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Autore: Miha    29/11/2008    2 recensioni
Si può amare qualcuno così tanto da considerarlo una parte di te?E se lui ti lascia per un altra, cosa potrebbe risarvare il destino?Il destino...lui gioca sempre con i nostri sentimenti e anche questa volta non ha risparmiato nessuno.
Genere: Romantico, Triste, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ecco un nuovo capitolo della mia fan fiction

Ecco un nuovo capitolo della mia fan fiction. Ringrazio sousuke sagara il solo che ha commentato questa fiction, ma non mi arrendo e spero che qualcun altro possa leggerla e lasciare un commentino!

 

 

Capitolo 2

 

Quel pomeriggio sembrò uno dei più lunghi di tutti la sua vita. Eichy non aveva potuto far nulla per lei se non farla sfogare. E pensare che erano così tranquilli fino a quella telefonata improvvisa, ma più si sforzava di capire cosa volesse Koiji da Myka più non riusciva a trovare una risposta. Chiederlo a lei era fuori discussione, il solo sentire quel nome la rendeva nervosa e agitata. Dopo tutto quel piangere poi era particolarmente fragile e chiedergli di parlare di nuovo di lui l’avrebbe uccisa psicologicamente. Doveva pensarci da solo e aveva già una mezza idea di come fare ma aveva bisogno di consigli esterni e quindi, approfittando del fatto che Myka si fosse addormentata, la coprì per bene e lasciò la camera recandosi in cucina.

 

- ciao Yuki come va tutto a posto? – disse in cenno di saluto all’amico.

- Eichy non ci vediamo da un po’! Beh tutto a posto…insomma, tieni a bada un po’ Myka!Oggi ha detto che se non mi lavavo mi toglieva la nutella, ma secondo te può fare una cosa del genere?E’ orrendo ricattare un povero ragazzo con la cioccolata, è ingiusta – disse guardando il ragazzo con le lacrime agli occhi.

- Yuki sta zitto, la tua dignità è pari a zero in questo momento. – sbuffò la ragazza con un gocciolone sulla testa tirando un leggero cazzotto sulla nuca del ragazzo – e poi non vedi che Eichy ha qualche problema?

- uhm, davvero?Non lo avevo notato May. – rispose ingenuamente il castano.

- infatti, troppo intento a pensare alla cioccolata. Eichy che cosa è successo?

- mi capisci al volo May, non ti posso nascondere nulla. A volta…mi fai paura. – disse tutto ad un fiato il biondino!

- pensa me che ci sto insieme che spaventi mi fa prendere. Sembra una strega, quasi ti aprisse la testa e ci entrasse a dare un occhiata.

- Yuki sta zitto! – si invipirì la ragazza! – e ora ignorando i commenti stupidi di questo scemo dimmi che ti succede.

- beh ecco…prima è successa una cosa…una cosa poco piacevole.

- hai litigato con Myka?

- no questo no, però…l’ha chiamata Koiji. – disse tutto d’un fiato il ragazzo!

- Koiji? – dissero all’unisono i due ragazzi con gli occhi sbarrati.

- si, ci ho anche parlato visto che Myka era al dir poco sconvolta. Però alla fine non ho voluto chiedergli cosa gli ha detto guardando come stava. Comunque io vorrei fare una cosa ma vorrei sapere cosa ne pensate voi.

- dalla tua faccia si direbbe nulla di buono - sentenziò Yuuki.

- purtroppo è così!Ma non posso permettere che per un suo volgare capriccio, quel tipo entra ed esca dalla vita di Myka conoscendo la sua debolezza. Devo correre ai ripari in qualche modo.

- e cosa avresti intenzione di fare? – domandò seria May

- io…ho deciso di chiamarlo e parlarci a quattr’occhi e mettere le cose in chiaro ora e per sempre.

- cosa?Ma sei impazzito?Incontrarlo vorrebbe dire svelare che lui e Myka vivono nella stessa città.

- lo so May ma cercherò di omettere questo particolare più possibile. Mettiti nei miei panni, quello è capace di tutto e se ha detto che vuole Myka farà di tutto per riprendersela.

- sappiamo tutti quello che farà una volta che si è messo in testa una cosa, ma ragiona. Adesso lui non sa che Myka si trova qui e una volta staccato il telefono lui non la potrà più rintracciare. Basta che avvisi parenti e amici che abbiano la bocca chiusa e andrà tutto bene. – sentenziò May.

- non basta. Lui deve capire che non ha più nessun potere. E poi devo finirgli di spaccare la faccia dal nostro ultimo incontro, stando con Myka non ho potuto fargli male quanto volessi. – disse scroccandosi le nocche il ragazzo.

- così passi dalla parte del torto. – disse il ragazzo poco distante da lui.

- so anche questo…ma a volte l’odio prende il sopravvento sulla ragione e io… - ma venne interrotto.

- allora cerca di far parlare la parte razionale.

- Myka ma allora tu stavi…

- si Eichy, stavo ascoltando. Ti prego non commettere sciocchezze per un tipo come quello. La tua carriera ne risentirebbe…e poi io ora sto bene.

- Myka ma io non voglio vederti soffrire di nuovo.

- se ci sei tu con me io non soffro mai, Eichy. Ti prego facciamo finta che oggi non sia accaduto niente ok?

- e va bene come vuoi tu. – disse il ragazzo rammaricato ma con una incontenibile rabbia.

- sentite, visto che Yuuki si è lamentato che gli volevo togliere la nutella, che ne dite se per farmi perdonare faccio delle crepes? – domandò la ragazza ridendo.

- alè le crepes!!!Accetto, ci sto – disse con occhioni lacrimevoli Yuuki.

- la tua dignità è di nuovo sottoterra, contieniti. – disse May tirando un pugno sulla testa del ragazzo.

- ma tesoro….la nutella *__*

- sei un caso disperato. – disse la povera ragazza rassegnata.

Scoppiarono le risate generali e anche Myka sembrava non averne assolutamente risentito di quanto accaduto poco prima. Ma si sa, chi conosce la propria ragazza meglio di tutti?Ed Eichy aveva capito che lei stava fingendo spudoratamente, ma lasciò correre almeno per un po’. La serata trascorse tranquillamente e calata la notte i ragazzi se ne andarono tutti a dormire. Nella propria camera, Myka e Eichy ebbero modo di poter parlare dell’accaduto del pomeriggio anche se brevemente, e come era lecito pensare la ragazza disse di stare bene e di aver dimenticato tutto, suscitando una preoccupazione ancora più grande da parte del ragazzo.

Il mattino giunse in poco tempo e ognuno fece quel che doveva fare: Yuuki andò a lavoro, May all’università e Myka e Eichy rimasero a casa.

- Eichy senti…che ne diresti di farci un giro in centro?Tra un mese è natale e io non so ancora cosa regalarti…è il nostro primo natale insieme e voglio che sia speciale. – disse lei arrossendo e voltandosi dall’altra parte.

- a me va bene tutto se sto con te, anche se… - disse lui abbracciando teneramente la ragazza – il mio regalo di natale perfetto è uno solo e posso dirtelo anche adesso.

- davvero?E cos’è?Dai dimmelo.

- sei tu amore mio – rispose baciandola leggermente sulle labbra. Quando vide la faccia della ragazza diventare ancora più rossa rise divertito e approfondì il bacio che fu subito ricambiato – comunque mi vado a fare una doccia e poi usciamo va bene?

- si ok. Intanto mi cambio anche io. – disse lei saltellando allegramente per la stanza mentre il ragazzo si eclissava in bagno. – voglio essere carina per lui oggi – pensò lei gettando vestiti per tutta la stanza – quindi penso opterò per questo – disse iniziando a vestirsi. Quando ebbe finito si spruzzò un po’ di profumo e si truccò leggermente. Adesso era davvero soddisfatta.

- Myka, io ho finito quindi ora… - ma entrando in camera rimase meravigliato nel vedere la propria ragazza. Aveva indossato una minigonna di jeans con una maglietta celeste con lo scollo a V, stivali alti e aveva messo la spuma nei capelli per renderli più lucidi. Inoltre quel giubbotto di pelle stava un incanto con il tutto, il ragazzo era senza parole.

- che c’è tesoro?Sto male?

- male?Scherzi, sei…sei perfetta. Adesso per eguagliarti mi devo mettere la divisa altrimenti sfiguro.

- ma tu stai bene anche solo con l’intimo. Anzi diciamo che…in quel modo sei tremendamente bello e sexy…e sei solo mio – sentenziò lei avvicinandosi al ragazzo e portando le braccia dietro al collo di lui. Ci fu un bacio molto appassionato che si stava spingendo oltre ma la ragazza riprese coscienza e si fermò.

- aspetta Eichy, fermiamoci ora altrimenti il giro in centro salta e io ci tengo a passeggiare con te qui!

- va bene…anche se l’idea di rimanere qui non mi dispiaceva affatto. – disse lui maliziosamente.

- il solito porco. – sentenziò lei prendendo la giacca e uscendo di casa.

Anche se mancava ancora un mese a natale, l’atmosfera di festa si poteva già respirare. Molti negozi avevano già appeso dei festoni e le vetrine erano decorate a regola. Quella mattina a Myka sembrava tutto perfetto, stare li per le strade mano nella mano con un ragazzo che l’amava e la rispettava tantissimo. Sorridere come non mai, abbracciarsi, baci fugaci, veloci, baci rubati lungo le vie mentre gli altri li guardano strano. Ma a lei questo non interessa, quel momento era stupendo e lei non voleva rinunciarci per nulla al mondo.

- Myka ci andiamo a prendere una cioccolata calda?

- poi però non ti lamentare se ingrasso io…e anche tu!

- ma io non dico mai nulla…e poi io adoro come sei in qualsiasi versione.

- se se, poi quando ti lamenti che i jeans vanno stretti ti voglio sentire!

Queste sono le cose che una ragazza dell’età di Myka dovrebbe godersi, e non pensare a mille e mille preoccupazioni inutili. Il rientro a casa avvenì verso sera, quando le prime luci iniziarono ad accendersi per la strada. I due ragazzi stavano percorrendo la via del ritorno mano nella mano, scherzando e ridendo.

- allora hai deciso che farti regalare per natale? – domandò il ragazzo.

- non lo so ç_ç anche se quel cagnolino… - rispose lei in senso vago.

- Myka, sai che in casa vostra c’è poco spazio. E poi i cani sporcano e alla fine dovrei portarlo da tua madre perché Yuuki inizierà a rincorrerlo per casa con la pantofola quando si accorge dei bisogni che lascia nelle sua scarpe.

- allora voglio un cane solo per godermi quella scena *__*

- ahahahah, ma sei di una malignità unica.

Risero a crepapelle tra una battuta e un’altra ma le loro risate furono ascoltate da qualcuno senza che loro se ne accorgessero. Una persona che doveva rimanere all’oscuro di tutto ma che per una pura casualità in quel momento stava percorrendo la strada attigua alla loro. Subito raggiunse quelle risate cristalline e rimase pietrificato nello scorgere la figura che pensava che fosse.

- bene micetta, alla fine…ti ho trovata. – disse l’ombra sogghignando.

Quello sarebbe stato l’inizio dei problemi.

 

To be continued….

 

  
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