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Autore: lu1980    19/01/2015    1 recensioni
Dopo tanti anni da solo e una grande delusione, ho voluto dare la giusta compagna al più carismatico della squadra, l'agente Callen.
A fare da contorno tutti gli altri personaggi di NCIS Los Angeles.
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: G Callen, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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~~Quello che segue è puramente immaginario nel rispetto dei diritti d'autore
What follows is purely imaginary in compliance with copyrights


Un caldo pomeriggio di luglio, la spiaggia affollata di un misto tra turisti e locali, un giovane esce dall’acqua con la sua tavola portandosi dietro gli sguardi di tutte le donne presenti, ma non vi bada e punta dritto al suo asciugamano steso al fianco di un altro.
-acqua fredda?-
-no, perfetta- rispose stendendosi al sole dopo aver levato la muta.
-e perché sei uscito allora?-
-ti guardavano in troppi-
-seeee di, piuttosto, che hai fame!-
-beh anche- prese il cellulare.
La ragazza si girò sul fianco –c’è qualcosa?-
-no, tutto tranquillo- rispose girandosi anche lui.
-meglio così, è il primo giorno di riposo che hai dopo quasi un mese-
-anche tu dovresti riposare un po’-
-ma lo sto facendo!-
-Sel, ti ho visto che lavoravi al computer-
-e io che credevo di fregarti dato che eri lontano!-
Lui in risposta fece uno dei suoi famosi sorrisi –aspetto ancora una risposta-
-Hetty aveva bisogno alcune schede agenti … tornando a casa mi devo fermare a comperare carta e cartucce-
Qualcuno li osservava da distante con fare interessato, e li seguì anche quando decisero di tornare a casa.
-entri anche tu?-
-no, vai tu … fai con comodo, nel frattempo, chiamo Hetty-
-ok, a dopo-
Mentre telefonava la osservava dalla vetrina, chiusa la chiamata lesse un sms di Sam che lo prendeva in giro su probabili utilizzazioni del giorno libero.
-adesso ti piacciono le bambine?-
Callen riconobbe subito la voce dietro la schiena e dovette imporre ai sui nervi di starsene molto calmi.
-cosa ci fai a Los Angeles, Tracy?-
-brrr, che gelo … cos’è non vuoi rispondermi? Guarda che non faccio la spia al tuo capo-
-questo fa parte del privato … e comunque è no! Ora tocca a te rispondere-
-dolente, top secret- rispose prima di andarsene.
-eccomi! Scusa se ci ho messo tanto, ma c’era una dimostrazione di stampa in 3d, e ….-
-ti sei dimenticata di me-
-non potrei neanche volendolo-
Nonostante il tono scherzoso, Selene, capì che c’era qualcosa che non andava per il verso giusto, attese il dopo cena per indagare.
-cosa di ha detto Hetty?-
-nulla di particolare,tutto nella norma-
-e allora perché sei così teso?-
-ma no, ti sbagli-
-a parole potrai anche ingannarmi, ma parla il tuo viso-
Callen non rispose, si alzò ed andò sul terrazzo a fissare il mare, sulla sua mano posata alla balaustra sentì il tocco di quella di Selene.
-mentre eri nel negozio … è comparsa dal nulla Tracy, e abbiamo quasi litigato-
-ti fa ancora male quella vecchia storia?-
-non è facile dimenticare-
-ti conviene farlo, non vorrei che stanotte ti sognassi e cercassi di farmi fuori!-
Rise –su quello puoi stare tranquilla-
-ora ti riconosco-
I loro visi prima e le loro labbra poi, si avvicinarono in modo del tutto naturale.
In piena notte squillò un cellulare.
-sì Callen … ho capito Hetty, andiamo sul posto-
-che … succede?- Selene alzò appena la testa.
-durante la ronda notturna i guardaspiaggia hanno trovato otto cadaveri e chiamato la polizia, due di questi sono marine- rispose quasi vestito.
-brutta storia-
-infatti … guardò il telefono, Sam è arrivato, ci vediamo …-
-tra quattro giorni!- rispose lei con un bacio –fatti sentire-
-il tempo per un sms si trova sempre-
Callen uscì dal palazzo con una faccia che diceva tutto, buttò il suo borsone nel bagagliaio e sedette dal lato del passeggero.
-avanti, a me puoi dirlo-
-dirti cosa?-
-come si chiama lei-
-te l’ho già detto mille volte, non c’è nessuna lei- rispose al telefono –dimmi Kensi … ho capito, sentite cosa dicono i guardaspiaggia, noi arriviamo- chiuse la chiamata serio in volto.
-cosa dice?-
-freddati con un colpo in testa e, a quanto pare, dal mare-.
Sulla spiaggia c’era molta confusione, oltre alle forze dell’ordine c’era anche una folta schiera di giornalisti tenuti fermi a fatica da poliziotti e guardaspiaggia.
-ma come hanno fatto ad arrivare prima di noi!?-
-non ne ho la più pallida idea, Sam … dottore cosa ci dice?- chiese riconoscendo il coroner della marina.
-agente Callen, agente Hanna … non molto, i civili sono privi di documenti-
-a quello rimedieremo con le impronte digitali, per quanto riguarda i proiettili?-
-grosso calibro, a giudicare dal foro d’ingresso, saprò di più quando li avrò estratti-
-grazie dottore-
-dovere agenti, dovere-
Callen e Sam raggiunsero Kensi che era in disparte.
-G, ho appena mandato all’ops foto e impronte-
-bene aspettiamo Erik e Nell-
Anche Deeks si unì ai tre.
-stando alle impronte sono arrivati via spiaggia da due direzioni opposte … i guardaspiaggia ci faranno avere i filmati della torretta-
L’ops lentamente si stava animando, Erik e Nell erano già al lavoro sui file ricevuti.
-ho capito signor Callen … restate sul posto finchè il coroner non ha terminato poi venite qui-
Hetty posò il telefono e prese la sua tazza di te pensierosa, dopo diversi sorsi rialzò la cornetta e compose un numero.
Il cellulare suonò diverse volte prima di essere preso dal proprietario.
-p … pronto?-
==dolente averti svegliato, ma servi all’ops==
Nell’udire la voce dall’altro capo improvvisamente Selene si svegliò.
-arrivo zia Hetty!-
==portati un paio di cambi e il tuo computer==
-faccio prima che posso-
Selene guardò l’ora, erano quasi le quattro, prese lo zaino e vi mise dentro quanto serviva, pistola d’ordinanza ed il suo distintivo, il casco e via!
Quaranta minuti dopo fece il suo ingesso negli uffici dell ncis trovando Hetty che l’aspettava.
-ci ho messo troppo?-
-affatto, sei stata rapidissima … devo dirti una cosa molto importante … per tutto il tempo che sarai qui, sappi che non avrò preferenze rispetto al resto della squadra e…-
-non dovrò chiamarti “zia”, giusto?-
-esatto … lì c’è un armadietto con il tuo nome, lascia quello che non ti serve e vai al piano di sopra-
-ricevuto, grazie!-
Lasciato zaino e casco corse su per le scale con il computer sottobraccio.
-ciao, come siete messi?- chiese posandolo sul tavolo a schermo.
-wow! Saresti tu l’esperto in balistica!?- esclamò Erik.
-deluso?-
-affatto! … non troppo bene, il programma è lento con il riconoscimento-
-nel frattempo abbiamo iniziato con i filmati delle torrette-
-vi serve aiuto?-
-veramente Hetty vuole che ti concentri sulle foto-
-sono molte, Nell?-
-parecchie … te le abbiamo già girate-
-ottimo! … mentre si scarica il file vado a prendere qualcosa di caldo-
Proprio in quell’istante entrò Hetty con una mug fumante.
-verde, amaro con una goccia di limone-
-grazie Hetty mi ci vuole proprio-
-di nulla signorina Smith … signor Beal, novità?-
-il programma per il riconoscimento sta ancora lavorando … e da dalla parte dei filmati non c’è nulla di rilevante-
Hetty in attesa del rientro della squadra tornò alla sua scrivania dove trovò Grange ad attenderla.
-Owen, come mai qui?-
-per capire come mai hai chiamato un agente dormiente-
-data la quantità di cadaveri mi è sembrato opportuno avere un esperto in balistica nel team d’indagine, e l’agente Smith mi è sembrata la più idonea-
Durante quella breve discussione la squadra rientrò in ufficio si presentò alla scrivania di Hetty.
-agente Callen, ha dormito poco?-
-veramente è dalle due che siamo svegli, Grange-
-non intendevo quello, ma credo che ci siamo capiti, vero?-
-perfettamente-
Hetty ruppe la tensione creatasi –signor Callen, avete scoperto altro?-
-si Hetty, sono arrivati in due gruppi da parti opposte lungo il bagnasciuga … Erik e Nell?-
-hanno scoperto i nomi dei marinai sono il capitano Thomas Dune e il tenente Nigel Jonson, al momento stanno visionando i filmati … saliamo, c’è una persona che voglio farvi conoscere e che ci aiuterà nel caso-
Entrati nella sala operativa si trovarono davanti una ragazza seduta a capo chino sul tavolo a schermo, a parte Callen che divenne serio gli altri della squadra sorrisero della scena.
-spero abbia una buona ragione per sedere su un monitor da parecchi dollari, agente Smith-
-tranquillo vice-direttore, non glielo rigo, ho tolto le scarpe- rispose alzando la testa ed indicando a terra –avevo bisogno di vedere ben da vicino i fori dei proiettili- aggiunse scendendo.
-e ne ha dedotto qualcosa?-
-si Hetty … chi ha sparato era un cecchino … oserei dire più di uno-
-come fai a dirlo così sicura?-
-detective, l’agente Smith è un cecchino-
Quella frase ebbe l’effetto di un pugno nello stomaco per Callen e gli fece assumere un’espressione glaciale, per sua fortuna vista solo da Sam e Selene.
-agente Smith le ho fatto una domanda-
-mi scusi Grange, stavo riflettendo … per poter dire con precisione dobbiamo sperare che nel filmato della torretta ci siano indizi utili-
-o porca miseria!-
-che succede signor Beal?-
-il programma ha trovato chi sono gli altri sei cadaveri e guardate- con un rapidi gesti sulla tastiera comparvero visi e nomi sul monitor principale -Carmine Mancino, Victor Basiliev, Scott Norfor, Samuel Milligan, Konnor Mc Koy e Nigel Blade-
-tutti agenti della Cia- commentò Hetty.
-che facciamo?-
-voi nulla signor Callen, anzi, andate a riposare … devo fare alcune telefonate-
-Henrietta, vengo con te, ne alcune anch’io da fare-
Andarono tutti in sala relax, tutti tranne Selene, aveva ancora davanti lo sguardo di ghiaccio che aveva Callen quando Grange aveva detto chi lei fosse in realtà, per cercare di calmarsi un po’ andò sul tetto dell’edificio e ne approfittò per telefonare ai suoi genitori che si trovavano in vacanza alle Awaii.
==tesoro che succede?==
-scusa mamma se ti ho svegliato, ma sono in un casino-
==tu e G non avrete litigato spero==
-no … non ancora, ma poco ci manca-
==spiegami tutto==
-ci sono stati otto assassinii, due marines e gli altri si sono rivelati essere della CIA, data la situazione …-
==Hetty ti ha chiamato, non ci vedo nulla di negativo==
-fin lì no … mentre illustravo la mia teoria sulla balistica, Grange, ha avuto la brillante idea di dire che sono un cecchino-
==G, come l’ha presa?==
-molto male … mi ha guardato con una faccia da fare paura … e ora non so come affrontare il discorso-
==dall’inizio direi==
-non credo che voglia parlarmi … quando abbiamo deciso di provarci si era anche detto “niente segreti” … e io non l’ho rispettato-
==il fatto è che occupi una posizione particolare==
-lo so mamma, ma come faccio? … ho troppa paura che finisca tutto-
==questo non accadrà, devi essere sincera e lui capirà==
-dici?-
=ne sono certa … ora vai da lui e parlagli==
-farò come dici … spero funzioni-
==certo che sì, fammi sapere, ok? … e cerca di non stancarti troppo, essere in prima linea non è facile==
-tranquilla mamma, a presto, ciao-
Chiuse il telefono asciugandosi una lacrima e si girò per rientrare ma rimase immobile.
-da quanto sei qui?-
-da “Grange ha avuto la brillante idea”-
-allora non serve che ti dica altro-
Selene s’incamminò, ma Callen la fermò prendendola per i polsi.
-veramente ho io parecchie cose da dirti-
-senti, ne parliamo più tardi? Ora vorrei dormire un po’-
Cercò di divincolarsi, ma la presa divenne più salda.
-Sel, l’avevo capito da un pezzo-
-come? Scusa?-
Allentò la presa.
-faccio questo lavoro da tanto tempo quanto basta-
-e quando l’avresti capito?-
-quasi subito, dal modo in cui mi puntavi la scopa facendo le pulizie-
-ma allora, perché ti sei arrabbiato così?-
-la mia rabbia era rivolta a Grange, che non si fa mai i fatti suoi!- rispose baciandola sulla fronte –ora vai, fatti una bella dormita-
-e tu?-
-parlo con Hetty e vi raggiungo-
Con suo grande piacere constatò Grange se ne era andato, meglio così poteva parlare con Hetty in piena libertà.
-ti ringrazio Mark, attendo tue notizie-
-allora?-
-il mio amico alla CIA mi richiamerà appena possibile-
-i filmati?-
-nulla, sono rimasti nella zona d’ombra … lei, piuttosto, mi sembra più rilassato-
-senza Grange tra i piedi è il minimo!-
-non dicevo quello-
-non ti seguo Hetty-
-diciamo che sono a conoscenza di un particolare della sua vita privata-
-ma…-
-mi faccia finire … conoscendo bene entrambi sono certa che saprete tenere separato lavoro e privato-
-io..-
-vada a riposare signor Callen-
Quell’ultima frase risuonò come un ordine.
La telefonata arrivò nel tardo pomeriggio e la risposta non piacque affatto ad Hetty, pensierosa andò nell’area relax dove i suoi ragazzi dormivano equamente divisi sui tre divani presenti, pistole e distintivi erano posati sui tavolini.
-direttrice Lange, mi scusi-
-mi dica-
-ha telefonato la polizia, hanno trovato il cadavere di un agente della CIA con un colpo alla testa al Silver Hotel-
-e perchè ci hanno chiamato?-
-nella stanza c’è anche un M40-
-ho capito, vada pure- Hetty fece un lungo respiro –signori! Dolente svegliarvi, ma abbiamo un altro cadavere!-
-dove Hetty?-
-al Silver Holtel, signor Hanna-
-civile?-
-no detective, agente della CIA-
-il tuo amico ti ha poi richiamato?-
-si, signor Callen … mi duole dirlo, ma l’agente più idoneo presente a Los Angeles in questo momento è la sua ex moglie-
Callen per tutta risposta se ne andò.
-signori lo affido a voi, potete andare … signorina Smith, con me-
-va bene-
-lo sai che non sarà facile, vero?-
-lo so signor Hanna, lo so … se dovesse essere necessario l’autorizzo a portarlo via con la forza-
-spero di non doverlo fare-
-lo spero anch’io-
Anche questa volta Hetty non si sbagliò, dopo circa un’ora, esattamente quando il coroner diede l’autorizzazione a portare via tutto, Callen e Tracy iniziarono a discutere.
-no! È un nostro agente e viene via con me!-
-scordatelo! I cadaveri sono tutti da noi e questo pure!-
All’ops stavano ascoltando.
-signorina Smith, vada a prendere quel fucile-
-mi servirà un mandato-
-a quello ci penso io- rispose Hetty uscendo.
-vuoi l’indirizzo?-
-grazie Nell, so dov’è-
Dieci minuti dopo Selene era già per strada, mentre sulla scena del crimine la discussione stava prendendo dei toni molto accesi.
-non esiste! G, non costringermi a telefonare!-
-provaci! Hetty conosce molta più gente di te!-
-G, agente Keller, calmatevi state dando spettacolo-
-sono calmo, Sam-
-a me non lo sembra, G-
-agente Hanna veda di far ragionare lei il suo partner-
-non serve Tracy, ti ho già detto come stanno le cose!-
-te la sei voluta! Ora telefono!-
-risparmi i soldi, agente Keller, cadavere e fucile vengono via con noi-
-quello non è un giocattolo per te- poi girò lo sguardo verso Callen e per irritarlo ancora disse –bambina-
-peccato che questa bambina sia un agente NCIS e sappia bene cose si usa un M40- rispose mettendo il fucile in una sacca.
-vorrei vedere l’autorizzazione, agente?-
-Smith … e questo è il documento-
-al diavolo!- esclamò Tracy, uscendo dalla camera.
-wow, miss simpatia … ecco perché ex moglie-
-già … tu come mai qui?-
-mentre discutevi con lei, ti sei scordato che ops sentivamo e così Hetty mi ha mandato a prendere il fucile prima che ti venisse in mente di usarlo-
-arrabbiata?-
-non direi … ho avuto come l’impressione che le piacesse-
-rientriamo-
-voi andate avanti, devo fare una cosa all’ultimo piano e vi raggiungo-
-e cosa c’è all’ultimo piano?- chiese Deeks.
-un ristorante fantastico con le pareti di vetro … avevo una cena prenotata per domani sera, ma dati gli ultimi avvenimenti devo disdirla-
-che peccato-
Al rientro in ufficio trovarono una Hetty molto seria.
-signor Callen, devo parlarle-
-io e Deeks portiamo il fucile in armeria, resti tu qui?-
-sì andate- rispose Sam osservando l’amico allontanarsi.
L’armeria, dopo il tetto, era il posto più tranquillo di tutto l’ufficio, lì Deeks si lasciò andare ad un po’ di affettuosità.
-sai, la particolarità di questi fucili è che ogni cecchino lo personalizza a suo piacere-
-lo so … oggi quando ho portato la pappa a Monty mi ha detto che sente la tua mancanza- disse abbracciandola da dietro.
-solo questo?-
-no, vorrebbe tanto che dormissi con noi stanotte-
-anch’io lo vorrei tanto-
Intanto la discussione tra Hetty e Callen era piuttosto tesa.
-ora veniamo a suo battibecco con l’agente Keller-
-oh, Hetty, lo sai che va sempre a finire così!-
-questo è esatto … ma oggi c’era qualcosa di diverso-
-per me è stato come al solito-
-non mi costringa ad usare la mia posizione … c’è nulla che devo sapere?-
Calen sospirò –non so da quanto sia in città … però ieri mi ha visto con Selene mentre-
Hetty alzò un dito –non dica altro … questo non ci voleva-
-la togli dal caso?-
-non ne vedo il bisogno, piuttosto, fate più attenzione-
Sam, dalla scrivania, osservava da dietro al portile i gesti di Hetty per capire cosa si stessero dicendo.
-è ancora sotto interrogatorio?-
-non saprei, non lo sembra … tu, piuttosto, ci hai messo un po’ o mi sbaglio?-
-mi sono fermata a fare benzina alla moto … vado a smontare l’M40-
-ok-
In realtà Selene, aveva telefonato nuovamente a sua madre per dirle che lei e Callen si erano chiariti.
Smontò il fucile pezzo per pezzo, esaminandone ogni singolo con la massima attenzione.
-eih, ti ho portato un caffè-
-grazie- rispose posando il mirino.
-scoperto nulla?-
-sì, questo fucile ha sparato di recente, dal caricatore manca un colpo … domani lo porto al poligono e faccio le prove di tiro-
-hai finito il rapporto balisitico?-
-sì, devo solo rimontarlo … G, com’è andata con Hetty?-
Ecco la domanda che non voleva sentirsi fare.
-nulla di che-
-ho visto come ti parlava … ti ha ripreso?-
-non proprio … però ho dovuto dirle che Tracy ci ha visto assieme … e …-
-e?-
-sa di noi-
-non sarebbe Hetty … faccio i bagagli e torno a casa?-
-no- allungò una mano e intrecciò le dita con le sue –ti lascia in squadra-
-come?-
-lo fa perché sa che siamo in grado di scindere lavoro e vita privata-
Sam giunse per recuperare l’amico e tornare a casa, lo fece camminando lentamente perché stava mandando un messaggio alla moglie, e così poté sentire chiaramente l’ultima frase, sempre silenziosamente tornò sui suoi passi per riprenderli in modo più rumoroso.
-eih G, ce ne andiamo a casa per oggi?- disse ancor prima di entrare, trovandoli a testa bassa che rileggevano il rapporto.
-dammi qualche minuto, Sam, finisco di leggere-
“sì, come no” –fai in fretta, ho già avvisato Michelle per la cena-
-tranquillo, non ti faccio tardare-
-a proposito di cena, ho il frigo vuoto … ci vediamo domani!-
A quell’ora tarda fare la spesa era praticamente un’impresa, la lista sembrava interminabile, il supermercato strapieno, fortuna che lo conosceva a memoria.
-vedo che il mio ex marito ha mantenuto i suoi gusti-
-veramente questi sono prodotti ad uso comune negli uomini lei, piuttosto, l’intelligence ha ridotto il budget per gli alberghi?-
-per tua informazione ci sono cose che gli alberghi non forniscono!-
-l’avevo scordato, chiedo scusa ma si scongelano i surgelati-
Grazie agli assistenti in cassa almeno quella parte fu molto sbrigativa, giusto il tempo di mettere le buste in macchina che suonò il telefono.
-ciao!-
==ti sei persa?==
-no, sono per strada, sto arrivando … G?-
==ti aspetto in garage==
-grazie-
Due isolati dopo stava parcheggiando.
-ma hai fatto la spesa o una rapina?-
-quelle che vedi sono le scorte per almeno quindici giorni-
Quella sera la cena fu una pizza surgelata.
-sei stanca?-
-no … è che devo dirti una cosa, ma non so come la prenderai-
-l’unica cosa è dirmela, no?-
-al super ho incontrato tracy-
Callen divenne subito serio –e cosa ti ha detto?-
-nulla in particolare, ha cercato d’indagare se certe cose nel carrello fossero per te, tutto qui- si alzò per ritirare i piatti –caffè?-
-no- rispose secco prima di uscire sul terrazzo.
La ragazza, vedendolo infastidito, lo lasciò volutamente ai suoi pensieri, riordinò la cucina e accese la lavastoviglie poi andò in camera per fare quattro chiacchiere con i genitori via computer.
-d’accordo ve lo saluto appena decide di uscire dal bagno!-
Chiuse la video chiamata e il computer, si alzò dal letto e lo posò sulla cassettiera poi tolse la felpa e quando la posò sulla sedia lo sguardo si posò sul distintivo posato lì vicino, e vi rimase finchè non sentì un bacio posarsi sulla spalla nuda e due braccia stringerla.
-va meglio?-
-dirti sì sarebbe una bugia-
-allora lo prendo come un no-
-non proprio … sapere Tracy qui in città certo non mi fa piace, ma non posso neanche farlo pesare sul nostro rapporto … prima ho sbagliato-
Selene si girò restando chiusa in quell’abbraccio –ma è normale che ti comporti così, reagirei anch’io nello stesso modo-
-non lo credo proprio-
-hai ragione, ti sparerei … prima però recupererei la cena saltata al Silver-
-allora devo fare il possibile perché ciò non accada-
-e come?-
-te lo faccio vedere- la prese in braccio e la posò sul letto.
Nello stesso momento da un’altra parte della città un papà si era addormentato mentre raccontava ai propri figli una storia, e un cane dovette dormire da piedi del letto visto che il suo posto era occupato.
Il giorno seguente arrivò in ufficio la comunicazione di un altro cadavere al Rose Hotel.
==signor Callen, che non si ripeta la scena di ieri==
-tranquilla Hetty- chiuse la chiamata –al Rose Sam, un altro cadavere-
-fammi indovinare, CIA ne con un colpo in testa-
-esatto … Kensi e Deeks sono già lì-
Il clima sulla scena era elettrico, l’agente Keller aveva la faccia di quella che non aveva la minima intenzione di collaborare, infatti, era da quando gli agenti NCIS avevano fatto la loro comparsa che si trovava al telefono.
-prevedo bufera-
-anch’io Deeks … sono arrivati Sam e Callen-
-allora?-
-stesso modus operandi, G, solo che l’unica arma trovata è quella d’ordinanza-
-però, per nostra fortuna, dormiva a torso nudo e sulla spalla destra ha un livido che secondo il coroner potrebbe essere compatibile con il contraccolpo di uno sparo- aggiunse Deeks.
-avete mandato una foto anche a Selene?-
-sì, le abbiamo anche telefonato, ma non risponde-
-aspettate, stamattina non si è vista in ufficio-
-ma sì, G, ieri sera ha detto che oggi sarebbe andata al poligono per le prove di sparo, sarà sicuramente lì-
-giusto Sam, chiamo Erik-
Al poligono si svolgevano le prove sotto lo sguardo severo di Grange.
-agente Smith, ha mai pensato di passare operativa?-
-veramente lo sono già … un colpo!-
-cranio sfondato-
-grazie tenente … 7 2 0-
-7 2 0-
Ripetè il militare via radio ed altri posizionarono un uomo di gelatina.
-indendevo sul campo ogni giorno-
-ci devo pensare- ricaricò -un colpo!-
-proiettile al limite, signora-
-7 2 5, tenente-
-7 2 5-
-e poi è Hetty il mio superiore- ricaricò –un colpo!-
-proiettile a metà cranio, signora-
-grazie, tenente … scarico l’arma-
-ottimo agente Smith, ora abbiamo anche la distanza di tiro  … fossi in lei ci penserei-
-prima vedo come esco da questo caso e poi vedo … mi scusi Grange, devo fare una telefonata-
==pronto?==
-scusa Kensi, ho visto solo ora la foto-
==tranquilla, cosa ne pensi?==
-livido da rinculo, senza dubbio … avete trovato il fucile?-
==no, solo la pistola d’ordinanaza==
-strano-
==perché=
-un cecchino non si separa mai dal suo fucile, quindi i casi sono due o non lo è o chi l’ha fatto fuori gliel’ha rubato-
==grazie, riferisco==
Rientrarono all’ops praticamente tutti assieme, Callen con Hetty e Grange si mise a fare il punto della situazione.
-didemi-
-prima lei Grange-
-grazie all’agente Smith, siamo riusciti a stabilire che gli spari sono partiti da 725 metri e a confermare che i cecchini erano su una barca e, a questo punto, anche in otto-
-finalmente, una buona notizia … signor Callen?-
-nella stanza abbiamo trovato solo la pistola d’ordinanza, e da un livido sulla spalla destra ha fatto supporre che si tratti di un cecchino, però non è stato trovato il fucile-
-mmm … questo mi fa pensare che ci potranno essere altri cadaveri-
-quel tuo amico alla CIA non ci può far sapere se questi due facevano parte della stessa squadra? O almeno dove hanno fatto l’addestramento?-
-l’ho già fatto, signor Callen, Mark mi chiamerà appena possibile-
-quindi, per ora, dobbiamo solo pensare che non ci siano altri morti-
-esatto-
-Henrietta?-
-si Owen-
-stavo pensando che, dopo questa esperienza, sarebbe opportuno passare operativa l’agente Smith … penso che anche l’agente Callen sia d’accordo con me-
-non mi sembra questo il momento … e poi, semmai, sarò io a deciderlo, Owen.
Grange si alzò indispettito –come preferisci, ma stai facendo un grosso errore!-
Callen attese che fossero soli prima di parlare.
-stai pensando di farlo, vero?-
-ad essere sincera, Owen, è da diverso tempo che mi propone la cosa-
Callen aveva capito che quelle parole nascondevano un sì, si alzò –l’unica cosa che ti chiedo è di farcelo sapere per tempo e non a cosa avvenuta-
Detto questo tornò dai suoi compagni.
-allora G?-
-Hetty ha richiamato quel suo amico alla CIA … apettiamo- rispose a Sam rilassandosi sulla sedia.
-oho, guai in arrivo, agente Keller sul piede di guerra- disse Deeks.
L’agente puntò dritta alla scrivania di Hetty, buttandole un foglio sopra.
-con questo sono autorizzata a visionare tutti i cadaveri in vostro possesso!-
-mi pare che le abbiamo passato ogni informazione, agente Keller-
-non mi basta! Voglio che i nostri specialisti visionino anche loro!-
-capisco le sue ragioni, ma le ricordo, che i primi ad essere chiamati siamo stati noi-
-e con questo!? Non vuole dire che abbiate l’esclusiva!-
-forse scorda che le ho chiesto il motivo per cui i vostri agenti non avessero documenti ed, a tutt’ora, attendo risposta-
-direttrice Lange, mi sta forse minacciando?-
-io lo vedo più come un “tu dici e me, io dico a te”-
-tutto bene, Hetty?-
-si agente Callen, l’agente Keller stava giusto per andarsene … vero?-
-ha vinto la battaglia direttrice Lange, non la guerra-
Tracy Keller ed i suoi agenti se ne andarono sotto lo sguardo di tutti quelli presenti, l’agente della CIA aveva gridato talmente forte che l’avevano udita persino nella sala operativa.
-tisana signor Callen?-
-ce ne vorrebbero litri-
La telefonata arrivò nel tardo pomeriggio, Hetty andò a portare la notizia alla squadra direttamente in sala tiro.
Callen mentre ricaricava si sentì un braccio.
-Hetty-
-è arrivata la telefonata-
 In risposta fece un cenno a Sam che diede il via ad una specie di catena.
-dicci tutto-
-il mio amico Mark, ha detto che l’addestratore di quei due ragazzi e di almeno altri dieci si chiama Oscar Marinelli-
-Oscar? Quanto tempo-
-lo conosce signorina Smith?-
-sì, abbiamo fatto praticamente tutto il corso tiratori assieme … poi lui si è rotto il polso e ha dovuto saltare la prova di abilitazione finale e al corso successivo-
-scommetto che gliel’hai rotto tu-
-più o meno, Deeks-
-in che senso?-
-nel senso che, una sera eravamo in discoteca ad uno è caduto il bicchiere, io ci sono scivolata sopra e atterrata su di lui, tutto qui-
-altro da dirci Hetty?-
-sì signor Hanna, l’agente Marinelli è in viaggio per Los Angeles su richiesta dell’agente Keller-
-anche lei ha avuto la nostra stessa idea-
-esatto signor Callen- diede un’occhiata all’orologio –andate pure a casa, se non ci sono novità ci vediamo domani-
-signorina Smith, ho bisogno di parlarle-
-arrivo-
Sulla scrivania di Hetty c’erano due tazze di te fumante.
-non è per questo che sono qui-
-no … è per una cosa che devo dirti da tempo-
-sarebbe?-
-negli ultimi quattro mesi, ho ricevuto varie volte la proposta di farti passare operativa-
-Grange?-
-esatto … finora ho potuto tergiversare ma, dati gli ultimi avvenimenti, sono costretta a dargli una risposta … tu cosa vorresti?-
-sicuramente dal lato economico sarebbe un bel balzo … però … sai benissimo la mia attuale situazione, e se questo vuol dire rinunciare a qualcosa … beh, rinuncio al passaggio-
-in questo caso dovrai dare delle spiegazioni-
-se fosse necessario, sono disposta anche a dare le dimissioni-
-non trarre conclusioni affrettate … vai a casa e riflettici-
-farò come dici, a domani zia-
Le fece fare qualche passo e la richiamò.
-un ultima cosa-
-sì?-
-parlatene assieme-
Rientrare a casa e sentire il suono dell’acqua nella doccia fu una benedizione, sedette sul divano pensierosa a tal punto che neanche si accorse di non essere sola.
-Sel, stai male?-
-no … riflettevo … Hetty mi ha fatto una proposta-
Sedette anche lui passandole un braccio dietro le spalle e lei posò la testa sulla sua spalla.
-sicchè te ne ha parlato … cosa vuoi fare?-
-se proprio devo prendere una decisione … e questo vuol dire … o noi o la carriera … beh … scelgo noi-
Si girò costringendola a guardarlo –lo dici senza pensare! … non prendere una decisione affrettata-
-no G, ci ho pensato … scusami, non ho fame vado a dormire-
Quello scambio di opinioni lo lasciò sconcertato, non voleva che rinunciasse alla sua carriera, ma non voleva neanche perderla, sentiva che era la persona giusta.
Dopo l’ennesimo tentativo di prendere sonno aprì gli occhi per vedere l’ora, era quasi la una e di G ancora era andato a dormire, pochi istanti dopo sentì i passi avvicinarsi e fece finta di dormire, un braccio l’avvolse e una mano strinse la sua.
-qualunque sia la tua decisione, io sono con te-
-G, io-
-sss quando si dorme, non si parla-
Il mattino seguente non fecero ora ad arrivare in ufficio che vennero chiamati in sala operativa con il solito fischio.
-la signorina Smith non è ancora arrivata?- lo sguardo di Hetty si soffermò su Callen che aveva la tipica faccia di chi ha dormito poco –signorina Jones la cerchi col gps- chiese girandosi.
-subito- rispose l’analista iniziando a digitare comandi.
-veniamo a noi … la polizia ci ha segnalato altri due omicidi uno al Santa Monica e l’altro al Malibu Cristal-
-altri cecchini?-
-a giudicare dalle armi trovate si deduce di sì-
-trovata, Hetty, è in macchina … e da dove si trova è vicina al Malibu-
-le dica di andarci e le spieghi il motivo-
-procedo-
-signor Deeks signorina Blye andateci anche voi-
-va bene- rispose il biondo.
-a dopo-
-e noi al Santa Monica- disse guardando Callen.
-giusto Sam-
-signor Callen aspetti … scusi la domanda, ha dormito poco o mi sbaglio- chiese avvicinandosi.
-sì Hetty, ma è servito-
A qualche kilometro di distanza in mezzo al traffico mattutino.
-d’accordo Nell, ma io non ho in macchina niente, neanche la macchina fotografica-
==inizia col cellulare, Kensi e Deeks sono già in strada==
-ok-
Grazie all’uso del distintivo potè parcheggiare piuttosto vicino all’ingresso, dove trovò diversi agenti di polizia.
-agente scusi … Smith NCIS, a che piano?-
-sesto signora, stanza 2 8 5-
-grazie agente-
La hall era piena di gente pronta a far scoppiare una guerra, per fortuna l’ascensore era tutto per lei, arrivata al piano altra mostra del distintivo sia all’apertura delle porte che davanti alla porta della camera.
Il cadavere era steso sul letto con addosso solo i boxer, la scientifica già all’opera e sul terrazzo due tizi in completo elegante.
-chiedo scusa, è lei dell NCIS?-
-esatto, agente Smith, e lei il coroner-
-piacere, dottoressa Fugisawa-
-cosa mi dice?-
-colpito alla tempia, il killer è entrato dalla finestra calandosi dal tetto-
-Smith, Selene Smith?- la voce era quasi gioiosa.
-Oscar! In giacca e cravatta non sembri neanche tu! Ti trovo bene-
-anche tu-
-si fanno le presentazioni senza di noi?- esordì Deeks.
-Oscar … l’agente speciale Blye e il detetive Deeks,agente di collegamento con il comando di polizia-
Smaltiti i convenevoli si passò alle operazioni del caso.
Hetty richiamò Selena all’ops, avevano ottenuto il permesso di entrare nei computer della CIA e voleva che lei aiutasse i due analisti.
Quando la squadra rientrò ogni monitor della sala operativa era pieno di documenti con la scritta “riservato” o “top secret”.
-e tutti questi documenti della CIA da dove saltano fuori?-
-dal loro sistema informatico, il direttore Vance ha autorizzato ad hackerarlo- rispose Hetty.
-e avete scoperto qualcosa?-
-molto più di qualcosa, signor Callen, i sei agenti avevano appena concluso un’importante sequestro di droga e dovevano farla arrivare a Washington il prima possibile-
-solo che non avendo mezzi a disposizione hanno chiesto aiuto ai due marine-
-esatto signor Hanna, probabilmente erano sulla spiaggia per gli ultimi accordi e qualcuno deve aver scoperto la cosa, e com’è andata a finire lo sappiamo-
-quindi nell’intelligence c’è una talpa, possibile che l’agente Keller non ne sapesse nulla?-
-certo che lo sapeva, Kensi, ma se l’è tenuto per se, o mi sbaglio Hetty?-
-non si sbaglia signor Callen, da quando siamo venuti in possesso di questi documenti abbiamo messo il suo telefono sotto controllo-
-siete riusciti ad entrare in un telefono della CIA?-
-il signor Beal è stato molto bravo nel farlo, detective-
-e gli agenti morti?-
-per l’agenzia risultavano essere in ferie, signorina Blye … scusatemi vado ad aggiornare il direttore-
-c’è ancora una cosa che non torna, G-
-sarebbe Sam-
-sappiamo che hanno sparato dal mare, ma la capitaneria ha detto che non c’era nessuno in mare quella notte-
-ed anche al porto hanno confermato- precisò Deeks.
-e se avessero pagato qualcuno?-
-Kensi ha ragione- disse Callen.
-in ogni caso una barca da almeno dodici metri non te la metti in tasca- Selene alzò lo sguardo dal computer.
-cosa te lo fa pensare?- chiese Callen.
-per poter sparare bene ogni cecchino deve avere almeno un metro di spazio, in modo tale da potersi muovere senza dare fastidio a chi gli sta a fianco ed al tempo stesso passare il caricatore vuoto all’assistente-
-e se invece che da una barca avessero sparato da una piattaforma?- ipotizzò Deeks.
-il foro d’ingresso del proiettile sarebbe stato dal basso verso l’alto- mentre rispondeva, Selene, simulò con le mani la traiettoria –e non orizzontale com’è stato-
-e se avessero usato una barca rubata?-
-buona idea, Kensi, ora controllo-
La barca risultò rubata dieci giorni prima e, alla luce delle ultime scoperte, il gruppo di agenti della CIA venne convocato alla casa galleggiante per avere spiegazioni.
-tu dovevi dircelo!-
-anche voi ci avete tenuto nascoste molte cose, G!-
-quanti agenti avete in ferie qui a Los Angeles, Tracy!?-
-e se non te lo dicessi!?-
In quel momento apparve il volto di Hetty sul  monitor.
==sono cinque, sui vostri telefoni stanno arrivando gli indirizzi degli alberghi … agente Keller, lei deduco che li sappia già … signori andate==
Gli agenti vennero tutti arrestati e si scoprì che avevano commesso gli omicidi solo per entrare in possesso della droga e rivenderla nel giro dello spaccio.
Il sole stava calando e negli uffici dell NCIS erano rimasti solo Callen, Sam, Kensi, Deeks, Nell, Erik, Selene impegnati nella stesura dei rapporti ed Hetty con la sua immancabile tazza di te.
-bene, io ho finito!- disse Sam chiudendo il portatile.
-io pure- aggiunse Callen con un mezzo sorriso.
-anch’io!- fu la risposta di Kensi –Deeks?-
-sto rileggendo … ho quasi … finito!-
-signori- Hetty si avvicinò alle scrivanie –vogliate seguirmi al piano di sopra, ho da fare una comunicazione a tutti-
I quattro si guardarono in faccia perplessi e seguirono la donna.
-Sel … ti sei ricordata di togliere le tue credenziali?-
-lo faccio subito … puoi chiudere, Nell- rispose spegnendo in portatile per metterlo nello zaino.
-ok … ora ce ne possiamo andare anche noi-
-un attimo, signorina Jones- Hetty e i quattro entrarono nella sala –devo dirvi alcune cose-
-del tipo?-
-il direttore Vance vi fa i complimenti per l’ottimo lavoro … ed avrebbe aggiunto una cosa-
-dai Hetty, non tenerci sulle spine-
-abbia pazienza signor Deeks, è una cosa delicata-
Callen e Selene capirono all’istante di cosa si trattava.
-il direttore mi ha fatto precisa richiesta cha la signorina Smith entri a far parte del nostro team-
-me è fantastico!- esclamò il poliziotto.
-e tu cos’hai risposto?-
-vede, signor Callen, ho detto al direttore che l’avrei fatto … ma ho aggiunto che la signorina, indipendentemente dal fatto che sia un cecchino, ha sempre fatto l’analista e, per tanto, il suo lavoro si svolgerà prevalentemente qui in sala tattica, ed andrà sul campo solo in caso di necessità-
-grazie, zia Hetty!-
-zia?- fu la domanda in coro
-temo di aver scordato di dirvi che con i genitori della signorina Smith siamo amici di vecchia data- aggiunse uscendo.
Scendeva le scale mentre alle sue spalle si sentivano voci di giogia.
-Hetty?-
-sì, signor Callen-
-grazie, hai trovato una soluzione che andasse bene per tutti-
-era l’unica cosa fattibile … confido nella vostra serietà- l’ammonì -ora vada dai suoi compagni-.
Lo seguì con lo sguardo risalire le scale e sorrise, anche se l’aveva ripreso, sapeva bene che non ci sarebbero stati problemi, ora doveva solo sistemare le questioni delle due coppie dei suoi agenti.

  
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