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Autore: xjustbestrong    06/02/2015    1 recensioni
La guerra ha lasciato molte ferite nel cuore di Hinata, che dopo un anno dallo scontro contro Madara trascina ancora la sofferenza repressa in tutti gli anni passati a sentirsi inferiore. Ancora ora si sente debole e lascia che una corazza le avvolga il cuore, allontanandola da tutti. Dopo la morte di Neji e l'apparente ritorno alla vita di sempre, la giovane shinobi si vede protagonista di una vicenda che cambierà il suo modo di rapportarsi con le persone.
Riuscirà a cancellare il dolore? Imparerà ad amare e si lascerà amare?
Dal capitolo I:
"Uno, due, tre colpi.
Cinquanta, sessanta, ora cento. Non erano mai abbastanza.
Colpivo e schivavo muovendomi sinuosamente. Le mie gambe erano indolenzite, ma mi sarei presto abituata al dolore. Come sempre."
Principalmente NARUHINA con accenni al SASUHINA.
Genere: Azione, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto, Hinata/Sasuke, Naruto/Sakura, Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Dopo la serie
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Capitolo III

Il messaggero

«Perfetto. Partiamo subito.» disse Sakura impassibile. Al contrario io sentii un dolore lancinante al petto, come un peso che mi soffocava. Mi morsi il labbro senza scompormi, sebbene capii dallo sguardo che mi lanciò Kakashi sensei che aveva intuito il mio disagio.
   «Sakura, lascia almeno che i tuoi compagni si preparino» consigliò l'Hokage.
   
«Umpf» sbuffò lei. «Va bene. Allora io vado ad avvisare Naruto mentre Hinata si prepara».
 

Corsi verso casa senza dire una parola. Entrai nella mia stanza ed afferrai uno zaino a caso dall'armadio, vi misi dentro qualche vestito di ricambio e le armi che sarebbero potute servirmi.
Mentre uscivo andai quasi a sbattere contro Hanabi.
   
«Hinata nee-san!»
   
«Oh, ciao Hanabi. Scusa ma sono di fretta.» 
   
«Parti in missione?»
   
«Sì, se ti chiedono di me di' che starò via a tempo indeterminato». Non le diedi nemmeno il tempo di rispondere che ero già verso il punto di incontro stabilito.
In meno di cinque minuti mi trovai alle porte del villaggio, dove scorsi Naruto e Sakura aspettarmi. Erano entrambi silenziosi e non dissero niente nemmeno quando dissi che potevamo partire. Sembrava che avessero litigato o discusso su qualcosa, ma non chiesi nulla.
Camminammo per qualche ora e ci fermammo solo dopo il tramonto, quando del sole non si scorgeva altro che qualche raggio arancione, oltre la foresta.
   
«Vado a prendere della legna» dissi appena poggiammo gli zaini per terra. Feci per avviarmi quando avvertii la presenza di Naruto dietro di me. «Ti accompagno» sussurrò.
Non replicai, sebbene avrei preferito stare da sola. Attivai il byakugan e iniziai a prendere dei rami adatti ad un fuoco senza nemmeno prestare attenzione a ciò che facevo.
Raccogliemo un bel po' di legnetti prima di iniziare a conversare: «Ehm, allora... Come va, Hinata?» disse lui.
   «Uhm, bene.
» mentii.  «A te, Naruto-kun?»
   «Bene, bene.» rispose poco convinto.
   «Non vorrei essere invadente, ma a me pare invece che tra te e Sakura sia successo qualcosa. Se ti va di parlarne...»

Non disse nulla per un po', poi parlò a bassa voce: «È sempre la stessa storia: io vorrei cercarlo, riportarlo al villaggio, ma lei è decisa ad aspettare ancora chissà quanti anni per lui.»
   
«Con lui ti riferisci a Sasuke-kun?» chiesi timidamente. Lui sospirò.
   
«Già. Lei soffre e a lui non importa nulla.»
   
«Ma Naruto-kun, magari lui avrà i suoi motivi per non tornare subito» dissi. «Non sarebbe inutile riportarlo con la forza?»
Lui sorrise amaramente.
   
«È quello che ha detto lei» sussurrò. «Ma se non dovesse tornare tanto presto? Che ne farà di quel dolore?»
Una ragazza innamorata sa aspettare per sempre. E al dolore ci si abitua dopo un po' pensai. Ma non dissi nulla, tenendo quei pensieri per me.

Accendemmo il fuoco e ci addormentammo subito dopo aver consumato la nostra cena. Chiusi gli occhi e caddi in un sonno profondo.

I colpi sempre più veloci.
Dolore.
Fa male. Soffoco.
   
"Hinata-sama!". Qualcuno mi chiama.
È dietro di me. Mi giro.
   "Neji nii-san"
È lui, è Neji.
Ma no... Neji è morto.
Eccolo di nuovo il dolore.
   
"Hinata-sama" mi chiama ancora.
   
"Arrivo!" provai a dire, ma le parole restavano bloccate in gola.
   
"Hinata" mi chiamò qualcun altro. Accanto a Neji nii-san apparve la figura slanciata di Naruto.
Dolore. Tanto dolore.
   
"Arrivo! Sono qui!" provai ad urlare, ma i muscoli del mio corpo restavano immobili sotto il peso della sofferenza che mi lacerava da dentro.
   
"Hinata-sama!"
   
"Hinata!"
Loro chiamavono, ma si allontanavano sempre di più, fino a quando non mi voltarono le spalle e scomparvero.
No.
No, vi prego.
   
«NO!» urlai svegliandomi. Ero tutta sudata e ansimavo.
Gridando avevo sveliato i miei compagni, ma li rassicurai decendo che era tutto apposto.
   
«Va tutto bene, davvero» dissi coricandomi nuovamente.
Loro non dissero nulla.
Chiusi gli occhi ma non mi ardommentai per qualche ora. Poi chiusi gli occhi e sentii qualcuno scuotermi delicatamente la spalla.
   
«Hinata, dobbiamo andare»
Mi ero addormentata. Scattai in piedi e, ripreso lo zaino, mi avviai dietro i miei compagni. Camminammo per qualche km con Sakura che ci guidava attraverso la foresta.
Dopo qualche ora di viaggio eravamo già al confine con il Paese del Fiume, dove avremmo trovato un messaggero del Kazekage Gaara, come previsto dal piano.
Sakura sembrava sempre più nervosa e impaziente ogni minuto che passava, tanto da fulminare Naruto con lo sguardo quando le chiese di fermarsi per pranzare.
Nonostante tutto la shinobi acconsentì di comprare del cibo take-away e proseguire il viaggio. Sembrava quasi cercasse di allontanarsi da noi, o almeno da Naruto.
   
«Hinata» mi chiamò. «Potresti controllare dove si trova la postazione del messaggero da qui?»
   
«Uhm, certo» acconsentii io. Attivai il byakugan e mi diedi un'occhiata in giro. Salii su un tetto per avere una visuale più completa e lo tovrai.
   
«Si trova a qualche km a sud-ovest, verso i confini di questo villaggio» comunicai ai miei compagni.
   
«Bene. Cominciamo a correre» ci ordinò.
Mentre correvamo notai che ancora una volta Sakura teneva le distanze, persa in chissà quali pensieri.
   
«Naruto-kun» dissi a bassa voce. Lui si girò per darmi ascolto. «Non ho mai visto Sakura così nervosa e agitata per una missione» dissi. «Nemmeno quando si trattava di Sasuke».
   
«Vedi, Hinata, qui si tratta del suo clan in generale, mentre per quanto riguarda Sasuke...» si fermò un attimo. «Credo che abbia considerato il desiderio di averlo accanto come un pensiero egoista. Invece da questa missione ne va del futuro del suo clan, della sua famiglia» mi fece notare. «Anche tu faresti lo stesso, giusto?»
Non risposi.
La verità era che io non avevo più nessun tipo di rapporto con la mia "famiglia". Le uniche persone del clan Hyuga a cui tenevo erano Hanabi e... Neji. Se non fosse stato per mia sorella me ne sarei già andata da tempo. Eppure non potevo lasciarla sola in quell'inferno.
Arrivammo al limite del Paese del Fiume, confinante con il Paese del Vento. Lì, come avevo previsto, trovammo un ninja con la divisa tipica degli shinobi della Sabbia.
   
«Siete i ninja di Konoha?» ci chiese non appena ci vide arrivare.
   
«Sì, siamo noi» rispose Sakura.
   
«Bene, sono qui per informarvi di un cambiamento del piano originale» informò.
   
«Cosa?»
   
«C'è stato un altro rapimento nel Villaggio della Sabbia e gli shinobi rimasti sono pochi. Per questo sono qui a portarvi le scuse del Kazekage. Vi comunica che le squadre di ricerca saranno dimezzate e voi dovrete cavarvela come squadra singola»
   
«Non posso crederci» sbottò Sakura.
   
«Sakura-chan, calmati» cercò di tranquillizarla Naruto. «Dite pure a Gaara che lo ringraziamo comunque del lavoro che sta facendo per noi e che ce la faremo comunque» si rivolse al messaggero della Sabbia.
   
«Lo farò di certo.» Fece per andarsene ma poi si rigirò verso di noi: «Quasi dimenticavo... Il Kazekage sostiene che ci sia qualcosa sotto questi rapimenti» comunicò.
   
«Cosa vuol dire?»
   
«Ah, io non lo so. Dovrete chiedere a lui una volta arrivati al Villaggio» e con questo scomparve verso il deserto.
   
«Bene» disse Naruto. «Anche se non era previsto nel piano originale, è tempo di fare una visita a Gaara.»

   
 
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