Alla fine non lo sai come sia possibile che il tempo passi così velocemente, lui semplicemente passa e tu non lo senti neanche. Erano passati tre anni, tre anni da quando la mia vita era completamente cambiata in ogni suo aspetto. Dopo la laurea avevo iniziato a girare il mondo con il biondino e la band, ero presente ad ogni concerto, ad ogni evento, ad ogni occasione importante per lui. Insieme ci divertivamo un sacco e ci amavamo come mai prima, litigavamo spesso, urlavamo e ce ne andavamo sbattendoci la porta alla spalle, io gli dicevo che poteva andarsene a quel paese e lui mi rispondeva che ero una stronza, ma poi tornavamo l'uno dall'altra, avevamo imparato a risolvere le cose insieme, e io non volevo più scappare, perché avevo capito che a scappare sempre ci si perde la felicità. Sapevamo come gestire più o meno ogni situazione della nostra storia, le fan, i fotografi, i giornali e le interviste. Eravamo una squadra davvero vincente e io ero felice, felice come mai prima di allora. 

Ero in strada, davanti alla nuova casa, quella in cui ci saremmo trasferiti dopo il matrimonio. Mi aveva chiesto di sposarlo quando eravamo in Australia, ricordo che faceva un caldo terribile e lui decise che saremmo andati in barca, a prendere fresco. Io ero stanca, ma lui mi costrinse. Me lo chiese mentre eravamo in mare, ero sdraiata su un lettino dello yacht, lui si sedette accanto a me e disse "se volessi passare il resto della mia vita con te?" Io sorrisi, mi diceva spesso cose del genere. Poi si inginocchiò e prese una scatolina blu, quando l'aprì c'era il diamante più bello che io avessi mai visto, gli dissi subito di si. Non ci pensai neanche un secondo, ho sempre saputo che era l'uomo con cui sarei voluta stare per il resto della mia vita. 

E ora ero davanti quella immensa casa, quella casa che avevamo arredato insieme, che avevamo creato tra risate e cazzate varie. La prima volta che me l'ha fatta vedere era solo una grande casa priva di senso, quando entrammo dentro non c'era nulla, assolutamente nulla, quel giorno abbiamo fatto l'amore per terra, lui ne rideva sempre di questa cosa, ripete che l'abbiamo inaugurata in quel modo. Quando abbiamo portato i mobili ricordo che alla fine eravamo stanchi morti, tutti ci dicevano che non c'era bisogno del nostro aiuto, ma noi avevamo detto che era casa nostra e volevamo crearla insieme.

Guardandola riesco a vedere il mio futuro, tutto ciò che sogno di fare con lui, avere dei figli e farli giocare in quel prato così grande e verde, crescerli qui, avere dei nipotini e invecchiare insieme. 

Guardo indietro nel tempo e ricordo quella stupida ragazzina che creava danni, così lontana dalla realtà. E poi Niall, ricordo la prima volta che lo incontrai, in quel piccolo negozio al centro di Londra, posso ricordare ancora ora i suoi occhi azzurri che incrociano i miei. Il nostro primo bacio, la prima volta che abbiamo fatto l'amore, ricordo ogni cosa, e non potrei mai dimenticarmene. 

Ai miei il biondino piaceva un sacco e devo dire anche io avevo fatto colpo con la sua famiglia. Erano anche loro emozionati per il matrimonio, e io non ci credevo ancora che domani finalmente avrei sposato l'uomo della mia vita. 

"Lo sapevo che ti avrei trovata qui" sentii dire da una voce dietro me, sorrisi, era Niall. Era cambiato poco in quei tre anni, era un po'  più in carne ma nulla di più, del resto era esattamente come tre anni prima. Aveva sempre la stessa aria da bambino, e quel suo modo depravato di scherzare. 

"Tu sai sempre dove trovarmi" dissi io 

Lui sorrise, si mise accanto a me ad osservare la nuova casa e mi prese la mano.

"Non puoi dormire?" Chiese 

"No" 

"Sei nervosa per domani?" 

"No non sono nervosa" dissi votandomi 

"E allora?" Sorrise lui 

"Sono solo felice" mi prese e mi baciò 

"Anch'io" disse lui 

"Tu come mai sei qui?" 

"Mi mancavi! È strano dormire senza di te. Non capisco perché Harry ci sta costringendo a dormire separati" 

"Perché è la notte prima del matrimonio" 

"Ma non ha senso!" Rise lui 

"Lo sai che lui ci tiene a queste cose" 

"Sembra che si debba sposare lui" 

"Si" Risi io 

Restammo in silenzio per un po'

"Ti amo Isabella" disse baciandomi 

"Anch'io amore" dissi sorridendo 

"Sei pronta?" 

"Con te non posso che essere pronta a tutto! Voglio passare il resto della mia vita con te" 

"Anch'io" 

"Dobbiamo andare a dormire almeno un po'. Domani sarà un lunga giornata" dissi io 

"Mmm..si" 

Ci salutammo e tornammo a casa. 

Guardai la mia casetta, sembra ieri la prima volta che ci ho messo piede. 

Spengo la luce e mi sdraio sul letto. 

Dopo qualche minuto sento dei rumori.

"Amore, sono io" 

"Niall?" 

Non dice nulla e si stende accanto a me, abbracciandomi. 

"Non ce la facevi proprio vero?" 

Lui rise "no" 

"Tranquilla, Harry non lo scoprirà" aggiunse poi 

Io risi insieme a lui e lo baciai piano 

"Buonanotte amore" dissi poi 

"Buonanotte a te amore mio" 

Con lui accanto a me, riuscii a dormire in un sonno profondo. 

 

L'indomani mi svegliai ancora terribilmente assonnata, avevo dormito benissimo e  tra le braccia del biondo non avevo sentito nessun tipo di ansia. Allungai la mano ma lui non c'era. Guardai l'orologio, erano le 7:30, e fra poco sarebbero venuti i miei genitori e Amy, El, Sophie e Perrie che sarebbero state le mie damigelle. Mi alzai con un sorriso, era il giorno del mio matrimonio. 

Presi il telefono, c'era un messaggio di Niall 

"Buongiorno amore. Stamattina sono andato via prestissimo, non mi andava di svegliarti. Non vedo l'ora di vederti, sarai bellissima. Ti amo futura signora Horan, suona benissimo il mio cognome su di te. A dopo:* 

Ps: Io sarò quello elegante davanti l'altare" 

Sorrisi a quel messaggio e risposi subito 

"Buongiorno amore mio! 

Si, signora Horan suona piuttosto bene. 

A dopo amore mio. 

Ps: Io sarò quella con il vestito bianco" 

Posai il telefono e corsi a lavarmi. 

Qualche ora dopo ero pronta, il vestito addosso e un sorriso sul mio volto che nessuno avrebbe potuto togliermi. 

Mi osservavo allo specchio, ero davvero bella. Mia mamma e mio papà si erano emozionati tantissimo, e io con loro. Le ragazze non facevano altro che ripetermi che ero perfetta, ma io avevo un solo pensiero, Niall. 

Finalmente era ora di andare, salii sulla limousine insieme a mio Papà e ci indirizzammo in chiesa. 

"Sei bellissima" disse mio padre baciandomi la fronte 

"Alla fine il ragazzino ti sta sposando davvero" rise poi 

"Lui mi piace Isabella" 

"Lo so Papà, e sono felice sia così" sorrisi io 

"Qualche anno fa non l'avrei mai detto che saresti cambiata così. Pensavo avresti scelto qualcuno di estremamente inaffidabile, ma invece no. Lui ti ha cambiata, ti ha resa felice e per questo lo ringrazierò all'infinito.Sei diventata una donna meravigliosa." 

"Oh, papà" dissi abbracciandolo con le lacrime agli occhi 

"Quindi da oggi ti affido a lui" 

"Ti voglio bene Papà" 

"Anch'io piccola" 

Mio padre è sempre stato una di quelle persone che non si emoziona quasi mai, ma questa volta stava piangendo davvero. Ha sempre creduto in me, nonostante tutto quello che ho fatto in passato. Lui è l'uomo della mia vita e lo sarà per sempre. È lui che mi ha insegnato ad andare in bici, a nuotare, è lui che mi ha fatto capire che nella vita non bisogna mai mollare e non bisogna mai smettere di credere in se stessi e nei propri sogni. Lui e mia mamma hanno fatto di me la persona che sono adesso e non posso fare altro che ringraziarli per il resto della mia vita. 

Finalmente arrivammo in chiesa, feci un sospiro e mio padre mi porse il braccio. 

"Nervosa?" Mi sussurrò prima di entrare 

"Solo un po'" 

"Ci sono io con te" 

Partì la musica e io feci la mia entrata, tutti mi guardavo e mi sorridevano. C'era mia madre che piangeva e con lei anche la signora Maura, Bob invece mi sorrideva e annuiva con la testa. Sull'altare c'erano Amy, El, Sophie e Perrie, bellissime nei lori abiti blu; e alla destra c'erano Zayn, Harry, Louis e Liam, eleganti e impeccabili come sempre, che mi fecero l'occhiolino. E poi c'era lui, più bello che mai nel suo vestito nero, i capelli biondi pettinati in modo impeccabile e i suoi occhi azzurri puntati su di me. Era la creatura più bella che avessi mai visto, e io e solo io avevo l'onore di poter dire che Niall Horan mi apparteneva, avevo l'onore di poter osservare quello spettacolo ogni giorno della mia vita.  Sorrideva e io ripensai alla prima volta che l'avevo visto ridere, sembrava la stessa risata sorpresa e tenera. Io gli sorrisi di rimando e non appena arrivai davanti l'altare mi prese la mano e la strinse forte. 

"Ciao amore" sussurrò 

"Ciao a te biondino" risposi ridendo.

Ci guardammo un secondo prima di voltarci verso il prete e fu li che capii cos'era l'amore. In un modo Pieno di scelte e rinunce ci sono cose a cui restiamo legati per sempre, Niall era questo. E avevo capito che era la cosa più bella e pura che avevo nella mia vita. Quando ami scegli di fare ogni cosa in funzione della persona che ami, per renderla felice. Ed è questo l'amore, niente di difficile o complicato, è guardare una persona negli occhi e avere la certezza che da quel momento in poi non smetterai mai più di amarla. 

È stato un cammino così lungo e incasinato, ma alla fine eravamo li, e fin ora avevamo sempre mantenuto quella promessa... "Ti prometto che domani ci sarò". Perciò, amore mio, ti prometto che domani ci sarò. 

 

Ciao ragazze! 

Ho finalmente finito la storia, devo dire che mi dispiace non poter più scrivere su Niall e Isabella, ma come tutte le altre storie, anche questa ha una sua fine. 

Spero che questa storia vi sia piaciuta e mi auguro che ogni tanto passiate a rileggere e a sognare insieme a me.

Un bacio :*