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Autore: VioletP_    01/02/2015    2 recensioni
La Ring High School è l'unica scuola presente nella cittadina immaginaria di Mobiusdale, in America.
I protagonisti si troveranno coinvolti nei classici problemi da adolescenti: amori non corrisposti, bullismo, compiti in classe, divertimento ecc.
Insomma, ne vedrete delle belle.
Note: I personaggi non appartengono a me ma alla SEGA, la storia non è stata scritta a fini di lucro.
I personaggi sono stati tramutati in umani e la loro età varia dai tredici ai diciannove anni.
La città è una parodia di Mobius, pianeta di origine di Sonic&co con l'aggiunta di 'Sdale'
Genere: Comico, Demenziale, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 1:
La classe era annoiata per via della lezione di Eggman, professore di chimica e biologia. Qualcuno masticava il tappo della penna, qualcun altro sonnecchiava sul banco. Il professore, un uomo abbastanza grasso che ricordava un uovo, prese un gesso e iniziò a scrivere sulla lavagna alcune formule, poi prese il registro.
<< Oggi uno di voi ripeterà la mia bellissima lezione di chimica. Dunque… >>
Qualcuno bussò alla porta.
<< Avanti. >> disse lui. Rouge e Shade entrarono in classe, presero posto al primo banco che era l’unico disponibile.
<< Me lo aspettavo. >> disse scrivendo qualcosa sul registro. Le due non risposero e si misero a sedere,  Rouge tirò fuori una matita e scrisse sul banco ‘promemoria per il prossimo anno: mai più entrare a seconda’.
Shade trattenne le risate e si girò alla ricerca di Knuckles, che era all’ultimo banco, intravedeva i suoi capelli.
<< The Bat, sapresti ripetermi la lezione? >> disse Eggman in tono pacato. Rouge tirò fuori il libro di chimica e guardò il professore.
<< Professore, io sono entrata ora. Non sapevo fosse cieco. >> disse lei con lo stesso tono del professore.
<< Ma insomma, The Bat! Come ti permetti?! Io sono più grande e devi rispettarmi! >> disse lui agitando i pugni all’aria. Rouge lo ignorò e scrisse un’altra cosa sul banco, senza prestare attenzione alla predica del prof. ‘La prossima volta regola meglio il tuo orologio.’
Le ragazze erano entrate a seconda perché l’orologio di Shade segnava le 9:15, ma a quante pare aveva bisogno di una regolata, dato che la seconda ora ancora non era suonata.


Tikal stava messaggiando con il suo innamorato, fortuna che era al quarto banco e davanti a lei c’era un colosso.
‘Ti va oggi a ricreazione di andare in cortile, dietro gli spogliatoi della palestra? <3’ le avevascritto Knuckles.
‘A fare? <33’ rispose lei, cercando di pensare cosa dovesse fare Knuckles lì.
‘Voglio darti un regalo, ma voglio farlo in privato. Non pensare male, eh! <3’ rispose lui. Tikal si mise una mano davanti alla bocca per l’eccitazione.
‘Oddio, non vedo l’ora!! <33 a dopo. Ora vado che quell’odioso di Omega sta sequestrando telefoni a tutto spiano. Ciaoo <33’
Tikal mise il suo cellulare in tasca e iniziò a scrivere alcune frasi in greco scritte alla lavagna. Ebbene sì, Omega insegnava greco. Le sue lezioni erano un po’ più gradevoli rispetto a quelle di Eggman, ma comunque lui non aveva tutta quest’enfasi nello spiegare, sembrava quasi costretto a doverlo fare.
Accanto a lei c’era Blaze, una ragazza che era stata bocciata e che doveva ripetere il terzo. Blaze era molto seria e studiosa, evidentemente non ci teneva ad essere bocciata un’altra volta, ma anche lei si lamentava spesso delle lezioni del duo Omega&Eggman. Il professore si poggiò al termosifone dietro all’ultimo banco per tenere sott’occhi tutta la classe, quindi Tikal non poté tirar fuori il suo cellulare.


La classe in cui era capitata era molto silenziosa, le uniche a parlare erano lei e Cosmo. Probabilmente questo era dovuto al fatto che essendo un primo giorno di scuola ancora nessuno si conosceva. Il professor Gerald Robotnik insegnava italiano ed era un uomo abbastanza simpatico.
<< Dunque, che ne dite di presentarci? O preferite fare lezione? >>  disse aprendo il registro. In tutta la classe si levò un ‘NO’ generale il professore rise.
<< Bene, presentati tu. >> disse il prof indicando Cream, che era al primo banco.
<< Io mi chiamo Cream The Rabbit e ho 13 anni. Le mie più grandi passioni sono il cucito e la cucina, infatti mamma mi ha insegnato entrambe le cose. >> sentendo dire ‘cucito e cucina’ tutta la classe scoppiò a ridere, tranne Cosmo e un altro ragazzo.
<< Su su ragazzi, ora mi spiegate cosa c’è da ridere. >> disse il professore. Nessuno rispose.
<< Continua. >> disse lui pacatamente.
<< Ehm…io…è tutto. >> disse, coprendosi il viso con le mani.
<< Compagna di banco, presentati. >> disse rivolto a Cosmo.
<< Mi chiamo Cosmo the Seedrian e anche io ho tredici anni. Adoro le piante e la natura. E' tutto anche per me. >> il professore annuì e indicò un altro studente, un certo Charmy.


La campanella aveva annunciato la ricreazione, quindi tutti gli studenti andarono in giardino per giocare a pallone o parlare per conto proprio. Sonic rifiutò l’invito di un certo Espio che gli aveva chiesto di giocare a calcio e tirò fuori dallo zaino un panino, si mise a sedere su uno scalino e iniziò a mangiare.
<< Sonic, oddio che stanchezza! Anf… >> si voltò, dietro di lui c’era Tails che si stava avvicinando.
<< Amico, come mai tutta questa stanchezza? >>
<< Ho corso fin qui perché Hertia the Seedran stava facendo una delle sue lezioni. Amy dovrebbe essere rimasta ancora in classe. >> disse prendendo una barretta di cioccolata.
<< Adoro Hertia, comunque credo che una del primo porti il suo stesso cognome. Mi pare di averlo sentito durante l’accoglienza. >> disse lui, mangiando il panino.
<< Questo cosa c’entra? >> rispose lui.
<< SONIC! >> Sonic riconobbe quella ‘soave’ voce: era Amy Rose, ed era alquanto arrabbiata.
<< Rose. >> disse lui.
<< Uno: non chiamarmi per cognome. Due: giuro che la prossima volta che Hertia fa una lezione interattiva io me ne vado dalla classe. Mi ha fatto ripulire tutto, quella grandissima… >> disse lei, ma fu interrotta da Tails.
<< Calma. Sonic ha detto che una ragazza del primo ha il suo stesso cognome. Potrebbe sentirti. >> disse il ragazzo poggiandole un dito sulle labbra.
<< Ehilà, Sonic. >>
I tre si voltarono, c’era Rouge. Gli occhi di Amy da verdi erano diventati rossi, così come i suoi capelli.
<< Zuccherino, palestrato e confetto. >> disse lei, chiamando tutti e tre con i loro soprannomi.
<< Giuro che qualche giorno ti prendo a martellate, brutta stro… >>
Non finì di insultare Rouge perché dietro di lei c’era il professor Eggman e decise di evitare  figuracce. La ragazza saltò tutti e quattro gli scalini e fece l’occhiolino a Sonic, poi si allontanò.


Il treno era arrivato, Shadow salì all’interno e si mise a sedere su un sedile, dato che non c’era nessuno, poggiò i piedi sul sedile davanti a lui e lo zaino su quello accanto. Il suo amico si chiamava Vector e frequentava una scuola fuori città, Shadow non vedeva l’ora di compiere diciotto anni per andarsene in quella nuova città con il suo amico Vector, almeno avrebbe dimenticato alcune persone, tra cui Rouge. Mise le cuffie alle orecchie e fece partire la musica, chiuse gli occhi e si rilassò.
Passò qualche minuto quando sentì qualcuno che lo chiamava, aprì gli occhi e vide un uomo abbastanza corpulento con dei baffi.
<< Biglietto, per favore. >>
Era il controllore.
‘Oh cazzo’ pensò Shadow.
<< N-non ce l’ho. >> disse lui.
Il treno si fermò alla prossima stazione e il controllore fece scendere Shadow, il quale prese il cellulare e invò un messaggio al suo amico ‘Non posso venire, mi hanno beccato senza biglietto, ci si vede oggi pomeriggio, mi porta papà. Ok?’
Vector rispose dopo due minuti
‘Oggi pomeriggio ho il saggio di hip hop, se vuoi dopo il saggio possiamo vederci’
‘Ok.’ Rispose Shadow, chiudendo la conversazione.
   
 
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