CAPITOLO
2
Non era ancora
l’alba.. dalle finestre della sua stanza potevano addentrarsi quasi impercettibilmente
attraverso le tende, bianche scie luminose provocate da un’enorme luna piena.. fortunatamente
quella era stata una splendida notte.. nessuna tempesta di sabbia si era
stagliata sul villaggio come molto spesso accadeva in quel periodo, ma brezze
leggere rinfrescavano costantemente le afose giornate che erano appena passate
e anche quella sera non avevano mancato di svolgere il loro lavoro provocando
però una serie di brividi alla ragazza che aveva appena terminato di preparare
il tutto per partire. Alzò stancamente lo sguardo dal suo zaino e fissò per un
attimo i suoi meravigliosi occhi scuri all’orologio e lo controllò scrollando
poi le spalle.. afferrò lo zaino e se lo caricò in spalla, diede un'ultima
occhiata in giro per poi avviarsi verso le porte di Suna, luogo ove doveva
ritrovarsi con i tre fratelli Sabaku per poi partire.
Il villaggio era
assai silenzioso e tranquillo a quell'ora, il Sole stava lentamente sorgendo
luminoso all'orizzonte.
La ragazza
decise di godersi quell' atmosfera serafica, prese un profondo respiro
rilassandosi e rallentò il passo, infatti confidava di non essere per nulla in
ritardo.
Avvertiva
fortissima la trepidazione al solo pensiero della partenza; semplicemente la
nomina di un Kage era già di per sé un evento della massima importanza, che
aumentava essendo il nuovo Hokage Naruto Uzumaki. In aggiunta, soltanto l’idea
di trascorrere più di una settimana a stretto contatto del suo adorato mentore,
quasi come qualche periodo prima, le infondeva una felicità senza paragoni.
Certo trascorreva con lui la maggior parte del tempo, considerando che a lei
erano concessi moltissimi permessi che altri shinobi non potevano nemmeno
immaginare,
ma la differenza
rispetto a qualche anno prima consisteva che, divenuto Kazekage, il suo lavoro
teneva Gaara perennemente impegnato, inoltre non potevano permettersi
comportamenti compromettenti nell'ufficio del Godaime in caso fossero stati
visti… la giovane poteva sperare solo a volte, quando erano soli di poterlo
avere tutto per lei, ma questi momenti erano ormai più unici che rari.
Nel frattempo,
ai confini di Suna...
"Awrgh....!
Accidenti a te Gaara! Guarda che avevo capito perfettamente l'orario di
partenza! Dico io! Che bisogno avevi di buttarmi letteralmente giù dal letto!!
Inoltre tu sei talmente famoso per la tua delicatezza!..." Kankuro ancora
assonnato continuava a massaggiarsi, non riuscendo a nascondere una piccola
smorfia di dolore il delicato fondoschiena.
"Smetti di
lamentarti- proferì Gaara con il suo solito tono calmo e distaccato- ti ricordo
che quando sono venuto a controllare che fossi già pronto, tu stavi ancora
russando come una betoniera.. eri insopportabile.. piuttosto..- fece una
piccola pausa mentre i suoi occhi percorrevano in tutta la sua larghezza
l’accesso del villaggio – vorrei sapere che fine hanno fatto Temari e Matsuri…
sarebbero già dovute essere qui” terminò stavolta rivelando la sua impazienza.
Sentendo il suo
nome, la bruna, ormai giunta a destinazione, corse verso le uniche due figure
in prossimità del varco d’entrata.
“ GAARA-SAMA!
KANKURO-SAMA!... Perdonate il ritardo!!!- Li raggiunse - Buongiorno!” annunciò
con una spensieratezza contagiosa.
“ ciao Matsuri!
” la salutò calorosamente Kankuro
poggiandole una mano sulla testa e iniziando a scompigliarle i capelli, cosa
che lo divertiva sempre parecchio, consapevole che quel gesto, soprattutto
dinanzi a Gaara, la metteva incredibilmente a disagio..
“Ahh! Nooo!! Smettila
Kankuro-samaaa! Non sono più una bambina!!”
“ lo so, ma è
troppo divertente!” disse continuando ad arruffarle la chioma castana; Gaara
osservava silenzioso la scena fissando lo sguardo su Matsuri
* Non è più una
bambina…* la sua mente elaborò inconsciamente quella frase facendo soffermare
le attenzioni del giovane Kazekage su di lei… era innegabile, ormai il corpo
della sua preziosa allieva stava maturando; rispetto a 4 anni prima, i suoi
lineamenti si erano fatti più adulti, rimanendo sempre dolcissimi, e nonostante
quell’abito formale che pareva quasi un’uniforme volesse come nascondere la sua
femminilità, non era uscito vittorioso dal suo intento, lasciava infatti
facilmente scorgere dalla stoffa sottile i due morbidi seni, i fianchi rotondi,
il grazioso fondoschiena e le lunghe gambe affusolate scoperte dalla breve
gonna…poi…
“ Ehi Gaara! Che
fai?! Non saluti nemmeno adesso?” Kankuro lo aveva come ridestato dai suoi
pensieri, fissandolo e muovendo il capo verso Matsuri come volendogliela indicare
senza proferire parola. Gaara posò gli occhi sulla ragazza, che ormai da
qualche minuto, attendeva soltanto una sua parola, ma appena i loro sguardi si
incrociarono, il giovane rammentando i pensieri poco casti avuti solo pochi
istanti prima finì per arrossire inesorabilmente …
* ma che diavolo
mi prende?! Lei… è semplicemente una mia sottoposta.. una persona della quale
posso fidarmi.. niente di più..!!*
Cercò di
convincersene mentalmente tentando di ritrovare insieme alla sua compostezza,
il suo ottimo autocontrollo. Voltò il viso di scatto dalla parte opposta della
ragazza, cercando di nascondere l’acceso colorito che gli aveva invaso la
faccia, tentando di farlo svanire
"
Buongiorno... sei in ritardo...." proferì infine con un tono decisamente
più controllato.
Matsuri percepì
un brivido lungo la schiena, come non detto... altro che godersi la frescura e
la calma mattutina... avrebbe proprio dovuto darsi una mossa... ma era troppo
tardi per pentirsene ormai..
rivolse gli
occhi altrove e iniziò a massaggiarsi leggermente la fronte
" ti prego
di perdonarmi Gaara-sama..."
Kankuro squadrò
per un attimo i due, infine sospirò rumorosamente come per far notare il suo
disappunto.
"Dai Gaara!
Non essere sempre così scostante!"
"Non
importa Kankuro-sama! Davvero! è colpa mia.. piuttosto.. Temari-sama? come mai
non è ancora arrivata?" chiese con una certa curiosità la kunoichi notando
che la ragazza non era ancora lì con loro.
"Ehm...- il
marionettista fece un mezzo sorriso rispondendo- credo sia meglio che la vada a
prendere... così partiamo.. FINALMENTE- enfatizzò la parola una volta percepita
l'irritazione del fratellino
-Uff...
sicuramente si starà facendo bella per il suo Nara..-continuò scherzando- a che
serve mi chiedo poi... visto che a Konoha ci arriviamo per domani...e stanotte
dormiremo all'aperto..."
"Per
l'appunto... se non ci diamo una mossa altro che per domani..." terminò
ancora più seccato Gaara.
" va bene,
faccio una corsa e la porto subito qui" cercò di rasserenarlo il maggiore.
"vengo
anch'io Kankuro!"
"ehm...no
Matsuri... meglio che tu rimanga qui a far compagnia a questo mu-so-neee...
magari riesci a migliorare un tantino il suo umore questa mattina. Torno in un
attimo e partiamo." disse infine Kankuro allontanandosi come un lampo.
Rimasti soli
l'atmosfera si fece pesante, restarono in silenzio per qualche istante, che
sembrò non terminare mai...
* Parla
dannazione! Qualsiasi cosa andrà bene! Odio quando si crea questa tensione fra
noi!*
"Ehm... era
molto che aspettavate Gaara-sama?" esordì improvvisamente con un gran
sorriso, ma tuttavia poco convinto.
" Non
molto" fu la risposta secca che ricevette.
" Aah...
per fortuna..."
Pausa di
silenzio.. ancora..troppo pesante da sostenere..
" E ... hai
dormito bene?" Gaara rimase leggermente sorpreso dalla domanda ma rispose
senza scomporsi
"Lo sai che
faccio ancora fatica a dormire... nonostante Shukaku ormai non dimori più
dentro il mio corpo, è già molto se riesco a riposare un paio d'ore..."
"capisco..."
il silenzio tornò a presiedere la loro conversazione, Matsuri iniziò a fare
qualche passo indietro, con disinvoltura, rivolgendo l'attenzione a un punto
imprecisato nel cielo, giusto per accostarsi al fianco del Kazekage, che volse
lo sguardo su di lei.
Matsuri
sentendosi osservata ricambiò un' attimo l'occhiata per poi far perdere
nuovamente i suoi occhi lungo il deserto che pareva infinito.
"Sai
Gaara-sama...-esordì attirando nuovamente la sua attenzione- ti confesserò una
cosa...anch'io stanotte non sono riuscita a chiudere occhio.." Matsuri
prese una piccola pausa sorridendo fra sé e sé.
" come
mai?" le chiese Gaara cercando di velare come meglio poteva il leggero
senso di preoccupazione che percepiva.
"il motivo
è semplice... e forse ai tuoi occhi sembrerà anche stupido ma.. non vedevo
l'ora!- continuò sorridendo sempre più di cuore.
"di
partire?"
" anche...
ma il pensiero che mi rende più felice è che finalmente, dopo tanto tempo,
potrò nuovamente esserti molto vicina, come quando andavamo in missione..o
quando avevamo abitualmente sessioni di allenamento.. certo spesso se hai
bisogno ti aiuto con il lavoro e le
faccende burocratiche, tanto che mi si considera oltre che tua allieva anche
tua assistente.. il tempo che passiamo insieme in questo modo è sempre
bellissimo.. ma..come spiegarlo..è differente.
Ammetto..che mi
sei mancato molto Sensei..." terminò arrossendo leggermente, e voltandosi
verso di lui, si avvicinò un dito alle labbra socchiudendole " ma
ricorda.. questo è un segreto.." concluse sorridendo nuovamente.
Quell’espressione...
non sapeva spiegarselo, ma Matsuri riusciva sempre con il suo semplice sorriso
a tranquillizzarlo.
Delicatamente le
poggiò la mano sinistra sulla testa "anche tu mi mancavi Matsuri..."
La ragazza
avvertì accelerare i battiti del suo cuore "Gaara-sama.."
il silenzio
ricadde su di loro, ma stavolta era un silenzio piacevole, di quelli che in
realtà mascheravano mille parole.. soli, ad attendere, fissando l'orizzonte..
mentre il vento del deserto si alzava leggero, abbattendosi dolcemente sui loro
visi.
Nel frattempo...
"Spero
proprio che Matsuri riesca a risollevargli il morale.. altrimenti chi lo
sopporta per tutto il viaggio?" si domandò retoricamente Kankuro
sghignazzando al pensiero- ma ora pensiamo a prendere Temari!” ormai era quasi
giunto a destinazione quando, per errore ed eccessiva premura si scontrò con
qualcuno che gli si era parato improvvisamente dinnanzi una volta svoltato un
angolo delle intricate strade del villaggio.
“Argh! Mi
spiace! Ti sei fatta male?!- chiese notando la ragazza a terra contro la quale
aveva sbattuto giusto un attimo prima, riconoscendola infine..- ma… Sari! Che
ci fai qui a quest’ora? È molto pree..” non riuscì a terminare la frase che la
kunoichi gli si era totalmente appesa al collo stringendo forte il
marionettista a lei.
“ Kankuro!!!
Io.. volevo salutarti prima della partenza! Per questo mi sono alzata tanto
presto! Fortuna che ti ho incontrato in tempo!” disse impetuosamente Sari
abbracciandolo ancora di più. Kankuro la squadrò per qualche secondo prima di
ricambiare amorevolmente quell’effusione.
“ dai
sciocchina… starò via solo una decina di giorni! Non c’è bisogno che ti disperi
tanto” le sorrise.
“ si..però mi
mancherai da morire! Io ti amo Kankuro!! Non posso stare senza di te!”
Lo sguardo del
ragazzo si ammorbidì a quelle parole
“su… non fare
così.. altrimenti poi non mi va più di andare.. e Gaara mi ucciderebbe se solo
tentassi di marinare questo evento, è giusto così. Ci rivediamo fra dieci giorni va bene? Ti amo
anch’io Sari… e ora fammi un bel sorriso, così mi fai partire sereno” la giovane fece come Kankuro le aveva chiesto,
sporgendosi subito dopo verso di lui e socchiudendo gli occhi sussurrò
lievemente il nome del ninja con trasporto. Lentamente Kankuro raggiunse le
labbra della ragazza sigillandole con le proprie. Rimasero così, immobili facendo
perdurare quel bacio per diversi istanti.
Erano passati
circa tre mesi da quando erano diventati quel che si suol dire una coppia di
innamorati.. a Kankuro quella bella ragazza, dai lunghi capelli castani e gli
occhi color nocciola, con sempre sulla testa il coprifronte del villaggio a
modo di bandana, con il suo abbigliamento sobrio ma provocante riscuoteva
spesso un certo interesse. Tuttavia ormai ci aveva praticamente rinunciato… perché
infatti la kunoichi era fra le innumerevoli fan del fratello minore. Spesso la
vedeva litigare con Matsuri, nonostante fossero ottime amiche, cercando di
ottenere maggiori attenzioni da parte di Gaara, ma inutilmente, perché il
Kazekage pareva vedere solo la sua allieva.
Decisamente la
ragazza non aveva alcuna speranza di riuscire a farsi strada nel cuore del
Godaime, e questo dopo qualche tempo era riuscita a comprenderlo e a rinunciare
definitivamente a lui, serenamente.
Fu in quel
periodo che iniziò ad approfondire la sua quasi inesistente conoscenza con
Kankuro, scoprendo in lui un ragazzo meraviglioso, che finì per rapirle il
cuore. Intese così che quella che provava per Gaara era semplicemente una cotta
quasi infantile, che sentiva forse più verso il Kazekage che verso Gaara stesso.
Capì che al contrario Kankuro le
infondeva delle emozioni che portavano davvero il nome di amore. Da lì
iniziarono a frequentarsi assiduamente finendo
per innamorarsi perdutamente l’una dell’altro.
Improvvisamente
Kankuro si sentì tirare violentemente per un’ orecchio, staccandosi leggermente
da Sari.
“Ehi Kankuro,
guarda che certe effusioni così di prima mattina possono anche farti male… che
ne dici di darti un po’ di contegno? Non sarebbe certo una cattiva idea” lo rimproverò Temari lasciando la presa dal
fratello. Kankuro si innervosì
“ Parla quella
che passa ore a prepararsi per quel bifolco di Konoha… facendo spazientire il
nostro già irrequietissimo fratellino… ti ricordo che saremmo già dovuti
partire. Gaara si è molto innervosito per questo contrattempo, credo proprio
che ti farà una bella lavata di capo sorellina… stavo giusto venendo a
prenderti.”
“Ah.. ma
davvero? E dire che a vederti così non si direbbe- dichiarò sprezzante Temari
fissando il consanguineo ancora stretto nell’ abbraccio di Sari –dove sta’
tutta questa fretta? E per tua informazione non stavo perdendo tempo, ad ogni
modo sono affari miei. Forza stacca i tuoi tentacoli da lei e andiamo” appena
il tempo di terminare la frase che non diede un minimo istante a Kankuro di
ubbidirle. La bionda afferrò per la collottola del vestito il fratello
iniziando a trascinarselo dietro praticamente a forza.
“Ah..Aspetta…-fissò
lo sguardo sulla sua ragazza- A presto Sari!” la salutò mentre veniva trainato
da Temari.
“A presto
micetto mioooo!!!” gli rispose strepitando la kunoichi agitando la mano.
Sentendosi chiamare con quel vezzeggiativo tanto intimo in modo così plateale,
Kankuro arrossì violentemente, le sue forze parvero abbandonarlo nell’imbarazzo
che provava rimanendo quasi sconvolto, finendo di opporre resistenza,permise a
Temari di portarselo dietro come un peso morto.
“Matsuri…
riguardo a ieri sera…- Gaara ruppe nuovamente il silenzio. A quelle parole la
bruna ebbe come un sussulto molto violento che quasi le mozzò il fiato, aveva
perfettamente intuito cosa aveva intenzione di chiederle…il Kazekage infatti ci
aveva riflettuto per buona parte della nottata, e desiderava comprendere nella
sua ingenuità il motivo di quell’atto - perché… mi hai bac…”
“ peeeeeeròòò…
certo che Kankuro-sama ce ne sta mettendo di tempo!- lo interruppe di proposito
Matsuri usando un tono di voce particolarmente alto, come per impedirgli di
terminare la domanda coprendo la voce del Kazekage con la propria; si voltò
verso il villaggio – sarà meglio andare a controllare, torno subito
Gaara-sama..” così dicendo iniziò a compiere qualche passo, ma si sentì presto bloccata,
il ragazzo le aveva afferrato fermamente il braccio e le impediva di proseguire.
“Gaara-sa…ma..”
“ Ferma…- la
presa si fece più decisa, Matsuri si rivolse verso il suo sensei fissandolo
negli occhi, confusa, il giovane ricambiava lo sguardo, il suo viso era serio,
imperscrutabile - non muoverti Matsuri…ti
stavo facendo una domanda…”
*ma perché
insiste così? Va bene.. non avrei dovuto.. ma ormai ciò che è fatto è fatto!*
“ vorrei sapere
la ragione del tuo gesto di ieri sera…”
“ Gaara-sama..
mi..mi fai male…”
“
Matsuri..rispondi…” sembrava quasi un bambino capriccioso. Non pareva avere la
minima intenzione di allentare la presa, almeno finché non avesse ricevuto la
risposta che attendeva.
La ragazza si
sentiva alle strette, distolse lo sguardo da lui, sperando così di nascondersi
dalla sua ostinazione. Non poteva certo svelargli tutto.. e se avesse risposto
a quella domanda sicuramente non sarebbe riuscita a nascondergli i suoi
sentimenti.
Gaara le si
avvicinò senza però lasciarla, con la mano libera le prese il mento e le fece
alzare il viso fino ad allinearlo al suo, così che lo guardasse nuovamente
negli occhi.
“ ho detto…
rispondimi Matsuri! Obbedisci!” si stava spazientendo..
“No!”
“Come?” fece
Gaara sorpreso.
“ ho detto no! Ok,
sei il Kazekage, sei il mio sensei, sei la persona che stimo di più al mondo..
ma questo non ti dà il diritto di mettermi così sotto pressione Gaara-sama!!..perdonami..
ma non posso! Non posso darti spiegazioni..”
Matsuri
cominciava a mostrarsi turbata..la situazione era meno piacevole di come poteva
apparire, la tensione che avvertiva si stava manifestando emotivamente..
“ perché?...”
“ per favore
Gaara-sama… non insistere… “ il suo tono aveva un qualcosa di tormentato..
Gaara rilassò la
stretta finendo per lasciarla.
“ va bene..
scusami, non volevo opprimerti così… è che ammetto.. che mi hai lasciato
perplesso.. io non sono abituato a certi gesti.. quindi mi hai stupito..-i loro
sguardi si incrociarono dolcemente -ma è stato.. piacevole…”.
Matsuri sorrise
quasi malinconicamente ma sentiva una vena di felicità percorrerle il cuore.
Senza preavviso si avvicinò al suo maestro,
gli si aggrappò stringendo la stoffa del vestito sporgendosi verso di lui, di
nuovo le soffici labbra della ragazza sfiorarono la guancia di Gaara. Durò un’
istante, ma entrambi riprovarono un emozione senza pari.. si fissarono subito
dopo negli occhi, erano entrambi notevolmente imbarazzati.
“ Ma..tsuri..” non
riuscì a proferire altro. La kunoichi sostenne il suo sguardo, il suo sorriso
era dolce come sempre, piano, quasi in un sussurro disse:
“Gaara-sama… i
baci possono avere tanti significati.. ma non chiedermi cosa significhi il mio…
non per ora…”
Rimasero
immobili per un tempo indefinito semplicemente scrutandosi uno negli occhi
dell’altra, si poteva chiaramente distinguere il ritmo dei loro cuori battere
all’unisono.
“Matsuri…” Gaara
iniziò lentamente ad alzare le braccia porgendole verso la ragazza, nel timido
tentativo di stringere il corpo sottile della sua allieva al suo. In altre
circostanze non l’avrebbe certo fatto.. ma il desiderio di quell’azione era
diventato troppo difficile e troppo forte da contenere nonostante il suo
perfetto autocontrollo.
* una persona speciale..*
Senza rendersene
conto stava trattenendo il respiro.
“Gaaraaaaa!!!
Matsuriiiiiii! Arriviamoooo!!” Temari aveva attirato la loro attenzione
chiamandoli, la bruna si era voltata in direzione della voce della ragazza,
senza nemmeno accorgersi delle intenzioni del Kazekage, Gaara si ricompose
immediatamente, maledicendo i fratelli per il pessimo tempismo.
“ Allora partiamo?”
chiese Kankuro ormai ripresosi una volta che li ebbero raggiunti.
“ Certo che ce
ne avete messo di tempo…” esclamò sorpresa Matsuri. Temari sbuffò prendendo la
parola
“è tutta colpa
di Kankuro.. se invece di perdere tempo ad amoreggiare si fosse dato una mossa
certamente saremmo già arrivati a metà strada..”
“come? Devo
ricordarti chi stavo venendo a chiamare perché eravamo già parecchio in ritardo
rispetto alla tabella di marcia?! Se tu non stessi a prepararti per quel Nara
magari…”
“ Kankuro..
smettila di dire cretinate! Per tua informazione, non mi stavo preparando per
Shikamaru.. stavo giusto terminando di confezionare i nostri pranzi al sacco!
Ma se desideri rimanere a digiuno bastava che lo dicessi prima…”
Il ragazzo,
conoscendo inoltre le ottime doti culinarie della sorella si pentì all’instante
delle sue false insinuazioni.
“ ok ok!
Perdonami! Non vorrai certo far morire di fame il tuo adorato fratellinooo…”
“ mah… ci
penserò…” rispose infine Temari mascherando sotto un espressione austera, quasi
offesa, il suo divertimento.
Matsuri
osservava i due spensierata, ridendo a quella scena quasi comica.
Il tutto fu
interrotto dalla voce ferma e solenne di Gaara.
“ Allora
possiamo andare…” i tre tornando seri, volsero lo sguardo al Kazekage annuendo
vigorosamente.
Iniziarono a
correre a passo sostenuto sotto il Sole mattutino, verso la loro meta, al loro
passaggio le impronte, solcate nella sabbia, venivano subito ricoperte dalle
folate di vento che cominciò ad abbattersi impalpabile contro di loro, sollevando
miriadi di granelli e mutando lentamente le innumerevoli dune del deserto.
Fine Secondo
Capitolo
Continua…
Dunque..
terminato il secondo capitolo… ringrazio di cuore chiunque avesse perso tempo a
leggere.. so che la fic fa schifo^^” l’unica cosa che la salva sono i
personaggi. Tuttavia la continuerò.. forse principalmente per orgoglio e
coerenza personale^^”
E la sottoscritta-
essendo una delle maggiori esponenti mondiali di questo pairing (davvero^__^)
non si stancherà mai di dirlo! W GaaMatsu!!!! Desert Pearl!!!!
Il rating l’ho
scelto arancione perché qualcosa succederà…>///> forse non so se è
“esagerato..” ma avendo letto che è meglio metterlo più alto che basso in caso
di indecisione ho fatto così..
In ultimo mi
scuso con le fan di Kankuro ni-chan..se andate sul mio profilo noterete che non
so ancora con chi metterlo.. e sono stata mooolto indecisa qui.. perché con
Sari ammetto che mi piace pensarlo più che altro unicamente a livello estetico.
Solo che volevo accoppiarlo in questa fic.. non sapendo tuttavia con chi.. –le
ragazze di konoha sono praticamente tutte occupate per come le vedo io..- così
la mia scelta è dovuta ricadere forzatamente su Sari- per chi non lo sapesse è la kunoichi che litiga con
Matsuri quando Gaara ritorna in vita nello shippuden- ( non mi sta antipatica
irrevocabilmente.. ma siamo in disputa per Gaara.. e mi irrita che sia una sua
fan nonostante lui sia DESTINATO a Matsuri.)