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Autore: yu90    27/01/2015    0 recensioni
Sapevo che prima o poi sarebbe successo, non è più un uccidi o resti ucciso. Non avrei mai pensato che lei sarebbe diventata la luce della mia anima, solo lei mi tieni ancorato a questo mondo e impedirmi di cadere nella trappola della mia maledizione.
Vi prego siate clementi è la mi apriva ff ed è una jin/julia perchè secondo me lei è più adatta a jin invece che xyao, però la mia è solo un opinione, anche se sono molto teneri insieme, ma a me sembra più un rapporto da fratello e sorella.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jin Kazama, Julia Chang
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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I due ragazzi se ne stavano comodamente sdraiati sul divano. Jin leggeva un fumetto e Julia i risultati del laboratorio.
Tra un mese sarebbe iniziato il nuovo tekken e nessuno dei due si era iscritto… nessuno dei due avrebbe partecipato.
«Sai Jin…» iniziò Julia abbassando i fogli «pensavo a come reagirà Hwoarang quando scoprirà la tua assenza al torneo».
Jin scoppiò a ridere sonoramente: «non lo avevo nemmeno messo in conto… arriverà qui urlando come un matto…» poi depose il suo fumetto e abbracciò forte Julia.
«Onestamente non m’importa… perché io qui ho la motivazione più importante».
Julia si strinse nel suo abbraccio lasciandosi coccolare.
Dopotutto era bella un po’ di normalità dopo tanto tempo, ma avrebbe dovuto prendere il coraggio a due mani e dire tutta la verità a Jin… prima o poi lo avrebbe scoperto comunque… Ma non era ancora il momento, voleva godersi quella tranquillità ancora per un po’.

Il lunedì mattina Julia si alzò presto perché doveva andare in laboratorio. La palestra dove lavorava Jin era chiusa quel giorno e così si offrì di portarcela lui e fare colazione insieme.
La ragazza castana uscì dalla doccia e con indosso l’accappatoio andò in cucina, dove Jin stava preparano il caffè.
Gli porse la tazza, ma l’odore le diede un certo fastidio. Posò velocemente la tazza sul bancone e corse in bagno.
Jin restò sorpreso. Julia che correva in bagno per dare di stomaco era una vera novità.
Sorrise e si avvicinò alla porta del bagno.
Bussò, ma da dietro la porta si sentivano i suoni che stava emettendo la ragazza.
«Jules sto entrando» disse Jin mettendo la mano sulla maniglia della porta del bagno.
«No sto bene davvero… mi è passato… devono avermi fatto male le vongole di ieri sera…» disse lei aprendo la porta e ritrovandosi davanti il ragazzo.
«Non andare a lavoro oggi… stai a casa al caldo e ti riposi…» quella di Jin non era una proposta, bensì un ordine.
Julia sorrise quando Jin le carezzò il volto arrossato: «Mettiti il pigiama e fila a letto. Più tardi ti preparo qualcosa».

Julia si ritrovò sdraiata nel loro enorme letto. Non poteva mentire ancora a lungo, ma le mancava il coraggio… e se lui si fosse arrabbiato. Dopotutto aveva detto di non voler più alcun legame con quella vita.
Si rannicchiò nelle coperte portandosi una mano alla pancia piatta. Glielo avrebbe detto quella sera stessa, ormai aveva rimandato a lungo e presto lui avrebbe capito.
Jin in cucina stava armeggiando con fornelli e padelle. Il fatto che Julia fosse stata poco bene lo impensieriva, solitamente non si ammalava mai e soprattutto non era mai successo che non avesse digerito qualcosa. Eppure non aveva l’aria di una che aveva avuto un’intossicazione alimentare, lui stesso aveva mangiato le vongole ma stava bene.
Tornò a saltare i bocconcini di pollo e patate, poi spense il fornello.
Mise il tutto su di un vassoio e lo portò al piano di sopra.
Aprì la porta restando in equilibrio con il vassoio su di una mano, poi si avvicinò a lei: «spero tu abbia fame… io sto morendo e pensavo che potemmo pranzare a letto guardandoci un film» disse lui poggiando il vassoio sul letto. Julia sorrise, il suo viso era dolce… e se cambiava?
Prese il coraggio a due mani e disse: «Jin ti devo dire una cosa…» i suoi occhi ambrati erano nascosti da alcune ciocche di capelli che le ricadevano sul viso.
«Non ti senti bene?» chiese lui sedendosi accanto a lei sul letto.
«Si sto meglio adesso… ma ti prego non interrompermi, ti devo dire una cosa della massima importanza…» lui fece un cenno con la testa e la fissò con i suoi occhi scuri. Era attento ad ogni suo minimo movimento.
Julia si sentiva soffocare sotto le coperte, e così si alzò in piedi, davanti a lui solo con i pantaloncini e una maglietta a mezze maniche.
«Un paio di settimane fa, non ero ad una riunione di lavoro… avevo una visita medica…» iniziò lei stringendosi le dita nervosamente.
Jin adesso l’ascoltava con attenzione. Lo sguardo di lei lo preoccupava… iniziò ad avere paura che fosse qualcosa di serio…
«Ok… posso sapere almeno che visita hai fatto?» chiese lui guardandola negli occhi. Provava a non far trapelare la sua ansia, ma a giudicare dall’espressione di Julia non ci stava riuscendo.
«Mi sono accorta di avere un ritardo… così ho fatto un test che è risultato positivo… Ho chiamato la dottoressa e mmi ha fissato un incontro…»
Jin non riusciva a capire, di cosa stava parlando… restò in silenzio aspettando con pazienza che lei finisse di raccontare tutto.
«Jin io sono incinta…» disse lei, poi gli voltò le spalle. Non aveva il coraggio di guardarlo negli occhi.
Per Jin quella notizia fu come una doccia gelata.
Julia, la sua Julia aspettava un bambino… poi iniziò a capire.
«La sera che hanno indetto il torneo sembravi preoccupata di una mia partecipazione…» Jin parlava piano, Julia sbarrò gli occhi.
«Stamattina, non sei stata male per quello che hai mangiato ieri… non è un’intossicazione alimentare…» Julia si voltò per Guardarlo.
Jin era in piedi che la fissava stranito: «Tu sei incinta…» disse lui più per convincere se stesso che qualcun altro.
La ragazza aveva il volto rigato dalle lacrime: «lo so che non volevi più avere a che far con il gene, i Mishima… mi dispiace Jin… davvero mi dispiace…»
Iniziò a singhiozzare vistosamente.
Jin le andò vicino e l’abbracciò.
«Di quanto sei incinta?» chiese con la voce che gli tremava
Julia si strinse in quell’abbraccio: «un mese» poi si alzò sulle punte dei piedi e nascose la testa nell’incavo del suo collo.
Jin respirò il suo profumo, poi le carezzò la schiena. Incinta… la sua Julia era incinta e presto sarebbe diventato padre…
Si staccò dal suo abbraccio, la fissò e poi s’inginocchiò davanti a lei. Fissava il ventre ancora piatto della ragazza come fosse qualcosa di magico e prezioso.
Appoggiò le labbra sul ventre della donna e diede quello che per lui era il primo bacio al suo bambino.
Julia sbarrò gli occhi. Jin le stava dando un bacio.
«Non sei arrabbiato?» chiese lei carezzandogli i capelli e circondandogli la testa con le braccia esili.
«Come potrei… mi hai dato la notizia più bella della mia vita…» poi rivolgendosi alla pancia della ragazza disse: « sei il mio regalo più bello… io sono papà e giuro che mi prenderò cura di te e della mamma… sempre e per sempre…».
Julia sorrise e lasciò che Jin carezzasse ancora un po’ il loro bambino.





La febbre mi fa delirare, spero sia di vostro gradimento... un bacione grande e a presto
  
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