Serie TV > Braccialetti rossi
Segui la storia  |       
Autore: JarOfHearts_World    21/02/2015    1 recensioni
Questa ff è incentrata soprattutto sulla vita della dottoressa Lisandri.
Ho inserito elementi di fantasia, ho modificato la trama reale del telefilm, aggiungendo personaggi non esistenti e ho provato a mischiare vicende inventate da me con le storie dei fantastici protagonisti che amiamo! Buona lettura :)
Per quanto riguarda il titolo...Avete presente la canzone di Christina Perri che dice "I'm Only Human"?
Perché Maria Pia Lisandri, come tutti gli altri protagonisti, è un essere umano con i suoi limiti e le sue virtù.
Genere: Angst, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


-Leo, Vale basta!Si sentono solo le vostre voci dal corridoio, siamo in un ospedale qui c'é gente che cerca di riposare!
Come può farlo se voi urlate?-

La Lisandri stava  in piedi al centro della stanza con le mani sui fianchi e la testa alta fissando seriamente i due ragazzi nei rispettivi letti che la squadravano con espressioni divertite.

-Ora è lei che sta gridando dottoressa!-

Leo scoppiò a ridere dopo la sua uscita e Vale che a stento tratteneva le risate iniziò a tramutarle in tosse per rimanere serio.

-Ragazzi vi prego...Andate a far casino altrove-

Leo si fece d'un tratto più serio e fissò la dottoressa con occhi seri e intristiti

-E dove?Eh?Non abbiamo nemmeno il permesso del sole!-

Si alzò di scatto catapultandosi nella sedia a rotelle e abbandonò la stanza senza che Maria riuscisse a trattenerlo, Vale poggiò la testa sul cuscino e mise le cuffiette estraneandosi per un po' da quella vita che a volte non faceva per lui.
Dopo un lungo sospiro Maria abbandonò la stanza e si recò lentamente nel suo ufficio.
La domenica era una giornata tranquilla, se in pronto soccorso non arrivava nessuno era raro trovarsi interventi o nuovi ricoveri così Maria aveva tutto il tempo di dedicarsi alle noiose ma necessarie pratiche burocratiche.
Incrociò Toni che tornava desolato verso la sua camera.

-Toni, come mai così lento con la sedia a rotelle?-

Maria assunse il sorriso dolce e divertito di quando parlava con Toni, così buffo a prima vista ma così furbo e intraprendente a conoscerlo meglio.

-Eeeh sono triste dottoressa!Ho il permesso del sole solo io e mi annoio!
Perché non lo da anche a Davide!O a Leo, Vale...E Cris...Sempre in quella camera!-
-Se non hanno il permesso è perché non sono nelle condizioni adatte, inoltre per quanto riguarda Cris non dipende da me ma dalla psicologa.
Perché non vai a tenergli compagnia ai tuoi amici invece che girare mogio mogio per il reparto?-

Toni gesticolò con le mani biascicando qualcosa e Maria si allontanò entrando finalmente nel suo studio.
Per prima cosa accese il pc sperando in una mail della figlia che però ancora doveva arrivare.
Dalla loro ultima chiamata su Skype non si erano più sentite, lei sarebbe giunta in Italia entro un mese, alla fine dell'anno scolastico e dei suoi impegni da attrice anche se ormai sapeva benissimo cosa causasse i sintomi della figlia.
Aveva fatto degli esami in America, Maria aveva contattato la famiglia che la ospitava e...Agnese era incinta.
Era solo una ragazzina ma era incinta di due settimane e sembrava intenzionata a tenere il bambino.
E' un difficile argomento da affrontare, specie con la madre e a quell'età, il fatto che fossero distanti chilometri e chilometri non permetteva a Maria di sgridarla, sostenerla e aiutarla né ad Agnese di farsi aiutare.
Per Maria questa situazione era una tortura, ora più che mai avrebbe voluto esserci con sua figlia, parlargliene e farsi spiegare ma poteva mollare tutto il suo lavoro e i suoi pazienti per partire?
Il padre di Agnese si era trasferito in Francia quando la piccola aveva 3 anni.
Aveva una nuova moglie e dei nuovi figli e non chiamava Agnese da almeno dieci anni, quindi aiuto da parte sua non ne sarebbe mai arrivato.

Maria cominciò a sfogliare cataloghi che una ditta farmaceutica le aveva mandato quando Cris corse nel suo ufficio e aprì senza nemmeno bussare.

-Dottoressa dottoressa presto venga con me!-

In un attimo era già uscita fuori e la Lisandri la inseguì chiedendole invano cosa stesse succedendo.
Arrivarono fino alla stanza di Cris, c'era una folla di infermieri e Leo a terra svenuto.

-Levatevi tutti quanti!Via tutti ho detto!-

Con lo stetoscopio che aveva attorno al collo si assicurò che respirasse, dopo pochi istanti Leo cominciò ad aprire gli occhi emettendo dei lamenti.
Tutti quanti tirarono un sospiro di sollievo, compresa Cris che aveva passato quei brutti momenti in lacrime seduta sul suo letto mordicchiandosi nervosamente le unghie.

-E tu volevi il permesso del sole?-

Leo non rispose, cominciò a lamentare un mal di stomaco mentre si alzava aiutato da Ulisse per tornare nella sedia a rotelle.

-Dottoressa ma cosa sta succedendo?-

Cris era spaventata, aveva ancora la voce debole e rotta dal pianto

-Stavamo parlando poi ha iniziato a dire che aveva mal di stomaco ed è svenuto..-
-Credo di sapere quale sia il problema Cris, Ulisse contatta il laboratorio analisi e di che c'é un'emergenza-
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Braccialetti rossi / Vai alla pagina dell'autore: JarOfHearts_World