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Autore: SarikaChan    15/02/2015    2 recensioni
Sono tornata! * w *9
Questa volta è una storia inventata interamente da me, giàgià! u_u
Spero vi piaccia!
Genere: Horror, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Matsukaze Tenma, Tsurugi Kyousuke
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
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Era un’altra giornata, e Tenma si era appena svegliato per andare a scuola. Si preparò, addentando una fetta di pane e correndo a tutta fretta verso l’edificio scolastico.
Appena arrivò in classe, si diresse verso il proprio posto, sospirando. “Appena in tempo!” “Ohoh, StupiTenma è ancora vivo!” “Peccato..” Si sentivano le risate dei vari compagni di classe del ragazzo, che intanto abbassò la testa sbuffando. “Antipatici.” “StupiTenma non offenderti.” Uno di loro si avvicinò, mettendo un piede sul banco. “Non è colpa tua se quella casa è maledetta, e ora anche tu lo sei.” Il castano sbuffò pesantemente, alzandosi e sbattendo le mani sul banco fissandolo. “Né io, né la casa siamo maledetti, chiaro? E se parli del ragazzo morto, meglio che lo lasci stare, o te la vedrai con me.” Il ragazzo tornò seduto, coprendosi la bocca. “Le parole mi sono uscite da sole..” “Hey ragazzino.” Il compagno gli prese il colletto della divisa alzandolo, e fissandolo male. “Non osare parlare di nuovo così con me, o ti spacco la faccia.” Stava per dargli un pugno, quando improvvisamente, un qualcosa gli afferrò la caviglia facendolo cadere. Tenma lo guardò, trattenendosi la risata. “Ti..Sei fatto male?” Il ragazzo si alzò, mettendo le mani in tasca e andandosene. “L’ho detto che tu sei maledetto.” Così, raggiunse gli altri suoi compagni. Il castano accennò una risata, tornando poi a sorridere. “Che sia stato..Nah.” Pensò fra se e se.
Intanto, la giornata volò, ed erano già finite le lezioni. Il castano tornò a casa, aprendo la porta ed entrando. “Sono a casa!” Sorrise, salendo velocemente in camera. “Tesoro, è successo qualcosa di bello?” “No mamma, niente di niente!” Rispose l’altro urlando, affacciandosi dalla camera, per poi entrarci e posare la cartella sul letto. “Tsurugi, sei stato tu oggi vero? Hai visto che caduta ha fatto?!” Il castano iniziò a ridere, mantenendosi la pancia con le braccia. “Grazie, Tsurugi.” Il ragazzo sorrise a trentadue denti, stiracchiandosi e sdraiandosi sul letto. La stanza iniziò a diventare fredda, e lui capì che Kyousuke si trovava lì. Sorrise ancora, chiudendo gli occhi. “Come stai?” “Come al solito.” “Tsu-“ Il ragazzo si mise seduto di scatto, guardando il ragazzo che era apparso avanti a lui. “Mi hai risposto!” Gli si illuminò il viso, saltando addosso al ragazzo, ma finendo per terra. “Che botta..” “Non puoi toccarmi.” Disse l’altro, incrociando le braccia. Tenma si alzò, guardandolo e sorridendogli. “Mi stai parlando, vuol dire che siamo amici vero?” “No.” “Ma..” “Non siamo amici, e non lo saremo mai.” “Perché?” Il castano si rattristì, continuando a guardare l’altro. “Vuoi avere addosso la maledizione?” “Maledizione?” Inclinò la testa di lato, fissando il blu. “Già, non sai che se parli con me morirai?” Lo guardò l’altro, poggiando la schiena al muro. Tenma scosse la testa. “Non è vero! Tu non hai nessuna maledizione! E poi..Preferisco morire, che starmene senza fare niente per aiutarti!” Il blu lo fissò con aria sorpresa. “I tuoi compagni hanno ragione, sei un vero idiota.” “Si e allora? Voglio aiutarti! Per tutti questi anni sei stato solo in questa casa, senza nessuno con cui parlare, e non hai fatto altro che sentire cazzate su tutti quelli che passavano da qui e..” Il ragazzo iniziò a piangere, asciugandosi di continuo le lacrime. Il blu sbuffò, avvicinandosi a lui. “Non c’è motivo di piangere.” “Non è giusto, tu non hai fatto niente di male, e gli altri non fanno altro che parlar male di questa casa!” Disse il castano, fra un singhiozzo e l’altro. “Ho capito, smettila di piangere idiota.” Sbuffò l’altro. Tenma annuì, avvicinandosi di più al blu e abbracciandolo. Questa volta, riuscì a toccarlo, e lo strinse forte a se. “Lasciati aiutare, Tsurugi.” Il ragazzo blu restò immobile, fissando l’altro. Quell’aura così calda, non si era mai sentito così bene. E poi, com’era possibile che questo semplice ragazzo era riuscito ad abbracciarlo? Scosse leggermente la testa. “Va bene.” “Davvero?!” “Si, basta che la pianti.” Il castano si asciugò nuovamente il viso, tornando a sorridere. “Ho smesso!” Kyousuke accennò un sorriso, sospirando. “Ti metterai nei guai.” “Non m’importa!” “Come ti pare..Stenditi.” “Eh?” “Mettiti sul letto.” Ripete l’altro, incrociando le braccia. “Perché?” “Non farti strane idee, voglio mostrarti una cosa!” “Ah si, certo.” Disse il castano imbarazzato, facendo accennare una risata all’altro. “Cosa vuoi farmi vedere?” “La mia morte.” “Ah..” “Pronto?” “Si!” “Farà male.” “Non m’importa.” Il blu mise una mano sulla fronte del ragazzo, sospirando.
“Ora vedrai come sono morto.”
 
--Angolino dell’autrice.—
Uhuhuh, le cose si fanno interessanti eh? Giàgià.
Alla prossima!
   
 
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