Corso di Orientamento
Professionale
Hogwarts, maggio 1972
"Voglio
diventare guaritrice!" annunciò con voce limpida una bella ragazza dagli
ondulati capelli ramati.
"Mi
sembra un’ottima scelta, Signorina, sono certa che raggiungerà il suo
obiettivo!"
"Lo
so!"
La
professoressa fissò stranita il prefetto davanti a lei.
"Voglio
dire, ho già fatto le opportune ricerche e ho visto che c’è bisogno almeno
della "O" al M.A.G.O.di Pozioni, Erbologia, Trasfigurazione,
Incantesimi e Difesa Contro La Arti Oscure e per ora la mia media è
adeguata!"
"Bene,
poi se supererà i M.A.G.O. dovrà frequentare…"
"Un
corso di due anni di specializzazione al San Mungo e poi dovrò superare un
altro esame per conseguire il titolo" disse zelantemente la ragazza.
"Vedo
che sa tutto!"
La
ragazza sorrise compiaciuta; la professoressa nutriva una grande stima per lei,
e lei lo sapeva!
"In
questo caso le posso dare questo depliant… Ma immagino che lo abbia già!"
La
ragazza annuì.
"In
questo caso temo di non poterle essere più di tanto utile, può andare!"
"Grazie
mille, professoressa!"
Minerva
McGranitt guardò con aria soddisfatta la porta del suo ufficio che si chiudeva.
Un altro studente aveva imboccato la sua strada. Voleva diventare guaritrice e
lei era sicura che ce l’avrebbe fatta! Quella ragazza era indubbiamente dotata
dell’intelligenza e della caparbietà necessaria a conseguire qualsiasi
obbiettivo si fosse messa in mente! Ce n’era bisogno di persone come lei,
eccome! Prese uno zuccotto dalla scatola di latta appoggiata sulla scrivania e
chiuse delicatamente il fascicolo denominato Lilian Margharet Evans per
prestare attenzione a quello immediatamente successivo. Remus John Lupin c’era
scritto in corsivo sulla copertina. Minerva sentì bussare e alzò gli occhi
pronta a ricevere con un sorriso il nuovo arrivato.
"Buon
pomeriggio, professoressa" fece piano il ragazzo bruno che era appena
entrato sedendosi sulla sedia innanzi alla sua scrivania.
"Buon
pomeriggio Lupin" lo accolse gentilmente la professoressa "Come lei
saprà lo scopo di questo colloquio è di scegliere le materie da seguire durante
il sesto anno in vista di una possibile carriera scolastica…"
Remus
annuì a disagio.
"Allora,
cosa le piacerebbe fare, dopo Hogwarts?"
"Ecco,
professoressa vede… Con la mia condizione…"
"Dubito
che questo sia un problema, signor Lupin! Al momento non ci sono leggi che
vietano l’assegnazione di incarichi a lupi mannari e con i suoi voti penso, e a
ragione, che lei possa arrivare dove più le aggrada!"
"Bhe…
In questo caso mi piacerebbe lavorare al Ministero, sa mi interessano
soprattutto le attività che svolgono nell’Ufficio Misteri!" fece il
ragazzo decisamente rianimato.
"Indicibile,
dunque…"
Remus
annuì.
"Bene.
Non posso certo dire che non me lo aspettavo… Come immagino lei già saprà, le
materie da portare avanti sono molte; Incantesimi e Difesa Contro Le Arti
Oscure non rappresentano un problema per te, se non vado errata la tua media
oscilla tra l’Eccezionale e l’Oltre Ogni Previsione… Dovrebbe migliorare
leggermente in Pozioni e Erbologia, temo… L’Accettabile non basta per essere
ammessi ai M.A.G.O.! Credo inoltre che dovrebbe portare avanti Aritmazia,
Antiche Rune, Astronomia, Storia della Magia e Cura Delle Creature magiche.
Serve una conoscenza molto ampia per arrivare all’Ufficio Misteri ma ti posso
assicurare che ha tutte le carte in regola per quel tipo di carriera!"
Remus
sorrise orgogliosamente "Grazie, professoressa!"
"Può
prendere questo opuscolo" disse tendendo al ragazzo un volantino viola con
il marchio del Ministero "Può andare, ora, l’incontro è finito!"
Con un
rispettoso cenno del capo, Remus si alzò e richiuse piano la porte dell’Ufficio
alle sua spalle. Minerva mise da parte anche la sua cartellina con aria
soddisfatta ma un espressione corrucciata apparve sul suo viso alla vista del
fascicolo successivo. Anche questo, come quello di Lupin o della Evans, esibiva
l’emblema di Grifondoro ma era decisamente più alto e sull’etichetta
stropicciata c’era scritto Sirius Black. Alzò gli occhi ed eccolo lì, alto, i
lunghi capelli scuri che ricadevano su un occhio e tre bottoni della camicia
accuratamente slacciati.
"Black,
si sieda…"
Il
fascino ragazzo si lasciò cadere sulla sedia iniziando a dondolarsi sulle gambe
posteriori.
"Composto!"
concluse Minerva riconoscendo che almeno non aveva appoggiato i piedi sulla
scrivania (Cosa che fra l’altro si era aspettata!)
Il
ragazzo lasciò ceder la sedia in avanti con un botto "Mi scusi,
Minerva…" fece ammiccando divertito.
La
professoressa McGranitt inarcò un sopracciglio con aria seccata "Ti già
chiesto diverse volte Black, di rivolgerti a me con il nome
"Professoressa" come ci si conviene in un rapporto
"Professoressa/Alunno", ne convieni?"
"Come
vuole, professoressa…" fece distratto Black ricominciando a dondolarsi e
marcando in tono sensuale la parola Professoressa.
Minerva
gli scoccò un’occhiata di disappunto ma decise di tralasciare "Come bene
sà, Black, è stato indetto questo appuntamento…" si bloccò notando
infastidita che il ragazzo aveva sorriso eloquentemente equivocando (Come era
certa) il suo ultimo termine "… Per aiutare i ragazzi a indirizzare i loro
studi verso le carriere che prediligono…"
"Auror!"
"Come,
scusi?"
"Auror!
Voglio diventare un Auror!" ripeté Black convinto.
Minerva
lo fissò scioccata. Auror quel perdigiorno scapestrato? Bè, non si smetteva mai
di imparare!
"Ehm…
Bene! Potrei sapere il perché della sua scelta?" Generalmente non era
nella sua competenze domandare i perché delle scelte dei suoi alunni, lei
doveva solo aiutarli a indirizzarli e chiarire loro le idee… Ma quella presa di
posizione l’aveva così stupita che non era riuscita a trattenersi!
Sirius
Black si sedette per la seconda volta composto ma stavolta anche il suo viso
assunse un’espressione seria.
"Professoressa,
lei conosce la mia famiglia?"
"Sì,
la conosco"
"Bhe,
immagino che lei sappia anche che tipo di gente sono… Ecco, è frustante a volte
quando mi associano immediatamente a loro solo perché condividiamo lo stesso
nome… E lo stesso sangue… Insomma, io so meglio di chiunque altro che razza di
bastardi assassini siano e vorrei fare qualcosa di utile per liberare il mondo
da gente come loro! So che diventare Auror è difficile ma sarebbe un po’ come
metterla nel culo a tutti quelli che non credevano in me perché ero un Black… E
a quelli che mi biasimavano perché non lo ero abbastanza…"
Minerva
non replicò. La sua etica le suggeriva di riprendere il suo studente per i toni
"coloriti" del suo discorso ma Minerva McGranitt era sì una donna
profondamente devota alle buone maniere e alle regole; ma era prima di tutto
una persona intelligente che perdi più conosceva bene sia la famiglia Black sia
quell’insolito erede e sapeva la fatica che era costata a Sirius quella tirata.
"Buona
fortuna Black" si limitò a dire.
"Grazie,
professoressa" Ecco! La serietà di Sirius era già terminata! Ecco che
ricompariva quel ghigno, quello sguardo sicuro e ammaliante, di chi ti sta
prendendo in giro e si stà pure divertendo un casino a farlo!
"Può
andare!"
Bhe,
era andata meglio di come si aspettava! Pensò Minerva chiudendo anche questo
fascicolo e lasciandosi andare a un espressione disperata alla vista del
successivo. Con il prossimo non ci avrebbe veramente cavato un ragno dal buco!
Come
previsto vide la maniglia muoversi convulsamente su e giù e sentì dei tonfi al
di là della porta che rimase chiusa.
"Minus,
benedetto ragazzo, deve spingere non tirare!" Iniziava bene!
Finalmente
il complicato congegno di apertura si aprì e entrò nello studio un ragazzetto
basso e grassoccio, la frangia bionda scuro che gli copriva in parte lo sguardo
nervoso e mortificato.
"Mi
scusi, professoressa" mormorò strascicando i piedi sul pavimento e
rimanendo sulla soglia.
"Niente,
niente… Cosa aspetta?! Si sieda!" A volte Minerva si dispiaceva di usare
sempre quel tono così duro con Peter ma se c’era una cosa che proprio non
sopportava erano gli inetti… E Peter Minus lo era!
"Allora,
cosa le piacerebbe fare una volta finita Hogwarts?" dentro di se Minerva
non potè fare a meno di pensare malignamente Se mai la finirai! Ma poi si
ricredette pensando che sicuramente i suoi amici avrebbe trovato il modo di
farlo copiare persino ai M.A.G.O.!
"Ecco…
Io… Non saprei…"
"Avanti,
Minus! Avrà pure qualche aspirazione!"
"James
che ha detto?"
Minerva
cercò di impedirsi di lasciare andare quelle imprecazioni che le riempivano la
mente.
"Potter
non si è ancora presentato al suo colloquio"
"Allora…
Io… Non è che potrei ripassare tra un po’? Così potrei documentarmi sui… Sui…
Volantini…"
In
condizioni normali Minerva non avrebbe mai accettato un comportamento del
genere ma sapeva per esperienza che Minus non avrebbe mai espresso un suo
parere senza prima aver chiesto l’opinione di Potter, per non dire prima di
avergli chiesto cosa dover pensare!
Annuì.
Inutile sprecare parole. Minus uscì velocemente dalla stanza (Naturalmente
inciampando nella sedia e facendo cadere decine di depliant e un vaso di
ceramica che si ruppe in mille pezzi).
Minerva
fece appena in tempo a impilare ordinatamente i depliant sulla scrivania e
ricostruire il vaso appoggiandolo su una mensola della libreria il più lontano
possibile dalla scrivania (Il tutto con fluidi movimenti della sua bacchetta)
quando sentì la porta spalancarsi completamente con un rumore secco.
"Minny
scusa per il ritardo ma un gallese verde ha devastato il campo di Quiddich
durante gli allenamenti e ho dovuto salvare la situazione anzi già che ci sei
puoi aggiungere un po’ di punti a Grifondoro per…"
"Basta!"
sbottò la professoressa mettendo una fine alla seria di parole che il ragazzo
aveva pronunciato di fila, senza fermarsi nemmeno per respirare, mentre entrava
come un uragano nella stanza, si stravaccava sulla sedia e prendeva una
manciata di zenzerotti dalla scatola di latta.
"Potter
ti ho detto e ripetuto che gradirei che mi desse del lei, mi chiamasse
professoressa e evitasse di inventarsi le cose, sono poche semplici nozioni,
pensa di essere in grado di ricordarle per il futuro?"
Il
ragazzo inclinò leggermente a sinistra la testa scarmigliata "Come preferisce,
professoressa!" fece mite accennando un sorriso angelico che fece venire i
brividi a Minerva. Il giorno dopo l’avrebbe salutata con il solito "Ohe,
bella Minny!", ci poteva mettere le mani sul fuoco!
"Siamo
qui per discutere sulle vostre ambizioni future…"
"Facile!
Continuerò a essere un Malandrino!"
Minerva
ebbe l’insano impulso di strappasi i capelli "Potter intendevo un lavoro
vero, uno che ti permetta di mantenerti, di farti una posizione…"
"Bhe,
vede Min… Professoressa" Minerva gli rivolse un cenno grato "Io non
ho bisogno di soldi perché tanto ci sono i miei genitori a mantenermi e quando
loro si stancheranno a quel punto mi sarò già sposato con la Evans, che mi ama
ma non se ne è ancora accorta, e starà lei, che ne frattempo sarà diventata una
ricca e famosa guaritrice, a provvedere al mio sostentamento!"
Minerva
non ebbe nemmeno la forza di ribattere, non davanti a una simile forza della
natura!
"E
per quando riguarda la posizione" proseguì James irreprensibile
"Direi che è già oltremodo alta e non vedo come potrei migliorarla!"
"Qui…Quindi
non ha nessuna aspirazione?" Un altro record per l’annuario di James
Potter; a nessuno studente era mai riuscito di far vacillare la professoressa
Minerva McGranitt!
"Bhe,
effettivamente c’è una cosa che mi piacerebbe fare…"
"Davvero?"
Minerva non poteva creder alle sua orecchie! Allora si poteva ancora sperare!
"Sì,
potrei fare come fece un mio noto avo… Non so se lei lo conosce… Alessandro… Ho
preso molto da lui come l’appellativo, sai... Cioè, sa, anche a me mi chiamano
"James il Grande" quando non mi chiamano "Potter il
Mito"…"
Minerva
non fece commenti ne ebbe la forza di cercare di collegare a quale dei grandi
eroi del passato poteva riferirsi quel pazzo, questa volta!
"Vede
lui andò in Oriente convinse tutti a mantenerlo con offerte e a idolatrarlo
come un Dio! Non credo di avere difficoltà a convincerli! In fondo l’ho già
fatto con tre persone!"
Minerva
inarcò un sopracciglio.
"Sì,
ho convinto Peter, la professoressa Cooman e, naturalmente, me! Senza contare
che sono sulla buona strada nel cercare di convertire l’intera scuola! Devo
ancora decidere solamente alcune cosucce come per esempio come chiamerò la mia
religione o da dove inizierò la mia predicazione ma…"
James
Potter parlò indisturbato per venti minuti filati dei suoi progetti come futura
divinità fino a quando il sole non calò dietro le montagne e il suo stomaco non
iniziò a brontolare. Allora si alzò con disinvoltura e imboccò la porta con uno
scanzonato "Ci si vede a pranzo, Minny!"
Minerva
McGranitt rimase seduta lievemente interdetta nella sua poltrona portandosi
meccanicamente alla bocca manciate di zenzerotti, godendosi senza riuscire a
crederci, quel silenzio innaturale.
Poi,
all’improvviso, la maniglia ricominciò a sbatacchiare fino a che la porta non
si aprì di nuovo lasciando capitombolare dentro un ragazzo che scivolò fino
alla parete davanti alla porta andando a sbattere contro una libreria.
Il
pavimento oscillò.
Un
vaso cadde.
Mille
pezzi di ceramica si sparpagliarono sul pavimento.
Un
solo grido risuonò per tutta l’ala ovest.
"Minuuuuus!!!!!!!!!!!"
Ma buongiorno!!!! Visto che siamo tornate? La speranza è sempre l'ultima
a
morire! Come? Non ci sperava nessuno? Nuooooooo!!!! Noi povere, noi
tapine... Ok, basta sclerare! Allora, come vi è parso questo
"Momento
Magico" (Magico perchè poi non lo sappiamo nemmeno noi!)? Ci era
venuto
in mente a Barcellona durante le vacanze di Natale e noi non abbiamo
trovato il tempo e la voglia ti trascriverlo fino a quelle di Carnevale
col
risultato che magari è venuto un pò diverso (E senz'altro peggio!)
dell'idea
iniziale ma a voi il GIUDIZIO! Un rigraziamento grasso e panciuto a Naila (Eh,
cara, mi sa che ti abbiamo fatto aspettare un pò troppo, eh? Ci perdoni,
vero?
Grazie per tuo commento che è davvero molto gentile e ci ha fatto così
tanto
piacere! A dir la verità l'originalità di questa ff è più che altro una
nostra
colpa visto che non avevami abbastanza idee per scrivere una storia
intera
abbiamo pensato di riunire tutti i vari spezzoni dei nostri
"Filmini mentali"
sui Malandrini; e chi se no?! Un besos...), Shaida
Black (Sì, effettivamente
magici è più che altro un termine che stava bene con MOMENTS, anche
perchè DEMENZIAL MOMENTS stava male! Cmq siamo molto felici che hai
deciso di seguirci... Ti stai convertendo anche tu alla
Sirius/JamesPervertitiMania, eh? Un bacione!) e Sara
Potter (Eh, eh, ora che
hai giurato di recensire ogni capitolo, SEI FREGATA!! Una promessa è una
promessa! No, dai a perte gli scherzi -che poi tanto scherzi non erano-
spariamo che anche questa "Fatica" ti piaccia! E poi se tu
adori noi, noi
adoriamo te e tutti adorano James, il circolo vizioso si chiude con
James che
ama solo se stesso! Ok, dobbiamo smetterla di fumare! Un mega-bacio!)
Fine del delirio... Una sola ultima piccola raccomandazione...
RECENSITEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!
(Non l'avresta mai detto, eh?)
Cloudy&Daisy