.
“Blye! Horan! Come vi permettete di essere in ritardo? Siamo pieni di clienti, non sono ammessi ritardi!” dice, cercando di imitare la voce di Dave, il nostro capo.

Scoppio a ridere a mia volta, scuotendo la testa. Quando si riprende si alza e io la seguo. Andiamo in cucina dove troviamo Zayn già sveglio e arzillo con un libro di ricette aperto sul tavolo.

“Buongiorno, dormiglioni! Volevo prepararvi la colazione, ma data l’ora, mi devo ingegnare per qualcosa per pranzo” dice Zay.

Giulia gli si avvicina e gli lascia un bacio sulla guancia.

“Ti aiuto, senza obbiezioni” dice, mettendosi al suo fianco e iniziando a tagliare le verdure che Zayn ha lasciato sul tagliere.


Prima che possa dire qualcosa, qualcuno bussa alla porta.

“Vado io!” dico, dirigendomi verso di essa.

Spero solo che questa volta non succeda qualche casino, chiunque ci sia dall’altra parte.
   
 
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