Decimo capitolo: Casa parkouristicamente distrutta
158 Parole!
Una casa semi-distrutta, Hayato che guardava tutto il pavimento pieno di frammenti di vasi, vetri, piatti.
Era stata una cattiva idea praticare parkour dentro casa, soprattutto con una condivisa dal suo fidanzato, che era come un comandante nazista quando si parlava di ordine e pulizia.
Ora soffriva di paura, aveva ridotto un appartamento a pezzi.
Tutto questo doveva essere pulito in tre minuti: impossibile.
Cercò di mettere in ordine il casino che c'era in quei pochi minuti che restavano, ma quando mancava ancora metà del disordine, Ibuki già saliva le scale.
Matatagi iniziava a sentire i passi forti di Munemasa, il rumore delle chiavi che aprivano la porta.
« NON ENTRARE IBUKI! » urlava, ma lui era già entrato.
Vide tutto il trambusto che era stato creato dal ragazzo dai capelli scuri, ormai in preda al panico.
« Ora pulisci tutto, oppure ti faccio bere il mio piscio di cane... »
« No! Ibuki! Tutto quello che vuoi ma QUELLO NO! »