A MirzamLupin, che mi incoraggia sempre a mettermi
in gioco e a sperimentare nuove pazzie! ^_^
<< E' troppo pericoloso! >> dissi, cercando di suonare ragionevole, e guardai mia figlia << Cerca di capire... >>
<< Capisco benissimo! >> rispose lei, arrabbiata << Pensi che non sia abbastanza brava per aiutarti! >>
la guardai, stupefatto << Ma... che stai dicendo, tesoro? >> le domandai. Avevo assoluta fiducia in lei e nelle sue capacità, e mi sorprese molto che pensasse il contrario.
<< Andiamo, ammettilo, >> disse lei, scuotendo la testa << Non ti sei opposto quando Harry ha voluto entrare nell'Ordine. Né quando lo hanno voluto Fred e George. E Ron. Ed Hermione... >> mi guardò in modo accusatorio, incrociando le braccia sul petto.
<< Niky... >> dissi, cercando di farla ragionare << Per favore, ascoltami, io - >>
<< Lascia stare, non serve che tu dica altro... >> borbottò lei, e mi passò accanto di corsa, dirigendosi verso la porta.
<< Niky, aspetta! >> esclamai, e cercai di raggiungerla. Non potevo lasciare che uscisse da sola, avrebbe potuto essere pericoloso! E dovevo farle capire che avevo fiducia in lei. Dovevo. La seguii di fuori, e vidi che aveva preso la scopa. La vidi decollare, e mi precipitai in casa a prendere la mia scopa, deciso a seguirla. Dovevo riportarla a casa, al sicuro.
<< Remus? >>
Mi voltai, sentendo a voce di qualcun che mi chiamava, e vidi una nuvola di capelli rosa venire verso di me.
<< Dove stai andando? >> mi domandò Dora in tono apprensivo << Non vorrai seguirla, vero? >>
Annuii, e raggiunsi l'ingresso con passo svelto.
<< Ma... >> obiettò lei, venendomi dietro << Può essere pericoloso! >>
<< Non lascerò che si metta in pericolo! >> risposi, secco, e montai sulla scopa.
<< Vengo con te... >> si offrì Dora, ma io scossi la testa.
<< non voglio che anche tu corra dei rischi >> detto questo, mi sollevai da terra e sfrecciai nel cielo, alla ricerca di mia figlia.
*** *** *** ***
Dopo aver percorso alcuni chilometri, iniziai a preoccuparmi sul serio. Non riuscivo a trovare Niky da nessuna parte. Improvvisamente, trasalii: Niky era a qualche decina di metri da me, e stava atterrando nei pressi di un campo di grano. Subito puntai verso terra; smontai dalla scopa prima ancora che i miei piedi avessero toccato il suolo, e mi precipitai da lei. << Niky! >> esclamai.
Sentendo la mia voce, lei si spaventò, capendo che l'avevo seguita, ed iniziò a correre, addentrandosi tra le spighe.
Mi lanciai all'inseguimento, ma la persi di vista. La cercai, chiamandola più volte, ma non ottenni risposta. << Niky! Torna qui, può essere pericoloso! >> Mi guardai attorno, preoccupatissimo.
All'improvviso, una luce illuminò il cielo notturno. Una sfera di fuoco si schiantò a terra con un tonfo, facendo tremare il suolo.
<< Niky... >> mormorai. Estrassi la bacchetta e corsi nella direzione dalla quale era provenuto l'impatto. Altre palle infuocate sfrecciarono nel cielo e si abbatterono sul terreno. Ad u tratto, vidi Niky: era caduta a terra, e guardava qualcosa con un'espressione terrorizzata. Seguii i suo sguardo, e con orrore mi resi conto che una sfera di fuoco stava per abbattersi su di lei. Il mio cuore saltò un battito. Agii d'istinto: mi parai di fronte a lei e sollevai la bacchetta. << Protego! >> esclamai, e la sfera infuocata si schiantò contro il campo di forza e rimbalzò indietro. Mi voltai verso mia figlia, pieno d'agitazione.
Niky aprì gli occhi, e mi guardò, tremando. << P-papà! >> esclamò con voce strozzata.
<< Ti sei fatta male? >> le domandai ad alta voce, dopo aver respinto l'ennesimo attacco.
<< N-no >> rispose, scattando in piedi e avvicinandosi a me.
L'attacco cessò per un momento, e ne approfittai; afferrai Niky per un braccio e la trascinai via- Corremmo fino a quando non fummo usciti dal campo, e montammo sulle scope, diretti verso casa. Durante il volo, rallentai e mi misi al suo fianco. Niky sapeva bene di essere nei guai, e volevo accertarmi che on scappasse ancora. Lei non se ne accorse, e continuò a volare, tenendo gli occhi bassi. Finalmente, raggiungemmo la Tana. Scendemmo dalle scope, e ci avvicinammo all'ingresso.
<< Entra >> le dissi in tono perentorio, tenendo aperta la porta.
Lei obbedì ed entrò in casa, con la testa bassa. Un volta in soggiorno, vedemmo Dora, seduta sul divano.
<< Niky! >> esclamò, balzando in piedi. Corse da noi e abbracciò mia figlia << Stai bene? Ci hai fatto preoccupare tantissimo! >>
Niky ricambiò l'abbraccio, timidamente. Mi infilai le mani nelle tasche, e le osservai: Niky mi faceva un gran tenerezza, accoccolata tra le braccia di Dora. Avrei voluto stringerla forte, e non lasciarla andare mai più. Ma non potevo passare sopra al fatto che mi avesse disobbedito e si fosse messa in pericolo, così mi imposi di mantenere un certo distacco. Non fu un'impresa facile. “Lo sto facendo per il suo bene” mi dissi, e tornai a concentrarmi su di loro.
<< Per fortuna sei tutta intera, >> stava diceva Dora, guardando Niky negli occhi << a Remus sono diventati i capelli bianchi quando sei volata via >>
Mia figlia voltò leggermente il capo, e mi lanciò un'occhiata colpevole.
“Ah, no, non attacca, signorina!” pensai, e la guardai con un'espressione severa.
<< Papà, io - >> iniziò lei, ma io la interruppi.
<< Va' in camera tua >> le dissi, in un tono brusco che mi pentii subito di aver usato.
<< S-si... >> rispose lei, e corse su per le scale.
La seguii con lo sguardo, e quando sentii che si era richiusa la porta alle spalle, mi abbandonai ad un profondo sospiro.
Dora mi si avvicinò << Ehm, Remus? Tutto bene? >> mi domandò cautamente << Non ti ho mai visto così... >>
Scossi la testa << E' tutto a posto... >> risposi, in tono distaccato. Non ero in vena di dare spiegazioni.
<< Sai... >> continuò lei << In fondo, ti capisco: sei suo padre, le vuoi molto bene e fai del tuo meglio perché non le accada nulla... Ma non puoi negare il fatto che stia diventando grande... >>
La guardai con attenzione << Che cosa vorresti dire? >>
Dora scosse la testa << Lei ti adora, Remus, lo sai... Ma sta crescendo, ha bisogno di poter fare le sue scelte e commettere i suoi errori... >>
Sospirai << Si... Lo so... >>
Lei mi sorrise, e mi mise una mano sulla spalla << Sono felice che stiate bene >>
Le sorrisi anche io << Grazie, Dora... >> Lanciai un'occhiata alle scale << Sarà meglio che vada da lei, ora... >>
Dora annuì, ed io salii al piano di sopra. Mi fermai di fronte alla porta della camera di Niky, e bussai piano.
<< Avanti... >> fu la flebile risposta.
Entrai, e mi misi in piedi di fronte a lei << Come stai? >>
Lei deglutì << Ehm... Sto bene... Non preoccuparti... >> rispose timidamente.
Mi rilassai un poco << Che ti saltato in mente, si può sapere? >> le domandai, secco.
Niky abbassò il capo << Scusa, papà... Ero arrabbiata, volevo starmene un po' da sola... >>
<< Non è un buon motivo per scappare in quel modo! >> la sgridai, arrabbiato. Non mi sarei mai dato pace se le fosse successo qualcosa.
Lei arrossì un poco << Ha ragione... Mi dispiace... >> mormorò.
Sospirai, e i sedetti accanto a lei <<< Sei una ragazza intelligente e responsabile... ma certe volte dimostri una totale mancanza di giudizio! >> le dissi, in tono stanco << Scappi senza avvertire nessuno riguardo dove sei diretta o quando intendi tornare, lasci a casa la bacchetta... Ora capisci perché non voglio lasciarti entrare nell'Ordine? >>
Lei non replicò, ed abbassò il capo con aria colpevole.
La guardai. Niky. La mia Niky. La cosa più preziosa che avevo.
<< Scusa, papà... >> disse lei infine, scuotendo la testa << Non posso obbedirti... Non posso lasciarti... >>
Le misi le mani sulle spalle << Tesoro, >> le disse, in tono fermo, guardandola negli occhi << voglio solo tenerti al sicuro... Non me lo perdonerei mai se ti accadesse qualcosa... Io... >> esitai. Non potevo permettere che qualcuno le facesse del male << non posso perderti... non lo sopporterei... Sei la cosa più importante che ho, Niky... Io... non posso... perderti... >> sussurrai, prendendole il viso tra le mani.
Niky iniziò a tremare. << P-papà... >> mormorò, e mi strinse le braccia al collo. La mia piccola. Il mio tesoro. Il mio lupetto. La abbracciai, stringendola forte.
Lei si scostò un pochino, restando tra le mie braccia, e mi guardò << Non posso lasciarti, papà... >> mormorò.
Scossi la testa << Niky... >>
Lei mi interruppe << So che cerchi di proteggermi... E che sono... troppo pasticciona, ama... posso cambiare, davvero! >> Mi guardò, supplicante << Ti prego, non mandarmi via... Non posso abbandonarti... >>
Mi arresi. Non potevo rifiutarle nulla; ero completamente pazzo di lei. La abbracciai forte, accarezzandole i capelli << Solo se giuri di starmi vicino... >> sussurrai.
Niky annuì << Te lo giuro >>
Le presi ancora il viso tra le mani, e le diedi un bacio sulla fronte, sorridendo.
Lei mi sorrise << Grazie per... avermi salvata... >>
<< Non c'è di che... >> risposi. Avrei fatto qualsiasi cosa per lei. Strofinai il naso contro il suo, felice che fosse tutto finito. << Non ti lascerò mai, lupetto... >> le promisi.
Niky sorrise, e mi abbracciò forte << Non ti lascerò mai, papà... >>
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Ed eccosci qui!! :D Come suggerito dalla fantastica MirzamLupin, ho provato a scrivere una storia dal punto di vista di Lupin, mantenendo la narrazione in terza persona :) Ho pensato di tenere la stessa storia -che nel capitolo precedente avevo scritto dal punto di vista di Niky- per aiutarmi, dal momento che non uso mai questo tipo di narrazione :P
E poi... è stato divertente immaginare cos'avesse fatto Remus mentre Niky non c'era! :)
Se avete suggerimenti o critiche, vi prego, lasciate un commento! :)
Un saluto a tutti!! ^_^