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Autore: white_chaos_dragon    09/02/2015    2 recensioni
Un ragazzo super eccitato per qualsiasi cosa e che adora qualsiasi cosa.
Una ragazza molto simile al primo ragazzo e molto espansiva.
Una seconda ragazza un po' timida e riservata.
Un secondo ragazzo solitario, silenzioso e con un legame con un personaggio alquanto pericoloso.
4 ragazzi che si destreggiano tra lotte, esibizioni, amicizia, team pericolosi e amore.
4 pericolosi Pokemon leggendari mai visti prima e con un potere immenso che, se unito, può portare alla salvezza ... o alla distruzione.
Genere: Avventura, Azione, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime, Videogioco
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CAP-II- La scelta

Una volta che anche gli altri acconsentirono il professore li portò in un'altra ala del laboratorio.

Essa era gigantesca e presentava molti alberi e un grande giardino dove i Pokemon riposavano o giocavano tra di loro in attesa che un allenatore li scelga.

Appena i cinque entrarono nella zona si guardarono intorno per scorgere i Pokemon mentre Absol si distendeva all’ombra di un albero per riposare.

Alex guardava i vari Pokemon curioso.

-Sembra che non hai mai visto nessun Pokemon-disse ironica Viviana.

-La verità è che gli unici Pokemon con cui ho avuto contatti sono i Pokemon di tipo Spettro e i tipi Buio di mia madre-rispose Alex osservando i Pokemon.

-Davvero? –chiese la prima.

Il ragazzo annui soltanto per poi spostare lo sguardo su Absol mentre un lieve sorriso gli incurvava le labbra.

Il Pokemon si alzò e si avvicinò all’allenatore.

-Cosa succede? –chiese Alex carezzandolo.

Il Pokemon si fece accarezzare e successivamente si stese a terra vicino al ragazzo osservando i vari Pokemon che giocavano e camminavano per la zona.

Liberty osservava l’Absol e gli venne da pensare a quanto era raro come Pokemon e al fatto che fosse cromatico quindi ancora più raro e una domanda che le balenava per la testa.

Chi glielo aveva donato?

Era vietato fare un viaggio prima dei sedici anni quindi qualcuno glielo aveva regalato, ma chi?

Il Pokemon spostò lo sguardo verso di lei e la osservò curioso.

Stessa cosa fece l’allenatore dell’Absol con i suoi occhi bicromatici osservandola.

I loro occhi si incontrarono e per alcuni secondi continuarono ad osservarsi negli occhi senza che nessuno dei due volesse abbassare lo sguardo.

Alla ragazza lo sguardo del ragazzo non trasmetteva alcuna emozione, era come un mare ghiacciato che non trasmetteva alcuna emozione.

Dopo diversi secondi i due spostarono lo sguardo e lo diressero verso i Pokemon che passavano di là e si accorsero che Viviana e Calem erano scomparsi.

I 2 guardarono il professore che sorrise in modo gioviale.

-Sono andati in giro per la zona mentre eravate distratti-rispose il professore.

Detto questo Liberty arrossì leggermente mentre Alex ricominciò a carezzare il Pokemon Buio.

La ragazza si diresse ad esplorare il laboratorio che non aveva mai visto seguita poco dopo dal ragazzo con Nightslash.

Una volta raggiunto il centro della zona che era costituito da un’ampia radura circondata da alberi videro i due ragazzi con vari Pokemon intorno a loro.

A quel punto si avvicinarono a loro e in poco tempo anche i due nuovi arrivati furono circondati dai Pokemon iniziali che li scrutavano curiosi.

Alex li osservava e poi spostò lo sguardo e osservò un determinato Pokemon vale a dire un Treecko che li osservava da sopra il ramo di un albero in modo indagatore.

Alex si avvicinò al Pokemon sull’albero e tese un braccio verso tale Pokemon che saltò senza la minima esitazione sul braccio di lui e successivamente si fermò sulla sua spalla.

-Mi sa che hai trovato il tuo Starter-disse Calem.

-Forse hai ragione-disse il ragazzo carezzando il Pokemon sulla sua spalla.

-Non ci manca che trovare gli Starter anche a noi-disse Viviana osservando i Pokemon.

A quel punto un Totodile morse la mano di Calem anche se senza stringere in maniera eccessiva.

-Mollami, mi fai male, calmati dai-scongiurò Calem.

Il Pokemon non si staccò minimamente dalla mano del ragazzo.

-Io credo che voglia viaggiare con te-si intromise il professore.

A quel punto Calem prese la Pokeball di Totodile passata dal professore e fece rientrare il Pokemon nella sua sfera tirando un sospiro di sollievo.

Viviana e Liberty si avvicinarono ai Pokemon che le scrutavano curiosi.

Poco tempo dopo tutti e quattro avevano un Pokemon come Starter, ovvero Alex con un Treecko ribattezzato Saur, Calem con un Totodile, Viviana con un Chikorita e Liberty con un Fennekin.

-Che ne dite se pranzate qua per poi partire nel pomeriggio? –chiese il professore.

-Ci sto-disse Calem.

-Idem-disse V.

-Io devo chiedere ai miei genitori, ma non credo ci siano problemi-disse Liberty.

-Io, invece non posso-disse Alex cominciando ad andare verso l’uscita.

-Perché no? –chiese il professore.

-Perché devo fare una cosa. Ci vediamo fra un’ora e mezzo-rispose vago Alex.

A quel punto uscì dal laboratorio accompagnato dai due Pokemon fuori dalla sfera.

Oltrepassata la porta i quattro rimasti si prepararono per mangiare sul prato con i Pokemon intorno.

Alex aveva già percorso una parte della via e era arrivato alla Foresta Tetra chiamata così anche per un fatto che nessuno si sa spiegare, ovvero per il fatto che gli alberi appena venivano piantati cominciavano ad appassire a vista d’occhio e a perdere tutte le foglie anche se continuavano a crescere in maniera pressoché normale.

Appena varcato il primo albero il suo ciondolo cominciò a brillare emettendo luce propria, non una luce normale, ma una luce tetra, buia e che sembrava assorbisse la luce intorno ad esso.

Alex si portò una mano alla testa mentre l’altra si posò sull’albero più vicino.

Subito dopo una risata agghiacciante, tetra, maligna e distorta echeggiò nella testa dell’allenatore.

“-Cosa vuoi? – “chiese mentalmente Alex.

“-Dobbiamo parlare- “rispose la voce nella sua testa con una voce distorta e cupa.

“-Dammi il tempo di venire da te e parleremo- “disse il ragazzo.

A quel punto la voce stette in silenzio e il ciondolo tornò normale.

Il mal di testa passò pochi istanti dopo e lui ricominciò a camminare con una meta: la Torre Tetra.

Intanto che camminavano Treecko osservava spaventato gli alberi che non presentavano foglie e di cui il tronco era completamente annerito e secco, sembravano morti.

Dopo una ventina di minuti raggiunsero la Torre Tetra dove videro molti Pokemon Spettro di varie specie che non interferirono nella loro avanzata almeno finché non si trovarono davanti a un Dusknoir che si preparò ad attaccarli venendo però fermato da Alex.

-Dobbiamo parlare con Lui-disse solamente.

Detto questo il Pokemon si spostò e permise loro di oltrepassare un immenso portone che li condusse a delle scale che vennero percorse dai 3 fino ad arrivare di fronte a un altro portone che si aprì mostrando Spiritomb che era all’interno della sala intento a contemplare una sfera fatta interamente di quel cristallo nero a cui mancava però una parte che combaciava perfettamente con il ciondolo di Alex.

Appena entrarono Spiritomb si voltò verso di loro e poi ridesse lo sguardo verso la sfera che cominciò a illuminarsi di una luce tetra che inghiottì l’intera zona nel buio più totale.

 -Piccolo umano e così vuoi partire per il tuo viaggio-disse una voce cupa che proveniva dal cristallo.

-Ti sbagli. Io non voglio, io partirò-rispose risoluto Alex.

A questo punto una risata echeggiò per la sala.

-D’accordo, ti do il permesso di partire-disse la voce smettendo di ridere.

A quel punto il ragazzo si avvicinò al portone, ma prima di oltrepassarlo si rivolse allo Spiritomb.

-La prossima volta che ci vediamo diventerai un mio Pokemon-disse solamente.

Detto questo uscì dal portone e successivamente dalla torre dirigendosi verso casa sua.

Una volta arrivato vide una donna sui trentacinque anni dai capelli rossi, con gli occhi celesti, alta e mediamente formosa.

Appena la donna lo vide lo strinse in un abbraccio.

-Come va figliolo? –chiese la donna.

-Tutto bene, madre-rispose il ragazzo.

-Conosciuto nessuno? –chiese la madre.

-Viaggerò con un ragazzo e due ragazze e prima che me lo chieda no-disse il ragazzo con tono calmo.

Successivamente la madre osservò il Treecko e sorrise lievemente.

-E così hai scelto un Treecko-disse la donna.

-Si, perché? –chiese il ragazzo.

-No, nulla-disse la madre aggiungendo mentalmente che anche suo padre aveva iniziato con un Treecko.

I due si misero a mangiare e una volta finito la madre tornò al suo lavoro con il suo Hydreigon.

A quel punto si diresse verso il laboratorio dove sapeva che lo aspettavano i suoi compagni di viaggio.

Il loro viaggio stava per ricominciare.

CONTINUA…

Angolo dell’Autore

Mi scuso nuovamente per il ritardo, ma non ho potuto scrivere per cui, sono in ritardo. Ringrazio “LenK” per la recensione e ringrazio “sailor star” per aver messo la storia tra le seguite. Vi do un consiglio, ricordatevi bene la figura di sua madre perché non sarà la classica madre apprensiva e via dicendo e apparirà altre volte. A presto

white_chaos_dragon

   
 
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