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Autore: thyandra    04/02/2015    2 recensioni
Spinoff della mia raccolta "Sotto lo stesso tetto - Convivenze moleste".
Un anno accademico dopo, Hashirama e Madara sono ancora (più o meno) vivi. Ma tra una sessione estiva che non perdona e un Uchiha che neanche conosce quella parola con la p, per quanto ancora lo si può dire, prima della bufera imminente?
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"[...]Così si ostinava a tentare di studiare al dormitorio, persino a luglio. Nonostante in quel periodo dell'anno rimanesse lì solo la crème de la crème del popolo studentesco. Beh, questo dipendeva dai propri gusti in fatto di crema, ovviamente.
Kinkaku e Ginkaku, per esempio, erano crème brûlée. Di quella scarsa, che ti servono nei ristoranti di serie c-- di Parigi. Erano crème brûlée, perché erano bruciati dentro. I loro neuroni, s'intende.
Poi c'era la crema diplomatica, come Madara. No, no, nessun sarcasmo di sorta. Quanto a diplomazia, avrebbe vinto il premio nobel per la pace, lui. Avrebbero dovuto farlo santo per non aver ancora spaccato i denti a nessuno dei suoi vicini, deh. Visto? Maledettamente diplomatico."
Genere: Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hashirama Senju, Madara Uchiha
Note: AU, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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- Questa storia fa parte della serie 'Di coinquilini, morti che camminano e sessioni d'esame'
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Nota: la menzione allo scarafaggio non è farina del mio sacco, ma una testimonianza/genialata proveniente da questa pagina fb, che ho avuto il piacere di leggere assieme a thera, la quale ha subito concordato con me, tra gli sghignazzi, sul fatto che sembrasse proprio una frase del caro Maddy. Ooops!


 

Compromessi

 

 

Iscriversi all'università è una delle poche scelte di vita che Madara Uchiha non ha mai rimpianto, insieme a quella di pretendere una stanza per sé soltanto, al sedicesimo compleanno di quel marpione di suo fratello Izuna. Se anche esistesse il viaggio indietro nel tempo, è certo che non direbbe mai al Madara del passato di saltare quel test d'ammissione, per quanto la sua faccia omicida di default urli altrimenti ad ogni malcapitata matricola che si ritrovi ad incrociare ad ogni open day.

Gli anni universitari sono quelli che cambiano la tua vita in molti modi diversi, spesso senza neanche cambiarla affatto; allargano la tua visuale sul mondo e su te stesso con i loro stimoli intellettuali (vedere la faccia del Senju ogni mattina, ad esempio, è uno stimolo enorme a non diventare come lui), ti fanno sentire in pace con te stesso perché ti insegnano pazienza, costanza, determinazione e leadership (tutte doti che l'Uchiha possiede già, soprattutto la prima) e ti mostrano uno sprazzo di maturità e di crescita, uno sprazzo del te stesso del futuro. È una scelta autonoma e consapevole, la prima di un lungo cammino fatto di sacrifici, ma anche di soddisfazioni.

Questo è quel che Madara si ripete, mentre raccoglie coi guanti di lattice i capelli di Hashirama che intasano lo scarico della doccia che già gorgoglia. Questo è quel che sarai nella vita, pensa, un'irreprensibile, rispettabile cittadino che si prende cura dell'ambiente, si dice, mentre da' fuoco a quello schifo con la fiamma della pistola del gas.

Andare all'università ti aiuta a vedere le cose diversamente, perché un anno prima avrebbe nascosto quei ciuffi bruni nella sua insalata e glieli avrebbe spacciati per una verdura esotica ricca di vitamine, ma adesso sa che quel gesto avrebbe ripercussioni psichiche sulla già provata mente del coinquilino e quindi, novella madre Teresa con tanto d'aureola, si accontenta di uno sterminio silenzioso ma totale. Damage-containment, è la nuova scienza a cui si è votato.

Andare all'università è apprendere che il mondo non è tutto bianco o tutto nero, perché esiste anche il viola e il giallo dei lividi che farebbe a quelle Teste di Senju (e shush, certo che è politically correct, non ha mica detto parolacce!) che vengono a lezione per prendere la presenza e poi dimenticano di firmare il foglio perché troppo occupati a scambiarsi spoiler di Game of Thrones in conversazioni fitte fitte non troppo sottovoce. E Madara si vanta di non seguire Game of Thrones - perché a lui non importa chi abbia il potere all'infuori di se stesso - altrimenti regalerebbe lividi anche per tutti quegli spoiler non richiesti. L'Uchiha è una persona matura, quindi si limita a sbagliare intenzionalmente le informazioni che questi gli chiedono, poi, sulla segreteria studenti. Il karma, riflette, non può fottere sempre e solo me.

Andare all'università significa imparare a gestire il proprio lavoro, quindi frega qualche ryo dal portafoglio del coinquilino per comprargli uno shampoo anticaduta e una confezione di colla vinilica, sottoponendo poi entrambi al vaglio del bruno, elicitando la scelta meno indolore. Hashirama sceglie bene, quella volta, ma Madara conserva la colla nel cassetto del comodino, perché l'università gli ha insegnato anche ad essere previdente e aspettarsi sempre il peggio, che, nel caso dell'amico, non è poi tanto distante dalla norma.

Un'altra nozione fondamentale che ha appreso è il problem solving, quindi non si scompone di fronte alle schifate proteste del bruno, al ritrovamento da parte di quest'ultimo di uno scarafaggio morto riverso e non spazzato via dal pavimento, a bella vista, e all'inquisizione spagnola del suddetto risponde con un pacatissimo, ragionevole "Gli altri scarafaggi devono sapere cosa li aspetta."

Ma il cambiamento è possibile solo se tutto il resto resta uguale, e Hashirama questo lo sa.

Quindi non smette di accasciarsi sul pavimento con elisabettiana drammaticità quando per l'ennesima volta scivola sui calzini sporchi lasciati Raminghi nella stanza, senza curarsi neanche di cancellare la faccia da moping potato che il coinquilino sembra divertirsi ad additare in quelle situazioni -qualsiasi cosa sia una moping potato, nel suo immaginario-, mentre l'altro si scusa dietro a un "Per rischiare una commozione cerebrale bisogna prima avere un cervello", che puzza davvero poco di scusa. Fa spallucce e raccoglie anche la sua, di cesta, quando scende giù in lavanderia, perché le sessioni estive d'esame gli hanno insegnato il compromesso, ma il coinquilino continua a insegnarglielo ancora meglio ogni giorno che passa, sollevandolo con la sua amicizia in quell'unica scelta di vita che pensava d'aver sbagliato, un tempo.

Ed entrambi sono cresciuti, dal giorno dell'immatricolazione, ma non poi così tanto.













L'angolino di thyandra: ebbene sì, questa cosa è diventata una raccolta, nonostante i mesi intercorsi tra la pubblicazione del primo capitolo, la sessione invernale (ma sul serio ragà, perché scrivo di loro ogni volta che sono in sessione d'esami? ugggh) e la mia fuga alla spicciolata dal fandom dopo la conclusione del manga. Chi l'avrebbe mai detto che sarebbero stati questi due idioti a riportarmi tra questi lidi! 
Colgo l'occasione per ringraziare tutti coloro che l'hanno inserita tra le preferite/ricordate/seguite, sul serio non mi aspettavo un così caloroso ri-benvenuto XD Fatevi sentire anche stavolta, mi raccomando! Io nel frattempo incrocio le dita nella speranza di non aggiornare nuovamente tra qualche decennio, magari stavolta si ha fortuna.
Jaa ne,
thyandra

 

  
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