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Autore: Giorgia_Farah    11/01/2015    1 recensioni
Alexia, Alucard e Gioiella: una famiglia di vampiri felice, con il nonno Drakon e i genitori di Alexia. Prima di questo però la vampira dovette affrontare mille avventure, delusioni e pericoli. Red Moon 2 è il secondo capitolo della storia di Alexia. Questa volta però la loro perenne felicità viene distrutta a causa di un vampiro che li accusa di aver trasformato la loro figlia una vampira neonata ( un pericolo per la loro razza) e chiedono guerra. Per impedire tutto questo Alexia, insieme ai suoi componenti della famiglia, dovrà ritornare di nuovo alla sua vita spericolata e avventurosa di prima. Quando era ancora una mezza vampira.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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La nostra era la “ Terra dei vampiri e dominatori”. Più che “dominatori” eravamo persone normali: mortali, innocenti, con poteri psichici, sentimentali, e materiali. Era la Nazione più strana di tutte le altre: due vampiri contro- tre vampiri e mezzo se vogliamo precisare- una centinai e più di persone con poteri soprannaturali; ed era la più piccola. La nostra Terra era onestamente chiamata “Terra della Magia”: comprendeva Solemville (la terra del sole, dove vi abito io. Tre decenni fa vi abitavano tutti i vampiri in un unica famiglia e Solemville era una grande città finché quest’ultimi non ebbero la strana idea di avventurarsi fra le altre terre e Solemville divenne un paesino piccolo di solo due persone oscure), Skyland ( una piccola città sul cielo grazie ai carichi di terre che si elevano in alto come se ci fosse la forza di gravità; le persone della luce erano simile a noi- anzi uguale a noi- dato che quella città era sorella della stessa Solemville; in comune avevano i nostri poteri, ma la maggior parte erano quelli dell’aria. I loro rivali erano Mutaforma: decidevano loro come cambiare aspetto: da animale a uomo o uomo ad animale), Oceania ( una terra sottomarina il loro paese è protetto da una bolla gigantesca, Creature marine della Luce come: sirene, e Creature delle Tenebre come il mostro della palude), Landeland (era la terra del deserto, le Creature della Luce che vi abitano sono fate, le Creature delle Tenebre sono draghi), Boscosempreverde (dove gli ereditari abitavano o sulla terra o sugli alberi; era la Terra degli gnomi e orchi. Certi gnomi abitavano sugli alberi, certi sul suolo, agli orchi era più comodo il terreno), Magusland (terra dei maghi e streghe malefiche), e poi c’era Lupus ( il nome di sicuro vi sembrerà familiare ad un animale: era la Terra dei Licantropi: creature solitarie, le uniche ereditarie in quella nazione. Noi di Solemville la chiamavamo “La terra di Nessuno’’. A parte di qualcuno. E la storia di come mio padre creò un patto con quelle creature divenne leggenda. Ancora oggi se ne parla). Il nostro sostegno era dato dal re e la regina del nostro mondo, si parlava poco di loro ma erano molto amati. Purtroppo Solemville era un paese molto distante dal loro palazzo e le notizie arrivavano tardi. Era stato grazie a loro che si creò la quiete tra Creature della Luce e delle Tenebre.

“Pensi che sia necessario?”, ribatté mamma. “Non sono sull'idea che ci sia uno spargimento di sangue”

Avevo raccontato tutto alla mia famiglia, eravamo riuniti nel salotto di casa dei miei genitori, perfino Louis ne era venuto al corrente. C'eravamo tutti: io, mamma, Drakon, Alucard, Hendrik, Louis, Federico, Consuelo, Gioiella, Jessica, Hora, Mattew, Lily.

“Cosa hai visto, Gioiella?”, chiese Consuelo mentre teneva la nipotina in braccio.

“Ho visto che degli uomini cattivi verranno qui fra un mese. Vogliono far del male a mamma e a papà, e questo non deve succedere”, rispose lei.

“Si tratta dei cinque capi più potenti del regno vampiresco, coloro che dettano le norme per rendere il nostro mondo più stabile, per non creare guerre o rivoluzioni fra vampiri. Sono i migliori amici del Re e della Regina della Terra della Magia. Il vampiro ha visto in Gioiella un banale errore. Pensa che Alexia l'abbia trasformata in vampira e di sicuro ha avvertito “I Cinque” per vendicarsi di noi. Voleva uccidere Gioiella”

“Ma...non si può risolvere in un altro modo?”, chiese Lily.

Mi strinsi nelle spalle. “Non permetterò che faccia del male alla mia famiglia, non ho paura di loro, so combattere, da piccola mi facevo aiutare sempre da Garret nel Boscosenzafine in modo che lui potesse addestrarmi”

“Pensi veramente che vogliono combattere?”, mi domandò Hendrik, mentre abbracciava il corpo tremante di mia madre.

“Papà, ci sono molte probabilità che vengono da noi per creare un mare di sangue”, risposi io, ormai prossima ad un attacco di rabbia. Non volevano capire o non capivano che rischiavano la vita. Se si sarebbe trasformata in una lotta di sangue, dovevamo condurli il più lontano da Solemville.

“Vengono per uccidere”, incalzò Alucard.

Silenzio, un silenzio pieno di terrore e paura, riuscivo a leggere nelle scintille di tristezza dei miei amici e familiari che quel giorno nessuno avrebbe dormito dentro le loro case. Jessica e Hora si strinsero la mano, Lily e Mattew si abbracciarono. Era un dolore così grande vederli impauriti, mai mi sarei sognata che fossimo arrivati fino a quel punto.

“Non permetterò che vi facciano del male”, aggiunsi, guardandoli.

Annuirono, e mi sorrisero dolcemente.

“D'accordo io ci sto”, aggiunse Louis alzandosi dalla sedia. “Combatterò, non temo i vampiri”

Alucard rise. “Come fai a credere che questi non si tratta di vampiri innocenti come me?”

“Credimi, Alucard, li conosco”

Gli lanciò uno sguardo di sfida. “Davvero? Cosa ti fa credere che questi siano diversi da noi, li ho conosciuti io i vampiri e ti garantisco che non siamo tutti uguali. Ci sono quelli che sanno amare e quelli che pensano solo ad uccidere. E “I Cinque”, credimi, pensano solo e soltanto ad uccidere. Loro hanno sempre sete di vendetta”

“Fammi combattere, Alucard, ho il potere che li devasterà. E scommetto che vi sarò di grande aiuto durante la battaglia”

Infatti non aveva torto: aveva il potere del fuoco e questo significava che con un solo getto poteva bruciare un intera sfilata di vampiri in un colpo solo. Ci serviva il suo aiuto, infondo.

Anche Alucard fu vinto dalle parole di Louis, ma provò comunque lo stesso ribrezzo che era presente nello sguardo.

Lo squadrò dalla testa ai piedi, poi.... “Va bene. Combatti. Ma se uno di noi muore, ti giuro che farai anche tu la stessa fine”

Mamma si alzò. “Anche noi combattiamo”

Sbiancai. Così come Drakon e Hendrik, tutti potevano combattere ma mai mia madre. Stavo per perderla una volta non avrei rischiato di perderla di nuovo. Mi proiettai davanti a lei.

“No, mamma, tu non puoi”

“Sei pazza, Kate, hai la minima idea che ti uccideranno non appena sentiranno il tuo odore?”, le urlò contro Hendrik spaventato.

“Non posso lasciare che mia figlia muoia. Ho anche io un potere e potrei congelarli e tramortirli....”

“Kate, ti prego, non tu. L'unica cosa che voglio è che le mie due donne siano al sicuro”, aggiunse Drakon in difesa del marito di mamma, accarezzare teneramente la sua mano.

“Una volta ti avrei detto di sì senza esitare Drakon, ma qui c'è in repentaglio la vita di nostra figlia e di Gioiella. Ricordati che sono sua madre, e una madre fa sempre di tutto pur che viva il proprio figlio”

Così come io volevo vedere la mia Gioia vivere sana e felice.

“Anche io sono con voi”, aggiunse Mattew con Lily. “Così come me”, finì la sua fidanzata.

“Lo stesso vale per noi”, dissero l'altra coppia di fidanzatini.

Hendrik ci guardò uno per uno. “Siamo tutti con voi, combattiamo”

Forse anche tutta Solemville si sarebbe schierata dalla nostra parte. E allora non avremmo più esitato a fermarli.

 

“Avvolte desidero che tutto questo fosse solo un brutto incubo”, aggiunse mamma nel silenzio della stanza. Eravamo ancora in piedi, lei non riusciva a dormire dopo che apprese la notizia. Piuttosto comprensibile dato che entrambe eravamo preoccupate per le vite della propria figlia.

“Non sai quanto lo desidero anche io, mamma”

Era stanca dal sonno, ma la paura la faceva rimanere sveglia, fra le mani teneva un bicchiere di cioccolata calda. Restai con lei per tutta la giornata capendo che aveva bisogno di me per stare più sicura.

Gli occhi erano circondate da occhiaie e borse. “Dimmi che non mi lascerai mai, tesoro. L'unica cosa che non voglio è perderti”

Mi tremò il labbro, le strinsi la mano. “Non mi perderai”, le baciai il dorso. “Non ti lascerò mai, quel giorno, starò accanto a te”

Mi sorrise speranzosa, anche se la consapevolezza che saremo morte entrambe divorava quel sentimento bellissimo che speravamo entrambi fosse rimasto a brillare sui nostri volti.

 

Il giorno dopo....Ops, scusate, la notte dopo ci riunimmo tutti all'entrata. Alucard e Drakon ci vennero a prendere, Gioiella mi saltò subito nelle braccia quando mi vide, Consuelo intanto stava facendo le valige.

“Che bello, andiamo a incontrare i parenti dei nuovi amici”, esaltò lei.

Almeno quella gioia scintillante nei suoi occhi, mi diede un pizzico di felicità. “Prometti che sarai composta”

“Si, si, mamma. Loro non ci faranno del male, e io sarò molto brava con loro”

“Bene”

Finì di fare la valigia e Drakon me la prese. “Sei pronta?”

Guardai mamma, vicino a suo marito, parlavano con Alucard. Gli stava dicendo le varie tappe che avremmo percorso una volta partiti.

“Credi che in un mese riusciremo a convincere tutti?”, chiesi.

Sospirò. “Credo che in un mese riusciremo perfino ad addestrarli”, mi accarezzò la guancia. “Non ti preoccupare, tesoro. Ce la faremo”

Guardai Gioia e le sorrisi, guardai mio padre ed annuii. Non volevo far vedere a mia figlia che ero preoccupata.

Lei scese e corse fuori con la zia. Andarono in giardino e consumarono quel piccolo momento di svago prima di partire.

Alucard e Drakon tranquillizzarono i miei, mentre io svuotavo tutta la stanza per riempire i ricordi dentro la valigia. Tra le mille cianfrusaglie

trovai l'antico diario di Alucard, quel libro piccolo e vuoto che usò per comunicare la sua presenza vicina alla mia. Oppure la sua collana che mi regalò al mio diciottesimo compleanno, il vestito blu che indossai quello stesso giorno, la spilla di mia madre che mi regalò, la collana di Louis che una volta era stato il mio regalo di fidanzamento.

E poi nel comodino posavano le cornici che rappresentavano la mia famiglia. Presi quella che rappresentava Alucard e Gioiella quando aveva poco più di un anno, accanto c'era anche quella mia quando avevo dodici anni, avevo fra le braccia Consuelo, e mamma che mi posava teneramente le mani sulle spalle con accanto suo marito.

Tutti ricordi che sarebbero stati destinati a scomparire, quei volti non li avrei più rivisti, e Gioiella non avrebbe più avuto una madre, proprio come Kate non avrebbe più avuto me. Tutta la mia seconda vita sarebbe finita, la mia vita da vampira l'avrei vissuta per tre anni e un mese. Era orribile, mi sarei aspettata un futuro eternamente felice......Invece tutto stava per finire.

Cosa avrebbe fatto Gioiella senza di me? Cosa gli avrebbero fatto? Quanti si sarebbero salvati, e quanti morti? Alucard sarebbe sopravvissuto o lo avrei perso per sempre? E Drakon lo avrebbero bruciato?

“Alexia?”, mi chiamò una voce proveniente dalla porta.

Ma io non lo ascoltai, seduta sul letto, ero in balia dei miei più orribili pensieri. Alucard si sedette accanto a me, quando osservò le cornici che avevo fra le mani capì: mi strinse a se accarezzandomi dolcemente la testa. Scoppiai a piangere, ma di lacrime non ne uscì nemmeno una. E lui prese a cullarmi come faceva una volta. Tanti anni fa.

“Lo so, amore, lo so che fa male”, mi mormorò. “Ma non bisogna più guardare al passato, ormai, pensiamo al futuro. Pensiamo alla nostra Gioia”

Quell'ultima frase mi diede la forza di rilassarmi e gettare via l'espressione di malinconia. Misi le cornici nella valigia e la chiusi. “Hai ragione”, dissi mentre appoggiavo a terra la valigia. “Scusami”

Per tutta risposta mi strinse a se e mi baciò. “Tesoro mio, ce la faremo, vedrai. Andrà tutto bene”

Sorrisi, ma non riuscii a provare nessun sentimento positivo, nemmeno a quella consolazione al sapore di miele.

“Ti amo”, mormorai.

“Ti amo anche io”

Uscimmo dalla stanza in silenzio, io fui l'ultima a gettare uno sguardo malinconico alla camera spoglia prima di spegnere la luce, ci incamminammo verso l'uscita dove c'era Drakon e Consuelo che ci aspettava.

Alla soglia della porta, mamma mi fermò. “Ma...deve proprio venire anche lei?”

Ci voltammo verso la dodicenne di mia sorella, ammisi un sorriso quando colsi negli occhietti scintille di eccitazione. “Sai come è fatta Consuelo, infondo è tua figlia, non può stare senza la sua nipotina. E...credo che questo vale anche per mia figlia”

Stette per ribattere ma poi ci ripensò. Si limitò a bracciarmi. “Buona fortuna, e prenditi cura di lei, mi raccomando”

“Sì, non ti preoccupare, fra dieci giorni saremo di ritorno. Glie l'hai mandata la lettera a zia Rebecca?”

Annuii. “Proprio questa mattina. Dovrà riceverla entro domani”

“Bene”

Mi abbracciò un'altra volta. “Ti voglio bene, tesoro. Per l'amor del cielo, state attenti”

“Non ti preoccupare, mamma”, le baciai la guancia e in fine mi proiettai vicino al mio fidanzato.

Gioiella saltò sulle mie spalle, così come Consuelo fece con Drakon. Guardai per l'ultima volta verso casa: mamma e Hendrik ci salutarono. Sorrisi a loro, e un secondo dopo ero a sfrecciare lungo la via. Lontano dalla casa, lontano dal paesino, lontano da Solemville.

Un senso di inquietudine mi pervase quando compresi che era la prima volta che mi allontanavo dalla mia città natale.

“Dove siamo diretti, con precisione?”, chiesi ad Alucard che manteneva il passo accanto a me.

“Verso un posto dove abitano alcuni amici di Drakon”

I miei occhi scintillarono dalla gioia. “Da Eclissi?”, chiesi tutta emozionata.

“No”, rispose Drako, molto più avanti di noi. “Da Lupus”, aggiunse in fine.

Avrei voluto fermarmi, gelata dall'emozione, invece fui costretta a stare al pari con la corsa. “Cosa?!”, tuonai.

Quello era l'ultimo posto che avrei voluto visitare. Lupus: o meglio chiamata “La terra di nessuno”, dove Alucard fu morso da quei stupidi licantropi puzzolenti, dove di sicuro era la nostra prima tappa.

“Mamma, non ti ricordi che ti avevo detto che ci sarebbero stati i lupi?”, chiese mia figlia, mentre il vento violento le smorzava le parole.

Ora ricordai. E questo significava che per un mese intero avrei condiviso con i licantropi. La situazione stava diventando..........puzzolente.


Una nuova avventura per Alexia e la sua famiglia. Pensate che Gioia riuscirà a sopravvivere? Drakon riuscirà a convincere i suoi amici licantropi?
E sopratutto......Aleia riuscirà a diventare una loro amica? 
Bacioni e alla prossima!!!!

 

   
 
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