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Autore: HinoTsubasa    20/01/2015    1 recensioni
[...]Sdraiata a terra vi era una ragazza dai capelli color rosso cremisi, lunghi e folti che, mossi dalla lieve brezza estiva, parevano le fiamme di un fuoco divampante[...]
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[Due nuovi capitoli ogni mese]
Genere: Comico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sovrannaturale
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Mi risvegliai in un insolito posto mai visto prima.
I colori, gli oggetti circostanti, la temperatura... Era tutto diverso. Dov'ero finita?
Mi stropicciai gli occhi e, alzandomi, mi massaggiai la testa dolorante.
Vicino a me era presente una crepa, su quello che pareva il suolo, nonostante la diversa consistenza.
«Ho... Superato il confine?» 
Improvvisamente uno strano ragazzo si piombò con prepotenza difronte a me. Impaurita, mi misi sulla difensiva, mai mostrare le proprie debolezze.
Come previsto, iniziò ad attaccarmi verbalmente. Cosa voleva da me? Non avevo fatto nulla di male.
Blaterava un mucchio di sciocchezze sul suo territorio e sul fatto che i ragazzi fossero più forti delle ragazze mettendo di mezzo anche un sacco di strane parole, pareva di parlare con un alieno.
Chiaramente risposi a tono ad ogni sua accusa, dovevo tenergli testa. 
Dopo varie discussioni, tentò di mandarmi via più e più volte.
Non potevo assolutamente allontanarmi da lì, sarebbe potuto uscire qualcuno dal sottosuolo per venirmi a prendere, oppure la crepa si sarebbe potuta riaprire.
Alla fine trovammo un compromesso. Gli bastava sapere il mio nome? Tutto qui? Che tipo decisamente strano. 
Lui si chiamava Kaoru, almeno il nome era normale. Era davvero un bel nome, ma non l'avrei mai ammesso in sua presenza. 
Aveva gli occhi di diverso colore l'uno dall'altro; uno degli occhi era rosso, proprio come i miei, anzi meno acceso, mentre l'altro era del colore del prato circostante, verde. Un verde intenso, davvero particolare.
I suoi capelli erano scuri e tutti arruffati, era talmente diverso da ciò a cui ero abituata da risultare affascinante ai miei occhi.
Peccato che fosse antipatico. Per cui..
«Ehy, che ne dici di Kacchan? E' molto meglio!»
Ridacchiai divertita nel vedere la sua reazione, quant'era buffo, sembrava quasi imbarazzato. Purtroppo si riprendeva in fretta dagli scherzi e si vendicava rispondendo senza peli sulla lingua, che seccatura.
Tutto ad un tratto la temperatura iniziò a scendere sempre di più, si moriva di freddo ma non potevo allontanarmi da lì. 
Cercai modi e modi per tornare a casa, finendo addirittura per infortunarmi ad una gamba, ma niente da fare.
Kaoru era ancora lì, non sembrava volersene andare, il che mi faceva piacere perchè c'era buio, freddo, stavo morendo di fame e con la gamba ridotta in quello stato non mi andava proprio di restare da sola. 
Dopo le varie lamentele provenienti dal mio stomaco affamato, Kaoru mi invitò a casa sua per mangiare qualcosa. 
«Non credo sia il caso che io mi allontani da qui...»
«Preferisci morire di fame? Come vuoi.»
Alla fin la mia fame prevalse su tutto il resto e accettai il suo invito.
Così, poggiandomi a lui per evitare di peggiorare le condizioni della gamba, lo seguii fino a casa sua.
   
 
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