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Autore: katyjolinar    31/01/2015    1 recensioni
La vita di un vichingo è scandita da alcune tradizioni che segnano il passaggio da un momento a un altro del proprio percorso. E tutti sono tenuti a rispettare queste tradizioni, anche i ragazzi di Berk.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astrid, Hiccup Horrendous Haddock III, Moccicoso
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si guardarono per qualche secondo, in silenzio. Astrid non sapeva cosa dire, il suo migliore amico le aveva appena rivelato che quella stessa estate si sarebbe sposata, una notizia fantastica, e lo stava dicendo con quella espressione da funerale. Perché?
Poggiò la mano sulla sua e si avvicinò a Hiccup, guardandolo e sorridendogli.
"È una notizia stupenda, Hiccup!" esclamò "Perché lo dici come se stessi per essere messa a morte?"
"Perché non credo che tu voglia sapere chi sposerai, non ti piacerà." ammise il giovane, abbassando lo sguardo "Ti posso solo dire che entrerai a far parte della mia famiglia."
Il sorriso della bionda si allargò e, di nuovo, saltò al collo del ragazzo.
"Stai dicendo che sposerò te?" disse "Ma è grandioso!"
Ma lui la allontanò, il suo volto si fece sofferente mentre la guardava.
"No, non sposerai me." la corresse "Sposerai mio cugino."
"Oh..." sussurrò la giovane, con tono leggermente deluso "Va bene. Non importa, è stato deciso così, quindi non ho nulla da obiettare."
"Astrid, mi dispiace..." si scusò il ragazzo, ma lei lo fermò, prendendogli le mani.
"No, Hiccup." obiettò "Non possiamo scegliere chi sposare, è la tradizione, quindi è giusto così."
"No, non è giusto!" esclamò il ragazzo "Tu non sei mai andata d'accordo con Moccicoso, non puoi accettarlo così, come se nulla fosse..."
"Hiccup, è la mia vita, decido io cosa farne." lo interruppe lei "Comunque grazie per avermelo detto. Mi aiuterà a prepararmi meglio."
Il giovane la guardò, sempre più confuso. Come poteva accettare quella assurda decisione? Perché si ostinava a voler seguire quella tradizione che la obbligava a sposare un uomo che lei, in realtà, non voleva? Astrid gli sorrise di nuovo e gli stampò un bacio sulla guancia, prima di correre a casa.
Hiccup sospirò, tornando a casa, evitando qualsiasi incontro. Stavolta non aveva davvero voglia di vedere nessuno, dopo la conversazione appena avuta con l'amica.
Non poteva fare a meno di pensare alla sua reazione: accettazione, rassegnazione. Come poteva accettarlo? lei non sopportava Moccicoso! Davvero voleva essere infelice per il resto della vita?
Preso da questi pensieri, entrò in casa, salutando appena suo padre, anche lui tornato da poco, e salì in camera sua. L'unica cosa che voleva fare, in quel momento, era stare solo con sé stesso, pensando a ciò che era successo quel giorno e a quello che sarebbe successo nei giorni a venire.
Anche Astrid era tornata a casa sua. Entrò, chiudendosi la porta alle spalle, e si guardò intorno. Non riusciva a non pensare a quanto le aveva detto Hiccup: entro pochi giorni sarebbe stata fidanzata, ed entro poche settimane si sarebbe sposata, come era giusto che fosse, per una donna vichinga della sua età.
Avrebbe sposato Moccicoso, il cugino di Hiccup. Sarebbe stata una Jorgenson, e quella, molto probabilmente, sarebbe stata la loro casa coniugale, perché lei viveva da sola, la sua famiglia era mancata da tempo, e quella sistemazione sarebbe stata la migliore per avere una certa privacy e abbastanza spazio per poter crescere i futuri figli.
Era felice del matrimonio, era stata educata per questo, per accettare chiunque le fosse stato promesso, ma dentro di lei, sentiva che c'era qualcosa di sbagliato in tutto quanto, ma che non poteva fare nulla. Era una vichinga, era forte, sapeva che avrebbe affrontato questa nuova avventura a testa alta, come si conviene a una donna di Berk.
Entrò in camera e si avvicinò alla cassapanca ai piedi del letto, la aprì e cercò dentro, tirando fuori un grosso involto di stoffa, che posò sul letto, distendendolo e liberando il contenuto: un vecchio abito da festa, quello usato dalla madre per il suo matrimonio, e che ora avrebbe usato lei.
Lo guardò per qualche secondo, poi lo ripiegò e lo mise nuovamente nel baule.
Lo avrebbe tirato nuovamente fuori quando fosse venuto il momento di usarlo, qualche settimana dopo.
   
 
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