LA PROVA MOOLTO ASPETTATA
Hogwarts, 20 Dicembre 1973
C’era
una volta, e c’è ancora, un castello incantato dove giovani di talento venivano
iniziati alla arti magiche da grandi saggi e potenti stregoni. Il più grande e
il più potente di tutti era Albus Silente, il buon preside che da anni vegliava
sulla scuola e si preoccupava di mantenere alto il morale dei suoi amati
studenti bandendo mirabolanti feste ed eleganti balli. Ora, il ballo che tutti
gli studenti attendevano con più impazienza era quello indetto ogni Vigilia di
Natale. Fin da Novembre le giovani streghe iniziavano a sospirare su tal
vestito o tal’altro ragazzo. Perché Natale, si sa, è la festa più magica
dell’anno con la neve che imbianca il parco, le fatine che ballano tra i rami spogli,
le nife dei boschi che intonano cori natalizi e il tradizionale vischio che,
appeso all’entrata di ogni dormitorio, attente muto il sogno d’amore che andrà
consumandosi sotto le sue foglie. Ma con l’inizio delle vacanze invernali, la
felice attesa si trasforma in un’angosciosa frenesia perché per ogni giovane
mago si avvicina il momento di armarsi di coraggio e scoprire i propri
sentimenti; è arrivato la difficile prova di invitare la dama amata al ballo!
“Porca
puttana! E pensare che ho quasi sperato che quest’anno Zio Alby se ne
dimenticasse!” sbottò senza preoccuparsi di abbassare il tono di voce un
ragazzo alto e decisamente attraente alla vista di un volantino che ricordava
agli studenti del tradizionale Ballo d’Inverno. Decisamente contrariato, si
buttò all’indietro cadendo pesantemente su un divanetto, le labbra sensuali
contratte in una smorfia quasi infantile e i profondi occhi grigi
improvvisamente incupiti.
“Non
capisco quale sia il problema, Sirius… A te i balli sono sempre piaciuti!” fece
pacatamente un ragazzo castano chiaro dall’espressione gentile e la carnagione
pallida andandosi a sedere compostamente accanto all’amico che non aveva smesso
di sbuffare.
“Certo
che mi piacciono i balli!” fece l’altro con l’aria di stare dicendo un’ovvietà
“Io adoro i balli! Io vivo per i balli! Non c’è niente al mondo di più bello!”
“Allora
qual’è il problema, scusa?” domandò il
bruno senza perdere quella calma che lo aveva sempre contraddistinto.
“Dovrò
scegliere una ragazza che sia degna di accompagnarmi…” Sirius aveva un’aria
molto poco natalizia mentre mugugnava queste parole e contemporaneamente si
posizionava un ciuffo ribelle dietro a un’orecchia con mossa studiata “Da
domani, ma che dico! Da oggi inizierà una gara tra moltitudini di ragazze che
mi chiedono di accompagnarle al ballo… Hai idea della pressione psicologica a
cui vengo sottoposto ogni anno, Remus?!”
Remus
scosse la testa sorridendo con indulgenza mentre l’amico riprese con foga
“Dovrò ponderarle, fare una scelta che potrà essere decisiva…” Remus sollevò un
sopracciglio “…Per il loro futuro! Potranno dire di essere state al ballo con
Sirius Black e se gli dicessi di no potrebbero anche commettere delle
sciocchezze e ce le avrei sulla coscienza! Che razza di bordello…” terminò
sconsolato appoggiando la testa alla mano con aria affaticata ma senza mancare
di scoccare un’occhiata ammiccante a un paio di ragazzine del quinto anno che
lo stavano fissando da quando era entrato in Sala Comune.
“Quale
bordello?” chiese interessato un
ragazzo dall’aria vispa e allegra che balzò sul divano andandosi a
posizionare scompostamente accanto ai due amici seguito da un ragazzino
grassottello e dall’espressione buona che si accovacciò per terra in mancanza
di altro spazio.
“Oh,
James… Ma niente è la solita menata del Ballo di Inverno!”
James
si illuminò in viso. “Sì!!! Che figata!!” urlò saltando sui cuscini e facendo
cadere i mantelli e le borse che vi ci erano appoggiati.
“Hai
in mente qualcosa?” chiese Sirius improvvisamente vispo “Che facciamo?
Inondiamo la Sala Grande? Facciamo scoppiare la nuova seria di Petardi
Filbuster? Che ne dici di mettere filtri d’amore nelle coppe in modo da
mischiare un po’ le coppie?”
“E
se invece vi godeste il ballo come tutte le persone normali senza distruzioni e
parapiglia i nessun genere?” chiese quasi retoricamente Remus senza nemmeno
sperarci troppo.
“Ma
sei pazzo?” domandò colorito Sirius sgranando gli occhi.
“Invece
è proprio quello che faremo!” fece James con un sorriso malandrino che gli tagliava
il volto sottile “Sento che questa è la volta giusta!”
“Per
distruggere Hogwarts?” chiese speranzoso Sirius.
“No!
Per invitare al ballo la Evans!”
decretò James prima di sparire veloce dal ritratto così come era venuto
in cerca dell’ambito prefetto mentre Remus e Sirius si scambiavano un’occhiata
a metà tra l’esasperato e l’intenerito. Del resto, come potevano restare
arrabbiati, con James?!
*****
“Sirius!
Ehi, Sirius!”
Sirius
si voltò lentamente con aria annoiata ma accogliendo con un sorriso sensuale la
ragazza che si stava allontanando velocemente dal suo gruppetto di Tassorosso
per correre verso di lui.
“Volevi
parlarmi… Mary-Anne?” le chiese tranquillamente quando la biondina lo
raggiunse.
“Mary-Kate”
lo corresse timidamente quest’ultima togliendosi la frangia dagli occhioni
castani che lo guardavano sgranati.
“Oh,
sì, certo, scusa” mormorò lui sbadatamente.
"Ecco... Mi
chiedevo... Se non ci vai già con qualcun'altra... Ti andrebbe di accompagnarmi
al ballo?" la carnagione della ragazza si era fatta improvvisamente color
peperone e il suo respiro era affannoso, forse anche a causa dello sguardo
freddo di Sirius che sembrava intendo a farle una radiografia e dei risolini di
James che spiava tutto alle spalle dell'amico mentre Remus gli tirava
calci negli stinchi nella folle speranza di farlo smettere.
Sirius la guardò fisso
per alcuni secondi che le parvero interminabili e poi... "Alza un pò il
mento!"
La
ragazza lo guardò stupefatta ma fece come richiesto.
"Apri
bene gli occhi!"
Gli
occhioni della biondina, per l'occasione truccati con leggero ombratto
argentato, vennero sgranati.
"Umh..."
Sirius si porto una mano alla bocca tamburellando con le dita sul mento
"Si può fare! Ti farò sapere, ok?" e senza aspettare risposta girò
sui tacchi e se ne andò seguito da uno sghignazzante James e uno sconsolato
Remus che prima di andarsene scoccò uno sguardo comprensivo alla ragazza che,
immobile, continuava a guardare stupefatto il punto dove un attimo prima, c'era
il suo esaminatore.
*****
"Tu
fai schifo!" sentenziò Remus guardando Sirius cupo.
"Eddai,
Rem! Non ti sembra di esagerare?" fece James che non aveva nemmeno smesso
di ridere.
“No!
E poi come farai con Michelle?”
“Chi?”
“E
con Jane e Charlotte e Marissa e tutte le altre ragazze a cui hai promesso di
accompagnarle al ballo?”
"Scusa
ma non lo sai che un ballo è lungo?! Posso tranquillamente intrattenere tutte
e... Quant'è che sono Jamie?"
"Fino
a ora quindici!"
"L'ho
detto e lo ripeto, tu fai schifo!"
James
e Sirius si scambiarono un'occhiata divertita e fecero per ribattere se
non fosse che in quel momento una graziosa Corvonero dalla lunghe trecce scure
si avvicinò al trio provocando un naturale passo in avanti da parte di Sirius
che si avvicinò alla giovane, sicuro di sè. La smorfia arrogante sul suo viso
si tramutò in stupore quando la ragazza lo oltrepasso, non senza lanciargli una
occhiata adorante, per andarsi a posizionare innanzi a James.
“Ciao!”
lo salutò lei.
“Ciao!”
rispose il moro sorridendole.
“Ti
ricordi di me, vero?”
“Sì,
certo! Janette, Corvonero, quarto anno, portiere, ventiseiesima nella
classifica di Hogwarts… Ah, già che ci sono, bella parata quella di Sabato!”
La
ragazza rise tra se compiaciuta che uno dei cosiddetti “Idoli di Hogwarts” si
ricordasse così bene di lei. “Sai, mi fa piacere sapere che ti ricordi tante
cose su di me perché volevo appunto chiederti se ti andava di andare insieme al
ballo!”
“No”
“Come,
scusa?”
“Beh…
Ho detto di no, che non mi va di andare al ballo insieme!” ripeté James in
tutta tranquillità.
“Ah…”
Janette sembrava aver momentaneamente perso l’uso della parola “Allora… Allora
ciao” mormorò diventando completamente rossa e scappando via nel corridoio
affollato beccandosi moltitudini di occhiate in parte comprensive, in parte di
scherno.
“Ok,
ho cambiato idea!” sentenziò Remus.
“Su
cosa? Sul fatto che faccio schifo?” domando Sirius distrattamente mentre con
gli altri due si era rimesso in cammino verso la Sala Grande.
“Esattamente”
“Mi
fa piacere!”
“Ora
penso che lo fate entrambi! Insomma, James!”
“Che
ho fatto?” domandò l’interpellato sinceramente stupito di venire ripreso.
“Nessuno
di obbliga ad andare al ballo con quella ragazza ma potevi evitare di trattarla
così!”
“Così
come? Che ho fatto di male?”
“L’hai
illusa! Ecco che hai fatto… E poi potevi anche dirle di no in un modo un pò più
carino!"
"Ma
io ho semplicemente detto quello che pensavo..."
"E
non hai pensato che così avresti potuto ferire i suoi sentimenti?" gli chiese
Remus pazientemente.
"Mmh...
No!" rispose James dopo averci pensato su un attimo.
Remus
sbuffò. Sirius ridacchiò.
"Però
già che stiamo parlando di sentimenti... Ci vediamo a cena!"
Remus
e Sirius si voltarono stupiti verso il loro amico che si stava allontanando di
corsa.
"Dove
vai?"
"A
trovare un dama per il ballo!" urlò prima di sparire dietro un angolo.
I
due amici si scambiarono un'occhiata e poi... "Dieci galeoni che torna
incazzato nero!"
*****
"Evans! Ehi, Evans!"
La
ragazza fece istantaneamente una smorfia infastidita nel sentire quella voce
urlare il suo nome nel bel mezzo del parco di Hogwarts ma continuò a camminare
imperterrita.
"Evans!
Ma perchè diavolo non ti fermi, quando ti chiamo?!" James raggiunse la sua
metà con un leggero fiatone e la bloccò afferrandole un braccio.
Lei
lo guardò infastidita scollandosi dalla presa "Forse perchè speravo che
fosse solo un'illusione ottica! Sai, il cibo è piuttosto pesante durante le
feste..."
Lui
non sembrò prendersela più di tanto "Ci vieni al ballo con me?"
Lei
lo guardò stupefatta. Possibile che quell'idiota di un Potter non avesse
ancora capito di non andargli a genio?! Era troppo tronfio di sè per poter
prendere in considerazione di non essere adorato da qualcuno o era
sempliecemente stupido? "No!" fece decisa prima di ricominciare
a camminare inseguita da un James più determinato che mai.
"Perchè
no?"
"Perchè
non ti sopporto!"
"Potresti
cambiare idea!"
"Dubito"
"Ok,
allora decido io! Tu vieni al ballo con me"
Lei
lo fissò incredula. Ma non c'era un limite alla sua sfacciataggine, quindi?
"Coosa? No!"
"Sì,
invece. Tu vieni al ballo con me!"
"Ehi,
Lily!" In quel mentre un ragazzo di Grifondoro del settimo anno, alto e
dalla spilla da Caposcuola che brillava dal suo petto muscoloso si avvicinò
a loro per poi accorgersi della presenza di James "emh,
disturbo?"
"No!"
"Sì!"
"Potter!"
esclamò scocciata Lily. Poi si rivolse al nuovo arrivato "Ignoralo! Che
volevi dirmi, Jhon?"
"Puoi
venire al ballo con me?"
"No!
Ci viene già con me!"
"Potter!"
"Ah,
scusatemi, allora!"
"No,
Jhon, aspetta..." ma le parole di Lily si persero nell'aria perchè
l'olimpionico ragazzo si era già dileguato lanciando alla stramba coppietta uno
sguardo leggermente preoccupato.
"Perfetto!
Allora, a che ora ci vediamo?" fece allegro James come se non fosse
successo nulla.
"Io
non ci vengo al ballo con te!" ripetè Lily scandendo bene le parole.
"Oh
sì che ci vieni!"
"No!"
"Sì!"
"No!"
"Sì"
"No!"
"No"
"Sì"
Lily si porto le mani alla bocca appena si rese conto di quello che aveva
appena detto.
"Visto
che alla fine lo abbiamo raggiunto, un accordo?!" le fece lui con un
sorrisone.
"Non
vale!"
"Sì,
sono d'accordo... Facciamo alle nove in Sala Comune!"
"Potter!
Ho detto che non è valido!" gli urlò dietro lei guardandolo fare due alla
volta i gradini per rientrare nel castello.
"Vedi
farti bella! Non ci tengo a sfigurare a causa tua!"
Lily,
rossa in viso, fece per ribattere qualcosa ma sarebbe stato fiato sprecato;
quel bel tipo di James Potter era già sparito nell'ingresso affollato.
*****
"Remus,
ci vieni al ballo con me?"
"Va
bene"
"Allora,
ciao Remus!"
"Ciao
Joey!"
Una
ragazza carina, dai corti riccioli castani chiari si allontanò dal caminetto
con un sorriso felice stampato sul volto e lasciando soli i due ragazzi
spaparanzati sulle poltrone più ambite che, manco adirlo, erano riservate solo
e unicamente a loro!
"Perchè
le hai detto di sì?" domandò stupefatto Sirius.
"Era
carina..." fece incerto Remus.
"Sì,
ma... cazzo, Rem! Sei al settimo posto nella classifica della Gazzetta
delle Giovani Streghe di Hogwarts, potevi aspirare a molto di più!"
"Sì,
ma stava male dirle di no!"
"Potevi
dirmelo che glielo dicevo io! Mica mi faccio problemi!"
"Ma
io sì! E poi mi va bene così!"
Sirius
lo fissò per alcuni momenti scotendo le testa per poi ributtarsi steso tra i
cuscini mormorando uno stentato "Masochista..."
"Ragazzi!
Oggi è il giorno più bello della mia vita!"
I
tre Grifondoro sentirono la voce euforica del loro amico prima ancora di
vederlo. Remus sorrise "Dieci galeoni, Sir!"
A
Sirius fu evitata la pena di rispondere dall'arrivo carnale di James che piombò
letteralmente sul tavolino iniziando a saltare al ritmo di una riveduta
"I am che Champion".
"Che
è successo, Jamie? Non mi dire che la Evans ha accettato?!" gli domandò
Sirius con un sorriso da malandrino.
"Invece
sì!" strillò James senza accennare di voler scendere
dal tavolino e sparpagliando per tutto il tappeto i dolcuimi che
vi erano sparsi "Alla fine ha ceduto al mio fascino, come
naturale!"
"James, lo
sai che per l'Imperio ti possono dare l'ergastolo?!" fece serio
Remus.
James
non smise di saltare ma almeno scese dal tavolino. "Ironizza pure quando
vuoi ma io e la Evans andremo al ballo insieme! Visto Sir che non è stato
difficile? Abbiamo trovato tutti delle accompagnatrici, e in una sola giornata,
per giunta!"
"E
tu che ne sai?" gli domandò Remus divertito.
"Davanti
alla Signora Grassa ho trovato Joey Dorison che saltava come un'invasata mentre
lo diceva alle sue amiche!"
"Io
comunque ne ho trovata più di una, di accompagnatrice!" ribattè pignolo
Sirius.
"...E
io nemmeno una!"
Tutti
si voltarono verso Peter accorgendosi solo in quell'istante che l'amico li
aveva raggiunti e si era seduto accanto a loro.
"Come?
Non hai un'accompagnatrice per il ballo?" gli chiese Sirius senza credere
alle sue orecchie.
"Beh...
Non è un problema... Ci andrò da solo"
"Un
Malandrino senza un'accompagnatrice?!" tuonò James incredulo "Non
esiste! Vieni con noi!"
Lui
e Sirius presero il ragazzotto per le braccia e lo trasportarono quasi di peso
davanti a un gruppetto di ragazze che si zittì al loro arrivo.
"Scusate,
ragazze... Chi di voi vuole essere la dama del nostro amico?"
Un
silenzio imbarazzato seguì le parole di James che teneva stretto Peter per un
braccio impedendogli la fuga.
"A
chi di voi sarà così gentile da acconsentire, cederò un'ora preziosa del mio
tempo, a ballo finito!"
Inutile
dire che Peter venne sommerso di richieste, quel Natale, e anche i professori
si stupirono di veder tutte quelle ragazze intente a sommergere il ragazzotto
di attenzioni. Nessuno riusciva capire il perchè di quel repentino cambiamento;
nessuno tranne quel timido ragazzo che parlava educatamente con la sua
accompagnatrice seduti al tavolino, un giovane che si passava esasperato la
mano nei capelli cercando di convincere un'elegante rossa a ballare con lui e
Sirius, che abbracciato languidamente alla bionda dell'ora, non poteva fare a
meno di sorridere sapendo che, anche quella sera, gli sarebbe toccato fare gli
straordinari!
******************************************
Siamo tornate!!!! E prima di quanto ci
aspettavamo… Partendo dal fatto che l’idea di questa “Raccolta di momenti” ci è
venuta all’una di notte potete capire come non poteva che essere… malata
esattamente come le interviste anche se un pochino più seria! All’inizio, come
il titolo “Magic Moments” dimostra, pensavamo di limitarci a veri e propri
momenti e in quando momenti, molto brevi!! Eppure per puro caso, questi primi
due ci sono venuti, non dico lunghi, ma nemmeno cortissimi come era nelle
nostre intenzioni ma non è detto che questo succederà anche con le prossime!
Comunque sia, come avrete capito, la nostra mente è molto complessa quindi non
si sa mai!!
THANKS:
-)Sara
Potter: Che James è anche il nostro mito si era capito quindi ti possiamo
assicurare che la sua partecipazione sarà assolutamente essenziale in questa
ff! Ci fa piacere che leggi le nostre One-Shot e grazie per i complimenti! Un
bacio
-)LadyBlack:
Eccoti il secondo capitolo! Contente che l’altro ti sia piaciuto!
-)Naila:
Grazie, ci fa piacere il tuo commento anche perché ci teniamo a non cadere
nella volgarità e per quando riguarda il pezzo dello spinello… Beh, questa è la
nostra visione molto personale di James e company e possiamo capire benissimo
che per molti alcuni pezzi possono risultare un po’… Eccessivi! A noi piaceva
immaginarci James scapestrato che più scapestrato non ce n’è e per quanto
riguarda Lily abbiamo pensato che dopo un po’ ci aveva fatto, come dire?,
l’abitudine! Comunque se ci saranno altri pezzi che non condividerai, ti
preghiamo di mettercene al corrente! Baci..
-)Eva:
Eccoti accontentata! Del resto, come hai detto tu, come potevi mancare?! Un
bacione
-)Elly:
Eh, lo sappiamo! E’ veramente un grande onore… Del resto lo è anche Daisy
mentre Cloudy è dello stesso segno di James^^ (D&C:E non l’abbiamo fatto
apposta! Lettori: Sì, sì, come no!)
-)Dorothea:
Super felicissime che ti sia piaciuta!! Bacio
-)Shaida
Black: Come vedi abbiamo aggiornato! Sì, lo sappiamo… James e Sirius sono
dei depravati! E’ per questo che li amiamo^^ Baci…
Ora abbiamo finito! Alla prossima…
Daisy&Cloudy