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Autore: _Marlee_    22/01/2015    1 recensioni
OUTLAWQUEEN. HO DETTO TUTTO.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Daniel, Regina Mills, Robin Hood
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Tutte le mattine quando si alzava Robin andava a camminare, ma Storybrooke per lui, come per Emma e Henry era scomparsa, ricordavano benissimo com'era, dov'era e chi non aveva attraversato il confine, ma nessuno era in grado di tornarci. Quelle passeggiate erano malinconiche, camminare sulla strada principale dove solo poche settimana prima si affacciava il ristorante da Granny senza però vederlo era straziante. Passeggiava e si sedeva sul marciapiede dove quell'estate aveva baciato Regina, oppure si fermava a guardare quello prato d'erba verdissima dove era certo che prima ci fosse la casa del sindaco. Troppi ricordi affollavano la sua mente e mai avrebbe pensato che facessero cosi male. Anche ad Emma mancava la vita pazza di Storybrooke,. L'unico che non perdeva le speranze di tornare un giorno a casa era Henry, lui sapeva che sarebbe tornato come Regina sapeva che l'avrebbe riabbracciato.

 

Papà ma Gina dov'è?” chiese Roland una mattina prima che Robin uscisse “Regina non c'è” disse lui prendendo il piccoletto in braccio “E perche non c'è?” continuò Roland “Perche lei non è potuta venire con noi” disse Robin sperando che a suo figlio andasse bene come risposta “Mi manca” disse il bimbo piagnucolando “Anche a me piccolo, anche a me” Robin si vestì e questa volta portò anche Roland alla passeggiata, ma non fece altro che peggiorare le cose perche il bambino si ricordava bene quelle strade e iniziò a fare troppe domande, Robin non sapeva piu cosa dirgli, inventava racconti su racconti, e il bimbo ci credeva ma non riusciva a spiegarsi perche Regina non si facesse piu vedere e nemmeno sentire.

 

Quella mattina Cora durante la sua passeggiata con sua figlia notò per le strade di quello strano regno, che nessuno era ancora riuscito a spiegare, un uomo cupo con un bimbo per mano, capì subito di chi si trattava, era quel ladro ricercato da mesi “Come fa a camminare cosi tranquillo per la città? E con un bambino per mano? L'avrà rapito. Guardie catturatelo” ordinò Cora, ma nonostante l'avesse urlato, l'uomo non si mosse neanche di un millimetro, non provò a scappare, nulla niente del genere, Regina tentò di fermare la madre, ma chiuse gli occhi e l'immagine le ricomparve in testa, sfuocata e indecifrabile, poteva solo notare una luce rossa su uno sfondo nero, a lei completamente estranea “Madre, lasciatelo stare” disse Regina urlando, in quel momento l'uomo alzò lo sguardo, come se fosse attirato da qualcosa per poi ricominciare a parlare con il bambino. Quando le guardie gli si buttarono addosso caddero letteralmente a terra, Cora come Regina rimasero stupite e non capirono cosa stesse succedendo, le guardie tentarono di prenderlo di nuovo, ma sia lui che il bambino continuavano a camminare sereni, per modo di dire, per la loro strada. Regina lo osservò fino a che non scomparve dietro l'angolo.

 

Anche Cora, ma in modo diverso, Cora che aveva ormai il cuore pieno di malizia e magia iniziò a pensare ad un aspetto della maledizione mentre Regina che era ancora ingenua lo guardò senza pensare a niente, solo a correre a casa.

Stalliere, il mio cavallo?” disse Regina e Deniel uscì dalla stanzetta per prenderle il suo cavallo “Regina cos'hai oggi?” chiese lui con il suo solito tono dolce e pacato “Cos'ho oggi? E' una settimana che non fate altro che dirmi che sono la principessa e che voi non potete stare con me e che non mi amate, io mi sto regolando di conseguenza, quindi preparate il mio cavallo che ho fretta” disse Regina aspettando composta che lui facesse cio che le era appena stato ordinato “Ecco il vostro destriero Vostra Maestà” disse porgendole le briglia, lei non ringraziò, salì a cavallo per andare nel bosco.

 

Non desiderava far parte della compagnia del bosco ma voleva solo aiutarli, quando la videro non scapparono da lei “Principessa ha trovato qualcosa?” chiese l'uomo con la barba lunga “No, ma è successa una strana cosa in città. Il vostro compagno mi sembra di averlo visto camminare per le vie del centro, con un bambino per mano” disse Regina smontando da cavallo, forse loro potevano darle qualche aiuto per capire meglio la storia, come facevano a vederlo senza però poterlo toccare? Sembravano entrambi dei fantasmi “Roland” disse l'uomo sorridendo, Regina continuava a non capire “Vi prego spiegatemi cosa sta succedendo” disse lei sedendosi in un tronco accanto all'uomo “Una settimana fa ci siamo svegliati e il nostro compagno non c'era piu, e non c'era neanche sua moglie e il loro bambino. Pensavamo fosse andato a caccia, come fa spesso, l'abbiamo aspettato, ma nessuno dei tre tornò, abbiamo iniziato a cercarlo nel bosco, magari si era nascosto dalla regina, senza offesa, per non essere ucciso” raccontò lui “Non ti preoccupare so che tipo è mia madre, neanche io vorrei averci a che fare se fossi in lui. Ma perche sarebbe ricercato?” chiese Regina anche se una mezza idea ce l'aveva “Io questo non posso dirglielo, perche con tutto il rispetto, noi non ci fidiamo di lei, è pur sempre la principessa” disse l'uomo e Regina accettò la risposta, ma doveva assolutamente capire cosa stesse succedendo.

 

E' strano Emma, stavamo passeggiando e mi è sembrato di sentirla, la sua voce, come un sussurro” disse Robin una volta rimasto da solo con Emma “E' quello che succede quando ci mancano le persone che amiamo, le sentiamo ovunque” rispose la bionda non dando troppo peso alle parole di Robin “Anche a me è successo, sentivo le voci di mia madre quando ero ragazzina, ma non significa niente, se non il fatto che lei ti manca” continuò Emma e a lui sembrò essere unsa risposta abbastanza soddisfacente. Regina le mancava come l'aria e quel sussurro l'aveva fatto sentire piu vicino a lei, nonostante sapesse bene che lei era lontana. Tornò da solo lo stesso pomerggio, senza Roland, solo per sedersi nel marciapiede e aspettare che qualcosa sussurrasse di nuovo, ma niente, non sentì nulla, nolo il suo cuore che lentamente si stava sgretolando nel suo petto, nulla di piu.

 

Regina d'altro canto portò l'uomo con la barba lunga con lei per provare a vedere se per caso l'uomo che cercavano era quello che lei aveva visto, ma nessuno vide niente, lui non c'era, o per lo meno nessuno lo vedeva.

Hai visto che ore sono? Avresti dovuto essere a casa gia da un pezzo? Si può sapere dove sei stata?” chiese Cora con tono arrabbiato ma non come al solito “In giro madre, avevo delle commissioni da fare” rispose Regina con no chlance “Le principesse non hanno commissioni, ma hanno un maggiordomo che le fa per loro, non riesco a capire come fai a non essere felice di avere tutto questo” disse Cora che anche se non vivevano su un castello amava molto quella casa molto strana “Non sono felice perche voglio uscire, voglio che la gente non mi tratti come un mostro, voglio essere come loro, non mi piacciono tutte queste comodità, vorrei essere solo un po piu normale madre” disse Regina abbassando il viso verso il pavimento “Tutte le giovani donne della tua età in città sono gia sposate, non vorrai mica finire a vivere da sola, in un'umile casetta in periferia” disse Cora cingendo le spalle della figlia “No madre, ma voglio amarlo l'uomo che sposo” disse Regina sorridendo “L'amore è una debolezza”

*UN ALTRO CAPITOLO, SPERO CHE VI PIACCIA, ASPETTO LE VOSTRE RECENSIONIIII.. CIAOO;)
BESOS:)
M♥
  
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