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Autore: runami_ lu99    17/01/2015    5 recensioni
salve a tutti eccomi qui come promesso con la seconda long RuuuuuuNamiii!! con accenni ZoRobin
questa storia è dedicata alla carissima NamyMoon XD
Per salvare la loro navigatrice i mugiwara dovranno trovare quattro gemme molto preziose in quattro isole diverse, coinvolti in gioco mortale: il "Death Game" dovranno superare prove difficili e combattere contro vecchi e nuovi nemici, ma... chi c'è dietro a tutto questo? e soprattutto... perche?
[Dal 3° capitolo]
*Sanji aveva bussato, ma a quanto pare la porta era aperta ed essa si spalancò sinistramente illuminando la buia stanza interna con una fievole luce grigia, i tre compagni però riuscirono comunque a distiguere gli oggetti presenti all'interno, soprattutto, la poltrona girata sopra il quale uno strano soggetto sorseggiava dentro un calice dorato, un vischioso liquido rosso.*
[dal 15° capitolo]
*"Cosa mi spinge..." cominciò a camminare lentamente verso di lui.
"... A rialzarmi?" Chiese scrutandolo da sotto le sopracciglia.
"I miei compagni... per colpa di questa stupida storia sono tutti in pericolo, e tu..." lo indicò.
"Tu... mi stai intralciando impedendomi di portarli al sicuro"*
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mugiwara, Nuovo personaggio, Z | Coppie: Rufy/Nami
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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SAGA DELL'ISOLA DI MIZU: DI SPADE E CYBORG




"Bastardo!" Urlò Zoro contro il tizio con la maschera di ferro mentre si rialzava dolorante da terra facendo attenzione a non inclinare la lastra come aveva fatto poco prima. La risata dello strano soggetto di fronte a lui suonò cavernosa, come un lamento che proveniva direttamente dall'inferno, balzò in avanti e in un attimo gli fú addosso, lo spadaccino perse l'equilibrio per un istante e infatti venne colpito alla guancia destra con un pugno dalle nocche d'acciaio, l'attacco gli provocò solo un leggero dolore, ma quando si toccò lo zigomo scoprì che stava sanguinando, a quel punto cominciò a farsi delle domande: perchè sentiva così poco dolore nonostante stesse perdendo sangue? Perchè quel colpo non gli aveva fatto praticamente niente? Era strano, ma per lui era meglio; non avrebbe dovuto avere il peso del dolore e ciò significava che poteva dare il meglio di se. Si tolse la bandana dal braccio e se la legò in testa: il suo unico occhio buono si era oscurato e ora risaltava per la sua bianchezza e per l'iride che sembrava stesse per sfumare al rosso scarlatto: come il sangue di una preda morente tra le fauci di una bestia affamata. Il suo avversario, vedendo lo sguardo, sussurrò qualcosa che il verde non riuscì a sentire perchè il tono che aveva usato era troppo basso.
"Cos'hai da sibilare?" Chiese freddo il pirata stringendo tra i denti la Wado Ichimonji, lui lo guardò da dietro la maschera a buchi stretti e allungati in verticale che lasciavano intravedere gli occhi argentati con la pupilla sottile come quella dei rettili. Improvvisamente il pilastro si inclinò vertiginosamente facendo scivolare i due combattenti verso il basso, poi lui udì un forte urlo, come di una bambina.
"Dannazione!" Imprecò il verde piantando la Sandai Kitetsu al suolo per fermarsi, mentre si guardava attorno cercando di individuare la fonte del grido che aveva sentito il nemico gli si avvicinò lentamente e Zoro potè chiaramente notare, attraverso i buchi della maschera, il ghigno sadico che era apparso sul suo volto non appena lo aveva visto in difficoltà, aggrottò le sopracciglia scrutandolo da capo a piedi con fare di sfida: non si era minimamente reso conto che oltre al viso aveva anche tutto il corpo coperto da un armatura che sembrava di ferro temperato nero, l'unico colore che spiccava era il mantello rosso che si teneva legato al collo e il fodero della spada che portava al fianco sinistro dello stesso colore ma con ricami e bordature nere. Lo spadaccino, dopo pochi attimi rimasto in silenzio ad osservare, emise una sottospecie di ringhio come ad indicare di farsi avanti, e il cavaliere non ci pensò due volte estraendo la sua spada che alla luce del sole emise un bagliore che accecò per qualche secondo il pirata, una volta abituatosi la guardò attentamente: era ambrata ma trasparente, con sfumature rossastre verso il lato della lama; l'elsa era completamente rossa ma fasciata da una stoffa color ocra; un fatto particolare lo colpì: non aveva nemmeno una piccola imperfezione, sembrava nuova di zecca, a quanto pareva quella spada non era mai stata scalfita da nessuno e questo fece ancora di piú incuriosire il verde che adesso era ancora piu voglioso di combattere. La terra tremò e la lastra lentamente si rimise al suo posto, come per magia, Zoro quasi non ci fece nemmeno caso data l'adrenalina che stava crescendo in lui: estrasse la sua arma dal suolo, ghignò, e senza esitare si lanciò verso il nemico impugnando le sue fedeli spade pronto all'attacco, ma questa volta la lastra non si sbilanciò e lo spadaccino capì il perchè, sorrise ringraziando Franky per l'ottimo lavoro; al contrario invece fu la reazione del suo avversario che continuava a guardarsi attorno spaesato non capendo com'era possibile quello che era appena successo, questo era un punto a vantaggio del pirata dato che, approfittando del momento di smarrimento del nemico, lo attaccò prima allo stomaco recidendogli l'armatura fino a che la lama non gli ferì il fianco destro e poi alla testa tagliando la maschera perfettamente a metà, lui voleva assolutamente guardargli in faccia per capire chi era, essa cadde al suolo con un rumore metallico lasciando scoperto, finalmente, il viso del suo possessore, lo spadaccino lo guardò di traverso e non fece una piega dato ciò che si trovava davanti, si era sbagliato: quello non era un tizio, ma una tizia. Ella si spostò una ciocca dei suoi lunghi capelli biondi dietro l'orecchio e sospirò delusa battendo un piede al suolo come farebbe una bambina capricciosa.
"Uffa, e io che volevo divertirmi ancora un pò con te, è da un pò che non mi capitava un avversario così forte" disse con la sua voce dolce e cristallina, il verde rimase stranito: come poteva avere una voce così delicata e una risata che faceva accaponare la pelle? Poco importava, l'importante era farla finita e in fretta.
"Beh che hai da guardarmi, sei sorpreso del fatto che sia una donna?" Chiese dopo un pò la ragazza corruciando la fronte guardandolo torva mentre aspettava una risposta, il pirata sorrise pensando alla superficialità della sua avversaria.
"Se lo credi davvero sei propio pazza" le disse, lei si aspettava un altra reazione: che cominciasse a deriderla, prenderla in giro o addirittura, come le era già successo, che si dava per vinto dicendo che lui non combatteva contro il genere femminile; e invece quel ragazzo non era come gli altri.
"Come ti permetti di darmi della pazza? So che anche tu non avrai il coraggio di batterti contro una donna!" Urlò furiosa.
"Ti sbagli, quando mi trovo di fronte ad un nemico, che sia maschio o femmina, non fa alcuna differenza, se anche solo uno dei miei compagni è in pericolo, ho il dovere di proteggerli e in questo momento, lo sono tutti quanti" disse serio posizionandosi pronto per la prossima mossa, la bionda impugnò la sua spada con entrambe le mani anche lei attenta al combattimento che stava per intraprendere.
"Ti sconfiggero!" Esordì lei partendo alla carica, le armi cozzarono una contro l'altra creando tante piccole scintille ad ogni impatto, le lame sfregavano tra di loro dando origine ad un rumore fastidioso alle orecchie di qualunque persona, ma non a loro, loro che non sentivano niente se non il respiro e i movimenti dell'avversario, concentrati al massimo cercando di prevedere il sucessivo attacco del loro nemico, Zoro incrociò la Sandai Kitetsu e la Shusui bloccando un fendente della donna, per poi respingerla facendola arretrare di qualche metro, i due si studiarono con sguardo di sfida.
"Te la cavi bene, pensavo fossi bravo solo a parole" disse lei concedendosi un paio di secondi di respiro.
"Queste parole dette da un abile spadaccina mi fanno onore" rispose lui ghignando.
"Posso sapere il nome del mio avversario?" Chiese dopo un pò di silenzio.
"Zoro... Roronoa Zoro" era incerto ma le fece poi la stessa domanda.
"Ambra Lesch" si presentò lei, poi sospirò riponendo la spada nel fodero, il pirata la guardò stranito inclinando la testa da un lato non capendo cosa volesse fare.
"Mi arrendo" esordì alzando le mani, lo spadaccino rimise le armi al loro posto e le si avvicinò lentamente fino a trovarsi ad un paio di metri di distanza.
"Perchè?" Domandò semplicemente, Ambra sospirò nuovamente.
"Tu... hai qualcosa che gli altri avversari con cui ho combattuto non hanno" il verde continuò a rimanere in silenzio.
"Sei forte, si, ma non è solo la tua bravura di spadaccino a permetterlo... i tuoi occhi parlano per te: hai un obbiettivo da raggiungere, un sogno; ma non si tratta di fama, ricchezza o cose materiali, il tuo sogno è dovuto ad un fatto che è successo nel tuo passato... dimmi se sbaglio" il pirata rimase immobile come a confermare ciò che aveva appena detto.
"Come immaginavo" si avviò verso il nulla.
"Sento che ci rincontreremo in un modo o nell'altro, non so in quale occasione, spero solo come alleati e non nemici" sorrise mentre camminava alzando la mano in segno di saluto.
"Un ultima cosa: se state cercando la gemma... vi conviene cercare nella piazza di Nettuno"
"Grazie dell'informazione" Zoro ghignò dandogli le spalle ed entrambi si diresserò verso la direzione opposta, il verde, piú precisamente, verso la direzione in cui aveva sentito una bambina urlare, non doveva essere molto distante da li.

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"Coji nasconditi e non uscire mi raccomando" disse Robin alla bambina che si rifugiò all'interno di una delle case che la circondavano e che non erano crollate: sapeva che quello non era affatto un posto sicuro, ma di certo era meglio che rimanere fuori con quella tizia che riusciva a trasformare qualsiasi parte del corpo in armi e che avrebbe potuto colpirla in qualsiasi momento ferendola anche mortalmente, non poteva e non doveva permetterlo.
"Nico Robin, dove sei? Vieni fuori!" Gridò la donna, l'archeologa si nascose dietro ad una roccia per pensare ad un modo per batterla: era incredibilmente svantaggiata dato che non aveva possibilità contro un avversario armato, in piú tutte le volte che l'aveva colpita era come se non si fosse fatta niente: sembrava d'acciaio; doveva stare a distanza e studiare le sue mosse per cercare di individuare il suo punto debole, anche se pareva non averne.
"Trovata" sibilò, la mora era così concentrata a pensare che non si accorse della nemica che le si era avvicinata e che, con la testa piegata perfettamente a cinquanta gradi, ora la stava fissando con i suoi occhi verde profondo ed un ghigno a dir poco sadico dipinto in viso. La piratessa sobbalzò e arretrò di qualche passo ignorando la lastra che si stava inclinando lentamente, la donna dai corti capelli rosa confetto le puntò contro la mano sinistra trasformata in una sega circolare rotante.
"Addio" disse piano con voce acuta quasi fosse felice di ciò che stava per fare, la mora con gli occhi spalancati vide l'arma avvicinarsi sempre piú fino ad arrivare a pochi centimetri da lei, solo un luccichio e poi li chiuse d'istinto ritrovandosi nel buio piú totale, attese qualche secondo aspettando che la fredda lama squarciasse la sua pelle e che il dolore atroce si impadronisse di lei fino a farle mandare in tilt il cervello e farla impazzire (ebbene si, Robin rimane sempre sadica u.u NdLu) ma tutto ciò non accadde, lentamente aprì gli occhi trovando davanti a se una figura dai lunghi capelli biondi lisci e vaporosi che le arrivavano fino alle ginocchia, aveva bloccato la sega circolare con un piccolo sasso, subito la riconobbe.
"C-Coji, perchè non sei rimasta dove ti ho detto?" Chiese Robin stupita, lei si voltò con un sorriso smagliante.
"Perchè io non do mai ascolto a nessuno" rispose con innocente semplicità, l'archeologa la fissò con un misto di gratitudine, commozione e sospetto: le prime due per averla salvata da morte certa; l'ultima perchè la lastra non si era inclinata di un millimetro quando si era spostata e lei non se ne era minimamente accorta, lei si riscosse dai suoi dubbi e facendosi coraggio allontanò la nemica con una forte spinta.
"Come hai fatto?" Chiese poi rivolgendosi alla bambina mentre la nascondeva dietro di se.
"Ho corso" disse semplicemente ricevendo un occhiata poco convinta dalla piratessa.
"Grazie" sussurrò, incrociò le mani al petto e chiuse gli occhi focalizzando l'immagine della rosa, tre braccia spuntarono su di lei.
"Tres fleur clutch" la schiena della donna si piegò all'indietro in modo anormale, in quel caso chiunque avrebbe provato dolore, ma non lei, lei che come in un film dell'orrore si rimise in posizione eretta accompagnata dello scricchiolio delle sue ossa e dai suoi occhi spalancati in uno sguardo raccapricciante: le pupille strette in un puntino contornate dall'iride color verdeacqua a loro volta circondate dal bianco del bulbo oculare; la corvina indietreggiò incredula.
"Ma tu, cosa sei?" Chiese sussurrando, la rivale la guardò.
"Sono un cyborg, mi chiamo NT8396" rispose con voce atona mentre due propulsori sputarono sulla sua schiena facendola scattare verso Robin con due seghe circolari pronte a ferirla, la lastra si sbilanciò facendo cadere l'archeologa con la faccia a terra permettendogli di schivare il colpo dell'avversaria anche se poi cominciò a scivolare verso il basso: il suo pensiero non fu di mettersi in salvo, no; guardò attorno a se facendo scattare i suoi occhi blu prima a destra e poi a sinistra nel tentativo di scorgere quella piccola testolina bionda. Non la trovava: dove era finita? Un improvvisa ansia si impadronì di lei, non le importava se stava per cadere nel vuoto, doveva trovarla, Coji, doveva tovare Coji, in quel momento quella bambina aveva l'assoluta priorità. Non si spiegava ne il come ne il perchè, ma si sentiva in qualche modo responsabile per ciò che le sarebbe capitato: non era cattiva, questo lo aveva capito; ma aveva quel non so che che le faceva venir voglia di scoprire tutto sulla sua vita, di indagare per scoprire cosa c'era di strano in quella creatura innocente. Un urlo. Robin voltò di scatto la testa verso la sua destra e la vide, aggrappata ad una parete di una casa che aveva retto alla forza di gravità mentre il cyborg si avvicinava come se quella pendenza nemmeno esistesse, due spade dentate di acciaio nero lunghe circa un metro facevano da prolungamento alle sue braccia che erano caricate all'indietro come a partire per un nuovo attacco. D'istinto incrociò le braccia al petto e fece spuntare delle braccia che immobilizzarono l'avversaria poi accorgendosi che stava ancora cadendo decise finalmente di fare qualcosa per salvarsi.
"Cient Fleur Wing" cento braccia spuntarono e si posizionarono divisi in due parti sulle scapole creando delle ali che le permisero di volare verso l'alto per soli cinque secondi, ma per fortuna riuscì a raggiungere la bambina salvarla e allontanare la rosa da loro.
"Coji stai bene?" Chiese allarmata, lei tremante ma sorridente annuì con la testa.
"Nico Robin preparati a morire" una voce inespressiva si sentì da lontano e poi in un secondo la ragazza si trovò la sua nemica davanti, come presa dall'istinto si abbassò e fece una capriola rialzandosi dietro di lei, si sorprese del fatto che la lastra non si fosse inclinata, poi pensò: era stato sicuramente Franky, doveva aver fatto qualcosa per far rimanere la piattaforma immobile; lo ringraziò mentalmente e facendo crescere altre braccia sul corpo dell'avversaria cercò di rallentarla per permettere così a Coji di allontanarsi il piu possibile.
"Seis Fleur Twist" con sei arti immobilizzò e contorcè lateralmente all'indietro il cyborg, il quale non faceva una piega, la bambina fece in tempo a correre via al riparo, cosa che tranquillizzò l'archeologa.
Un dolore lancinante all'altezza del polso la distolse dal pensiero di Coji e guardò la rosa notando che aveva reciso l'avambraccio di uno degli arti cresciuti su di lei, facendo così provare la stessa sensazione al suo possessore. Indietreggiò tenendosi il braccio come se stesse veramente sanguinando, NT8396 le andò in contro camminando lentamente, facendo spuntare al posto delle lame, due mitragliatori carichi di proiettili. Robin si accorse di essere spacciata quando dietro di lei, al posto del nulla, trovò un freddo muro di pietra che le impediva di poter arretrare ancora, spostò lo sguardo avanti per poter vedere un ultima volta la persona che l'avrebbe uccisa, strizzò gli occhi aspettando la sua ora: ma cosa stava facendo? Si stava arrendendo così facilmente? L'archeologa della ciurma di Cappello di Paglia stava mollando senza nemmno provare a combattere? No, non poteva e non doveva permetterlo; doveva farlo per i suoi compagni, non avrebbe mai permesso a nessuno di portarle via la vita che i suoi nakama avevano protetto con tanta foga, loro l'avevano salvata continuando a tenere duro fino alla fine, hanno combattuto con la certezza di ritornare presto in viaggio per mare; o piú che certezza, era speranza, la speranza che non muore mai, quella che ti fa credere fino all'ultimo che tutto vada a finire bene, quella che sconfigge ogni cosa, che butta giu ogni barriera; quella che ti fa venir voglia di dire: "Si! Dai che ce la posso fare!" Quella che ti da la spinta per andare avanti. Si fermò a pensare. Avanti? Ma certo!
Robin guardò dietro di sè: se non poteva andare indietro l'unica solizione era avanzare. Un attimo prima che l'avversaria cominciasse a sparare, l'archeologa rotolò in avanti passandole sotto le gambe evitando per un soffio quei colpi che se fossero andati a segno, l'avrebbero uccisa.
"Velocità aumentata del 200%" disse il cyborg con voce meccanica, la piratessa la guardò e in un secondo lei scomparve spostandosi dietro alla corvina. Era agilissima, non era nemmeno riuscita a vederla, si era come teletrasportata. Il problema era che ora si trovava alle sue spalle e stava per ferirla con una motosega dai denti d'acciaio: era riuscita poco prima a trovare una soluzione, ma in quel momento non avrebbe saputo come fare, l'avrebbe colpita sicuramente, non sarebbe mai riuscita a schivare quell'attacco, troppo potente e troppo veloce per lei. Guardò davanti a se e l'unica cosa che vide fu una macchia verde che come un fulmine si era catapultato davanti alla piratessa proteggendola dal colpo mortale, il suo cuore mancò di un colpo quando notò dei capelli verdi e tre spade incrociate.
"Z-Zoro?" Balbettò stupita.
"Si sono io, non mi hai riconosciuto?" Chiese lui ghignando e rispedendo indietro la rosa che cominciò a scrutarlo da capo a piedi.
"Roronoa Zoro individuato" disse.
"E questa tizia immagino sia una dei cattivi" intuì lo spadaccino guardandola truce per ciò che stava per fare alla sua compagna.
"Sono NT8396, Roronoa Zoro, Nico Robin, preparatevi a morire" detto questo si preparò ad un nuovo attacco, così come il verde: batterà quella tipa a tutti i costi, altrimenti Robin sarebbe nuovamente stata in pericolo e non doveva succedere.




ANGOLO AUTRICE:

WELLAAAAAA SALVE A TUTTI RAGAZZIIIII XD
Piaciuto il capitolo?? Spero vivamente di si
vi avevo detto che questo era piu lungo del solito e infatti (almeno credo) lo è XD
avete visto che ho inserito solo un accenno di ZoRobin (e so che ad una persona farà piacere questo XD) lo so che non è tanto ma... hey siamo solo a inizio storia o sbaglio? XD
nel prossimo cap si parlerà di Nami, accennerò Usop e... ma così vi spoilero tutto... mi devo tappare qualche volta questa meledetto buco bocca XD
comunque non credo che da ora in poi io riesca ad aggiornare ogni dieci giorni... data la scuola... io ci provo lo stesso... ma non credo propio per niente... il prossimo aggiornamento non è tanto in la (piu di dieci giorni di sicuro) ma vi prometto che saranno piu lunghi del solito così almeno finiamo la prima saga in fretta anche perchè manca poco... mi dispiace molto scuste XC
detto questo voglio ringraziare tuuuuuuutti coloro che mi seguono e che leggono soltanto

ringrazio moltissimissimo:

Roxy001   (Franky è un vero genioooooo!!)
Yuki Fujiwara   (Nettuno rimane sempre SWAG! nei secoli dei secoli... amen XD)
ZoRobin_2000   (spero ti sia piaciuto il pezzo ZoRobin fatto apposta per te XD)

per aver recensito lo scorso capitolo!! XD
grazie milleeeeee!!
ci si sente il prima possibile (speriamo)
ciaoooooooo
hola
la pazza sclerata
Lu XD


E VIA! PIU VELOSHE DELLA LUSHE! (Kizaru Style)  XD

  
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