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Autore: fedetojen    16/01/2015    2 recensioni
[Healer]
Killian, una ragazza dalle mille passioni: ama la corea, la lingua, le usanze e da quando è entrata nel mondo dei k-drama, quelli sono diventati quasi la sua droga. Ma quando un incontro inaspettato viene a presentarsi, cosa cambierà nella vita della giovane Killian?
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Angolo Scrittrice: Annyong Chingu! Ho visto che vi piace un sacco la FF, ed ecco per voi un altro capitolo :D spero vi piaccia e Buona Lettura!!Aspetto vostre recensioni

V: Hyun-Shik
 
Arrabbiata com’ero, mi dirigo verso la macchina, ma appena cerco le chiavi non le trovo.
Mi volto, sentendo chiasso di chiavi e trovo Wook-ssi con le chiavi in mano in bella vista.
Con molta calma si avvia verso di me, e apre la macchina.
Entro senza pensarci due volte e aspetto che si sieda al posto del guidatore.
Sguardo fisso fuori dal finestrino e cercando di non guardarlo.

“Killian” dice il mio nome come se fosse un comune verbo che si usa tutti i giorni.
Non cedo alla sua voce e continuo a guardare fuori, cercando di trattenere le lacrime.

“Kill” mi dice con voce più dolce e affusolata.

“Puoi gentilmente partire?” chiedo cercando di trattenermi nello scoppiare a piangere.

“Come vuoi” dice mettendo in moto.
Mi giro con il busto dandogli le spalle e chiudendo gli occhi.
Dopo non so quanto, mi sento toccare il braccio e mi giro e guardo Wook-ssi.

“Siamo arrivati” mi dice, scendendo dalla macchina.
Scendo anch’io e spedita mi dirigo verso il portone, ma prima di arrivare ad esso, vengo fermata da lui.
Lo guardo con sguardo curioso.

“Le chiavi…” dice non lasciando la presa, e porgendomi le chiavi con le mani.
Le prendo e continuo a guardarlo. È preoccupato, lo noto dal suo sguardo.
Mi accarezza il volto e subito dopo lascia la presa e se ne va dirigendosi verso il suo suv e andando via.

Salgo frettolosamente le scale e appena entro in casa, scoppio a piangere come una bambina.
Passato quel momento di pianto, mi rialzo e mi butto sotto la doccia.
L’acqua calda riesce a schiarirmi i pensieri, ma per un secondo in mente ho la figura ben distinta di Hyun-Shik.
Scuoto la testa e sparisce dai miei pensieri, per ora.

Il giorno dopo decido di rimanere a casa in letargo, sotto le coperte per colpa del freddo che detesto, ma al quale ormai sono abituata a sopportare. Passai la giornata nel letto, a vedere la tv e a fare zapping fra i vari canali.
Il giorno successivo avevo lezione, e mi preparai per scendere.
La BMV sotto casa mi sorprese, ma poi mi ricordai che Wook-ssi l’aveva lasciata li.

Così appena in macchina, metto a palla il condizionatore su aria calda perché ero diventata un pezzo di ghiaccio che camminava.
La lezione filò liscio, e decisi dopo che finì, di farmi due passi sul fiume Han.
Appena arrivata al ponte, scendo di lato, dove si può ammirare il lago, senza sguardi curiosi.
Così mi siedo sotto il ponte su quel po’ di erba, prima del grande fiume.
Gioco con qualche pietra lanciandola nell’acqua.

Una mano mi tocca la spalla così di scatto mi volto, ma perdo l’equilibrio e sto per cadere nel fiume, ma mi prende le braccia e mi riporta sulla terra ferma.

“Scusa, ti avrò spaventata” mi dice Wook-ssi, mettendosi le mani nel giacchettino di pelle, con sotto una camicia e una maglia rossa, e un pantalone sul verde scuro.

“Come hai fatto…” dico indicando il posto.

“Stavo passando e ho notato una macchina un po’ familiare così sono sceso” dice guardandosi intorno.

“Mmh, capito” dico guardando il fiume. Passarono momenti di silenzio assoluto e di incertezza.

“Mi dispiace per ieri” dice toccandomi il braccio e avvicinandosi a me. Abbasso lo sguardo, cercando di nascondermi ma non posso.

“Davvero, non volevo essere così…invadente, ma averti visto così agitata mi ha fatto preoccupare” dice mentre scende lentamente a toccare la mia mano. Appena la sua mano tocca la mia lo guardo: mi fissa e il suo sguardo è diverso, intenso, quasi mi perdo nei suoi occhi tenebrosi.

“Hyun-Shik…era il mio ragazzo” dico guardandolo con gli occhi lucidi.
La sua mano libera si poggia sulla mia guancia e contrasta il gelo del mio volto, con il calore della sua mano sulla mia guancia.

“Ti ha fatto soffrire?” chiede in un soffio così veloce e così doloroso.

Annuisco e senza pensarci due volte lo abbraccio, sentendomi al riparo tra il suo petto e le sue braccia.
Le sue grandi e forti braccia, mi stringono forte, quasi facendomi soffocare.
Sento il suo viso toccarmi i capelli e il suo respiro contro la mia spalla.
Stringo la presa istintivamente, e sento il bisogno di non staccarmi ancora da lui.
Dopo qualche minuto così, e dopo essermi rilassata, piano allento la presa e lui fa lo stesso.
Con imbarazzo lo guardo.

“Scusa” dico mettendo le mani nel mio cappotto.

“Figurati” mi dice abbozzando un sorriso. Rimasi qualche secondo a guardarlo ancora imbarazzata.

"Vieni" dice afferrandomi la mano. Ci dirigiamo verso la sua macchina e mi apre la portella facendomi entrare.
Subito raggiunge il posto del guidatore e accende la macchina.

"Dove andiamo?" chiedo mettendomi la cintura e osservando la mia macchina farsi sempre più lontana e piccola, dallo specchietto.

"A fare delle riprese" dice sorridente con sguardo verso la strada.

Dopo pochi minuti siamo sul set e scendendo mi riprende la mano e timidamente, stringo anch’io la sua.
Appena davanti al regista lascia la mia mano, salutandolo con una stretta di mano. Io lo saluto con un cenno del capo.
Subito mi dirigo verso una sedia vicina ad uno stand, ma una mano mi blocca.

"Dove vai?" mi chiede Wook-ssi.

"A sedermi... " dico indicando la sedia in lontananza.

"No no, mi servi vicino al regista" dice portandomi vicino a lui.

"Perché?" chiedo curiosa mentre mi siedo vicina al regista.

"Perché si" mi dice sorridendomi e allontanandosi. Il suo sorriso è un'arma a doppio taglio.

"E ciak si gira!" dice il regista.

Sono su una specie di attico di un palazzo.
Sta nevicando e c'è la protagonista con il cappello fin sopra gli occhi per non vedere chi sia Healer, e Wook-ssi di fronte a lei che aspetta.
Ma cosa aspetta? Impercettibilmente sposta il suo sguardo su di me e subito dopo sulla ragazza di fronte a lui.
Si avvicina a lei inclinando la testa e forse, so anche perché. Un bacio, solo labbra contro labbra, niente di più.

"E stop! Bravi ragazzi" dice il regista dopo un'accurata analisi del suo coreano arrugginito, è una vera sfida per una ragazza straniera capirlo.
Tutti applaudono complimentandosi l'uno con l'altro. Applaudo anch’io per il duro lavoro nonostante il freddo gelido.
Wook-ssi si avvicina a me e posa la sua giacca sulle mie spalle.

"Non preoccuparti" dico cercando di ridargliela.

"Tienila per favore, fa molto freddo oggi" mi dice forzandomi a tenerla sulle spalle.

"Va bene" dico infine sorridendogli.
Mi accarezza la testa per poi andare a cambiarsi.
Con molta furtività, lascio la giacca nello stand, dove mettevano gli abiti usati per girare.
Così mi levo la giacca e la poggio sulla gruccia.

"Cosa fai?" gelo, non riconoscendo la voce. Rimango ferma e parlo.

"Stavo solo mettendo apposto-"

"Non è vero la stavi rubando. Vigilanza" dice la voce dietro di me.

"Ma cosa dici! Questo è tutta colpa di Wook-ssi" dico girandomi e vedo Wook-ssi ridere sotto i baffi mentre si avvicina a me divertito.

"Stupido" dico offesa guardando altrove.

"Dai non fare l'offesa, stavo solo giocando" mi dice divertito. Lo guardo offesa e ride ancora di più.

"Ecco vedi quando io sono offesa, tu ridi. Non mi sembra una cosa normale" dico irritata incrociando le braccia.

"Su su non fare così, o non smetterò di ridere" dice sorridendomi.
Aveva una maglia a maniche lunghe nera, con la parte davanti con una specie di tre x, un jeans blu e bianco, al polso sinistro un orologio e un cappello con la visiera al contrario portando così i suoi capelli indietro con le maniche alzate fino al gomito.

"Ci provo" dico abbozzando un sorriso.

"Brava" dice scompigliandomi i capelli.

"Yah!" dico arrabbiandomi del gesto che ha appena fatto. Ride mentre scappa fuori dallo stand.

"Non la passi liscia" gli dico mentre lo seguo.
Inizia a scendere le scale del palazzo, dalla porta di servizio dell'attico in cui ci trovavamo.
Scende le scale velocemente e cerco di farlo anch’io, ma qualche volta stavo per inciampare e rallentavo, perdendolo di vista per qualche millesimo di secondo.

"Wook-ssi!" urlo sentendo il rimbombo nelle rampe di scale.

Finalmente sono al piano terra. Stremata per la lunga discesa, respiro per recuperare tempo.
Non lo vedo più, è completamente sparito. Il piano terra è pieno di camere e trovarlo sarebbe impossibile.
Così piano passo in mezzo al corridoio, dove a destra e a sinistra è pieno di porte che danno alle stanze.

"BOOOM"

"AAAAAH"dico urlando come una pazza. Mi volto e vedo Wook-ssi che sta ridendo come un pazzo.

"Ma sei impazzito?!?" dico arrabbiata verso di lui.

"Ahahah, dovresti vedere la tua faccia ahahah" dice ridendo.

"Ti detesto!" dico irritata incrociando le braccia.

"Naa, lo dici solo perché pensi che io sia divertente e spiritoso" dice sorridendo.

"Si come no!" dico avvicinandomi alla porta dell'edificio, ma appena provo ad aprirla, rimango bloccata perché non si apre.

"Cos'è uno scherzo??" dico irritata.

“Leva, si fa così” dice spostandomi e lavorando con la serratura della porta.

“Ecco” dice soddisfatto aprendo la porta. Gli sorrido e appena vado per uscire, si mette davanti bloccando la via di uscita.

“Be?” dico stupita.

“Non mi ringrazi?” mi dice. Gli do una pacca sulla spalla.

“Grazie” dico aspettando che si sposti per farmi passare ma niente.

Mi prende per le spalle e mi mette di spalle contro la vetrata di fianco alla porta.
Lo guardo sorpresa mentre il suo sguardo è serio e si avvicina a me.

Le sue labbra calde incontrano le mie.
All’inizio ero un po’ fredda, aveva appena finito di baciare un’altra ragazza ma dopo, è diventato diverso.
Come se lui avesse bisogno delle mie labbra di un mio contatto.
Così lo aiuto ricambiando il bacio e sposta le sue mani sul mio collo.
Il bacio si intensifica, sentendo sempre più il suo bisogno di un contatto, così appoggio la mano sul suo collo e dopo qualche secondo si ferma a guardarmi. Occhi fissi su di me, labbra semichiuse e le sue mani salde sul mio collo.


Ecco Wook-ssi appena si incontrano sul fiume Han:

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Ecco Wook-ssi dopo essersi cambiato dopo le riprese:
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