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Autore: Ellie_blue14    29/01/2015    3 recensioni
L'amore tra due ragazze è forse proibito?
Questa storia parla di Miku e Luka, legate dal loro amore per il mondo del canto, il luogo dove si rifugiano, dove tutto è perfetto e tutti i problemi vengono risolti.
La musica è lo specchio del loro animo.
Pensate se sarà grazie al canto che si metteranno insieme...
Genere: Angst, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Luka Megurine, Miku Hatsune, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2. Il cuore in gola e i capelli al vento



Una bambina dai grossi e brillanti occhi azzurri saltella allegramente lungo il marciapiede del giardinetto di una scuola elementare.
Scende uno scalino che porta a un prato ricoperto da grandi alberi e meravigliosi fiori multicolore.
Si avvicina lentamente a una maestosa quercia e si appoggia sul tronco con le sue manine. Ne riesce a sentire la consistenza: molto ruvido e resistente.
Le piccole dita scorrono lungo questa dura ma protettiva corazza e i piedi calpestavano le foglie cadute producendo un leggero e piacevole scricchiolio.
La bimba è ipnotizzata da questa visione: l'albero le ricorda tanto il suo papà, un po' severo ma protettivo.
Una folata di vento agita la quercia passando tra la sua chioma producendo come un'arcana melodia.
Il vento giunge anche da lei e scioglie la treccia costituita da lunghi capelli rosa confetto che diventano un tutt'uno con lui tanto sono sottili. Sorride. Il vento le ha parlato, di nuovo.
Si sente bene qua, in mezzo alla natura...l'unica sua vera amica.
***
Un paio di shorts leggermente scuciti, una felpa larga, scarpe da ginnastica blu scuro, una catenella d'argento alla quale è appeso un ciondolo raffigurante un simbolo celtico e una borsa con dentro un costume nel caso facesse il bagno: Luka era pronta per uscire.
Non ricordava l'ultima volta in cui aveva passato ben 20 minuti davanti allo specchio per controllare i vestiti e la pettinatura. Si era truccata con una sottile linea di eye-liner nero e un filo di mascara che facevano apparire i suoi meravigliosi occhi blu ancora più brillanti e seducenti. Voleva davvero farsi notare da Miku...
S'incamminò per la spiaggia inizialmente camminando, poi presa dall'emozione correndo. Aveva il cuore in gola e i capelli al vento; sarebbe riuscita a incontrare Miku?
Sul momento rimase delusa perché la spiaggia era deserta...effettivamente il cielo era ricoperto da grosse e scure nuvole cariche di pioggia. Luka ne percepiva l'odore.
Rimase con gli occhi chiusi ad ascoltare le onde che si infrangevano sulla riva e il vento che ululava per qualche secondo...questa forte ma gentile brezza le ricordava tanto quella del giardinetto in cui giocava alle elementari...
Si sfilò le scarpe, le prese in mano e cominciò a passeggiare lungo il bagnasciuga. Sembrava essere tornata indietro nel tempo quando andava con i suoi genitori al mare e si divertiva lasciando impronte sulla sabbia e facendo castelli un po' deformi che però a lei sembravano bellissimi perché ci aveva messo tutto il suo impegno. Sorrise ma nello stesso tempo una lacrima le rigò il candido viso. 'Papà mi manchi' pensò.
Fece qualche passo e raggiunse gli scogli dai quali usava prendere piccole lumachine di mare che dopo essere state per bene osservate venivano riposte nella loro casetta.
Nell'arrampicarsi notò una figura, seduta qualche scoglio più lontano da lei. Incuriosita strizzò gli occhi per meglio capire cose fosse. Un gabbiano? Un cane? Oppure una persona?
Man mano che la ragazza si avvicinava a quella strana identità un suono sempre più forte e chiaro si diffondeva nell'aria.

"Kabosoi hi ga kokoro no hashi ni tomoru
itsu no ma ni ka moehirogaru netsujou
watashi no chou fukisoku ni tobimawari
anata no te ni rinpun o tsuketa..."


Luka fece una traduzione sommaria di quelle soavi parole:

'Nella mia parte più profonda, si è accesa una piccola fiamma
e prima che me ne accorgessi, tutto il mio cuore era infiammato.
Errante come una farfalla io presi il volo senza meta, e
trovai me stessa cadendo a pezzi nel palmo della tua mano...'


Era esterrefatta: chiunque stesse cantando quelle dolci parole aveva una splendida voce. E lei se ne intendeva, studiava canto fin da piccola.
"Oh...e-ehm ciao! Ah, sei la ragazza di ieri!" Disse a Luka una voce dolce e delicata ...le ricordava lo zucchero filato. Pensava che fosse la sua mente che le giocava qualche scherzo ma la voce continuò: "Scusa, tutto bene?" Luka tornò in sé: aprì gli occhi, e sbatté le palpebre un paio di volte. Miku era proprio davanti ai suoi occhi, indossava un berretto che le faceva assumere un'espressione buffa ma adorabile. Luka notò dei dettagli che il giorno prima le erano sfuggiti: aveva il viso spruzzato da lentiggini, gli occhi grossi e celesti come il cielo, la bocca piccola e rosea e i capelli lisci e lucidi che avevano un colore variante dall'indaco all'azzurro.
Quindi era lei che cantava! Quelle splendide e melodiose parole erano prodotte da Miku!
Probabilmente stava fissando la ragazza già da qualche secondo perché quest'ultima arrossì. "Ehm ciao...scusa p-per averti disturbata, non era mia intenzione!" disse Luka ancora più imbarazzata di lei. "Oh no...non ti devi preoccupare, non mi hai affatto disturbata! Stavo solo provando la prima strofa di questa canzone che sto scrivendo...pensavo di chiamarla 'Magnet' ma non ne sono ancora del tutto sicura...tu che ne pensi?" Rispose subito Miku con uno dei suoi più bei sorrisi.
'Non solo era lei che cantava ma sta persino scrivendo lei sola questa fantastica melodia! Wow...' pensò ammirata.
"I-il nome 'Magnet' mi piace molto! S-si addice proprio a queste parole dolci. S-scusa ora devo andare...è-è stato un piacere rivederti, sei bravissima!" Mormorò infine Luka scappando. "Hey, aspetta" disse Miku sorpresa "Non mi hai neanche detto il tuo nome! Io sono Miku!" ma la ragazza di qualche secondo prima aveva già svoltato l'angolo...
***
La bambina si arrampica su un ramo. Vuole arrivare il più in alto possibile. Ma ad un certo punto si blocca: "Ancora a parlare con gli alberi Megurine? Bhe mi sembra giusto visto che non hai né amiche e né un fidanzato". Era la voce di una bambina castana poco più grande di lei dallo sguardo antipatico e vanitoso. Era circondata da bambini della stessa età che ridacchiavano guardando la bimba sull'albero.
"Io...io ho amici! Sono gli alberi e i fiori...non ho bisogni di amiche vere e neanche di un fidanzato...odio i maschi!" Rispose la bimba dai grossi occhi azzurri.
"Ah non ti piacciono i maschi? Sai come vi chiamate voi che odiate i maschi? Lesbiche, cioè amate le femmine anche se pure voi siete femmine...me l'ha detto mamma."
Detto questo l'antipatica comincia a ridere e i bambini intorno a lei cominciano a urlare: "Lesbicaaaa, lesbicaaaa, Luka è lesbicaaaa..."
La bimba spaventata vergognandosi cominciò a piangere ma così facendo si distrasse e cadde dall'albero.
Altre risate.
Tutto il viso e il vestito bianco di Luka erano ricoperti di terra. Lei si sentì inutile, diversa e abbandonata. Con una gamba dolente si alzò in piedi a fatica e cominciò a correre con le lacrime agli occhi e le risate alle spalle.



Ecco qui il secondo capitolo, spero che vi piaccia OuO Mi raccomando, fatemi sapere cosa ne pensate! Per me sono molto importanti i vostri commenti c:
Sono abbastanza soddisfatta di quanto ho scritto questa volta perché credo di star cominciando un po' a capire come muovermi in questo mondo ma devo ringraziare anche la mia migliore amica per i preziosi consigli da lei forniti; quindi grazie Sara ^3^
A presto per il terzo capitolo ;)

Ellie

 
   
 
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