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Autore: Haxel_12    27/01/2015    0 recensioni
sono passati quarant'anni dalla fine della guerra centenaria che sconfisse definitivamente lo Stregone Nero Daemortius, la pace è stabilita, e le razze si riuniscono per mantenere i rapporti, tramite una organizzazione interrazziale. tuttavia delle organizzazioni segrete sembrano che la stiano influenzando, mettendo a rischio la pace raggiunta. Questo è il sequel della trilogia partita con il "Piano dei Druidi", nuovi personaggi saranno i protagonisti di questa storia, ma anche i vecchi si faranno vedere.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Una bella giornata finalmente, la brutta stagione stava ormai per passare essendo metà Aprile e Kalaf uscì dalla sua locanda a Emor per incontrarsi con una persona, il nano guardò la città, sono passati quaranta anni dalla terribile guerra che la distrusse quasi per intero, e ormai sembra che quel brutto periodo fosse un incubo lontano, il suo sguardo si posò sulle statue di Steel e Orhen, i due marito e moglie, hanno portato la pace nel continente, sconfiggendo il terribile Daemortius, e poco più avanti le altre statue dei compagni dei due leggendari eroi, la più importante, Arnon il vero regista del gruppo, ex capo del consiglio dei druidi, poi Ember il mezzelfo ranger, che dopo molti anni gli è stato cancellato la condanna dell’esilio, e ora può entrare liberamente nel regno di Emor tranquillamente grazie ai suoi servigi durante la guerra, Beany la figlia adottiva di Orhen e Steel, diventata una cacciatrice di taglie che ha contribuito ad arrestare molti criminali dopo la guerra, Barg ora generale dell’esercito dei nani in pensione, Uran tristemente morto in battaglia a Emor, Keld  nuovo capo della chiesa degli Gnomi del culto di Garl, Gersh morto nella battaglia navale contro le potenze marinare di Daemortius, ed infine Ieyatsu ora capo ninja nella Coalizione, che nonostante non entrò ufficialmente nel gruppo, accompagnò per due volte Orhen a Brada, un eroe mancato era Swikel lo psionico githzerai che però in realtà era Besrekh il suo rivale suicidatosi a Emor per farla cadere e fortunatamente il suo sacrificio non funzionò grazie a Steel e ai draghi di Ashus. Pochi minuti dopo raggiunse la piazza dove lo attendeva un uomo che pareva un monaco che stava seduto su una panca e in barba alle sue regole monastiche stava fumando
- buon giorno a te Raccon- disse il nano
- finalmente sei arrivato-  disse l’uomo
- come sarebbe a dire “finalmente” sono arrivato pure puntuale-
- stavo scherzando, dai siediti- disse il monaco sorridendo- cosa mi volevi dire di così importante?
- è presto detto, ti andrebbe di fare un viaggio con me?- disse il chierico
- come, un viaggio? e dove?-
- per il continente, sto cercando informazioni riguardo le relazioni tra le diverse segrete organizzazioni, che stanno facendo pressione sull’OPP, e voglio sapere le loro intenzioni e come sono nate-
Raccon rimase perplesso, come tutte le persone comuni di questo mondo che popolano la terra alla fine della guerra centenaria, non sanno molto sulle organizzazioni nate da accordi tra le razze, e nemmeno gli interessano più di tanto che fanno parte dell’OPP( ordine, progresso e pace) che hanno il compito di scongiurare una nuova guerra tra i popoli e consolidare l’alleanza tra le razze vincitrici contro  Daemortius, solo che da poco tempo erano nati altre organizzazioni, non riconosciuti dall’OPP. La prima si chiamava la Setta, e sembrava, almeno stando ai rapporti dell’Organizzazione delle razze, una confraternita di criminali, intenti a controllare con ricatti, corruzioni e attentati i governi nazionali nel mondo conosciuto, e visto che nell’OPP dilaga la corruzione, pare che quest’ultima secondo la voce del popolo sia causata dalla Setta. Poi vi sono cinque stregoni, che nessuno ha mai visto in faccia ( tranne i capi di stato e di governo) e che partecipano sempre alle riunioni del Consiglio Superiore delle Razze a Lowers, e nessuno sa chi siano in realtà e che cosa fanno, ed infine l’Alleanza, creata pare da Beany, la ragazzina eroina nella guerra contro Daemortius, ora adulta che ha l’obiettivo di sostituire l’OPP con la sua organizzazione stando ai rapporti della gendarmeria di Stato
- tu sei impazzito Kalaf, ma perché vorresti fare un viaggio del genere?- disse Raccon
- perché voglio sapere cosa sta succedendo realmente, se davvero l’OPP è in pericolo oppure no-
- ma che ti frega, se pure dovesse sciogliersi, non cambierebbe nulla, tanto il re di Emor Hennet, come tutti i re di questo mondo hanno un potere assoluto, in spregio ai principi di sovranità popolare concessa dallo statuto-
- se tutti ragionassimo così caro Raccon ci troveremo presto sotto una dittatura, e sappiano quanto sono discriminatori gli Umani, e Re Hennet è forse uno dei sovrani più illuminati della storia, comunque mi serve una persona che mi faccia compagnia, tu sei forte, sei della stessa scuola dove uscì Gersh il mezzorco monaco, il compagno di Steel e Orhen, e poi Hilucha, Lorep, o detto Pelor, Judan della Coalizione…-
- va bene, va bene, ti seguirò basta che sai quello che stai facendo Kalaf – disse l’uomo
- io so sempre quello che faccio- disse il nano sorridendo, infatti lui era uno dei più famosi chierici in circolazione, che ha sempre lottato, sia con le armi che diplomaticamente per il bene di Elysium, ed è molto conosciuto anche all’interno dell’OPP
I due si incamminarono in una locanda per bere qualcosa e decidere il giorno in cui sarebbero partiti, la locanda “l’eroe di Emor” con tanto di insegna raffigurata il Mirilith Steel, non era lontana, solo mezzo chilometro dalla piazza dove si trovavano loro, e bastava percorrere la strada principale. Fu appena fuori la locanda che capirono che qualcosa stava accadendo dentro il locale
- fuggiamo maledizione- dissero due umani, insanguinati con dei coltelli in mano, mentre una voce dietro di loro, gli intimava di fermarsi, e sia il nano che l’umano capirono cosa succedeva e utilizzando i loro pugni stesero i due malviventi a terra stordendoli
- grazie li avete fermati… ma tu devi essere Kalaf..- disse una ragazza vestita da soldatessa dai capelli rossi che era appena uscita dalla locanda
- buongiorno a te Alhandra- disse il chierico  
 
- un viaggio con te a intervistare i capi di quelle mafie? Ma tu sei pazzo Kalaf, non me lo sarei aspettato- disse Alhandra dopo che i malviventi furono portati via dai gendarmi, e dopo essersi messi seduti nella locanda con l’oste che offriva gratis ai tre stranieri la colazione
- mai criticare un nemico se non sai appieno i suoi intenti ragazza- disse il nano- io voglio sapere solo la verità e visto che ti ho incontrata, e ci conosciamo, accetti di venire con me anche tu?
Alhandra si mise a pensare, il vecchio Kalaf lo conosceva tramite suo padre Servilio, che erano vecchi compagni di viaggio, come membri della squadra speciale di gendarmeria dell’OPP, alla ragazza era sempre piaciuto il nano, una persona rispettabile della pace e della legge, ma forse anche troppo curioso
- e va bene, tanto abbiamo con noi anche Raccon, verrò a darti una mano Kalaf- disse la ragazza
- allora d’accordo per domani mattina la partenza?- disse Raccon, e gli altri annuirono
 
Il giorno dopo i tre si incontrarono tutti nella piazza principale all’alba, la stessa dove si erano incontrati il giorno prima Raccon e Kalaf. C’era già della gente che svegliatosi presto si stava recando al lavoro, la paladina si mise a guardare un obelisco proveniente da una terra orientale, portata a Emor come trofeo di guerra, situata proprio al centro della piazza, una decina di minuti ed erano finalmente fuori  dalla città in direzione est
- andremo verso Kazam- disse Kalaf il giorno prima- per poi girare verso nord, ci metteremo di più è vero, ma eviteremo ciò che resta delle paludi Nebbiose in piccola parte bonificate, andremo a trovare la sede dell’Alleanza –
Lasciato Emor percorsero a cavallo le terre del grande regno degli umani, nonostante Kalaf non amasse molto i quadrupedi, superarono Lanital, avvicinandosi nelle terre più isolate del regno, che ancora oggi sono semi abbandonate dal governo centrale
- è un peccato non andare subito nella sede dell’OPP- disse Kalaf- non è facile entrare senza un permesso-
- si ma parlando con mio fratello, potrà dirci almeno la sede dell’Alleanza, anche lui sta cercando informazioni su queste organizzazioni, e lui forse qualcosa più di noi lo saprà, ormai sarà già arrivato a Kazam- disse Alhandra
- perché prima dove era?- domandò Raccon
- stava con me a casa di nostro padre insieme agli altri nostri fratelli, poi la mattina non  trovai nessuno di loro compreso nostro padre, e decisi di recarmi a Emor dove vi ho incontrato- disse la ragazza, infatti lei aveva due fratelli più una sorella più piccola, suo fratello maggiore Menelvagor, un mezzelfo, lei, Semyase sua sorella mezzasirenide, ed infine suo fratello minore nato dalla stessa madre di Alhandra, Muniza, che a causa di una disgrazia è un mezzovampiro
- una cosa che non capisco è che i miei fratelli hanno lasciato le loro cose, quindi decisi di portarmele con me per poi dargliele-    
- stanotte monteremo la guardia, la guerra è finita è vero, ma per i malintenzionati bisogna stare attenti- disse Raccon
Il giorno dopo continuarono la  traversata delle grandi pianure di Pontio, da sempre appartenute a Emor, ed ormai Kazam non era molto lontana, improvvisamente ecco che si fece vedere un polverone, i tre sperarono di non incontrarli, ma di recente era la norma imbattersi in briganti, se solo il Governo  avesse fatto qualcosa per fermarli, e a nulla valeva  mandare soldati. I briganti erano in sei, armati di spada e di una armatura molto leggera, e avevano anche degli archi, che utilizzarono subito per intimare i tre ad arrendersi, rischiando di colpire Raccon che prontamente riuscì a schivarli,  i sei umani circondarono  gli avventurieri e scesero dalle loro cavalcature
- posate le armi, non vi faremo nulla se vi arrendete- disse uno di loro
Raccon e Alhandra attaccarono i briganti che ancora avevano le frecce incoccate, cercando di ucciderli subito, le frecce partirono, e una graffiò Raccon che però insieme alla ragazza che era riuscita a pararsi con lo scudo uccisero i briganti arcieri, intanto Kalaf  utilizzò la sua magia per bloccare alcune frecce con degli scudi magici, i briganti reagirono con le spade, ma i tre riuscirono a sconfiggere i nemici piuttosto facilmente, e solo due gettarono le armi arrendendosi, e cercando di scappare velocemente, Kalaf cercava di colpirli con la sua balestra, ma Alhandra lo fermò
- basta così, sono disarmati non vedi? Abbiamo vinto questo ci basta-
- sei scema o cosa? Potrebbero chiamare rinforzi- protestò Raccon che invece voleva inseguirli
- fermati, forse è inutile, da qualche parte ci staranno sicuramente vedendo, quindi probabilmente è inutile ucciderli- disse il nano e l’uomo si fermò
- e poi a me non piace vedere gente diventata inerme che viene uccisa- disse la ragazza
Ma Raccon aveva ragione, e giunsero circa trenta  uomini a vendicare i compagni caduti
- lo sapevo che era meglio ucciderli maledizione, sono troppi- disse il monaco
-scappiamo con i cavalli allora- disse la paladina, ma i nemici erano molto veloci con il loro cavalli, e li stavano raggiungendo, e più di una volta le frecce da loro lanciate li stavano colpendo
- venite vicino a me, creerò un incantesimo che potrebbe salvarci la vita, non è molto ma è qualcosa- disse Kalaf che ordinò di far scendere tutti da cavallo, e in quell’istante creò una barriera che avvolse i tre avventurieri più i cavalli, i briganti cercavano di penetrare, ma era come andare a sbattere contro il muro, facendo cadere a terra alcuni di loro, e a nulla valsero le frecce e le spade, decidendo così un accerchiamento
- non possiamo resistere a lungo Kalaf maledizione- disse Alhandra
- abbi fede, i nostri dei non ci abbandoneranno- disse il chierico, dovettero aspettare almeno tre ore prima che i briganti lasciassero il campo perché si stava avvicinando un battaglione dell’esercito reale
- siamo salvi è un miracolo- disse la paladina ma i briganti attaccarono, visto che il numero dei soldati era esiguo, ma l’esercito del Re riuscì a sgominarli
- io l’ho detto che bisogna avere fede- disse il nano alla fine della battaglia
I soldati reali li raggiunsero velocemente intimandoli di farsi riconoscere
- siamo Raccon del Monastero del Sole e della Luna, Kalaf principe nel regno dei nani e Alhandra la paladina, siamo stati attaccati dai briganti- disse Raccon
- siete stati fortunati, visto che siamo qui di passaggio, dove siete diretti?- domandò il comandante del battaglione
- a Kazam ad incontrarci con un amico- disse Kalaf
- è vicino ormai, volete comunque che vi scortiamo per un po’?- domandò  il comandante, ma i tre risposero che non c’era bisogno e partirono velocemente per Kazam 
  
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