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Autore: Hikaru_Tsuki    12/01/2015    1 recensioni
"Questa è Berk
Dispersa in un arcipelago sperduto nel mondo. Un tempo era considerato una terra guerriera.
La leggenda narra che anni fa era in atto una guerra contro i draghi. Creature che avevano la sola gioia di distruggere Berk e mangiarsi le loro pecore.
In seguito un ragazzo ebbe il coraggio di dimostrare che non era vero, dimostro a tutti che i draghi avevano dei sentimenti e se distruggevano Berk era perché erano ordinati a farlo. Grazie a questo ragazzo coraggioso la vita per i Berkiani cambiò radicalmente, i draghi divennero i migliori amici dei loro cacciatori, e grazie a questa pace Berk ebbe il suo periodo d'oro.
Ma quarant'anni fa, per ragioni ancora sconosciute i draghi abbandonarono l'isola. Il ragazzo che fu il primo cavalca-draghi si ritrovò dunque a dire addio alla magnifica pace che c'era e nel popolo di Berk ritorno la tristezza."
(Secondo la storia dei film i draghi nel terzo film se ne andranno, questo sarebbe un continuo e di come la vita sia mutata, Nuovi personaggi e vecchi faranno di tutto per farli tornare in questa nuova avventura)
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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---- Eccomi tornata! Non mi è mai piaciuto doverlo scrivere.... ma vi prego o voi che leggete lasciate un commentino che sia bello o brutto è sempre bello avere dopo ciò ecco il nuovo capitolo!----


Chiusi gli occhi, cercando di ricordare ciò che avevo letto fra i vari libri sui draghi, la loro razza era narcisista, adoravano guardarsi riflessi, il loro getto era uno dei più potenti in assoluto e sembrava lava.

Per avvicinarsi a loro, bisogna avanzare lentamente e accarezzare la loro coda con gentilezza, se non vi uccide mentre fate questo passaggio importante si ha molte possibilità di creare un legame con uno di loro.

Mia nonna aveva uno di loro, Tempestosa, l’aveva descritta come un grande cagnolino che si diverte con la prima cosa che vede.

Respirai profondamente, esaminai il drago osservando ogni sua mossa, pronta per scappare o urlare aiuto, mi guardai un attimo intorno, tutti ci osservavano e tenevano pronti armi e scudi, il silenzio era cosi innaturale che potevo sentire il mio stesso battito cardiaco. Sfiorai leggermente la coda e lo vidi irrigidirsi, respirai di nuovo a fondo  e iniziai ad accarezzare la sua coda, lo osservai e non vidi nulla di sospetto così passai al suo dorso fino ad arrivare davanti a lui, ci guardammo negli occhi, lui cercava di capirmi e io di capire lui, aveva ancora le pupille piccole, stesi la mano in attesa che fosse lui ad avvicinarsi, e per mia grandissima sorpresa lui appoggiò la fronte contro la mia mano, ora le sue pupille erano ingrandite. Ridacchiai coccolandolo felice, mio nonno mi aveva sempre detto che il primo drago ammaestrato rimane sempre nel nostro cuore, e l’allegria di quel orribile drago mi contagiava mentre ci incorrevamo lungo la barca, gli altri marinai ridevano allegri, sì mio nonno aveva ragione i draghi portavano allegria ovunque fossero.

-Posso avvicinarmi?- Draco si avvicinava lentamente verso di noi, ridendo gli presi la mano e lo tirai verso di noi.

- Non essere teso, potrebbe ridere di te- ridacchiando appoggiai la mano di Draco sulla fronte di Orribiloso.

- Ti adora già- ridacchiai mentre Draco accarezzava Orribiloso.

- Già peccato che se ne deve andare- disse gelido indietreggiando.

-Cosa? Tutto questo lavoro per nulla? Perché?-  lui mi guardò per poi iniziare a dare vari ordini ai marinai.

- Ti ricordo che stiamo per andare in un isola piena di draghi, se lui ci segue vorrà rimanere lì.- rimasi bloccata sul posto per via di quella affermazione, Orribiloso ci guardava confusa.

- Allora ci tieni a Orribiloso- sorrisi, lui mi guardò confuso.

- Orribiloso? Che nome orribile, e poi mi serve per viaggiare da solo quando voglio- incrociai le braccia al petto senza smettere di sorridere.

- Come tua futura moglie, voglio che il drago resti qui con noi-  sbattei il piede per terra come una bambina.

-No- fu la sua secca risposta.

- Se il drago non rimane io non ti parlerò mai più in vita mia- urlai, alcuni marinai ci guardarono divertiti, Orribiloso stava ancora decidendo da che parte stare.

- Le cose che possiamo fare da marito e moglie possono essere fatte anche in silenzio- disse maliziosamente.

- Il drago rimane- sibilai sicura di avere il viso leggermente arrossato, lo ripeto sono certa che uno di questi giorni il mio orgoglio vichingo mi avrebbe uccisa.

- Invece no, punto e chiuso- si stava arrabbiando anche lui e ne ero certa, Leif si avvicinò a noi con le mani in alto.

- Draco ragazzo mio, mai sfidare un vichingo, principalmente se è donna, ti possono uccidere in maniere che neanche immagini, e poi non vedo quale problema ci possa essere con avere Orribiloso qui con noi.- Draco guardava stranito Leif, per poi ringhiare al nome di Orribilos.

-NON SI CHIAMA ORRIBILOSO!- urlò andandosene ringhiando.

- Complimenti mia cara, hai appena ricevuto come regalo per le nozze un bel drago.- Abbracciai di slancio Leif allegra.

- Un’ultima cosa, il drago rimane ma voglio qualcosa in cambio- Draco era tornato e neanche me ne ero resa conto, ero così tanto allegra che senza notare gli avevo dato un bacio sulla guancia. Ci potei giurare che la cosa sorprese anche lui che per un paio di minuti arrossì.

Passai la serata giocando con Orribiloso, alla fine quel cuore di marmo di Draco avvolte giocava con noi, altre invece borbottava che era ingiusto che una donna potesse sempre vincere.

Quando fu’ il momento di andare a dormire ci fu’ un collettivo sbuffo da parte mia e del drago per poi scoppiare in una allegra risata, era così strano sentire un drago ridere però era divertente. Mentre saltarellavo verso la nostra cabina mi vene in mente che non era una singola e che l’avrei divisa con Draco, ed ecco che la mia allegria di prima si disperdeva, appena entrammo fui diretta verso la mia sacca di vestiti e presi quella che sembrava una veste da notte, feci segno a Draco di girarsi, ovviamente non perse l’occasione di borbottare, vestita mi sdraiai sull’amaca e diedi le spalle a Draco che si cambiava.

-Val? posso farti una domanda?- Odino perché quando mi chiama in quel modo dev’essere così seducente?

- C-certo!- Feci il grande errore di girarmi per guardarlo, e lo vidi a petto nudo mentre si metteva la camicia, aveva i muscoli ben definiti, e varie cicatrici alcune profonde altre piccole e delicate.

-Potremmo mai essere amici?- Chiese vestito mentre si sdraiava e spegneva la candela, guardai il soffitto della nave e sospirai.

-Se tu fossi meno stronzo, avresti ottime probabilità di essere mio amico.- sussurrai sorridendo.

- Buona notte, Haddock- sussurrò lui di rimando.

- Buona notte, Bludvist- era così strano sussurrare dolcemente quel cognome che distrusse molte cose, e che è nemico di Berk.

 

   
 
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