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Autore: aenima    23/02/2015    1 recensioni
Ogni mattina alle sei meno dieci la ragazza dai capelli rossi correva. Stessa ora, stesso posto.
Louis non sapeva il suo nome, ma la chiamava Penny. Come la Penny Lane.
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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penny lane

One.

In the pouring rain
Very strange
 Penny Lane is in my ears and in my eyes.

I Beatles rimbombano nella testa di Louis, seduto in un bar con il viso rivolto verso la finestra. L'orologio sopra la porta segnava quindici minuti alle sei di mattina. Cinque interminabili minuti e l'avrebbe rivista.
Penny, così la chiamava, perché non aveva idea di come si chiamasse quella strana ragazza. Chi poteva alzarsi così presto la mattina per correre? Sì, era strana per Louis, ma dannatamente bella. Adorava il modo di come le ondeggiassero i capelli rossi, a volte legati in una coda disordinata, dietro la schiena. Adorava le labbra rosee semiaperte e le sopracciglia aggrottate. Adorava il suo sguardo concentrato, perso nel suo mondo. Più di ogni altra cosa, adorava il fatto che fosse la ragazza più bassa che avesse mai visto. Sembrava fragile per questo, ma Louis sentiva che fosse forte come una leonessa.
Controllò con la coda dell'occhio l'orologio sopra la porta, trattenendo il respiro: erano le sei meno dieci. Portò velocemente lo sguardo alla finestra, ispezionando la strada velocemente, cercandola.
Non arrivò.
Louis strinse la labbra, abbassando lo sguardo sul suo tè ancora fumante. Oggi non avrebbe visto la sua stupenda Penny.
Il campanellino sulla porta suonò, segno che qualcuno entrò nel bar. Louis sospirò, affranto, alzando distrattamente lo sguardo. Una chioma rossa attirò la sua attenzione, come il suo naso piccolino e dei grandi occhi verdi. Lei era là, che passeggiava tra i tavoli, sedendosi vicino alla finestra. Lei era a tre tavoli di distanza da Louis.
Indossava un parka verde scuro, le arrivava a metà coscia e indossava anche degli adorabili occhiali molto grandi, con la montatura nera. Si liberò della sua borsa a tracolla nera, doveva contenere molte cose per essere così grande. La posò alla sua sinistra, sulla sedia, sistemandosi poi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Era bellissima.
Louis scosse la testa, girando distrattamente il suo tè, cercando di non fissarla troppo. Si ritrovò a spostare lo sguardo da lei alla tazzina, senza trattenersi. Il cameriere si avvicinò a lei, chiedendole cosa volesse ordinare. Lei sorrise gentile, il sorriso più bello che lui avesse visto.
«Buongiorno. Potrei avere una tazza di tè ai frutti di bosco?» per essere piccola, la sua voce era da donna. Calma, gradevole all'ascolto. Louis pensò che avrebbe ascoltato la sua voce per ore. Se solo avesse potuto, l'avrebbe registrata.
Il cameriere annuì, andandosene, mentre lei cercava qualcosa dentro la sua borsa. Alzò poi improvvisamente lo sguardo, incrociando quello di Louis che la stava fissando con la tazzina sulle labbra. Lo guardò per un po' con un'espressione indecifrabile, mentre Louis sentiva lo stomaco rivoltarsi. Poi gli sorrise e giurò di aver avuto un colpo al cuore.

Tutto quello che Louis aveva fatto, era fissarla mentre beveva. Lei se ne stava seduta a leggere, sorseggiando il suo tè a piccoli sorsi, facendo delle lunghe pause. Aveva avuto modo di studiare anche le sue espressioni: spesso arricciava il naso o corrugava la fronte. Le sue labbra venivano spesso bagnate dalla punta della lingua, quasi come lui stesso faceva. Probabilmente era mancina o ambidestra, con una matita sottolineava alcune parti del suo libro.
Sperava che rimanesse lì ancora qualche ora, ma dopo aver finito di bere chiuse il libro. Louis fingeva di mandare messaggi mentre lei riponeva con cura il libro, alzandosi in piedi. Lasciò i soldi sul tavolo, andando via velocemente come era arrivata.
Lo sguardo di Louis si soffermò sul pavimento, corrugando la fronte alla vista di un piccolo portafoglio coloratissimo. Lo raccolse spinto dalla curiosità, aprendolo solo per vedere di chi fosse. 
Gli occhi si spalancarono dalla sorpresa riconoscendo il visino della ragazza in foto, osservando ogni minimo dettaglio come se l'avesse di nuovo di fronte. La cosa che lo fece sorprendere di più era che il suo nome era davvero Penny.

##


Ecco il primo capitolo, yee! Ne ho sfornata un'altra in meno di un giorno! No, scherzavo, ho spreso solo ora il coraggio di metterla qui.
Credo che continuerò con questi piccoli capitoli, ma potrei anche cambiare idea... Non ne sono ancora sicura.
Bando alle ciancie, quel furbacchione ha trovato il suo portafoglio. Bravo Louis, sei proprio impicciona. lol
In realtà credo di non aver, di nuovo, nulla da dire riguardo questo capitolo. Anche perché è piccolino e non saprei cosa spiegare. Spero di aggiornare più spesso, ecco.
Un saluto, cecia.

   
 
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