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Autore: Andreatorinista    20/02/2015    3 recensioni
Durante una spedizione archeologica a Betania, in Cisgiordania, Sakura Haruno e il suo Team di Scienziati riportano alla luce quello che si dice essere il Sepolcro dove Lazzaro fu deposto alla sua morte.
Ma all'apertura della bara in pietra qualcosa va storto, e la salma apparentemente senza vita e avvolta dalle bende si rianima, sparendo all'orizzonte e lasciando dietro di se una scia luminosa.
Che cosa avranno mai risvegliato?
Genere: Generale, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Incompiuta, Triangolo | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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5 “Sarò sincero…il mondo in cui vivete oggi è stato generato da uno di questi ‘Altri’, che dopo essere arrivato nella mia epoca, sotto false sembianze, mi ha avvelenato, è entrato nelle grazie del figlio di Dio e l’ha poi tradito vendendolo ai Romani.”
A quel punto Hinata sgranò gli occhi, alzando lo sguardo verso di lui.
I suoi occhi erano colmi di rabbia e di odio nei confronti di quella persona, la ragazza poteva leggerglielo perfettamente.
“Naruto…stai forse parlando di…?”
“Della persona che su questo mondo si è fatta conoscere come il traditore dei traditori, l’uomo dei 40 danari…Giuda Iscariota.”
“E a proposito di Iscariota…” A quel punto intervenne Sai, spiazzando praticamente tutti.
“…Forse c’è qualcosa che devo dirvi anch’io.”

“Alzati e cammina
Per scoprire di essere vivo come non mai…
Lazzaro stamattina
E resuscita un pezzo alla volta la volontà…”
(Subsonica-Lazzaro)

LAZZARO
Cronache Del Primo Redivivo.

5° Capitolo-L’Iscariotina E Gli Uchiha

“Qualcosa che devi dirci anche tu!?” Chiese Temari, parlando naturalmente a nome di tutti i presenti che a sentire dire da Sai una cosa simile rimasero incredibilmente sorpresi.
“Io non so come sia stato possibile ma…” Volse lo sguardo verso Naruto.
“Mi ha salvato da qualcosa che non sapevo di avere…e se sono rinato è solo grazie a lui…vorrei essergli riconoscente in qualche modo, nonchè farmi perdonare per tutto il male che vi ho fatto.”
Il biondo sorrise, prendendo il ragazzo per le mani, guardandolo negli occhi senza mai distogliere lo sguardo dal suo.
“Il Messia perdona sempre chi ha capito di aver sbagliato, quindi non avere più sensi di colpa, anzi…aiutaci più che puoi.”
Hinata e Temari rimasero in silenzio ad ascoltare.
Qualsiasi parola avesse detto Sai sarebbe stata di certo legata all’incredibile discorso che Naruto aveva fatto fino a quel momento.
“Quel nome…Iscariota…l’ho già sentito da qualche parte.”
“Dove l’hai sentito di preciso?” Toccò a Hinata domandare, sempre più curiosa di comprendere dove volesse arrivare a parare.
“Se non erro è il nome di un medicinale che mi somministrarono ultimamente, e dalla quale ne ero diventato totalmente dipendente…” Si poggiò la mano sulla fronte, cercando di ricordare il più possibile.
Ma sfortunatamente con la purificazione che Naruto aveva adoperato su di lui, anche gran parte dei ricordi legati alla fonte malvagia del suo malessere erano stati cancellati.
“Aveva a che fare con Iscariota…ma non riesco a ricordare bene il nome di quel medicinale…ne chi me l’avesse somministrato.”
“Però stranamente ricordi di averlo preso, e di esserci stato dipendente…scusa se te lo dico ma dopo aver ricevuto una coltellata da te ci vuole ben altro per farmi fidare delle tue parole.”
“Se ci penso però è comprensibile, Temari…” Rispose Naruto alla bionda, ovviamente restia a credere a quelle parole. “La mia purificazione non è perfetta, è normale che siano rimasti solo pochi residui casuali del periodo che Sai ha vissuto fino a poco fa. E’ probabile che stia cercando di dirci la verità.”
Temari si alzò in piedi, parandosi di fronte al biondino.
“Siamo nel ventunesimo secolo, Lazzaro…la gente è bugiarda, meschina, traditrice, è difficile fidarsi di chi ti sta intorno. Per avere una vita sana bisogna racchiudere nel palmo della propria mano una manciata di persone della quale ti puoi fidare ciecamente, sperare che non ti tradiscano mai e a quel punto dare loro tutta la fiducia di cui disponi…al di fuori di quello spaurito gruppetto di amici, conoscenti o parenti non ci deve essere spazio per niente, neanche per il pensiero.”
“Parli così perché porti ancora indelebile dentro di te il ricordo del dolore causato dalla coltellata che lui ti ha inferto…” Le carezzò la parte del corpo che prima era stata lacerata dall’arma brandita dal giovane dai capelli neri, facendo sussultare ovviamente la ragazza, che provò un poco di imbarazzo al sentirsi sfiorata così dalle mani calde e grandi di un uomo.
“Ma adesso lui è un’altra persona. I suoi occhi sono limpidi, privi di qualsiasi impurità, perché debellata dal sottoscritto. Chiunque osservandolo capirebbe che è sincero.”
La ragazza abbassò lo sguardo, per poi voltarsi verso Sai, fissandolo negli occhi, cercando di vedere in lui quella sincerità e quella purezza d’animo di cui Naruto parlava.
E la vide, nella lucentezza dei suoi occhi color nero pece, e dal suo volto sulla quale vi era dipinta un’espressione alquanto sofferente e lacerata dal senso di colpa.
Avrebbe voluto parlare, dirle mi dispiace, ma sapeva che le parole non sarebbero bastate a darle la spinta necessaria per credere.
Dipendeva tutto da lei.
Non disse nulla, si limitò a dargli le spalle, dirigendosi verso il bagno.
“Aspetta…dove vai?”
“Che domande? Lo sai benissimo cosa c’è dietro questa porta…e non c’è nemmeno bisogno che io ti dica cosa ci devo andare a fare.” Rispose a Hinata, entrando e chiudendo la porta alle sue spalle.
“Temari…”
“Non preoccuparti, le ci vorrà del tempo, ma anche lei ha un animo candido e buono. Deve solo assorbire le sue paure…sono quelle che la rendono restia al credo.”
“Non posso che darti ragione…Naruto.”
Il biondino sorrise di nuovo con dolcezza, carezzandogli la testa per tirarla un poco su di morale, dopodichè assieme a lei si voltò verso Sai, che purtroppo aveva ben poco altro da aggiungere.
“Non ricordi nient’altro?” Chiese Hinata, precedendo il biondo.
“Purtroppo no.”
“Basta e avanza. Almeno abbiamo una pista.”
“Tu cosa pensi che significhi? Iscariota cosa mai potrà centrare con una medicina che si somministra a delle persone?”
“Non saprei…” Si mise seduto sul divano, accanto all’altro ragazzo, mettendosi a riflettere.
Il suo sguardo era sempre fisso su un punto indefinito del vuoto, e le sue palpebre leggermente socchiuse.
“…Ma qualcosa mi dice che non è niente di buono e giusto.”



“Quell’inutile sacco di merda tarda a tornare…” Esordì fine seppur pacato Sasuke, mentre osservava dalla finestra del suo studio la strada, con le macchine che lentamente percorrevano quella via a doppio senso.
Alcune di esse entravano in un parcheggio che si trovava dalla parte opposta alla ditta dove Sasuke lavorava, e non era un parcheggio qualsiasi, ma il parcheggio di una chiesa.
“Maledette pecore…” Strinse a pugno la mano che aveva poggiato contro la grande vetrata che dava appunto sulla strada, digrignando i denti.
“Tutte al servizio di un signore che non è mai esistito…povere illuse pecorelle…il mondo non dovrebbe essere popolato da persone così fragili e stupide…”
Qualcuno bussò alla porta, riportando dunque alla realtà l’Uchiha, che dopo aver sbuffato ed essersi sistemato i capelli con una passata di mano, si sedette dietro la sua scrivania.
“Avanti…”
La porta si aprì, e a fare il suo ingresso nello studio del ragazzo fu Sakura, di ritorno dalla spedizione in Betania dove con la sua troupe di scienziati aveva rinvenuto il sepolcro di Lazzaro.
“Ciao amore, sono ritornata.”
“I miei complimenti per la scoperta.” Le sorrise, seppur mantenendo quel suo sguardo cattivo e indagatore, alzandosi dalla sua postazione, raggiungendola e abbracciandola.
“Sei davvero la migliore.”
“Ti ringrazio, ma purtroppo la salma che era al suo interno sembra introvabile. Non ha lasciato neanche un residuo nel sepolcro, nulla di nulla.”
Su quell’argomento Sasuke decise di non marciarci troppo oltre.
Sciolse l’abbraccio, dando le spalle alla ragazza, che si sentiva abbastanza in soggezione di fronte a lui.
“Non avete rinvenuto nient’altro di interessante?”
Sakura abbassò lo sguardo, si sarebbe quantomeno aspettata una parolina dolce da parte sua.
Un ‘mi sei mancata’, un ‘ti amo’, un ‘sono contento di rivederti’…ma da quando Sasuke era entrato in affari con suo fratello, non lo riconosceva più.
Prima del matrimonio era dolce, gentile, amorevole…il vederlo così freddo un poco le faceva male al cuore.
Sembrava che gli importasse solo dei profitti, delle vendite dei suoi prodotti, e del successo che doveva avere la sua azienda grazie alle scoperte archeologiche della moglie.
Ma soffocò dentro di se queste orribili sensazioni, le soffocò mordendosi il labbro, limitandosi semplicemente a rispondere alla sua domanda.
“Purtroppo la grotta in cui era contenuto il sepolcro non custodiva null’altro, nessun tesoro, nessun reperto…”
L’Uchiha era già nervoso di suo per la sparizione prima di Lazzaro, e poi di Sai.
Stizzito schioccò la lingua, dando di nuovo opportunità alla rosa di poterlo fissare nei suoi occhi tenebrosi e bui come una notte senza luna e senza stelle.
“SIETE TOTALMENTE INUTILI!!!!”
Sakura rimase spiazzata dalle sue dichiarazioni.
“Ho finanziato la vostra spedizione, avete fatto la scoperta del secolo, E VE LA SIETE FATTA SCAPPARE!!!!”
Incredula di fronte alle sue parole decise di rispondere a tono.
“Come si poteva solo lontanamente immaginare che una salma di 2000 anni si sarebbe risvegliata e fosse volata via, eh!?”
“Non sono interessato alle giustificazioni Sakura…una cosa dovevate fare e non l’avete fatta.”
“MA SEI SCEMO O COSA!?!?!? ABBIAMO RINVENUTO IL SEPOLCRO APPARTENUTO A LAZZARO, L’UOMO CHE FU RESUSCITATO DA CRISTO. E’ LA PROVA INCONFUTABILE CHE QUEL CHE C’E’ SCRITTO NELLA BIBBIA E’…”
“MENZOGNA!!!”
“…P-Prego?”
Capendo di aver esagerato, abbassò il tono.
“Sono tutte menzogne quelle contenute in quel best seller da 4 soldi…”
“Si tratta pur sempre di un pezzo di storia dell’umanità.”
“Beh si certo…di un pezzo TRISTE della storia dell’umanità…”
“…Sasuke ma tu che cosa pretendi? Che cosa cazzo pretendi da me!?!? DOVEVO ASPETTARMI CHE UNA MUMMIA TORNASSE IN VITA E PREPARARMI AD AFFERRARLA CON UN RETINO PER LE FARFALLE!?!?”
“NON ALZARE LA VOCE CON ME DONNA!!!...NON HAI IL DIRITTO DI PROFERIRE PAROLA A COLUI CHE FINANZIA LE TUE RICERCHE E TI PERMETTE DI CONTINUARE A FARTI CAMPARE COI TUOI STESSI SOGNI E PROGETTI.”
Quelle parole furono una dura coltellata al petto della ragazza, che strinse fortemente la presa con la mano lì, in quel punto del petto che iniziava a farle male.
Le labbra le tremavano, ma non doveva piangere ne farsi vedere fragile.
“Sarò anche tuo marito…ma fino a prova contraria sono anche il tuo capo…e come capo io PRETENDO…ESIGO…VOGLIO…delle prove concrete e tangibili sulle vostre ricerche e scoperte.”
“E non ti basta il sepolcro che abbiamo scoperto?”
“Siamo nel ventunesimo secolo Sakura, la gente non si fa più abbindolare dai servizi al telegiornale…arrivano facilmente a pensare che sia stata tutta una messinscena, un servizio montato al computer per attirare lo spettatore e aumentare lo share.”
In poche parole le stava spiattellando che tutto quello che aveva fatto non sarebbe servito a nulla.
“Quel che servono…sono le prove concrete della scoperta. Non me ne faccio niente di uno scrigno di pietra, IO VOGLIO QUELLA SALMA…e la voglio al più presto.”
Lo sguardo della ragazza si fece più freddo e tagliente.
“…E dopo che avrai avuto la tua mummia?...Che cosa farai dopo che avrai avuto la tua cara e agognata Mummia…Sasuke?”
Il ragazzo si avvicinò a lei, alzandole il viso, prendendolo da sotto il mento con un dito, fissandola negli occhi in maniera altrettanto fredda e tagliente, ricambiando dunque lo sguardo della moglie.
“Ti rinnoverò il contratto di collaborazione con quest’azienda, che ti permetterà di vivere dei tuoi sogni ancora per i prossimi 6 mesi…nel caso tu non dovessi riuscire a ritrovarla, ti licenzierò, e a quel punto mi sarai utile soltanto come casalinga.”
Ennesima coltellata al petto, e stavolta Sakura non ci volle stare.
Gli diede uno schiaffo, un forte e sonoro schiaffo sul viso, cominciando a versare qualche lacrima colma di delusione.
“…”
“SEI UN MOSTRO!!!! DA QUANDO CI SIAMO SPOSATI NON MI HAI PIU’ DETTO UNA COSA CARINA, MI HAI SEMPRE FATTO PESARE IL FATTO CHE IO FACESSI QUEL CHE MI PIACEVA E TU NO, MI HAI SEMPRE FATTO PESARE IL FATTO CHE SE VIVO COME VIVO ORA E’ SOLO PER TUA GRAZIA DIVINA, TU NON SAI QUANTO TEMPO IO HO PREFERITO PASSARE LA MIA VITA LONTANA DA TE PERCHE’ AL TUO FIANCO SENTIVO IL SENSO DI COLPA CHE MI MONTAVA E MI LACERAVA FIN NELLE VISCERE!!!! CHE RAZZA DI MARITO SEI, CHE METTI DA PARTE L’AMORE E LA DOLCEZZA PER DELLA STUPIDA IGNOBILE DIMOSTRAZIONE DI POTERE E SUPERIORITA’!?!?!?”
L’Uchiha non disse nulla, si limitò ad indietreggiare, premendo il pulsante rosso che era posizionato sulla tastiera del telefono aziendale, chiamando la segretaria.
“Si signor Uchiha? Ha bisogno?”
“Ino…portami il contratto di Sakura Haruno e della sua compagnia di fannulloni.”
“Subito signore.”
“BEH!? ORA HAI INTENZIONE DI LICENZIARMI?”
“Non vedo cos’altro io possa fare…hai osato colpire un tuo superiore, e secondo le regole della MIA azienda è una profonda mancanza di rispetto.”
“…PERCHE’ INVECE LA TUA NON LO E’!?”
“Tu non sei nessuno Sakura…io invece ho il potere di decidere il destino di chi si trova sotto le mie direttive…”
“Sei soltanto uno stronzo…Dio ti punirà per questo.”
Sentendola nominare dio non potè fare a meno di scoppiare a ridere sguaiatamente.
“E’ vero…ricordo di aver sposato una bigotta.”
“Come scusa?”
“Sakura…non smetterò mai di dirtelo…sei soltanto una povera e fragile pecorella che cerca di fuggire dalla realtà.”
“Ancora con questa storia? Mi avevi promesso che non avresti più tirato in ballo questioni religiose. Dopotutto ci amiamo, la nostra fede non conta.”
“Per quanto non conti a me dà comunque fastidio…e poi…sei stata tu a tirare fuori il discorso.”
“…”
“La terra si è generata 5 miliardi di anni fa…con la caduta di innumerevoli meteoriti e comete sulla sua superfice si è potuta generare la vita negli oceani…queste forme di vita si sono evolute man mano col passare del tempo fino ad arrivare a noi…e tutto questo grazie ad un’unica legge che tu e tutti quelli come te rifiutate di accettare e di perseguire.”
“E quale? Quella del più forte? Quella che ti permette nella tua posizione di lusso di poter sputare in faccia a chi ti pare consapevole di essere superiore al prossimo?”
“Noi umani siamo persone civili…ci limitiamo a sputare…se fossimo animali io ti avrei già sbranato.”
“Sei soltanto un chihuahua che tenta di abbaiare a un megafono facendosi passare per un tirannosauro…e se hai intenzione di licenziarmi sappi che chiederò le pratiche per il divorzio.”
A quel punto la porta si aprì di nuovo, e Itachi fece capolino.
“Scusami capo…”
“Itachi, quante volte ti ho detto che si deve bussare oppure chiedere conferma di visita alla mia segretaria?”
“Mi dispiace ma è un’emergenza. Si tratta di Sai…dovresti venire a sentire.
“…” Vedendo il fratello maggiore abbastanza preoccupato, si diresse all’uscita dal suo studio, superando sua moglie senza neanche degnarla di uno sguardo.
“Non sei più l’uomo che amavo e che ho sposato.”
“…Tutto a questo mondo cambia…si adatta…io sono cambiato per adattarmi allo stile di vita che conseguo…” Voltò un poco lo sguardo, fissandola con la coda dell’occhio.
“E’ il principio alla base dell’evoluzione e della sopravvivenza.”
“Sei soltanto un povero psicopatico fissato con l’evoluzionismo. Scendi dal tuo torno di onnipotenza Sasuke, che sei un essere umano, non un dio.”
“Non mi sono mai definito tale…anche perché se lo facessi mi mancherei profondamente di rispetto…non esiste nessuno più in basso di Dio nella catena evolutiva dell’uomo.” E se ne andò assieme a Itachi, lasciando Sakura da sola in quello studio vuoto e freddo, come il cuore dell’uomo che aveva sposato e che amava ancora nonostante tutte le sofferenze che gli stava provocando, nonostante il pianto che la colse impreparata in quel preciso istante, facendola sfogare contro le sue ginocchia, piegata su se stessa.
Mai come in quel momento avrebbe voluto essere da tutt’altra parte, con i suoi amici scienziati, a pensare ad altro piuttosto che a quell’uomo che ormai non aveva più nulla di amorevole, dolce e gentile.



I due Uchiha si trovavano nel seminterrato dell’azienda, in quella parte accessibile della struttura non presente neanche nei piani della planimetria di costruzione dell’edificio e nemmeno nei piani di evacuazione dello stesso.
Erano all’interno di una stanza, illuminati solamente da una piccola lampadina appesa al soffitto, che oscillava al di sopra di un tavolo con poggiato sopra un macchinario per la riproduzione dei suoni.
“Quel nome…Iscariota…l’ho già sentito da qualche parte.”
“Dove l’hai sentito di preciso?”
“Se non erro è il nome di un medicinale che mi somministrarono ultimamente, e dalla quale ne ero diventato totalmente dipendente…Aveva a che fare con Iscariota…ma non riesco a ricordare bene il nome di quel medicinale…ne chi me l’avesse somministrato.”
“Rimanda indietro il nastro…” Itachi obbedì, facendo come da Sasuke richiesto.
“Se non erro è il nome di un medicinale che mi somministrarono ultimamente, e dalla quale ne ero diventato totalmente dipendente…Aveva a che fare con Iscariota…ma non riesco a ricordare bene il nome di quel medicinale…ne chi me l’avesse somministrato.”
“Da una parte siamo stati fortunati…quel figlio di puttana…” Disse Itachi, mentre Sasuke si mordeva l’unghia del pollice, cercando di contenere il nervosismo.
“Abbiamo fatto bene a piazzargli una microspia collegata ad un registratore vocale che supporta le Microcassette. Se ricordava tutto avrebbe spiattellato ogni cosa, e la polizia sarebbe venuta a conoscenza del piano poco alla volta.” Disse Itachi.
“E’ comunque una pedina che abbiamo perduto a causa di Lazzaro…mi chiedo come abbia fatto.” Prese a camminare avanti e indietro lentamente, a braccia conserte, ragionando a voce alta, mentre il fratello lo guardava, stando seduto sull’unica sedia della stanza.
“Nessuno riesce a sopravvivere alla Iscariotina, è un farmaco letale. Una volta presa anche una sola pastiglia, il corpo si adatta alla sua presenza, assuefandosi, e le funzioni dell’organismo che non consentono una riproduzione naturale degli enzimi contenuti nel farmaco inducono il paziente stesso ad assumerne una quantità sempre maggiore, inibendo qualsiasi funzione di ragione o pensiero…lasciando spazio solo al desiderio interminabile di prenderne ancora…a qualsiasi costo…eppure sembra completamente guarito, come se gli effetti del farmaco non si fossero mai completamente evidenziati su di lui…ricordo che era una di quelle cavie riuscita a rimanere razionale il più a lungo dopo la prima assunzione…sembra quasi un’opera divina.”
“Non crederai veramente all’esistenza di Dio…vero Sasuke?”
“Itachi…io non credo in dio anzi…io voglio UCCIDERE Dio…”
“Wow, queste parole mi ricordano quelle di Kratos in God Of War”
“Cerca di non uscire dal discorso per favore…dopotutto sai perché siamo qui…e sai anche che cosa dobbiamo fare.”
“Certo, lo so benissimo…” Abbassò lo sguardo. “Se siamo qui è soltanto per riparare agli errori commessi in passato.”
“Ma finché Lazzaro sarà vivo non potremo agire indisturbati. Uno come lui è una seria minaccia per noi Altri…dobbiamo metterlo tacere una volta per tutte.”

Il titolo è una merda lo so, ma non sapevo come nominarlo =D.
SSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSALVE A TUTTI RAGAZZI =D
Scusate il ritardo di un giorno ç___ç ma ho avuto degli impegni improvvisi.
Vi porto comunque il capitolo nuovo, siete contenti =D?
In questo nuovo pezzo della storia vengono fuori ulteriori altarini.
Si scopre cos'è L'iscariotina, ma come mai è stata creata? E soprattutto cosa nascondono Sasuke e Itachi Uchiha? Chi sono in realtà?
Ma soprattutto perchè Sasuke deve essere così stronzo con la povera Sakura? Lo mollerà definitivamente? Riuscirà Lazzaro assieme a Hinata, Temari e Sai, a venire finalmente a capo di questa misteriosa faccenda?
Tutto questo e altro ancora, nel prossimo capitolo, il 19 di Marzo. Non mancate vi aspetto ;)
Detto questo io vi saluto e vi lascio ai ringraziamenti delle recensioni, UN BACIONE GRANDISSIMO ;^) See ya.

CRAZYFROG95: Ehilà =D Sono contento che il capitolo scorso ti abbia permesso di comprendere che i tuoi ragionamenti erano in parte esatti =).
Spero che la fiction nel complesso ti piaccia, che susciti il tuo interesse, e che soprattutto con questo nuovo capitolo qualche altro tuo ragionamento possa finalmente trovare le certezze che gli mancano.
Alla prossima e grazie mille ;^)

WOLFEYES: Perdonata, anch'io ho ritardato, non uccidermi ç_ç
Si i capitoli durano abbastanza poco XP non volermene, li faccio apposta così =) Dopotutto la mia storia deve appassionare, coinvolgere e soprattutto impegnare il lettore per un tempo abbastanza piccolo =) proprio come se fosse un capitolo di un manga (Peccato solo che esce una volta al mese ma ahimè non posso accorciare i tempi più di così TOT)
Gli Uchiha hanno qualcosa di sospetto, e in questo capitolo si nota moltissimo dal loro comportamento =P.
Eh si uso Word, il correttore è attivo, anche se qualche volta mi lascio sfuggire degli apostrofi sbagliati XP.
Mmmh, Sleepy Hollow mi ispira, se ho del tempo potrei provare a vedere qualche episodio, si si, mi intriga molto (anche se l'idea di rimanere con le lacrime agli occhi e dire NOOO E' FINITO DATEMI IL SEGUITO TOT mi entusiasma di meno XP)
Non preoccuparti io ADORO le tue recensioni, sono stupende, mi diverto sempre a leggerle =D.
Al prossimo mese e grazie ancora ;^)
P.S: Ameba Stronzo apparirà, non preoccuparti, apparirà u.u

HANNON: Ziau Cuoricino <3
Oh si...il cervello...con tutta quella materia grigia, gelatinosa, quelle sue fibre di neuroni, mlmlmllmlmlmm...ok basta XD.
Io coi discorsi complessi ci so fare, il problema è che se lo sono troppo mi rincoglionisco da solo...=D.
Sasuke ci è rimasto mooolto male, e si è sfogato sulla povera Sakura che udite udite VUOLE IL DIVORZIO...lo farà o tornerà sui suoi passi?
Gli altri sono...Gli altri u.u (per ulteriori dettagli vedere le ultime righe del capitolo XP).
Se sto facendo tutit questi progressi è anche grazie a te =) punto ad eguagliarti in bravura anche se so che è impossibile XP tu sei la migliore su EFP *w*.
Non vedo l'ora che ritorni per leggere il capitolo, mi manchi ç_ç. al 19 Marzo, un bacione <3 mia <3.
  
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