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Autore: Dedenputtis    18/02/2015    1 recensioni
Questa storia è ambientata in un ipotetico periodo posteriore a DB-GT. Re Pilaf, per la seconda volta, viene in possesso delle sfere del drago. Questa volta hanno delle stellette blu ed esprime erroneamente il desiderio di far tornare Goku bambino. Solo che, questa volta, con lui c'è anche Vegeta. I due tornano immediatamente ad essere piccoli sayan, con tanto di coda che gli garantisce la possibilità di diventare ssj4 solo in alcune 'occasioni'. Solo che la trasformazione può durare, ogni volta solo per due ore, dopodiché i due tornano piccoli e non ricordano cosa succeda loro quando sono adulti.
Buona lettura!
PS: I fatti raccontati NON sono frutto dell'invenzione dell'autore.
ATTENZIONE: lettura sconsigliata a tutti coloro che desiderano sapere come sarebbe la loro vita con un bambino in età prescolare...
Io vi ho avvisato.
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Goku, Pan, Trunks, Vegeta | Coppie: Pan/Trunks
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Quando il mattino dopo la navicella arrivò sul nuovo pianeta, né l'atterraggio, né l'entusiasmo dei quattro sayan poterono essere replicati, rispetto al giorno prima. Quando l'astronave toccò la superficie, tutti capirono subito che, sotto di loro, non c'era niente di morbido. Non appena la porta si aprì, Trunks, alzando un sopracciglio disse:
"Che accoglienza..."
"Che desolazione..." gli fece eco Pan, mettendosi una mano sulla fronte per poter vedere meglio, la luce dei quattro soli del pianeta era veramente accecante.
"Che puzza..." disse Vegeta storcendo il naso per il cattivo odore che si poteva inalare nell'aria.
"Che fame!" concluse Goku facendo girare tutti verso di lui.
"Ma nonno, hai appena mangiato! Com'é possibile che tu abbia ancora fame?" gli domandò Pan interdetta.
"Cosa ci posso fare? Questo posto é vuoto. Vuoto come il mio povero pancino. Non possiamo mangiare qualcosa, prima di partire?"
"Kaaroth piantala! Possibile che tu debba sempre comportarti per l'età che hai...adesso? Forza andiamo. Prima troviamo la sfera e prima ce ne possiamo andare da questa puzza terribile di non dico cosa perché sono un principe"
I quattro scesero a terra e si avviarono alla ricerca della sfera. Il pianeta era in pratica un enorme sasso, rivestito da altri sassi ognuno ricoperto da altri sassi ancora.
"Ma se questo pianeta é disabitato, da dove viene questa puzza?" chiese Vegeta che non riusciva proprio ad abituarsi a quel tanfo orribile.
"Non so papà, forse sono i sassi. Sai, ci sono molte sostanze chimiche che emanano cattivo odore" rispose Trunks che a malapena riusciva a respirare.
I quattro dovettero percorrere molti chilometri prima di arrivare al punto in cui il radar indicava la presenza della sfera. Una volta giunti sul posto però, della sfera non c'era proprio traccia.
"Eppure il radar indica che é proprio qui, in questo punto preciso" disse Trunks grattandosi la testa come se volesse trovare una soluzione ad un problema irrisolvibile.
"Ma questo é solo un sasso..." disse Pan.
"Beh, lo vediamo anche noi, signorina, non siamo mica ciechi" le rispose acido Vegeta.
"Ma come siamo cordiali oggi..." lo apostrofò lei scocciata.
"Sarà che tu dici cose che sanno tutti"
"Cos'é? Ce l'hai con me forse?"
"Togli pure il forse"
"E sentiamo, perché ce l'avresti con me? Io non ti ho fatto niente..."
"Scusate voi due..." intervenne Trunks che, ogni volta che sentiva Pan litigare con suo padre, aveva preso la saggia decisione di non prendere le parti di nessuno dei due.
"Che vuoi?" chiese Vegeta girandosi di scatto verso di lui e fulminandolo con due occhi color tenebra.
"Mentre voi finite di...ehm...chiarirvi...io e Goku facciamo un giro qui attorno per vedere se il radar é impazzito o cosa..."
"Fai quello che ti pare" disse secco Vegeta tornando a discutere con Pan.
"Andiamo Goku, facciamo un giro..." disse Trunks sconsolato.
"Ma li lasciamo così?" chiese il piccolo sayan un po' preoccupato per le sorti di non sapeva tanto bene nemmeno lui chi. Tra Pan e Vegeta, infatti, erano sempre fulmini e scintille, sin da quando erano partiti. Goku non si era mai riuscito a spiegare il perché degli attriti e delle continue discussioni tra i due, mentre Trunks una mezza idea se l'era fatta. Il suo pensiero era che a Pan, suo padre, piaceva. Le piaceva perché era piccolo e, anche se suo padre non lo avrebbe mai ammesso, anche lui, come tutti i bambini, aveva bisogno di affetto e coccole e di giocare e divertirsi. Pan si era molto affezionata sia a lui che a suo nonno. Le piaceva prendersi cura di loro. Passavano molto tempo a giocare e, anche se la facevano stancare tantissimo e molte volte la facevano letteralmente uscire di testa, lei non riusciva proprio a stare senza di loro. Trunks si era accorto di tutto questo perché, tutto sommato, anche a lui i due piccoli sayan, non dispiacevano affatto. Purtroppo per loro però, anche il piccolo principe dei sayan se n'era accorto e, anziché approfittare della buona predisposizione dei due ragazzi a prendersi cura di lui, faceva di tutto per mettersi di traverso e cercava sempre un modo per punzecchiarli, soprattutto Pan. In quel momento, su quell'inospitale pianeta, il principe aveva pensato bene di prendersela con la sua futura nuora, per il semplice fatto che lei sembrava quella che, dei quattro, soffrisse di meno l'orribile odore che li circondava. E a lui non stava bene.
"...ce l'ho con te sí, perché vuoi fare la maestrina e mi tratti sempre come un bambino. Guarda che sono il tuo principe e mi devi lasciare in pace" continuò Vegeta.
"Ma cosa mai avrò detto? Questo é un sasso o no?" disse Pan prendendo in mano la pietra per poterla mostrare al bambino.
A quel punto accadde una cosa del tutto inattesa. Dal punto in cui era stata raccolta la pietra, iniziò a formarsi un nuovo sasso, molto più grande del precedente che, in pochi secondi, inglobò Pan e Vegeta formando una specie di guscio roccioso attorno a loro.
"Ma che succede?" chiese subito Pan spaventata.
"E cosa vuoi che ne sappia? Sembra che ci abbia...ehm...mangiato?" rispose Vegeta che, oltre alla sgradevole sensazione di imprigionamento aveva anche il problema della puzza terribile che aveva iniziato a crearsi nel guscio.
"E ora che facciamo?" chiese Pan disperata.
"E lo chiedi a me? Sei tu l'adulta della situazione..." rispose acido il piccolo sayan.
"Senti Vegeta, non mi far perdere la pazienza...
"Ancora? Mi sembra che la perdi un po' troppe volte questa pazienza, non te la puoi legare al collo? E comunque se la perdi qui non sarà difficile da trovare. Questo posto é piccolissimo" la interruppe lui con un tono da prenderlo veramente a ceffoni.
A quel punto, Pan scoppiò. Questo era veramente troppo. Aumentò così tanto la sua aurea che Goku e Trunks, che erano ormai parecchio distanti, riuscirono a sentirla e, subito, decisero di tornare per vedere cosa stesse succedendo. Quando arrivarono nel punto dove avevano lasciato Vegeta e Pan e videro il sasso, rimasero basiti. Si avvicinarono e, bussando sul guscio, Goku chiese:
"Paaan, Vegetaaaa, siete lí dentro?"
"Sí, ma non tocc...
Cercò di avvisarli Pan, ma...troppo tardi. Goku, bussando sul guscio, aveva innescato lo stesso meccanismo di formazione della roccia intorno a sé e a Trunks e, in poco tempo, si ritrovarono nella stessa identica situazione degli altri due sayan.
"Hey, ma cos'é questa roba?" chiese Trunks allibito.
"Trunks, dimmi che non siete incastrati anche tu e Kaaroth" disse Vegeta da dentro l'altro sasso.
"Ehm...ehm...hey, ma anche da voi il guscio si sta riempiendo di un liquido puzzolente e appiccicoso?" chiese Trunks schifato.
"Sí, dobbiamo cercare di uscire...forza Pan, fammi arrabbiare" disse Vegeta a Pan che, dentro quel sasso ci sarebbe rimasta più volentieri se, al posto del piccolo principe, ci fosse stato suo figlio.
"E come dovrei fare a farti arrabbiare? Finora ci sei riuscito solo tu a farmi saltare i nervi" chiese lei perplessa.
"Basta che parli e già mi dai fastidio"
"COSA?!? Ma come ti permetti? Certo che per essere un principe sei veramente cafone?" disse la ragazza irritandosi parecchio.
"Ah, ci risiamo, hanno ricominciato a litigare..." commentò Goku dall'interno dell'altro sasso.
"Penso che sia un piano di mio papà  per farci uscire di qui" gli spiegò sottovoce Trunks, sperando che la sua intuizione fosse corretta.
"...Non sono un cafone, qualunque cosa sia...devi fare di meglio...se vuoi uscire da qui. O vuoi morire qui dentro, con me? Che schifo, morire per mano di un appiccicume puzzolente in compagnia di una sayan di terza classe, mi viene il voltastomaco"
"Vegeta! Ora é troppo! Ritira ciò che hai detto oppure finisci in punizione" lo minacciò Pan esasperata.
"Perché, questa che cos'é? Stare qui con te é giá un incubo, cosa ci puó essere di peggio?" la provocò lui.
"Adesso ti faccio vedere io, piccola peste, vieni qua che ti dò una lezione" disse Pan accovacciandosi e prendendolo per un braccio. Un istante dopo, Vegeta si ritrovò a pancia in giù sulle ginocchia di Pan che iniziò a sculacciarlo sonoramente.
Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso. Alla terza pacca che Vegeta ricevette sul sedere, si trasformò in ssj4 e finì per schiacciare Pan sotto il suo peso. Subito si spostò e, guardandola con due occhi infuocati di rabbia le disse:
"Non osare mai piú fare una cosa del genere. Chiedimi immediatamente scusa"
"Papá?! Ti sei trasformato?" chiese Trunks che aveva sentito, come Goku, l'improvviso aumento esponenziale dell'aura del principe. Ovviamente non ebbe risposta e si limitó a continuare ad ascoltare l'ennesimo litigio tra i due sperando, come sempre, che non degenerasse in qualcosa di tragico.
"...Allora? Esigo le tue scuse, come ti sei permessa di picchiarmi? Io sono...
"Il principe dei sayan, certo certo, ma sai cosa ti dico?...
"Oddio adesso la strozza" disse Trunks a Goku nell'altro guscio.
"Sei, sei...ah...INSOPPORTABILE, ecco cosa sei! Non ti chiedo scusa perché non c'é proprio niente di cui io mi debba scusare. Mi fai solo disperare e sembra che tu lo faccia apposta per punirmi del fatto che...
Pan si interruppe e scoppiò a piangere. Vegeta la guardò seriamente e poi le chiese:
"Che?"
"Che amo tuo figlio e che anche a te  voglio infinitamente bene...quando sei piccolo...lo so che ti da fastidio, ma non ci posso fare niente...ecco..." spiegò passando da un piagnucolio ad un pianto disperato che serviva solo per smorzare la tensione dell'unica discussione che non avrebbe mai voluto avere, in tutta la sua vita.
Vegeta non disse piú nulla, si limitò a sgranare gli occhi dallo stupore. Le tese una mano per farla alzare e tirarla fuori dal viscidume ormai arrivatole alle spalle. La strinse a sé per proteggerla dell'esplosione che stava per produrre per distruggere quella prigione ormai diventata troppo piccola per entrambi.
Le fece sollevare il viso mettendole un dito sotto al mento per farsi guardare in volto e, quando lei si decise ad alzare lo sguardo, le fece un impercettibile sorriso e le disse:
"Sei pronta?"
Pan fece cenno di sí con la testa e, un attimo dopo, una violenta esplosione fece schizzare pezzi di roccia e liquido appiccicoso ovunque liberando finalmente i due sayan rinchiusi al suo interno. L'esplosione danneggiò fortemente anche il guscio che conteneva Trunks e Goku che, poco dopo, poterono anche loro tornare liberi. Quando furono fuori, ció che videro diede loro non poco piacere: Vegeta teneva stretta a sé Pan che tremava come una foglia dalla paura. Trunks si avvicinò, pensando di doverci pensare lui a tranquillizzare la sua fidanzata, ma quando sentí suo padre dirle che andava tutto bene e che era tutto finito, al ragazzo si aprí un sorriso di gioia immensa. Quando Pan si calmó, il principe la lasció andare e le chiese:
"Va tutto bene?"
"Sí, Vegeta, va tutto bene. Grazie e scusami...per prima, non succederà piú"
"No, non mi chiedere scusa. Si vede che me le meritavo. Mio padre me ne ha sempre date tante da piccolo"
"Nessun bambino si merita gli sculaccioni, peró sono contenta che siano serviti per farti trasformare"
"Beh, se é per questo, non c'era bisogno di arrivare a tanto, bastava mi dicessi che tuo nonno é piú forte di me...avrei fatto saltare in aria il pianeta, in quel caso..."
Poi, dopo qualche istante di silenzio, Vegeta sentí come una vocina dentro di sé che gli diceva di spiegare a Pan cosa sentiva. Si schiarí la voce e le disse:
"Sai, so che sono insopportabile, quando sono piccolo, non capisco come tu faccia a volermi bene...
"É perché tu e Goku siete tenerissimi, non si puó non volervi coccolare..." cercó di giustificarsi Pan, interrompendolo.
"No, lasciami spiegare, adesso che sono grande. Da piccolo é impossibile che riesca a dirti ció che provo" continuò Vegeta parlando a bassa voce, per non farsi sentire da Trunks che, avendo intuito la necessità del padre di chiarirsi con Pan, si tenne a debita distanza, bloccando anche Goku.
"... Quando mi ritrasformo io sono un bambino, a tutti gli effetti. Ne combino di tutti i colori, lo so... ma...ma...ah, quant'é difficile da dire...il fatto é che anche tu mi sei simpatica, ma io lo sento, voglio dire, lo so che tu sei la nipote di Kaaroth e la fidanzata di Trunks e...non é...normale, per me...che tu mi tratti come se fossi...un bambino qualunque. Io mi...vergogno, nemmeno mia madre si é mai presa cura di me come fai tu e...
"Basta, Vegeta, non c'é bisogno che tu dica altro. Ho capito, hai bisogno della tua...ehm...'intimitá'. Penso che sia giusto e ti chiedo scusa se qualche volta ti ho dato fastidio...é stato del tutto involontario...Ora ho capito e faró del mio meglio per ricordarmi del fatto che, anche se sei alto solo un metro, sei sempre un principe e, soprattutto, il padre di Trunks. Ti prego, però, non chiedermi di smettere di volerti bene, questo non lo posso fare" concluse lei facendogli un sorriso stentato.
Lui non le rispose, ma le fece un sorriso rassicurante che significava tutto. Vegeta le avrebbe concesso di continuare a volergli bene anche se per lui era una cosa del tutto innaturale. D'altra parte, se c'era una cosa che aveva imparato sulla Terra, era che al cuore non si comanda, soprattutto a quello degli altri. Non aveva mai detto a nessuno cosa provasse. Non aveva mai detto a Bulma che l'amava e che era orgoglioso di entrambi i suoi figli. Non lo avrebbe mai detto, ma a quella strana malattia che é l'amore, non c'é rimedio e questo, lui, aveva col tempo imparato ad accettarlo. Ora lo stava facendo anche con Pan sul cui volto, comparve finalmente un'espressione felice.
A quel punto, Goku e Trunks si avvicinarono e il piccolo sayan esclamò allegramente:
"Che botta Vegeta! Grazie per aver liberato anche noi!"
"Certo, se aspetto te che ti trasformi..." gli rispose secco Vegeta.
"Come facevo a trasformarmi? Trunks non riuscirebbe a farmi arrabbiare nemmeno fra duecentomilletrecento anni!" rispose il bambino facendo spallucce.
"Questo numero che hai detto non esiste" ribatté Vegeta.
"P-papáa...anche tu quando sei piccolo spari numeri a caso...temo sia una cosa da bambini..." spiegó Trunks divertito.
"Tsk, forse perché a stare insieme a questo moccioso di Kaaroth si diventa ignoranti come lui..."
"Io non sono ignorante...cosa vuol dire ignorante, Vegeta?"
"Ecco appunto, come volevasi dimostrare..." concluse Vegeta scuotendo la testa per mostrare il suo totale disappunto.
"Hey! Guardate! Vegeta, la tua esplosione ha distrutto anche la pietra che conteneva la sfera!" li interruppe Pan indicando loro ció che stavano cercando.
"Evvai!" esclamó Goku andando a raccoglierla.
"Ora ce ne possiamo andare? Io vorrei togliermi di dosso questo schifo!" disse Vegeta cercando di levarsi inutilmente parte del gel puzzolente che gli ricopriva completamente la folta peluria rossa.
"Anch'io!" risposero gli altri tre sayan all'unanimità.

Due ore dopo, Trunks, Pan, Goku e Vegeta che, nel frattempo, si era ritrasformato, giunsero all'astronave esausti per la terribile giornata trascorsa.
Quando entrarono, Pan prese per mano i due bambini e li portó subito nel bagno. Aprì l'acqua della vasca regolando la temperatura poi, ricordandosi del discorso fattole da Vegeta grande sulla privacy, disse:
"Avanti, su...appena si é riempita la vasca, ci mettete un pochino di bagnoschiuma e vi tuffate, ok? Io vado nell'altro bagno a farmi la doccia...se non l'ha giá occupata Trunks. Mi raccomando, pulitevi per bene, ok?"
"Ma Pan, non ci togli tu i vestiti come al solito?" chiese Goku un po' sconsolato.
"Non siete dei bambini cosí piccoli da non sapere come ci si spoglia...forza!" disse lei uscendo dal bagno e dirigendosi nell'altro per tentare di raggiungere un Paradiso che solo una doccia bollente le avrebbe potuto regalare.
Come da manuale, l'altra doccia era ovviamente giá occupata, ma quando Trunks la sentí arrivare, aprí lo sportello e le disse allegro:
"Vieni Panny? Ti ho preparato l'acqua alla temperatura giusta! Sai, quella roba appiccicosa viene via come niente con un po' d'acqua!"
Pan, entrando nel bagno, sperava tanto che Trunks le chiedesse di fare la doccia assieme a lui. Voleva tanto abbracciarlo, il suo Trunks. Voleva che lui la tenesse stretta a sé e che la baciasse come solo lui sapeva fare.
Pan si spoglió gettando tutti i vestiti appiccicosi e puzzolenti sopra al cumulo creato da quelli di Trunks. Poi, senza pensarci due volte, si infiló sotto la doccia con l'amore della sua vita. Quando finalmente anche lei fu bella che pulita e profumata, poté godersi tutte le coccole che Trunks si era ben predisposto a donarle. Al termine dell'ennesimo bacio, le prese il viso fra le mani e la guardó degli occhi per un tempo indefinito al termine del quale le disse semplicemente: "Anche io ti amo tanto, Pan Son"
Pan gli sorrise: Trunks, la doccia e l'incredibile pace che la circondava le avevano fatto perdere la cognizione del tempo e dello spazio e della presenza dei due bambini. A quel pensiero, la ragazza sgranó gli occhi che sembravano ora terrorizzati.
"Cosa c'é, Pan? Ti dá fastidio se te lo dico?"
"No, no, ma che dici? É che...che...lo senti anche tu?" rispose lei chiudendo l'acqua della doccia.
"Io non sento niente" rispose lui tendendo l'orecchio.
"Appunto, niente. Silenzio, c'é troppo silenzio...dobbiamo andare a vedere cosa stanno facendo...i bambini..." disse lei quasi in preda al panico.
"Ma dai Panny, cosa vuoi che stiano facendo? Li hai lasciati a fare il bagno, si staranno divertendo, no?" cercó di rassicurarla lui che non ne voleva proprio sapere di interrompere quella piacevolissima doccia.
Pan lo fulminó con uno sguardo che voleva dire solo una cosa: "muoviti ad uscire da quella doccia e vai a controllare altrimenti l'ambita conclusione di questa doccia, stasera, a letto, te la scodi"
"Ok, vado...vado, ma tu mi aspetti qui, abbiamo un conto in sospeso io e te..." disse lui rassegnato uscendo dalla doccia e legandosi un asciugamano in vita.
Trunks uscí dal bagno e si richiuse la porta alle spalle. Quando si voltó per andare ad aprire la porta di fronte alla sua, si fermó per un istante ad osservare lo strano materiale che usciva dalla fessura che la porta formava col pavimento. Trunks alzó il sopracciglio perplesso quando si rese conto che il materiale era schiuma.
"Ma che diavolo...
furono le uniche parole che riuscí a pronunciare prima di aprire la porta e venire investito da una montagna di schiuma che riempiva completamente il bagno.
"Aaaahh, papá, Goku, ma cosa diavolo avete combinato?" gridó Trunks furibondo senza peró poter essere udito da Pan che, non solo era tornata sotto la doccia, ma si era messa pure a cantare a squarciagola.
"Hey, monelli dove siete finiti? Guardate che quando vi trovo...ahaaaa...POUF...
Trunks scivoló su una saponetta che era finita sul pavimento durante la "guerra delle spugne in faccia" e cadde a terra pestando il sedere ed emettendo un tonfo sordo.
I due bambini fermarono immediatamente lo schiamazzo e il rumore di acqua che finiva ovunque e, subito dopo, la vocina di Goku gli chiese intimorita:
"T-Truunsk...t-tu...tutto bene?"
Il ragazzo si rialzó, si fece spazio tra la schiuma stando attento a dove metteva i piedi e, quando finalmente arrivó alla vasca, i due bambini, vedendolo si strinsero in un angolo, uno a fianco all'altro.
"No, non va tutto bene, Goku. Adesso, voi due, verrete puniti sul serio" disse Trunks fulminandoli con due occhi di un azzurro glaciale che i due piccoli sayan conoscevano molto bene.
"Questa volta mi sa che lo abbiamo fatto proprio arrabbiare...si é pure trasformato in ssj...eh Vegeta?" chiese Goku intimorito dall'aura gigantesca emessa da Trunks.
"É stata un'idea di Kaaroth" disse Vegeta a suo figlio per tentare di giustificarsi.
"Che cosa? Ma non é vero! Hai detto tu di fare la schiuma con lo shampoo e hai iniziato tu la guerra delle spugne...non io..." disse Goku iniziando a piagnucolare.
"Sí, sei stato tu, invece..."
"No, tu"
"Tu"
"Tu"
"BAAAASTAAAA! Non mi interessa né CHI, né tantomeno COME avete iniziato questo disastro. So solo che adesso voi due uscite immediatamente da questa vasca, vi asciugate e pulite tutto, avete capito? E tu" continuó rivolgendosi a suo padre "non ci provare nemmeno a dire che non prendi ordini da nessuno, perché sei il principe dei sayan. Ora pulisci questo bagno con Goku, oppure le prendi sul serio. Guarda che io non sono Pan che é cosí delicata, ti faccio diventare il sedere rosso dagli sculaccioni. Tanto per oggi, non ti puoi piú trasformare in ssj4. O sbaglio?" concluse facendogli notare che sapeva che i due bambini potevano trasformarsi una sola volta in un giorno.
"Gno gni gnoi gniú gnagnognagne..." gli fece il verso Vegeta facendogli saltare i nervi completamente.
"VEGETAAAAA! BASTAAAAAA!"
Trunks scatenó un'energia enorme che fece traballare addirittura l'astronave. Suo padre strabuzzó gli occhi impaurito. Era la prima volta che suo figlio lo chiamava per nome. La prima volta che lo vedeva cosí arrabbiato e sicuramente la prima volta che le sue minacce si sarebbero trasformate, di lí a poco, in realtá.
I bambini si alzarono dall'acqua continuando a fissarlo terrorizzati. Si asciugarono continuando a fissarlo terrorizzati e poi si bloccarono davanti a lui guardandolo dal basso verso l'alto con gli occhi da cane bastonato.
Trunks se ne stava lí in piedi, con le braccia conserte, scrutandoli con gli stessi occhi severi di suo padre da adulto.
"Allora? Che avete da guardare? Dovete pulire, tutto e alla svelta" ripeté inesorabilmente il ssj.
"Ehm...ehm...Truuunks?"
"Cosa c'é Goku?" disse severamente.
"Come la togliamo tutta questa schiuma? Abbiamo usato tutto lo shampoo e tutto il bagnoschiuma per farla e...
"CHE COSA?!? Ma siete completamente impazziti?" li aggredí lui allibito.
"Pan ha detto di aggiungere il bagnoschiuma...
"Sí, ma non tutto! Ma cosa vi dice quella testolina? Come pensavate di pulire questo disastro? Credevate che la schiuma sparisse da sola o speravate che, come al solito, fossimo io e Pan a rimediare ai vostri pasticci? E no cari, adesso vi arrangiate, senza se e senza ma. Ora io vado di lá e se fra dieci minuti, quando torno non avete pulito tutto, ve la vedrete con me. Avete capito?" concluse Trunks veramente arrabbiatissimo.
I due bambini riuscirono solo a fare cenno di sí con la testa prima che il ragazzo voltasse loro le spalle e uscisse dal bagno chiudendo la porta dietro di sé.
Si fermó subito dietro la porta per stare ad ascoltare quali stramaledizioni i due bambini gli stessero tirando dietro. Li sentí confabulare senza capire di cosa stessero discutendo. Trunks era cosí concentrato nel cercare di captare qualche parola che appena sentí una mano sulla sua spalla, fece un balzo indietro dallo spavento.
"Scusa, ti ho spaventato...ma che stai facendo? Perché sei trasformato in ssj?" gli chiese Pan che, non vedendolo tornare, aveva deciso di andare a vedere personalmente cosa stesse succedendo.
"Oh, Pan, che spavento...parla a bassa voce, sto cercando di capire cosa si stanno dicendo. Li ho sgridati e ora devono pulire il disastro che hanno combinato"
"Davvero?" chiese lei incredula.
"Sí, sssshhh...ascoltiamo" le rispose lui mettendosi l'indice sulle labbra.
I due appoggiarono l'orecchio alla porta, Pan il sinistro e Trunks il destro in modo da potersi guardare l'uno con l'altra e si misero ad origliare.
"...fallo tu, io non ho voglia, oggi ho giá speso abbastanza energie" sentirono dire da Vegeta.
"Ma sei sicuro che sia una buona idea, Vegeta? Non é che poi Trunks si arrabbia ancora di piú e mi dá le botte come ha detto?" disse Goku intimorito.
"Li hai minacciati, Trunks?" chiese Pan a voce bassissima.
"Sí, ma tanto lo sai che alla fine non sono capace di fargli niente...ma fammi sentire...sono curioso"
"...Beh, vedi tu da chi vuoi prenderle, se non lo fai te le dó io, intesi?" concluse Vegeta con un tono veramente minaccioso.
"E va bene...lo faccio..."
"Fare cosa?" chiese Pan.
"Boh..." fece in tempo a rispondere Trunks alzando le spalle prima di sentire l'unica cosa che non avrebbe mai voluto udire.
"Ka...me...ha...mehaaaa"
"Goku nooooo!" esclamarono i due ragazzi fiondandosi nel bagno per riuscire a bloccarlo, ma era troppo tardi.
Goku aveva giá sparato la sfera energetica di medie dimensioni che aveva creato nelle mani e che, in una frazione di secondo, aveva eliminato completamente tutta la schiuma che riempiva il bagno, nonché parte del bagno stesso.
Quando Goku si giró e vide i due ragazzi, gli si riempirono gli occhi di enormi lacrimoni e, piagnucolando disse:
"Non mi picchiare Trunks, non é stata un'idea mia..."
"Ottimo lavoro Kaaroth, l'hai tolta proprio tutta quella dannata schiuma" esclamó allegro Vegeta da dietro la cesta dei panni sporchi.
Trunks a quel punto scosse la testa. Tornó normale e prese due asciugamani da un rispiano. Ne diede uno a suo padre e uno a Goku. I due bambini lo imitarono mettendoselo in vita. Trunks li guardó sconsolato e gli disse:
"Ma cosa devo fare io con voi due? Avete distrutto mezzo bagno per togliere la schiuma? Pan, diglielo anche tu..."
"Trunks ha ragione, nonno. Per togliere tutta questa schiuma non c'era mica bisogno di fare un'onda energetica...bastava un po' di borotalco, sapete?"
"Ci dispiace...."  dissero i due bambini all'unanimità.
Questa volta erano veramente pentiti della loro ennesima monellata e di aver fatto arrabbiare due delle persone che al mondo volevano loro piú bene.
Quando la sera, dopo cena, i due bambini filarono a letto esausti, Pan e Trunks rimasero a lungo seduti ai posti di comando dell'astronave ad osservare uno dei migliori spettacoli a cui avessero mai assistito. Stavano attraversando una zona piena di polvere stellare che luccicava magicamente sotto la luce di chissá quale luna. Si tenevano per mano e, ad un tratto, Trunks ruppe il silenzio che li aveva circondati fino a quel momento e disse timidamente:
"Pan, tutto bene oggi, con mio papá. Sai, lui é...é fatto cosí...ma io...beh...
"Lo so" lo interruppe lei voltandosi per poterlo guardare negli occhi.
"Ma va tutto bene. Da ora in avanti andrá tutto benissimo" concluse Pan alzandosi per andare a sedersi sulle sue gambe.
"No, per favore, no, Pan...ti spiace se andiamo a letto? Non credo di essere molto in forma"
"Che ti succede, Trunks? Non stai bene?" chiese la ragazza un po' preoccupata.
"No, sto bene, é solo che prima, sono scivolato, nel bagno e mi sono fatto parecchio male. É per quello che mi sono tanto arrabbiato con i bambini..."
"Oh, povero cucciolo...vieni che la tua Pannina ti fa un bel massaggino...dove hai pestato?"
disse Pan facendogli un sorriso e porgendogli una mano per aiutarlo ad alzarsi.
"Al sedere..." rispose lui facendo un broncino tenerissimo.
"No...il sederino...no"
I due si avviarono verso la loro camera da letto e, dopo qualche massaggio rilassante e un po' piú che qualche bacino della buona notte, caddero in un sonno profondo.

   
 
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