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Autore: valert96    17/02/2015    1 recensioni
C’era un tempo di amicizie, gioie e risate, ma questo tempo è passato ormai e siamo cambiati tutti dal quel giorno terribile.
Genere: Avventura, Azione, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Da quel giorno io e Alicia passammo spesso il nostro tempo libero insieme, scoprimmo di avere molte cose in comune, cibo, musica, ecc…
 
Alcuni mesi dopo eravamo sedute fuori da un bar a cui eravamo solite andare insieme nel dopo scuola, quando notammo una ragazzo seduto ad un tavolino da solo, era Benjamin. L’avevamo notato spesso li da solo così un giorno Alicia si avvicinò:
-Hey, è libero questo posto?-chiese al ragazzo.
Lui la guardò stranito, ma acconsentì con un cenno della testa-si, si certo.-
-ciao comunque noi siamo Alicia ed Helen, e tu sei?-gli domandò Alicia.
Io presi Alicia per un braccio e le feci di no con la testa e le sussurai al orecchio-Ali, magari vuole stare da solo.-
Lui scoppiò a ridere-Mi chiamo Benjamin, siete molto divertenti. Ma voi due siete una viola ed un arancione.-osservò poi lui.
Alicia gli fece una linguaccia- bhe che male c’è?-
-No, no assolutamente niente- si schernì lui.
Da quel momento lui e Alicia continuarono a battibeccare.
L’entrata a far parte di Andrew fu molto strana:
Eravamo andati a fare un pic-nic lungo il fiume , qui io ero andata a mettere i piedi nell’acqua  ma la corrente era talmente forte che mi trascinò dentro, quello che successe dopo è molto confuso; fatto sta che quando mi svegliai ero stesa sulla coperta e attorno me Alicia e Benjamin terrorizzati e questo ragazzo che mi sorrideva.
-Tutto bene pesciolino?- mi chiese.
Lo guardai stranita-Pesciolino?-
-bhe direi che ti sei fatta un bel bagno, e se non ci fossi stato io non saresti qui a raccontarlo.- scherzò lui e mi fece l’occhiolino.
-Grazie gli dissi, io sono Helen, loro sono Alicia e Benjamin.-
-Io sono Andrew.-
Andrew non uscì con noi spesso, ma poi succedeva che andavamo da qualche parte e lo incrociavamo per strada così alla fine imparammo dove abitava e così lo andavamo a chiamare.
 
Lentamente si unirono a noi Ethan, Clara ed Eliza, così succedeva che ci trovassimo dopo scuola al bar oppure ci trovavamo in pausa in giardino a scuola, andò avanti per molto tempo, avevo 12 anni quando ci formammo e fino ai miei 17 anni continuammo a vederci ma accadde una cosa molto brutta, che fu il motivo per cui non ci incotrammo più.
Era un pomeriggio, la scuola era finita, avevamo deciso di trovarci al bar, nel frattempo eravamo arrivati io, Alicia, Eliza, Ethan e Clara.
Clara stufa della solita monotonia si alzò in piedi-Sono stanca delle solite cose, voglio andare nella foresta.-
Eliza la guardò contrariata-Moriresti appena proveresti ad inoltrarticisi.-
-Oh ma andiamo non avete voglia di vedere cose nuove, diverse?- ci domandò lei.
-Andiamo Clara, cosa ti ha detto ieri Andrew a proposito di fare cose pazze?- le ricordò Ethan.
-Helen vuoi dirmi che sei d’accordo con loro?- mi domandò lei.
-Beh non credo sia il caso di sfidare i capi- le risposi sinceramente.
-Begli amici che siete- esclamò Clara arrabbiata.
Prese la porta e uscì di corsa, guardai gli altri-rimanete qui comunicheremo con i ciondoli.- così la seguii.
 
La inseguii fino a che non si fermò davanti alla Lignata, e si accucciò, mi nascosi e contattatai gli altri-Ragazzi abbiamo un problema- sussurrai nel ciondolo.
La prima a rispondermi fu Eliza-Lignata?-
-Si, si- sussurrai col fiato corto- ora è ferma li davanti, mi sono nascosta.-
-Hel- mi chiamò Alicia-ti prego se esce non seguirla.-
-E dovrei rimanere a guardare, finchè si fa uccidere?- domandai.
-No- risposero in coro Ethan, Andrew e Benjamin.
-Ragazzi date l’allarme è uscita io adesso la seguo.- e chiusi la chiamata.
 
Quando mi rialzai fuori dalla Lignata, c’era buio ma riuscii ad identificare la figura di Clara, così la chiamai, e si girò.
-Che ci fai qui, Hel?-mi domandò.
-Ti ho seguita, per evitare che ti cacciassi nei guai- le risposi.
Nel frattempo continuammo a camminare e mi resi conto che eravamo a qualche centinaia di metri dalla Lignata.
-Clara, ti prego torniamo indietro- le chiesi quando sentii un frusciò nei cespugli alle nostre spalle.
-Aspetta un po Hel, ti prego non succederà niente-mi rispose lei per niente preoccupata.
-Ti prego Clara, non li senti questi rumori- un altro cespuglio si mosse.
Poi si accucciò davanti ad una grotta, e quello che successe dopo fu terribile, qualcosa uscì dalla grotta e afferrò una gamba di Clara e iniziò a trascinarla e lei provò a liberarsi ma i suoi sforzi furono vani.
 
Alcuni minuti dopo stavo correndo verso la Lignata e mi arrivò una chiamata
-Helen che succede sembri affannata- era Eliza.
-Dove siete?- le chiesi.
-Hel, è un casino tutti corrono, c’è stata della gente calpestata, feriti, panico.-era Alicia.
-Ragazzi, ha preso Clara.-gli dissi con le lacrime agli occhi.
Ero ormai arrivata alla Lignata e si poteva gia sentire la folla al di là, così mi accucciai per passare sotto la barriera ma qualcosa attirò la mia attenzione, il ciondolo di Clara era li a terra, doveva essergli caduto passando sotto, lo raccolsi e lo infilai in tasca.
-Helen, che succede perché non rispondi?- mi urlò Andrew-
-Scusate, ma stavo passado sotto alla Lignata.-sussurrai con voce rotta.
-S… sei di qua?- mi chiese Alicia.
-Si- fu la mia semplice risposta.
 
Dopo poco, arrivarono di corsa tutti
-Che è successo?- mi chiese Ethan con le lacrime agli occhi.
-Io…io…-scoppiai a piangere ed Eliza mi abbracciò.
-Su, su adesso i capi sono andati a vedere nella foresta cos’è successo magari la trovano, adesso forza hai bisogno di qualcosa di caldo.- Eliza cercò di calmarmi.
-Tu comunque hai ferite?- mi chiese Andrew.
Scossi la testa, con gli occhi annebbiati dalle lacrime.
Mi girai alla mia destra e trovai Alicia che mi teneva il braccio per rassicurarmi, ma niente poteva alleviare il mio senso di colpa in quel momento.
 
I giorni seguenti furono terribili, non facemmo altro che partecipare ad interrogatori, ritorni da ricerche vane e lo sconforto generale farsi sempre più pesante. Non facevo che rigirarmi tra le dita il ciondolo di Clara, ripensando al suo sguardo che mi chiedeva aiuto ma io rimanevo ferma li. Andrew continuava a ripetermi di non sentirmi in colpa, tutti non mi incolpavano persino la mamma di Clara. Ma più lo ripetavano più aumentava.
Il colpo finale arrivò due settimane dopo la scomparsa di Clara, ero con Eliza, Alicia, Andrew e gli altri, a scuola arrivò mia madre
-Helen vieni con me- mi prese per un braccio e si allontanò in fretta.
Mi accorsi che stavano arrivando anche i genitori dei miei amici, così mi voltai verso mia madre e le chiesi – che sta succedendo?-
Lei mi guardò preoccupata-presto lo scoprirai.-
Nell’aria risuonò il suono che precedeva un’annuncio:
Salve cittadini, dopo lo spiacevole incidente accaduto ad un membro dei Rosa, d’ora in poi non saranno più accettati contatti con altri colori di nessun tipo, a presto miei cittadini.
 
Angolo Autrice:
Aspetto le vostre recensioni, le vostre domande. A presto
 
 
 
  
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