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Autore: Silviax    24/01/2015    1 recensioni
Appena assaporo la nicotina in gola tiro quasi un sospiro di sollievo, riesco per qualche istante a sentirmi più tranquilla, anche se quella tranquillità passa subito vedendo la faccia di Castiel leggermente irritata davanti al mio mutismo.
-Puoi onorarmi delle tue parole o è chiedere troppo?-
-Smettila Castiel, lasciami un po' in pace-
Non parla. Non dice un parola, mi guarda e basta. Non riesco a sostenere il suo sgardo e guardo altrove, non ho bisogno della compassione di nessuno.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Kentin, Lysandro, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6 - Buoni propositi e cattive notizie

Sono già passati cinque giorni da quando sono diventata ufficialmente una alunna del Dolce Amoris, siamo già a venerdì e questa settimana è volata, ho fatto conoscenza con alcuni alunni di questa scuola ed ognuno è speciale a modo suo, mi sono trovata bene con loro fin dal primo giorno in cui li ho conosciuti. Finalmente sta uscendo la mia personalità, non come quando ero nella vecchia scuola dove a tutti importava solo di Alyson, la mia migliore amica. Le voglio un sacco di bene, però nessuno mi notava mai, era come se fossi la sua ombra, tutti mi chiedevano di lei e mai nessuno mi ha detto 'Ei Crystal, come stai?' Ho sempre sofferto di problemi di inferiorità rispetto a lei, perché lei faceva tutto meglio, lei era più bella, più alta, più magra, aveva più amici e riusciva a cavarsela sempre, era la classica bambolina dagli occhi azzurri e i capelli biondi. E noto anche una certa somiglianza con Ambra, sarà per questo che non mi va tanto a genio quella ragazza. Anche se Alyson era la preferita di tutti lei mi dava tantissime attenzioni, quando eravamo con qualcuno e mi mettevano in disparte lei trovava sempre un modo per reinserirmi nel discorso, con me è sempre stata un ottima amica, se non quasi perfetta, anche se io sotto un certo punto di vista non la sopportavo. Lei era troppo per una come me. Invece qui sto trovando la complicità nelle persone che avevo dimenticato da tempo, perché io avevo solo Alyson, invece adesso sento di poter finalmente abbandonare tutti i miei complessi e le mie paure rifacendomi una vita da capo senza essere l'ombra di nessuno.
Guardo l'ora e vedo che sono già le 11.58, la campanella suonerà a minuti e sono pronta per il mio nuovo club, anche se ammetto che in cucina sono un disastro, ma alla fine lo faccio proprio per imparare. Ho già avvertito Nathaniel ieri della mia scelta quindi ormai non posso più tirarmi indietro.
La campanella suona e vedo Rosalya sorridermi contenta, così insieme ci alziamo per avviarci verso la mensa.
-Aspetta Rosa, vorrei prima uscire un attimo a fumare una sigaretta, sono quattro ore che non fumo e sto delirando. Ti raggiungo là, oki?-
-Si, tranquilla. Ti aspetto- dice sfoderando uno dei suoi enormi sorrisi
Quindi cambio percorso e mi dirigo verso il giardino, durante il tragitto incontro Alexy che mi dice di essere entusiasta per la nostra collaborazione in cucina, gli faccio un sorriso per poi tornare sui miei passi, la storia di Alyson mi ha messo una certa frustrazione addosso e ho bisogno di un po' di aria. Quando arrivo in giardino mi siedo su una panchina poco distante dalla palestra e tiro un sospiro di sollievo al pensiero che ormai Alyson è solo un ricordo, mi manca lo ammetto, ma mi manca quello che lei era per me, non quello che vivevo io con gli altri insieme a lei.
Accendo una sigaretta e metto i piedi sulla panchina accovacciando le gambe, quasi tremando per il freddo, siamo a metà Novembre e il freddo inizia a farsi sentire, credevo di non essere vista e che in quel giardino ci fossi solo io, quando sento dei passi e qualcuno che si siede difianco a me mi giro di scatto notando il ragazzo dai capelli rossi che si accende anche lui una sigaretta.
-Ciao eh- dico dopo svariati secondi di silenzio
Castiel si era seduto proprio difianco a me senza neanche avere la decenza di salutarmi. Questo ragazzo mi stupisce ogni volta, un giorno è gentile e l'altro mi odia. Oggi siamo nella fase odio mi sa.
-Puoi dirmi almeno ciao, non ti sto chiedendo il mondo- ribatto snervata
Mi guarda, ma nei suoi occhi vedo un po' di preoccupazione, magari è agitato per qualcosa, ma cosa?
-Sembri preoccupato, che hai?-
-Dovrei dirti una cosa, ma non so come..- dice grattandosi la testa e con una voce insicura, non l'ho mai visto così e adesso sta facendo preoccupare anche me
-Dimmi pure, tranquillo-
-Ecco vedi..-
-Ah, siete qui!- dice Lysandro venendo verso di noi proprio nel momento sbagliato -Vi stiamo aspettando da 10 minuti, dai venite a mangiare-
Sia io che Castiel guardiamo Lysandro un po' male. Stava finalmente per dirmi qual'è il suo problema e Lysandro ci ha interrotti
-Me lo dici dopo- sussurro a Castiel
Tutti e tre ci dirigiamo verso la mensa dove Rosalya ci sta aspettando da un po'. Mi siedo difianco a lei e le chiedo scusa per averla fatta aspettare
-Siete diventati amici voi due?- chiede Rosalya con un sorriso che fa intendere tutto
-Amici, pff- controbatte subito Castiel
-Conoscenti- diciamo in coro, e poi ci guardiamo all'istante
Mi siedo prendendo il panino che ho portato da casa e inizio a mangiarlo.
Chissà cosa mi voleva dire Castiel, sono una persona troppo curiosa e adesso ho troppa voglia di saperlo, però mi preoccupa che lui sta esitando un po' a dirmelo, chissà cosa gli è successo. Eppure è da stamattina che è strano e non ne capisco proprio il motivo, magari ha litigato coi suoi genitori, eppure non mi sembra il tipo di ragazzo a cui importerebbe qualcosa, ma la cosa che mi incuriosisce di più è perché ne vuole parlare proprio con me, non abbiamo mai avuto chissà che rapporto e mi sorpende che voglia dirmo qualcosa, da quando ci siamo conosciuti che ci stiamo antipatici a vicenda, non capisco perché adesso mi vuole parlare. Forse vuole chiedermi scusa per le continue battute di pessimo gusto e i suoi scherzetti idioti, ma a cosa vado a pensare? Non lo farebbe mai, lo conosco da poco ma ho già capito che scusarsi non è nella sua natura, quindi cos'è che voleva dirmi?
-Crystal!-
Mi distolgo dai miei pensieri e guardo Rosalya non capendo perché ha urlato in quel modo
-È la terza volta che ti chiamiamo, ci ascolti o no?-
Li guardo tutti e tre disorientata, ero talmente immersa nel miei pensieri che mi sono dimenticata di loro
-Scusate, stavo pensando ad altro-
-Questo lo abbiamo notato- dice Lysandro sorridendomi, è disarmante il suo sorriso.
-Stavamo dicendo se dopo le lezioni vorresti unirti a noi, mangiamo fuori e stasera andiamo in qualche locale, ti va?- mi chiede Rosalya entusiasta, si è già dimenticata l'arrabbiatura di 1 minuti fa
-Certo, mi farebbe davvero piacere-
-Anche a noi!- risponde Lysandro
-Parla per te- commenta Castiel
Rosalya si mette a ridere e appena finiamo tutti di mangiare ci alziamo per dirigerci ai rispettivi club, ma prima tutti e tre mi accompagnano davanti all'aula visto che io non ho la più pallida idea di dove sia. Li saluto e poi entro nell'aula, è abbastanza grande, ci sono 5 file di banconi con due posti a destra e due a sinistra, ogni bancone è dotato di fornelli, un forno, un piccolo frigorifero e vari oggetti di cucina. Mi incuriosisce questo posto, non vedo l'ora di mettermi all'azione, anche se ho paura di avvelenare qualcuno.. In aula non c'è ancora nessuno, mi sa che sono arrivata troppo presto.
Proprio in quel momento entra in aula una signora, avrà all'incirca quarant'anni, è bassina e paffuta, con i capelli marroni e gli occhi chiari, ha la faccia dolcissima, un po' da mamma apprensiva, e mi da sicurezza questa cosa, sembra così gentile.
-Ciao. Tu devi essere la nuova ragazza- dice avvicinandosi a me e sorridendomi
-Buongiorno. Si, sono io, mi chiamo Crystal-
-Piacere, io sono Katia. E dimmi ciao, se no mi sento vecchia- dice ridendo fragorosamente
Sorrido guardandola, sembra proprio una donna gentile e comprensiva, speriamo che sia davvero così.
-Visto che oggi sarà la tua prima volta non faremo qualcosa di particolarmente difficile- dice rassicurandomi
-Grazie. Anche perché non sono decisamente un asso in cucina- dico ridendo, mentre Katia mi sorride a sua volta
Quando sentiamo la porta aprirsi tutte e due ci voltiamo verso di essa, e vediamo entrare un ragazzo dai capelli azzurri, finalmente Alexy è arrivato! Mi viene incontro e mi saluta abbracciandomi, non sono abituata a questo genere di attenzioni, credo di essere diventata rossa.
Dopo Alexy altri gruppetti di ragazzi e ragazze entrano in aula e prendono i loro posti, io non so dove metterci quindi mi metto difianco a Alexy e appena l'ultima studentessa varca la soglia Katia inizia a parlare
-Come avete notato abbiamo una nuova compagnia, per cui oggi non faremo nulla di troppo complicato, prepareremo delle semplici crepes, a cui potete aggiungere voi il tocco finale-
-Menomale, qualcosa di facile questa volta- mi sussurra Alexy -L'ultima volta ci ha fatto prepare una torta con la pasta di zucchero con forme stranissime, io ne ho dovuta fare una a una forma di castello-
Oh mamma, io non riesco neanche a cucinare un risotto io e loro fanno torte con le forme strane, spero che questo succederà moolto tardi.
-Ora vi consegno i fogli con gli ingredienti e il procedimento- dice Katia avvicinandosi a noi e consegnando ad ognuno un foglio
Io e Alexy siamo nell'ultima fila e quando arriva davanti a noi ci consegna il foglio e dice ad Aexy che per la prima lezione potrà aiutarmi lui, per poi tornare al suo posto dietro la cattedra
-Io esco adesso esco. Miraccomando non fate troppo disordine-
Appena Katia esce dall'aula tutti i ragazzi iniziano a parlare tra di loro di cosa avrebbero aggiunto alle loro crepes. Io e Alexy optiamo per fare le crepes con la nutella.
Guardo il foglio che ci ha consegnato Katia e inizio a leggere gli ingredienti
* 3 uova
Farina 250 g
Latte 1/2 litro
Burro 40 g
1 pizzico di sale *
Beh, non sembra così difficile alla fine, anche se non ne ho mai preparato una. Ma ci sarà Alexy ad aiutarmi quindi so di potercela fare!
-Allora, prendi la ciotola in quel mobiletto mentre io setaccio la farina- mi dice Alexy
Apro il mobile che mi ha indicato e prendo la ciotola e anche una padella antiaderente e poi le poggio sul piano di lavoro mentre Alexy è impegnato a setacciare la farina. Lo fa con una tale disinvoltura e con allegria, si vede proprio che cucinare gli piace veramente.
Poi prende le uova e mi guarda sorridendo
-Dai, mettici un pizzico di sale e questo mezzo litro di latte nella ciotola, poi con le fruste elettriche lo lavori-
Faccio

quello che mi ha detto e poi prendo le fruste, sono nell'armadietto accanto a quello di pentole e ciotole, le attacco alla corrente e le metto al massimo. Partono schizzi di quello che avevo preparato finora
-Ehi attenta- mi viene in soccorso Alexy togliendomi dalle mani l'oggetto che aveva appena sporcato tutto -Devi farlo andare più piano. Guarda, così-
Mi dice facendomi vedere come fare e a lui non cade fuori neanche una goccia. Mi riprendo le fruste elettriche e ci provo io, stavolta riesco a farlo senza alcun disastro, mentre Alexy sbatte le uova. Quando vedo che il composto è diventato omogeo lo passo a Alexy che lo mette insieme alle uova e continua a mescolare, gli aggiungo il burro e metto a scaldare la padella antiaderente. Quando è tutto pronto Alexy verso il composto nella padella e inizia a preparare una crepes dopo l'altra mettendole una sopra l'altra su un piatto. È davvero concentrato su quello che fa, non vuole sbagliare niente, e se si impegna così per qualcosa che è veramente facile per lui figuriamoci quando deve fare qualcosa di complicato!
Quando le crepes sono pronte ci spalmiamo sopra la Nutella e poi due ce la mangiamo. Sono uscite davvero buone!
Io e Alexy ci diamo il cinque
-Sei stata davvero brava, tranne quel piccolo incidente- dice ridendo e scompigliandomi i capelli
Non era così felice da prima che iniziassimo a cucinare, durante tutta la preparazione non mi ha parlato tranne per dirmi cosa dovevo fare, mi fa piacere che è tornato il solito Alexy di sempre.

Finita la lezione con il club vado in giardino e mi siedo su un muretto mentre aspetto Rosalya, Lysandro e Castiel. Quando vedo una chioma rossa scendo immediatamente dal muretto e gli corro incontro
-Oggi a pranzo volevi dirmi qualcosa, dai su!-
-Si, hai ragione.-
-Allora?!- chiedo impaziente
-Ti volevo dire che..-
In quel momento il mio telefono suona e Castiel si interrompe, prendo il telefono dalla tasca e vedo dal led colorato che mi è arrivato un messaggio
"Alyson: ti ricordi che il 30 novembre è il mio compleanno? Beh mancano solo 7 giorni e ho deciso di farmi un bel regalo: farò un viaggio. E sai dove? Vengo a trovartiii! Così visto che è Venerdì posso rimanere da te fino alla Domenica. Non è stupendo?!"
Sbianco nell'esatto momento in cui leggo le prime righe del messaggio, subito dopo alzo la testa guardandomi intorno spaesata. Ditemi che è un incubo!

   
 
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