Ho un amico che di se, non sa bene qualcosa, da consigli al mondo e poi casca sui suoi stessi aiuti, non lo fa per mancata coerenza, ma semplicemente perché sbagliare è nel suo destino, che lo vede buio come le notti in periferia, senza stelle ne lampioni, trascurati a volte noi, l'aspettiamo già all'aba del suo giorno, vedendoci un po' più chiaro, c'è una fine nell'oscurità, non si comincia dall'essere un sole per gli altri, ma da semplice faro, in cui custodisci una profonda verità.