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Autore: pentolina    20/02/2015    5 recensioni
In questa storia vedremo la nostra detective Beckett nel ruolo di madre single... un ex che ricompare dopo anni e Castle che le starà sempre a accanto (prima come amico e poi...)
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alexis Castle, Kate Beckett, Quasi tutti, Richard Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Due giorni dopo
“Mamma, posso andare?” Chiede indicando verso un gruppo di bambini che sulla spiaggia sta giocando a calcio.
“È un po’ lontano, amore.” Risponde la detective accarezzandogli il viso.
“Ti prego!” La supplica David.
“No… mi dispiace, ma è buio e non ti posso vedere bene.” Cerca di spiegargli Kate.
“Ma sono lì!” Dice sbuffando.
“Vado io con lui.” Si offre la giovane Castle.
“Grazie, Alexis.” Ringrazia la detective.
“Ecco a voi… signori.” Afferma il cameriere posando il vassoio delle bevande sul tavolo.
“Mi raccomando fai il bravo e stai vicino ad Alexis.” Gli raccomanda Jim mentre il nipotino prende per mano la ragazza.
“Ti mando un messaggio quando arriva la nostra ordinazione.” Dice Rick alla figlia.
“Ok… a dopo.” Saluta Alexis incamminandosi verso la spiaggia con il piccolo al seguito.
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“VAI, DAVID!” Urla Alexis facendo il tifo per il bambino che corre da una parte all’altra del campo nel vano tentativo di prendere il pallone.
“È tuo fratello?” Domanda un bel ragazzo prendendo posto accanto a lei.
“Non proprio ma è come se lo fosse…” Risponde educatamente.
“Complimenti per il tuo quasi fratello, allora. È molto veloce e determinato.” Si complimenta il giovane sorridendo.
“Grazie… non me ne intendo molto di calcio ma credo che ce la stia mettendo tutta.” Conferma Alexis.
“Comunque piacere… sono Max.” Si presenta allungando la mano verso di lei.
“Piacere Alexis!” Contraccambia stringendogliela.
“Siete di queste parti o siete qui in vacanza?” Domanda curioso.
“Siamo di New York… siamo qui solo per le vacanze.” Risponde restando però concentrata a guardare David.
“Avete scelto bene… io è anni che vengo in vacanza qui. Gli Hamptons sono un posto fantastico.” Commenta Max continuando ad ammirare la bellezza della ragazza.
“Lo so… conosco questo posto come le mie tasche. È da sedici anni che ci vengo in vacanza.” Confessa Alexis.
“Veramente? Anch’io! Strano che non ci siamo mai incontrati.” Esclama sorpreso.
“Scusa… dobbiamo andare.” Afferma leggendo l’sms appena ricevuta dal padre.
“Oh… peccato!” Commenta dispiaciuto.
“DAVID, ANDIAMO!” Grida Alexis cercando di attirare la sua attenzione.
“C’è una festa in spiaggia stasera…” Inizia a dire Max informando la ragazza.
“Cinque minuti!” Urla David passando di corsa affianco ai due.
“No! Dobbiamo andare!” Controbatte lei cercando di fermarlo.
“Penso piacerebbe a tuo fratello… fanno un falò e dell’ottima musica.” Prosegue il ragazzo nella speranza di convincerla.
“DAVID!” Chiama nuovamente.
“Facciamo così: io ti aiuto a prenderlo e tu vieni alla festa in spiaggia.” Propone Max vedendola in difficoltà.
“E sentiamo come fai a sapere che sono interessata ad uscire con te?” Domanda Alexis spostandosi di un paio di metri.
“Non mi hai ignorato e non mi hai cacciato via quando mi sono seduto accanto a te… quindi presumo che tu non abbia un ragazzo. Inoltre hai chiacchierato volentieri quindi evidentemente ti sto simpatico e per quanto riguarda l’estetica non sono Tom Cruise ma non credo di essere poi così male.” Risponde seguendola.
“DAVID! FORZA ANDIAMO!” Urla nuovamente per poi rivolgersi al ragazzo.
“Si… in effetti, sei simpatico ma non so nulla di te e non so se dovrei accettare il tuo invito.”
“Nemmeno io di te. Comunque non è un vero e proprio appuntamento… ci sarà tuo fratello con te e presumo anche il resto della tua famiglia. Sarà solo un modo per conoscerci meglio e forse… e sottolineo forse se ti sarò piaciuto abbastanza riuscirò a strapparti un appuntamento vero e proprio.” Spiega Max.
“Si potrebbe fare… ora se la tua offerta è ancora valida: potresti aiutarmi?” Chiede Alexis indicando verso David.
“Quindi è un si? Verrete al falò?” Domanda per conferma.
“Dipende se riesci a convincerlo ad uscire dal campo.” Risponde ricevendo un altro sms da parte del padre.
“Dammi due minuti...” Afferma entrando in campo.
-
“Eccolo! Come promesso!” Annuncia Max mettendo il piccolo a terra.
“Lexi, hai visto? Ho fatto gol!!!” Afferma David elettrizzato.
“Bravissimo! Come hai fatto?” Si complimenta Alexis per poi rivolgersi al ragazzo.
“Segreto… ci vediamo dopo.” Risponde facendole l’occhiolino e iniziando ad allontanarsi.
“A dopo!” Conferma Alexis sorridendo.
“Ciao Max!” Dice David salutandolo con la mano.
“EHI! Come faccio a trovarti?” Grida la giovane Castle.
“Ti troverò io!” Urla proseguendo a camminare.
“Forza andiamo a lavarci le mani.” Afferma Alexis tirando il bambino verso il ristorante mentre quest’ultimo prosegue il racconto sulla breve partita di calcio.
-
“Benarrivati...” Gli saluta Castle.
“Mi dispiace, papà ma qualcuno era troppo impegnato a giocare.” Risponde Alexis sedendosi al suo posto.
“Ho fatto gol!” Annuncia David fiero.
“Grande… dammi il cinque!” Esulta Rick allungando la mano verso di lui.
“Vieni… siediti.” Lo invita Kate toccando la sedia libera fra lei e lo scrittore.
“Ho sete.” Dice spostando la sedia.
“Ti riempio subito il bicchiere.” Afferma Jim stappando la bottiglia dell’acqua.
“Senti che sudato…” Commenta la detective accarezzandogli collo e schiena mentre lo scrittore l’aiuta a sedersi.
“Spero tu abbia fame… ho ordinato una montagna di patatine.” Annuncia Rick vedendo arrivare il cameriere con i loro piatti.
“Prima di quelle dovete mangiare carne e verdura.” Interviene Kate facendo segno al ragazzo di appoggiare i tre piatti di patatine dalla parte opposta del tavolo.
“Non mi piacciono le verdure!” Si lamenta David facendo una faccia schifata.
“Ma sono importanti.” Dice Jim.
“AHI!” Si lamenta lo scrittore per la sberla appena ricevuta.
“Cosa credi di fare?” Domanda Kate.
“Mangiare le patatine che ho ordinato.” Risponde.
“Le mangerete quando avrete finito le verdure e avrete mangiato almeno la metà della carne.” Ripete la detective.
“Cosa? Ma da quando questa regola viene applicata anche a me?” Domanda confuso.
“Dato che non riesci ad essere un buon esempio per David abbiamo deciso che d’ora in poi verrai trattato allo stesso modo.” Risponde Martha versandosi il vino.
“Se è uno scherzo non è divertente…” Commenta lo scrittore.
“Non lo è, Castle. Forza mangia le carotine.” Lo prendendolo in giro Kate.
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“Avete voglia di fare una passeggiata in spiaggia prima di andare a casa?” Propone lo scrittore.
“Dobbiamo andare a vedere il fuoco!” Afferma David alzando lo sguardo verso Rick.
“Si chiama falò, amore…” Lo corregge Kate.
“Ci ha invitati il ragazzo di Lexi...” Aggiunge il piccolo.
A quella affermazione Alexis arrossisce vistosamente spalancando gli occhi.
“Sbaglio o ha detto la parola ragazzo seguita dal nome di mia figlia?” Chiede lo scrittore scioccato.
“Non è il mio ragazzo! È solo un ragazzo che ho conosciuto prima mentre David giocava a calcio!” Si affretta a spiegare.
“Mi sembra un’ottima idea… andiamo a vedere il falò!” Approva la detective cercando di distrarre il partner.
“SII!!!” Esulta felice David prendendo per mano scrittore e mamma.
“Aspetta… Alexis, ti fidi di un ragazzo di cui non sai nemmeno il nome?” Domanda Rick.
“Papà, il suo nome è Max e stiamo andando assieme ad una festa in spiaggia dove ci saranno centinaia di persone e dove tu mi controllerai a vista. Cosa c’è di così sbagliato?” Chiede infastidita dall’atteggiamento iperprotettivo del padre.
“Ah… non lo so. Possiamo partire dal fatto che un estraneo ti ha avvicinata e ti ha chiesto un appuntamento.” Ribatte lo scrittore.
“Rick, io non ci vedo nulla di male. Alexis farà due chiacchiere con questo nuovo amico, che potrai vedere con i tuoi occhi, mentre noi ascolteremo un po’ di musica. Ora smettila di brontolare altrimenti ti spedisco a casa.” Lo blocca la detective prendendo sottobraccio la ragazza.
“Ma se non mi piace…”
“Zitto e cammina.” Ordina Kate fulminandolo con lo sguardo.
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“Dove sono finiti?!” Esclama lo scrittore.
“Sono là…” Lo rassicura Kate indicandogli dove guardare.
“Ah… eccoli!” Dice tirando un respiro di sollievo.
“Rick, riesci a rilassarti dieci minuti?” Chiede esasperata.
“Come faccio? Mia figlia sta…”
“Tua figlia sta parlando con un ragazzo a cinque metri da noi e tu stai esagerando. Mi avevi promesso una serata tranquilla e rilassante ma la stai trasformando in un incubo. Forse è meglio se andiamo a casa” Commenta Kate delusa facendo per alzarsi.
“No! Ferma!” Dice bloccandola.
“Scusa… hai ragione! Sono un idiota!” Aggiunge intrecciando le dita con le sue.
“Non sei un idiota, Rick… capisco tu sia spaventato nel vedere tua figlia con un ragazzo ma siamo qui a pochi metri non può succedere nulla e Alexis è una ragazza matura e responsabile. Fidati di lei.”
“Hai ragione… adesso mi calmo e mi concentro solo su di te mia splendida musa!” Dice facendole il baciamano.
“Adesso non esagerare… e non chiamarmi musa!” Chiarisce Kate.
“Ho fatto apposta per dimostrarti che sto iniziando a rilassarmi.” Ammette sorridendo.
“Dimostramelo richiamando qui David.”
“Perché non sta facendo nulla di male…” Commenta lo scrittore.
“Ah… no? Non sta un po’ troppo appiccicato a tua figlia?” Domanda guardando verso la coppia.
“No… non mi pare.” Risponde con nonchalance.
“Rick!”
“Cosa?” Domanda confuso.
La detective sposta la mano dal ginocchio all’interno coscia del partner stringendo la presa in un pizzicotto.
“AHI!” Grida portando la mano sopra a quella della donna.
“Ma sei matta… un po’ più su e mi spremevi i gioielli di famiglia.” Si lamenta lo scrittore.
“Chiama David… se non vuoi che la prossima volta vada più su.” Sussurra Kate al suo orecchio.
“Ok… strega.” Dice mettendo il broncio.
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“Sei stanco?” Chiede Rick vedendolo sbadigliare e strofinarsi gli occhietti.
“Meglio se andiamo.” Dichiara Kate.
“No! Non voglio!” Protesta David.
“Restiamo ancora un po’ se però resti qui tranquillo con noi.” Propone la detective invitandolo ad accomodarsi sulla coperta assieme a loro.
“Ok…” Sussurra stanco sedendosi sulle gambe dello scrittore e accoccolandosi contro il suo petto cercando però, come sempre, un contatto con la madre.
“Hai freddo?” Chiede Rick premuroso accarezzandogli la schiena.
“No.” Mormora giocherellando con l’orologio della donna.
“Amore, dove hai lasciato le scarpe?” Domanda Kate accorgendosi solo in quel momento che è senza.
“Non lo so…” Risponde strofinando il viso contro la camicia dello scrittore.
“Forse le ha tolte per salire sul castello gonfiabile.” Suggerisce Rick.
“Vado a vedere.” Dice sciogliendo il legame con il figlio.
“Mamma!” Chiama allungandosi verso di lei.
“Torno subito… vado a cercare le tue scarpe.” Spiega alzandosi.
“NOOO!!!” Urla più forte.
“David… cinque minuti e sono da te.” Dice infilandosi le infradito.
“Vada io.” Si offre lo scrittore.
“Nooo… Rick!” Esclama David aggrappandosi alla sua camicia.
“È stanco e qualsiasi opzione scegliamo non gli andrà bene… torno subito.” Spiega Kate.
“Ok. Scrivo ad Alexis.” Dice Rick recuperando il cellulare.
“Mmaaammmaaa…” Singhiozza David guardandola allontanarsi.
“Ssshhh… adesso torna.” Cerca di rassicurarlo lo scrittore lasciandogli un bacio fra i capelli.
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Due giorni dopo
“Allora quali sono i programmi per questa giornata solo uomini?” Chiede Kate curiosa.
“Andiamo a pescare!” Risponde Jim.
“Rick, ha preso una barca grandissima!” Aggiunge David sgranocchiando un biscotto.
“Siamo pronti?” Domanda lo scrittore entrando in cucina.
“SIII!!!!” Esclama il piccolo.
“Castle…” Lo chiama Kate invitandolo ad avvicinarsi.
“Noi andiamo a mettere l’attrezzatura in macchina.” Annuncia Jim prendendo in braccio il nipote, lasciando così i due soli.
“Che c’è?” Chiede intrappolandola contro il bancone.
“Mi raccomando mettigli la crema, il capellino e soprattutto il giubbotto salvagente che non dovrà mai e ripeto mai togliere, chiaro?” Dice lisciandogli la maglietta con le mani.
“Tranquilla, Kate. Andrà tutto bene… starò super attento.” La rassicura Rick sistemandole una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
“Ti ho messo il cellulare nello zaino.” Aggiunge la detective.
“Grazie… ti chiamo appena arriviamo sull’isola ma tu puoi chiamarci quante volte vuoi, ok? Anche solo per ripetermi di mettergli la crema.” Dice sorridendo.
“Scusami… sono troppo apprensiva. Mi dispiace.” Ammette mortificata rendendosi conto di essere uno stress.
“Hai tutte le ragioni per esserlo con un bambinone come me non si sa mai.” Scherza lo scrittore.
“Infatti, è per questo che mio padre viene con voi.” Afferma Kate ridendo.
Rick offeso mette il muso restando però abbracciato alla detective.
“A parte gli scherzi… mi fido di te.” Ammette tornando seria.
“Stasera abbiamo un appuntamento, detective Beckett. Preparati a ricevere un milione di attenzioni.” L’avvisa lo scrittore prendendole il viso fra le mani.
“Mmm… non vedo l’ora.” Risponde spostandosi leggermente in avanti e baciandola sulle labbra.
“Non dirlo a me.” Dice contraccambiando il bacio.
“RICK! ANDIAMO!” Grida David entrando di corsa e interrompendo la coppia che si stacca immediatamente.
“Ehi! Vieni qui! Non si usa più salutare la mamma?” Domanda Kate afferrando il figlio per il braccio.
“Ciao, mamma. Ti amo!” Dichiara sorridendo.
“Ti amo anch’io… peste!” Contraccambia baciandolo.
 
  
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