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Autore: Giulia 96    09/02/2015    1 recensioni
Non potevo parlarne con nessuno, non potevo dimostrarmi debole, sono stata addestrata per essere imbattibile.
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anthony DiNozzo, Donald Mallard, Leroy Jethro Gibbs, Un po' tutti, Ziva David
Note: Movieverse | Avvertimenti: Incompiuta
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Il dolore era insopportabile, mi sentivo rigidissima e non potevo, non riuscivo ad aprire gli occhi o dare nessun segno di “presenza”, ero come intrappolata nel mio stesso corpo! Più cercavo di ribellarmi a ciò che mi era capitato più mi era difficile “riprendermi”, il punto era che non riuscivo a rilassarmi, come potevo? Avevo dolori lancinanti a tutti i muscoli, come se avessi dei crampi inarrestabili, ma il problema più grande era che non potevo dire a nessuno come mi sentivo e di conseguenza nessuno poteva aiutarmi!
“Da come è rigida povera Ziva, sembra che stia soffrendo, il punto è che non riesco a capire di quale male stia soffrendo, se è così addolorata vuol dire che non è svenuta del tutto…” 
“Che intendi Duck?” Intervenne Gibbs
“Jethro, vuol dire che la nostra Ziva non riesce a liberarsi del dolore, il suo corpo ha cercato di farla soffrire di meno nello svenire, ma ciò non è accaduto al 100%, vedi la sua rigidità? Questo implica che sta sentendo dolore…l’unica è provare ad iniettarle della morfina, sperando che si calmino...in modo tale che si svegli e possa spiegarci con più chiarezza tutti i suoi sintomi…”
Decisi di provare a rilassarmi, dopo l’iniezione di morfina sentivo queste “contrazioni” ai muscoli come un dolore tremendo, ma non più insopportabile, quindi cercai di pensare a qualcos'altro, sentivo Tony parlare con Abby e provai a concentrarmi su di lui, sulla sua voce, mi risultava alquanto difficile, ma piano piano riuscii ad aprire gli occhi.
La prima persona che vidi fu Ducky e subito dopo Gibbs, erano attoniti intorno a me, come se avessero visto un alieno; una fitta di dolore mi fece gemere, ma subito cercai di non esternare in modo così “infantile” le mie sofferenze, feci un respiro profondo e cercai di rialzarmi.
“Cos’è successo? Come stai?” chiese il mio capo con un’aria addolorata.
La mia voce non voleva uscire e finalmente al terzo tentativo riuscii a trovarla “Sto…sto meglio” dissi cercando di alzarmi, Ducky vedendo i miei tentativi di sedermi mi aiutò e nel frattempo tutti si erano avvicinati a me, non sapevo che dire, che fare, la situazione non era delle migliori e soprattutto non era di mio gradimento, odiavo sentirmi così indifesa e soprattutto odiavo il fatto che tutti fossero preoccupati per me…fu Tony a rompere il silenzio e chiese al Dottore: “Cosa le è successo? Qual è la sua diagnosi?”. Dr. Mallard guardò prima me poi tutti gli altri dicendo che non ne era sicuro e che doveva prima parlare con me…”Ho bisogno che usciate tutti, vi chiamiamo quando abbiamo finito, vero Ziva?” aggiunse cercando il consenso nel mio sguardo, quindi annuii. Uscirono tutti e tornarono al loro lavoro con più domande di prima e ancora più preoccupati per me, non sapendo cosa mi fosse capitato.
“Bene Ziva, ora che siamo soli, te la senti di raccontarmi cos’è successo?”
Mi presi la testa fra le mani, non riuscivo a pensare lucidamente, il dolore mi offuscava la mente e parlare di certo non avrebbe aiutato, ma d’altra parte come potevo guarire se non parlavo? Cercai di non divulgarmi troppo e di dire in breve l’accaduto…”Mal di testa…Capogiri...Voci... Crampi…” sembrava che un Tir fosse appena passato sopra di me che nel parlare mi tornarono tutti i sintomi ancora più accentuati, stavo per cadere dalla “branda” nel sentire di nuovo la voce di mio padre chiamarmi con un volume di voce più forte di prima. Ducky mi aiutò a coricarmi dicendomi che forse sarebbe stato meglio se fossi rimasta distesa e acconsentii nel farmi visitare da cima a fondo.
Dopo 15 minuti interminabili di domande se sentivo o meno dolore in vari punti Ducky sembrava alquanto soddisfatto nell’aver capito il mio problema, mi misurò la pressione e la  temperatura corporea e finalmente poteva azzardare una diagnosi…


ANGOLO AUTORE
Spero che la storia vi piaccia, è la mia prima storia che scrivo e sinceramente non so neanche bene come si pubblicano correttamente, spero riusciate a leggere tutto senza problemi e accetto qualsiasi consiglio per poter scrivere una storia che si avvicini di più ai vostri gusti ;)
   
 
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