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Autore: Born to smile    03/02/2015    3 recensioni
Summer Lawrence ha tutto dalla vita. Ville, vestiti, piscine. Le manca solo la cosa che più desidera.
A Zayn Malik non manca nulla. Ragazze, droga, divertimento. Però sente spesso un vuoto nel petto.
La bellezza dell’innocenza si nasconde dietro un sorriso malizioso. Lei l’ha persa, lui non l’ha mai avuta.
Cos’è l’amore in un mondo così gelido? Vittoria? Guerra?
Per loro è solo un salto nel vuoto.
Segreti, sbagli. Sesso, divertimento. Amore.
Una lotta contro se stessi, dalla quale non si esce vivi. Per lo meno non del tutto.
Insieme? Fino all’ultimo respiro.
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=B9H_4OxDcMA
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“Guardare il mondo da un piedistallo è sempre piacevole. Puoi avere tutto ciò che desideri: macchine, piscine, vestiti. Il problema è quando non ci bastano più, quando il cuore smette di battere e non ci scorre più sangue nelle vene. Ma se incontri una persona che ti salva, che ti fa sentire viva, non fartela scappare piccola Sammy. Non rifiutare l’amore.”
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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16. The only solution.
 
Scopiamo come pazzi con tutti quei vestiti sparsi, che questo è il miglior modo per ammazzarsi,
Ma siamo giovani, pieni di problemi, che vuoi farci?
Guardarti mentre dormi, sono lì per sorvegliarti.
Ridiamo del fatto che entrambi odiamo gli altri, e mi manchi,
Ma siamo troppo per amarci e due cannibali finiranno sempre per sbranarsi.
La mia Rihanna. Mostro.
 
Summer alzò lentamente la testa dal cuscino; le faceva male tutto ed ancora le bruciavano gli occhi.
Le ci volle un po’ per ricordarsi cosa fosse successo la sera precedente.
Poi si rese conto che non era nel suo letto, né in casa sua.
Si voltò lentamente, vedendo Zayn seduto sulla poltrona di camera sua, con la testa appoggiata al braccio.
Aveva dormito lì tutta la notte? Perché non aveva dormito con lei?
Proprio mentre stava per parlargli, per invitarlo nel suo stesso letto, perché la stringesse, il suo cellulare squillò sul comodino.
Guardò la schermata, dove lampeggiava il nome di Max. Sbuffò, non sapeva se aveva voglia di rispondere.
- È la quinta volta che chiama, dovresti rispondergli. – Zayn non si mosse, ne aprì gli occhi e Sam sobbalzò al suono della sua voce. Sembrava stanca e triste.

- Pronto?
- Sam? Dove sei finita, pensavo che ieri sera andassi alla festa. – Max era premuroso e gentile come al solito. Sicuramente era andato alla festa per farle una sorpresa ma non l’aveva trovata, chissà come si era sentito.
- C’è stato un piccolo contrattempo, nulla di preoccupante, ci vediamo sta sera. D’accordo?
- Perfetto, a dopo.
Mise giù, affondando di nuovo la testa nel cuscino. Aveva solamente voglia di dormire, dormire e dormire.
- Non gli dirai ciò che è successo?
- Dovrei?
-
Io vorrei saperlo.
- Tu non sei lui.
Sam si rese conto dopo di ciò che aveva detto. Si morse la lingua e si voltò a guardarlo.
- Scusa. – sussurrò.
- No, hai ragione. – sorrise amaramente, alzandosi dalla poltrona.
La ragazza si allungò giusto in tempo per prendergli la mano e trascinarlo sul letto.
Aveva gli occhi stanchi ed una maglia diversa da quella del giorno precedente, come se non avesse chiuso occhio e probabilmente era così.

- Hai dormito sulla poltrona. – disse, Zayn non rispose. – Perché? – aggiunse.
Il moro scosse la testa e la guardò. Continuava a vedere quel parassita che la toccava, che cercava di spogliarla e poi la sua faccia spaventata davanti alle sue mani sporche di sangue.
Però doveva ammettere una cosa, non riusciva a pensare di aver esagerato, credeva addirittura di non avergliene date abbastanza.
Provava un forte fastidio quando qualcun altro toccava Summer, figuriamoci se lei non era d’accordo.

- Io… mi sembrava giusto così. – disse convinto, senza però smettere di guardarla negli occhi.
Di prima mattina sembravano più grandi, le sue pupille erano dilatate.
- Da quando ti fai problemi con me? – domandò lei. Voleva capire, voleva capirlo e strappargli dalla faccia quell’espressione sofferente. Era assurdamente irritante.
- Non… non lo so ok? Ma quello che è successo ieri, non doveva succederti. È stata tutta colpa mia.
- Zayn litighi sempre con Fallingam, come potevi sapere che avrebbe fatto una cosa del genere?
- Non dovevo lasciarti sola nello spogliatoio, ho fatto scena, ho sbagliato. Mi dispiace.
- Non sono arrabbiata, perché chiedi scusa?
- Perché né sento il bisogno. Ti ho saputo fare solo del male ma è così difficile starti dietro. È come se dovessi correre per raggiungerti ma tu sei sempre un passo avanti. Scappi così velocemente che sei riuscita a lasciar dietro anche me ed ormai mi sembri troppo distante da raggiungere.
- Non ti ha mai preoccupato quanto fossi distante.
- Finché lasciarti andare non era l’unica soluzione.
- È l’unica soluzione?
- È quella giusta.

Summer non aveva tanta voglia di vedere Max quel pomeriggio, ma doveva.
Non aveva voglia di vedere nessuno in realtà.
Zayn le aveva esplicitamente detto che si arrendeva, che la lasciava andare, che era riuscito a convincere persino lui che era irraggiungibile.
Era il suo chiodo fisso da anni, far credere alle persone di essere sempre davanti a loro, un gradino più in su, ma non pensava che ci sarebbe riuscita con Zayn, forse non voleva.
Non voleva che lui si arrendesse a quell’alone di superiorità che le piaceva sfoggiare. Lei non era superiore e lui lo sapeva, ma come tutti aveva preferito arrendersi.
Non sapeva se esserne contenta oppure distrutta; d’altronde non gliel’aveva chiesto lei stessa quella sera al Met?
Solo in quel momento, come dentro lo spogliatoio, si rese conto quando fosse brutto quando gli altri prendono una decisione anche per te.
Zayn Malik non era mai stato il tipo che si arrendeva, eppure era crollato anche lui, era riuscita a farlo crollare.
Le veniva sempre più semplice distruggere le persone.
Suonò distrattamente al campanello del luogo che le aveva indicato Maximilian. Lui comparve sorridente dalla porta.
Era una delle poche cose belle che le era capitata nell’ultimo periodo. Gli doveva molto.

- Ehi Sam. – si allungò e le baciò dolcemente le labbra scansandosi per farla entrare.
Quello non era un appartamento qualsiasi, era una specie di galleria d’arte, barra studio artistico.
Summer si guardò intorno assorta, prima di voltarsi interrogativa verso Max.

- Ti piace? – domandò lui raggiante.
- Molto, ma cosa ci facciamo qui? – rise lei. Per un secondo la sua testa pensò a qualcosa che non implicasse un ciuffo moro. Ringraziò mentalmente Max per quella concessione.
- Ti ricordi che ti ho parlato dei miei studi artistici? Qui li metto in pratica. – sorrise compiaciuto, avvicinandosi alla ragazza. – Cosa hai combinato ieri sera?
Il ragazzo l’abbracciò ma lei s’irrigidì all’istante, voltandosi verso la grande vetrata che mostrava gran parte di Manhattan.
- Io… è successo un po’ un casino e…
- Sam, Sam aspetta, non devi dirmi nulla se non vuoi, non dovevo nemmeno chiederti.
Sorrise dolcemente alla bionda che annuì facendosi abbracciare.
Era assurdo quanto fosse infinitamente giusto per lei quel ragazzo. Dolce, accomodante, maturo, in poche parole l’opposto di Zayn Malik.
L’esatto opposto.
Non sapeva se quella fosse una cosa positiva o negativa a dire il vero, ma una cosa era certa, il suo pensiero fisso era sempre e comunque lui.

- Cosa facevi prima che t’interrompessi? – domandò la bionda baciando le labbra di lui. Lui sorrise.
- Preparavo il set.
- Per cosa?
- Per te.
- Me?
Maximilian sorrise e si allontanò da lei prendendo i pennelli poggiati sul bancone difronte la tela.
- Le farebbe piacere diventare la mia musa, signorina Lawrence?
Sam sorrise divertita, avvicinandosi a lui e stampandogli un bacio a stampo.
- Nessuno mi ha mai fatto una proposta più romantica.
- Felice di essere il primo. – le fece l’occhiolino e le indicò il set che era formato semplicemente da un lenzuolo bianco.
- Ma… come si fa? – chiese imbarazzata.
- Non c’è un modo per farlo, devi solo metterti in posa. – rise.
- Che genere di posa?
- Questo lascio deciderlo a te, il tema è la libertà.
Max si allontanò ed iniziò a preparare i colori per la tela.
Summer ci pensò su. Era da un po’ di tempo che non si sentiva libera, realmente libera. In quel preciso istante si rese conto di quando fu l’ultima volta in cui si sentì libera.
Quel giorno, uscita da prigione, in uno squallido motel con l’unica persona che era mai riuscita a farla sentire in quel modo.
Ma come esprimere quel sentimento?
Allora pensò al suo aspetto in quel momento.
Sciolse la coda ordinata che si era fatta e lasciò che i capelli scompigliati le scendessero sulle spalle, poi si sbottonò o pantaloni che caddero a terra con un tonfo.
Nuda, era nuda che si sentiva libera.
Non pensò alla vergogna, continuò a spogliarsi nonostante Max si fosse girato a guardarla; quando finì si sedette sul legno freddo, davanti al telo bianco, con le gambe incoriate contro il busto ed il braccio a coprirle il seno pieno.
Era la prima volta che Maximilian la vedeva nuda, eppure non riusciva a pensare a lei come una donna, sembrava più un angelo, con quella pelle chiara ed i tratti delicati.
Maximilian iniziò subito a dipingere, per riuscire a cogliere la sua espressione che però non gli dava molto l’idea di libertà, più che altro di oppressione, uno stato di schiavitù dalle proprie emozioni.
Di cosa era schiava quel piccolo angelo?
Max avrebbe voluto tanto scoprirlo, ma sapeva che lei non glielo avrebbe permesso e non aveva intenzione di forzarla.
Non aveva senso cercare di entrare dalla finestra, era lei che doveva aprirgli la porta della sua anima.
Tre ore passarono e Sam non si mosse di un centimetro. Una volta finito Max guardò la sua opera soddisfatto.

- Com’è venuta?
- Benissimo. – sorrise.

- Dio mio Sam, sta sera è Halloween!
La voce di Beverly non era mai tanto acuta come quando si trattava di feste.
Summer alzò la testa dalla spalla di Liam faticando a metterla a fuoco. Aveva solo voglia di dormire, in quel momento.

- Non sono dell’umore adatto, non ho nemmeno un costume. – borbottò, aspirando la sigaretta che aveva in mano.
- Per tua fortuna hai una migliore amica che ti pensa sempre. Ho fatto mettere da parte un vestito al negozio, ti starà benissimo.
- B ti prego non costringermi. – si lamentò, facendo il broncio.
- Sam, Beverly ti ha già costretto. – rise Harry, disteso sulle sue gambe.
- Immagino che voi due vi vestirete abbinati. – rise Niall, giocando con Hope che rideva alle sue boccacce.
- Invece no, il mio vestito sarà una sorpresa. – Harry rise alla faccia contrariata di Beverly, che sbuffò incrociando le braccia.
- Santo cielo Bev, per una volta che trovi un fidanzato non sottostà alle tue regole. – scherzò Payne.
- Io so come si vestirà e ci sarà da ridere. – commentò Zayn.
- Pensa a come ti vestirai tu, simpaticone. – gli fece la linguaccia il riccio.
- Non saremo mai ai tuoi livelli. – rise questa volta Lou, dando una pacca di conforto a Beverly.
- Harold Edward Styles, se mi metti in imbarazzo ti uccido. – sbraitò la mora, scuotendo la testa del suo fidanzato.
- Ma mi amerai lo stesso. – rise lui, cercando di avvicinarsi per baciarla, ma lei si scansò.
- Prima che B uccida Hazza, con chi verrete alla festa? – domandò Sam ai ragazzi.
- Non ne ho idea, mi farò spalleggiare da Malik e ne troveremo una lì. – rise Liam, dandosi il pugno con il moro che ridacchiò.
- Ei, spalleggiate anche me. – si lamentò Louis, incrociando le braccia.
- Che succede ragazzi, siete a corto di figa? – scherzò Harry.
- Tu viene con Maximilian? – le domandò Niall.
- No, lui è nella residenza invernale, tra poco sarà il compleanno di Carlo e si sono trasferiti tutti lì. – rispose imbarazzata.
- Uh, cose da reali. – scherzò Zayn. La sua nota di sarcasmo infastidì la ragazza.
- Allora ci vieni con me. – sorrise Niall, porgendole la bambina.
- Certo biondino. A proposito Bev, dobbiamo trovare un vestito ad Hope!

Come al solito, Beverly aveva fatto un lavoro impeccabile.
Aveva deciso che Summer si sarebbe vestita da vampira dell’ottocento, con tanto di cameo e mini cappellino a cilindro da appuntare ai capelli.
L’abito era perfetto, interamente nero, con una gonna pomposa fino a metà coscia, stretto in vita da un nastro dello stesso colore e ricoperto da un merletto nero che gli dava quell’aria antica ma non troppo.
-
B, è perfetto! – urlò la ragazza, in modo da farsi sentire dall’amica, chiusa in bagno ad asciugare i capelli.
- Avevi dubbi? – urlò la mora di rimando, chiudendo l’asciugacapelli.
- Adesso però fammi vedere come sei vestita tu. – si lamentò, cercando il modo corretto di acconciarsi i capelli.
Beverly uscì senza risponderle, facendo compiaciuta un giro su se stessa.
-
Freddy Krueger? Stai scherzando? – rise la bionda, guardando l’amica con quel maglione strappato ed il cappello da cowboy.
- Assolutamente no, nessuno se lo aspetterà da me. – rispose fermamente convinta e contenta del suo costume.
- Questo è sicuro, adesso aiutami a truccarmi.
Beverly fece come una smorfia seccata, però aiutò volentieri l’amica.
Non servì molto cerone sulla sua pelle già pallida, ma Bev si sbizzarrì con il rosso e le applicò addirittura dei denti finti eccessivamente realistici.
Dopo averle acconciato i capelli, raccolti in un disordinato chignon, sorrise soddisfatta del suo lavoro.

- Sei uno schianto. – annuì all’amica, poi qualcuno bussò alla porta.
Niall comparve sulla soglia con il viso ricoperto di cerone bianco e l’occhi destro incorniciato da una stella nera.
- Wow, siete fantastiche. – sorrise e dietro di lui comparve Marie, con Hope in braccio che rideva divertita.
- Vado a mettere a letto Hope, voi non fate troppo tardi.
- Si mamma. – rispose Summer.
La donna sembrava amare Hope come fosse sua nipote e Sam non poteva non ammettere di essere gelosa della piccola bambina, una gelosia sana però. Sua madre non le aveva mai dato tutte quelle attenzioni, quando era neonata, nemmeno adesso in realtà.


 


 



Angolo autrice:
Buona sera a tutte!
Capitolo un po' triste, ma non vi preoccupate, presto ci sarà un grande colpo di scena e non vedo l'ora di farvi leggere ahahahah.
Anyway, oltre l'inizio un po' demotivante la restande parte del capitolo è abbastanza tranquilla.
Abbiamo un Max che sembra sempre di più quello più adatto a Summer, ma si vedrà, Beverly che come al solito sclera (non so voi ma io amo questo personaggio), ma la vera domanda è: da cosa si vestirà Harry? AHAHAHHA.
Intanto vi posto i vestiti di Summer:


e Beverly:


Che ne dite? Vi piacciono? Aahahahah.
Fatemi sapere il vostro parere sul capitolo, vi aspetto, un bacio.
Angelica<3


Spoiler:
"- Se tu non avessi il ragazzo, ti proporrei di andarti a cercare un bel vampiro, ma lo capisco. Se fossi ancora fidanzata con Hill non mi sarei fatto tutti questi problemi, ma questo Max sembra un tipo a posto, in più potresti diventare la nuova regina d’Inghilterra. – rise.
- Sai che non ho mai tradito Derek con nessuno, beh tranne…
- Zayn? Puoi dire il suo nome tesoro, anzi penso che ti serva dirlo. Sai che non mi sono mai intromesso nella vostra relazione, ma sembrate entrambi… spenti, ecco.
- Lou è complicato.
- Tutto è complicato Sam, voi eravate complicati insieme e lo siete anche da separati, cosa cambia?
"

  
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