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Autore: Cloudy_Daisy    11/02/2005    5 recensioni
C: Magic moments? Magic moments dove?
D: Va bè non è carino mettere Cretins moments no?
C: Ma non è carino neanche prendere per il culo i lettori!
D: Allora cosa proponi
C:… Guarda che questo dovrebbe essere un riassunto.
D: Ah già! Allora questa è una piccola raccolta di momenti… bè di momenti… con i malandrini
C: ..…E abbiamo detto tutto…..
Genere: Comico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Evans, I Malandrini
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Corso di Orientamento Professionale

Corso di Orientamento Professionale

Hogwarts, maggio 1972

"Voglio diventare guaritrice!" annunciò con voce limpida una bella ragazza dagli ondulati capelli ramati.

"Mi sembra un’ottima scelta, Signorina, sono certa che raggiungerà il suo obiettivo!"

"Lo so!"

La professoressa fissò stranita il prefetto davanti a lei.

"Voglio dire, ho già fatto le opportune ricerche e ho visto che c’è bisogno almeno della "O" al M.A.G.O.di Pozioni, Erbologia, Trasfigurazione, Incantesimi e Difesa Contro La Arti Oscure e per ora la mia media è adeguata!"

"Bene, poi se supererà i M.A.G.O. dovrà frequentare…"

"Un corso di due anni di specializzazione al San Mungo e poi dovrò superare un altro esame per conseguire il titolo" disse zelantemente la ragazza.

"Vedo che sa tutto!"

La ragazza sorrise compiaciuta; la professoressa nutriva una grande stima per lei, e lei lo sapeva!

"In questo caso le posso dare questo depliant… Ma immagino che lo abbia già!"

La ragazza annuì.

"In questo caso temo di non poterle essere più di tanto utile, può andare!"

"Grazie mille, professoressa!"

Minerva McGranitt guardò con aria soddisfatta la porta del suo ufficio che si chiudeva. Un altro studente aveva imboccato la sua strada. Voleva diventare guaritrice e lei era sicura che ce l’avrebbe fatta! Quella ragazza era indubbiamente dotata dell’intelligenza e della caparbietà necessaria a conseguire qualsiasi obbiettivo si fosse messa in mente! Ce n’era bisogno di persone come lei, eccome! Prese uno zuccotto dalla scatola di latta appoggiata sulla scrivania e chiuse delicatamente il fascicolo denominato Lilian Margharet Evans per prestare attenzione a quello immediatamente successivo. Remus John Lupin c’era scritto in corsivo sulla copertina. Minerva sentì bussare e alzò gli occhi pronta a ricevere con un sorriso il nuovo arrivato.

"Buon pomeriggio, professoressa" fece piano il ragazzo bruno che era appena entrato sedendosi sulla sedia innanzi alla sua scrivania.

"Buon pomeriggio Lupin" lo accolse gentilmente la professoressa "Come lei saprà lo scopo di questo colloquio è di scegliere le materie da seguire durante il sesto anno in vista di una possibile carriera scolastica…"

Remus annuì a disagio.

"Allora, cosa le piacerebbe fare, dopo Hogwarts?"

"Ecco, professoressa vede… Con la mia condizione…"

"Dubito che questo sia un problema, signor Lupin! Al momento non ci sono leggi che vietano l’assegnazione di incarichi a lupi mannari e con i suoi voti penso, e a ragione, che lei possa arrivare dove più le aggrada!"

"Bhe… In questo caso mi piacerebbe lavorare al Ministero, sa mi interessano soprattutto le attività che svolgono nell’Ufficio Misteri!" fece il ragazzo decisamente rianimato.

"Indicibile, dunque…"

Remus annuì.

"Bene. Non posso certo dire che non me lo aspettavo… Come immagino lei già saprà, le materie da portare avanti sono molte; Incantesimi e Difesa Contro Le Arti Oscure non rappresentano un problema per te, se non vado errata la tua media oscilla tra l’Eccezionale e l’Oltre Ogni Previsione… Dovrebbe migliorare leggermente in Pozioni e Erbologia, temo… L’Accettabile non basta per essere ammessi ai M.A.G.O.! Credo inoltre che dovrebbe portare avanti Aritmazia, Antiche Rune, Astronomia, Storia della Magia e Cura Delle Creature magiche. Serve una conoscenza molto ampia per arrivare all’Ufficio Misteri ma ti posso assicurare che ha tutte le carte in regola per quel tipo di carriera!"

Remus sorrise orgogliosamente "Grazie, professoressa!"

"Può prendere questo opuscolo" disse tendendo al ragazzo un volantino viola con il marchio del Ministero "Può andare, ora, l’incontro è finito!"

Con un rispettoso cenno del capo, Remus si alzò e richiuse piano la porte dell’Ufficio alle sua spalle. Minerva mise da parte anche la sua cartellina con aria soddisfatta ma un espressione corrucciata apparve sul suo viso alla vista del fascicolo successivo. Anche questo, come quello di Lupin o della Evans, esibiva l’emblema di Grifondoro ma era decisamente più alto e sull’etichetta stropicciata c’era scritto Sirius Black. Alzò gli occhi ed eccolo lì, alto, i lunghi capelli scuri che ricadevano su un occhio e tre bottoni della camicia accuratamente slacciati.

"Black, si sieda…"

Il fascino ragazzo si lasciò cadere sulla sedia iniziando a dondolarsi sulle gambe posteriori.

"Composto!" concluse Minerva riconoscendo che almeno non aveva appoggiato i piedi sulla scrivania (Cosa che fra l’altro si era aspettata!)

Il ragazzo lasciò ceder la sedia in avanti con un botto "Mi scusi, Minerva…" fece ammiccando divertito.

La professoressa McGranitt inarcò un sopracciglio con aria seccata "Ti già chiesto diverse volte Black, di rivolgerti a me con il nome "Professoressa" come ci si conviene in un rapporto "Professoressa/Alunno", ne convieni?"

"Come vuole, professoressa…" fece distratto Black ricominciando a dondolarsi e marcando in tono sensuale la parola Professoressa.

Minerva gli scoccò un’occhiata di disappunto ma decise di tralasciare "Come bene sà, Black, è stato indetto questo appuntamento…" si bloccò notando infastidita che il ragazzo aveva sorriso eloquentemente equivocando (Come era certa) il suo ultimo termine "… Per aiutare i ragazzi a indirizzare i loro studi verso le carriere che prediligono…"

"Auror!"

"Come, scusi?"

"Auror! Voglio diventare un Auror!" ripeté Black convinto.

Minerva lo fissò scioccata. Auror quel perdigiorno scapestrato? Bè, non si smetteva mai di imparare!

"Ehm… Bene! Potrei sapere il perché della sua scelta?" Generalmente non era nella sua competenze domandare i perché delle scelte dei suoi alunni, lei doveva solo aiutarli a indirizzarli e chiarire loro le idee… Ma quella presa di posizione l’aveva così stupita che non era riuscita a trattenersi!

Sirius Black si sedette per la seconda volta composto ma stavolta anche il suo viso assunse un’espressione seria.

"Professoressa, lei conosce la mia famiglia?"

"Sì, la conosco"

"Bhe, immagino che lei sappia anche che tipo di gente sono… Ecco, è frustante a volte quando mi associano immediatamente a loro solo perché condividiamo lo stesso nome… E lo stesso sangue… Insomma, io so meglio di chiunque altro che razza di bastardi assassini siano e vorrei fare qualcosa di utile per liberare il mondo da gente come loro! So che diventare Auror è difficile ma sarebbe un po’ come metterla nel culo a tutti quelli che non credevano in me perché ero un Black… E a quelli che mi biasimavano perché non lo ero abbastanza…"

Minerva non replicò. La sua etica le suggeriva di riprendere il suo studente per i toni "coloriti" del suo discorso ma Minerva McGranitt era sì una donna profondamente devota alle buone maniere e alle regole; ma era prima di tutto una persona intelligente che perdi più conosceva bene sia la famiglia Black sia quell’insolito erede e sapeva la fatica che era costata a Sirius quella tirata.

"Buona fortuna Black" si limitò a dire.

"Grazie, professoressa" Ecco! La serietà di Sirius era già terminata! Ecco che ricompariva quel ghigno, quello sguardo sicuro e ammaliante, di chi ti sta prendendo in giro e si stà pure divertendo un casino a farlo!

"Può andare!"

Bhe, era andata meglio di come si aspettava! Pensò Minerva chiudendo anche questo fascicolo e lasciandosi andare a un espressione disperata alla vista del successivo. Con il prossimo non ci avrebbe veramente cavato un ragno dal buco!

Come previsto vide la maniglia muoversi convulsamente su e giù e sentì dei tonfi al di là della porta che rimase chiusa.

"Minus, benedetto ragazzo, deve spingere non tirare!" Iniziava bene!

Finalmente il complicato congegno di apertura si aprì e entrò nello studio un ragazzetto basso e grassoccio, la frangia bionda scuro che gli copriva in parte lo sguardo nervoso e mortificato.

"Mi scusi, professoressa" mormorò strascicando i piedi sul pavimento e rimanendo sulla soglia.

"Niente, niente… Cosa aspetta?! Si sieda!" A volte Minerva si dispiaceva di usare sempre quel tono così duro con Peter ma se c’era una cosa che proprio non sopportava erano gli inetti… E Peter Minus lo era!

"Allora, cosa le piacerebbe fare una volta finita Hogwarts?" dentro di se Minerva non potè fare a meno di pensare malignamente Se mai la finirai! Ma poi si ricredette pensando che sicuramente i suoi amici avrebbe trovato il modo di farlo copiare persino ai M.A.G.O.!

"Ecco… Io… Non saprei…"

"Avanti, Minus! Avrà pure qualche aspirazione!"

"James che ha detto?"

Minerva cercò di impedirsi di lasciare andare quelle imprecazioni che le riempivano la mente.

"Potter non si è ancora presentato al suo colloquio"

"Allora… Io… Non è che potrei ripassare tra un po’? Così potrei documentarmi sui… Sui… Volantini…"

In condizioni normali Minerva non avrebbe mai accettato un comportamento del genere ma sapeva per esperienza che Minus non avrebbe mai espresso un suo parere senza prima aver chiesto l’opinione di Potter, per non dire prima di avergli chiesto cosa dover pensare!

Annuì. Inutile sprecare parole. Minus uscì velocemente dalla stanza (Naturalmente inciampando nella sedia e facendo cadere decine di depliant e un vaso di ceramica che si ruppe in mille pezzi).

Minerva fece appena in tempo a impilare ordinatamente i depliant sulla scrivania e ricostruire il vaso appoggiandolo su una mensola della libreria il più lontano possibile dalla scrivania (Il tutto con fluidi movimenti della sua bacchetta) quando sentì la porta spalancarsi completamente con un rumore secco.

"Minny scusa per il ritardo ma un gallese verde ha devastato il campo di Quiddich durante gli allenamenti e ho dovuto salvare la situazione anzi già che ci sei puoi aggiungere un po’ di punti a Grifondoro per…"

"Basta!" sbottò la professoressa mettendo una fine alla seria di parole che il ragazzo aveva pronunciato di fila, senza fermarsi nemmeno per respirare, mentre entrava come un uragano nella stanza, si stravaccava sulla sedia e prendeva una manciata di zenzerotti dalla scatola di latta.

"Potter ti ho detto e ripetuto che gradirei che mi desse del lei, mi chiamasse professoressa e evitasse di inventarsi le cose, sono poche semplici nozioni, pensa di essere in grado di ricordarle per il futuro?"

Il ragazzo inclinò leggermente a sinistra la testa scarmigliata "Come preferisce, professoressa!" fece mite accennando un sorriso angelico che fece venire i brividi a Minerva. Il giorno dopo l’avrebbe salutata con il solito "Ohe, bella Minny!", ci poteva mettere le mani sul fuoco!

"Siamo qui per discutere sulle vostre ambizioni future…"

 

 

 

 

"Facile! Continuerò a essere un Malandrino!"

Minerva ebbe l’insano impulso di strappasi i capelli "Potter intendevo un lavoro vero, uno che ti permetta di mantenerti, di farti una posizione…"

"Bhe, vede Min… Professoressa" Minerva gli rivolse un cenno grato "Io non ho bisogno di soldi perché tanto ci sono i miei genitori a mantenermi e quando loro si stancheranno a quel punto mi sarò già sposato con la Evans, che mi ama ma non se ne è ancora accorta, e starà lei, che ne frattempo sarà diventata una ricca e famosa guaritrice, a provvedere al mio sostentamento!"

Minerva non ebbe nemmeno la forza di ribattere, non davanti a una simile forza della natura!

"E per quando riguarda la posizione" proseguì James irreprensibile "Direi che è già oltremodo alta e non vedo come potrei migliorarla!"

"Qui…Quindi non ha nessuna aspirazione?" Un altro record per l’annuario di James Potter; a nessuno studente era mai riuscito di far vacillare la professoressa Minerva McGranitt!

"Bhe, effettivamente c’è una cosa che mi piacerebbe fare…"

"Davvero?" Minerva non poteva creder alle sua orecchie! Allora si poteva ancora sperare!

"Sì, potrei fare come fece un mio noto avo… Non so se lei lo conosce… Alessandro… Ho preso molto da lui come l’appellativo, sai... Cioè, sa, anche a me mi chiamano "James il Grande" quando non mi chiamano "Potter il Mito"…"

Minerva non fece commenti ne ebbe la forza di cercare di collegare a quale dei grandi eroi del passato poteva riferirsi quel pazzo, questa volta!

"Vede lui andò in Oriente convinse tutti a mantenerlo con offerte e a idolatrarlo come un Dio! Non credo di avere difficoltà a convincerli! In fondo l’ho già fatto con tre persone!"

Minerva inarcò un sopracciglio.

"Sì, ho convinto Peter, la professoressa Cooman e, naturalmente, me! Senza contare che sono sulla buona strada nel cercare di convertire l’intera scuola! Devo ancora decidere solamente alcune cosucce come per esempio come chiamerò la mia religione o da dove inizierò la mia predicazione ma…"

James Potter parlò indisturbato per venti minuti filati dei suoi progetti come futura divinità fino a quando il sole non calò dietro le montagne e il suo stomaco non iniziò a brontolare. Allora si alzò con disinvoltura e imboccò la porta con uno scanzonato "Ci si vede a pranzo, Minny!"

Minerva McGranitt rimase seduta lievemente interdetta nella sua poltrona portandosi meccanicamente alla bocca manciate di zenzerotti, godendosi senza riuscire a crederci, quel silenzio innaturale.

Poi, all’improvviso, la maniglia ricominciò a sbatacchiare fino a che la porta non si aprì di nuovo lasciando capitombolare dentro un ragazzo che scivolò fino alla parete davanti alla porta andando a sbattere contro una libreria.

Il pavimento oscillò.

Un vaso cadde.

Mille pezzi di ceramica si sparpagliarono sul pavimento.

Un solo grido risuonò per tutta l’ala ovest.

"Minuuuuus!!!!!!!!!!!"

 

 

Ma buongiorno!!!! Visto che siamo tornate? La speranza è sempre l'ultima a

morire! Come? Non ci sperava nessuno? Nuooooooo!!!! Noi povere, noi

tapine... Ok, basta sclerare! Allora, come vi è parso questo "Momento

Magico" (Magico perchè poi non lo sappiamo nemmeno noi!)? Ci era venuto

in mente a Barcellona durante le vacanze di Natale e noi non abbiamo

trovato il tempo e la voglia ti trascriverlo fino a quelle di Carnevale col

risultato che magari è venuto un pò diverso (E senz'altro peggio!) dell'idea

iniziale ma a voi il GIUDIZIO! Un rigraziamento grasso e panciuto a Naila (Eh,

cara, mi sa che ti abbiamo fatto aspettare un pò troppo, eh? Ci perdoni, vero?

Grazie per tuo commento che è davvero molto gentile e ci ha fatto così tanto

piacere! A dir la verità l'originalità di questa ff è più che altro una nostra

colpa visto che non avevami abbastanza idee per scrivere una storia intera

abbiamo pensato di riunire tutti i vari spezzoni dei nostri "Filmini mentali"

sui Malandrini; e chi se no?! Un besos...), Shaida Black (Sì, effettivamente

magici è più che altro un termine che stava bene con MOMENTS, anche

perchè DEMENZIAL MOMENTS stava male! Cmq siamo molto felici che hai

deciso di seguirci... Ti stai convertendo anche tu alla

Sirius/JamesPervertitiMania, eh? Un bacione!) e Sara Potter (Eh, eh, ora che

hai giurato di recensire ogni capitolo, SEI FREGATA!! Una promessa è una

promessa! No, dai a perte gli scherzi -che poi tanto scherzi non erano-

spariamo che anche questa "Fatica" ti piaccia! E poi se tu adori noi, noi

adoriamo te e tutti adorano James, il circolo vizioso si chiude con James che

ama solo se stesso! Ok, dobbiamo smetterla di fumare! Un mega-bacio!)

 

 

 

Fine del delirio... Una sola ultima piccola raccomandazione... RECENSITEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!

 

 

(Non l'avresta mai detto, eh?)

 

 

Cloudy&Daisy

 

  
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