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Autore: aenima    09/05/2015    1 recensioni
Ogni mattina alle sei meno dieci la ragazza dai capelli rossi correva. Stessa ora, stesso posto.
Louis non sapeva il suo nome, ma la chiamava Penny. Come la Penny Lane.
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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penny lane 2
Two.


«Quindi, fammi capire bene, non hai ancora rimorchiato quella tipa?» chiese Harry alzando gli occhi al cielo. Era sempre il solito idiota, che pensava solo a rimorchiare ragazze, andare alle feste... Cose del genere, insomma.  «No, Harry, non ci ho nemmeno mai parlato.» risposi scocciato, estraendo dal pacchetto una sigaretta. Il riccio annuisce distrattamente per poi saltare sul posto, sporgendosi in avanti verso di me.   «Cosa? Tu non stai bene, amico!» sbraita facendo voltare verso di noi metà locale. Si ricompone, passandosi una mano tra i riccioli disordinati.  «Dai retta a me, Louis. Te la presento io una ragazza! All-»
«Assolutamente no, mi rifiuto! Tu sei fuori, ma come ti-» mi bloccai. I suoi grandi occhi verdi, in quel momento, stavano bruciando. Sospirai, alzando le mani in segno di resa. «Scusami per l'interruzione, vai avanti.»
Sorrise lasciandosi cadere con la schiena sullo schienale, soddisfatto di sé stesso.
«Allora, stavo dicendo, Ed e Niall mi hanno incaricato di far fare un giro per Londra ad una loro amica irlandese. Non so per quale motivo, ma ho la sensazione che questa qui sia una tale rottura.» In realtà le sue impressioni non mi interessavano parecchio, volevo solo che arrivasse al succo della questione. «Insomma, verrà anche una sua amica!»
Lo fissai di nuovo intensamente, cercando di capire cosa gli passasse per la testa. Aveva sempre quella solita espressione da cupcake, che mascherava quel suo lato "animalesco". Non voleva ricevere un no, era chiaro, ma non volevo assolutamente conoscere qualcuna nella cerchia di Harry. Anche perché, se avessi voluto una scopata e via, me la sarei sbrigata da solo.
«E se ti dicessi di no?» chiesi con aria di sfida e arroganza. Come risposta ricevetti un ampio sorriso accompagnato da un'alzata di spalle.
«Non devi dirmi né si né no. Tu vieni con me, punto.»


La ragazza che Harry aveva definito "noiosa", Winter, si era mostrava tutt'altro: era la copia sputata di Harry, solo in versione femminile. Non facevano altro che lanciarsi sguardi seducenti, battute a sfondo sessuale e altre schifezze. L'amica di Winter aveva ritardato di circa un'ora e mezza, ciò mi stava scocciando. Fare il terzo incomodo non era certo il mio piano. In realtà anche presentarmi all'uscita, ma ero stato obbligato. Pensai di uscire prima che Harry venisse a prendermi, ma sapevo che prima o poi me l'avrebbe fatta pagare. In un modo o nell'altro.
Nonostante ciò, Winter era una ragazza simpatica. Si era trasferita da poco da Mullingar, lavorava in un negozio di tatuaggi e conosceva Ed e Niall da moltissimi anni. Addirittura, Niall era il suo fidanzato all'asilo.
I suoi occhi erano azzurri, forse grigi. Erano talmente chiari da sembrare trasparenti. A contrasto con gli occhi, aveva dei lunghissimi capelli nero pece, con una frangettina lunga fino sopra le sopracciglia. La pelle era lattea e l'altezza superava appena il metro e sessantatré. Era minuta, Harry poteva stritolarla senza sforzo.
«Sta per arrivare la mia amica. Si scusa ancora per il ritardo, lavorando all'ospedale ha degli orari del cazzo.» spiega Winter accennando un sorriso, mentre blocca la tastiera del suo telefono e lo poggia sul tavolo. Harry, intanto, mi lancia un'occhiata come per dire "sta arrivando, comportati bene e metti in atto i miei insegnamenti". Come se non fossi capace, poi.
Frequentavo lo stesso giro di Harry e andavo molto più forte di lui, mi ero semplicemente scocciato di trovarmi un sacco di ragazze di cui non ricordavo nemmeno in nome a casa. All'inizio ti fa sentire bene, accettato, ma più passava il tempo più lo trovavo noioso.
«Lui, invece, è Louis.» la voce profonda di Winter mi risvegliò dai miei pensieri, voltandomi velocemente verso di lei con un'aria interrogativa. Vicino a lei c'era una piccolissima ragazza, con grandi occhi verdi e capelli rossi legati in un disordinato chignon. Lei, proprio lei, era davanti a me. Aveva accennato un sorriso e allungato la sua piccola mano verso di me. «Piacere, Penny.»




##

Mi scuso davvero, avevo questo capitolo quasi pronto da un bel po' ma sono riuscita a finirlo oggi. Non sapevo davvero come finire il capitolo. D:
Come avete notato, capitoli più lunghi di cosi non riesco proprio a farli, ahimè. Magari, ripeto, sempre più avanti, ma per ora credo sia meglio continuare così. :3
Spero vi piaccia come capitolo e ringrazio chi lo leggerà e/o chi lo recensirà. Vi ringrazio davvero di cuore! <3
Un abbraccio, cecia.
   
 
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